Ieri sono andato da un noto alberaio di Genova.
Cercavo una trozza.
Ho portato il campione rotto chiedendo qualche cosa di simile; mi è stato risposto che quel tipo di trozze non si usano più da tanto tempo e che dovrei cambiare albero perchè vetusto.
A detta dell' alberaio un' albero dopo 20 anni è da buttare.
A voi cosa risulta?
buttare l'alberaio...
IMHO!
Bello lo 'spin-off' di 'quanto dura uno scafo in vetroresina' !
La cosa interessa molto anche me, vista la 'knowledge base' che ho a disposizione.
Sentiamo Sailor13 per cominciare.
Tra poco sentiremo parlare di vele in dacron che cristallizzano e motori che esplodono dopo tot ore di marcia.
100.000 cicli di lavoro, più o meno.
Citazione:mikael ha scritto:
buttare l'alberaio...
IMHO!
Quoto e straquoto
...se poi l'alberaio è quello del mologiano iperquoto...
se hai un po' di tempo vai a Carasco dall'altro Alberaio quello con la A maiuscola sicuro che qualcosa ti trova
...dimenticavo:
quanto dura un'albero?
fino a quando non molla una sartia
Tecnicamente, mi ha sempre dato l'impressione di capirci molto, poi dal punto di vista commerciale non lo so.
Tornando in tema, non può esistere ovviamente una regola per dire quanto dura un albero, a volte poche ore, a volte una vita, con tutte le vie di mezzo.
Molto dipende dalle richieste iniziali, un bell' albero con tanto spessore come facevano Baltic e Swan anni fa dura una vita, uno costruito bene dura più di uno costruito male, un albero anodizzato bene dura più di uno verniciato ed infine un albero controllato e mantenuto bene dura molto di più di uno abbandonato a se stesso. La fatica, l'usura, la corrosione ed il cattivo uso influiscono poi moltissimo sulla durata.
Quindi se l'albero è perfetto visivamente (anche nella parti nascoste) e non ha subito traumi particolari, solo l'età non credo che sia motivo per sostituirlo. Se invece mostra forti corrosioni in diversi punti, e pieghe innaturali e ammaccature, è sicuramente arrivato il momento di cambiarlo. Basta che ceda una coppiglia, un perno o una crocetta per far venire giù anche l'albero più robusto.
Quest'anno abbiamo in occasione del trattamento antiosmosi abbiamo disalberato e rifatto il sartiame.
L'albero (si parla di un carter 33) è della ditta Kempt Mast se ricordo bene, un unico pezzo, passante ad un ordine di crocette, montato nel 1977, quindi circa 33 anni.
Non sò molto della vita precedente comunque i risultati dell'ispezione sono stati i seguenti:
-profilo dell'albero, nessun problema, alla base fenomeni ossidativi limitatissimi (e con un albero passante che gronda sempre un poco di acqua alla base è stata una piacevolissima sorpresa) qualche sfregio sulla carrozzeria per i tanti anni di vita, testa albero perfetta
-ferramenta di ancoraggio delle sartie alte perfetta, qualche traccia di ossidazione nell'accoppiamento inox-alluminio che è stata eliminata e si spera fermata con abbondante uso di duralac
-ferramenta ancoraggio sartie basse (un perno in inox da circa 20 mm di diametro ospitato in un tubo orizzontale di alluminio che attraversa l'albero) perfetta
-sistema di boma girevole per terzarolare ruotando il boma e la trozza, perfetto
-accoppiamento crocette albero, sostituito un rivetto su mi sembra sei per lato, perche saltato
-testa crocette con sartie discontinue, grossi problemi di corrosione galvanica nell'accoppiamento alluminio-inox (la cartelle delle crocette in al molto leggera era praticamente finita), abbiamo risistemato tutto riempiendo con epossidica, quella parte del profilo serve solamente per il fissaggio della ferramenta inox che collega la parte bassa e alta delle sartie alte.
-sartiame alla vista ancora perfetto, ma comunque sostituito
-sostituiti alcuni bulloni di fissaggio con testa a taglio con altri uguali ma con testa a brugola (per facilitare eventuali nuovi smontaggi)
-canaletta interna per cavi elettrici in tubolare di alluminio perfetta per quanto visibile.
-rifatte completamente luci e windex
In definitiva pensavo molto peggio, l'unico problema quindi si è manifestato nell'accoppiamento inox-alluminio, quindi il consiglio è abbondare con fogli isolanti o con il duralac per limitare il fenomeno.
Saluto
Io il perno di attacco delle basse lo avrei sostituito, la fatica non si vede.
Avrei controllato bene anche le lande e i relativi tiranti sottocoperta, se ci sono.
Il perno l'abbiamo controllato pulito e lucidato, era perfetto, la sezione ultradimensionata, tutta la ferramenta inox, lucidata e controllata, perfetta.
Gli attacchi delle lande sono stati controllati, anche quelli sono sovradimensionati in maniera incredibile (scatolari in acciaio fissati alla vetroresina dello scafo, con lande in inox imbullonate che arrivano in coperta).
La poca corrosione forse è dovuta al fatto che tutto il sistema è collegato con un circuito elettrico (corda in rame con guaina di generosa sezione) che collega anche i due pulpiti la testa dei bulloni della chiglia e il motore.
A proposito di pezzi vecchi e nuovi, le nuove sartie sembrano peggio delle vecchie per quanto riguarda capicorda e arridatoi (ho detto sembrano), il materiale vecchio (che ho conservato, non si sà mai può fare arredo) appare ancora in forma splendida con tenditori in inox molto massicci, pesano almeno il triplo dei nuovi.
Mi sono comunque fidato del rigger (jack bolina).
Saluto
Citazione:barberi ha scritto:
[-accoppiamento crocette albero, sostituito un rivetto su mi sembra sei per lato, perche saltato
Dato che avevi l'albero in terra io i rivetti li avrei (lo ho fatto) sostituiti tutti.
Citazione:barberi ha scritto:
La poca corrosione forse è dovuta al fatto che tutto il sistema è collegato con un circuito elettrico (corda in rame con guaina di generosa sezione) che collega anche i due pulpiti la testa dei bulloni della chiglia e il motore.
Accoppiare rame e alluminio mi sembra un'idea pericolosa,
usi la corda in rame solo per collegare le masse?
In questo caso non sarebbe meglio usare un conduttore in allluminio?
Non ho pensato a questo problema, comunque tutto il sistema ha funzionato bene per tanti anni, quindi si è pensato solamente di rirpistinare le parti più ammalorate (ovvero i capocorda).
Saluto
Ciao Paolo, posso chiederti se avete fatto qualche tipo di esame sulla ferramenta (liquidi penetranti, ultrasuoni, radiografie)? e le piastre delle crocette non sono state smontate? a volte è proprio li sotto ( o sotto le piastre dei winch all'albero) che si nasconde la corrosione. Comunque se te l'ha controllato Davide sei a posto, lo conosco come persona molto scrupolosa.
PS: il messaggio è più a beneficio di altri che leggeranno, tu ormai hai fatto e sei a posto così.
Abbiamo solamente smontato il tutto, portato a casa e lucidato a fondo. Quindi il controllo è stato solo visivo. i pezzi sono comunque tutti molto massicci e non presentavano alcuna nessuna cricca visibile.
Per quanto riguarda i winch all'albero sono montati su dei supporti a loro volta rivettati all'albero, la zona di contatto non presentava comunque nessun fenomeno di ossidazione (era stata montata in origine una lastrina di materiale plastico che isolava il supporto metallico dall'albero).
Per quanto riguarda la corrosione dell'albero, ricordo il vecchio Santarelli Flash 21 che aveva anch'esso l'albero passante, età similare, la barca era del 77, e presentava estesi fenomeni ossidativi nella zona del piede. Praticamente il tappo di fondo in alluminio, appoggiato su di un supporto in legno con un profilato metallico per la regolazione della posizione, aveva corroso tutto la parte bassa del profilo, tanto che lo dovemmo ricostruire fasciandolo con stuoie e resina epossidica.
Saluto