Salve,
solo a titolo di curiosità ho cercato su alibaba dot com il prezzo del bamboo e in Cina viene a 120-180 dollari a tonnellata .
Se per fare uno scafo di 12 metri ne servissero 4 o 5 (di tonnellate ) come costi ci saremmo ,considerata la mandopera (cinese o simile) per fare delle 'stuoie' intrecciate di bamboo(mi pare facciano così per gli scafi tipo i coracle vietnamiti) ?
Oppure un 'pazzo' europeo farebbe prima a considerare il polietilene ad alta densità (hdpe) per robustezza, longevità e prestazioni sempre che esista un modus operandi per lo 'smaneggione' per farci lo scafo ?
Mi sembra che le stuoie in bamboo, le puoi trovare in commercio.
Prova a contattare qualcuno che vende mobili in ratan.
Circa una quindicina di anni fà, l'arch. Gabriele D'Ali,
il papà del nostro famoso Piero, aveva lanciato questo tipo d'utilizzo
del bamboo ed aveva trovato o contattato un'importatore per l'Italia.
Citazione: giusto per capire la resa finale della stuoia sarebbe questa?
http://www.bamboonursery.com/links.htm
Dovrebbe essere roba del genere, praticamente dividono la canna per il lungo in + parti e le intrecciano.
Non ho idea di come si lamini .
Ma alla fine tra cercare i fornitori e magari anche la manodopera che lavori il bamboo i prezzi crescono ..
Citazione:Circa una quindicina di anni fà, l'arch. Gabriele D'Ali,
Proverò a cercare qualche dettaglio su Google.
anche io ho pensato la stessa cosa...l'idea mi è venuta guardando alcuni vassoi o piatti e mobili in lamellare di bamboo in vendita presso i grandi magazzini...le canne da pesca in effetti una volta erano in bamboo ed avevano una discreta resistenza anche alla marcescenza...
Andrebbe vista la resistenza strutturale dello scafo ,ma penso sia discreta.
Usando 'ste stuoie che tecnica di costruzione andrebbe impiegata ?
Ci vuole sicuramente una struttura portante o una schiuma di qualche tipo ?
Qualche tempo fa, alcuni studenti presentarono come tesi di laurea un progetto di scafo in composito di bamboo, credo però che fosse fibra di bamboo.
Citazione:spooky ha scritto:
Qualche tempo fa, alcuni studenti presentarono come tesi di laurea un progetto di scafo in composito di bamboo, credo però che fosse fibra di bamboo.
Non era canapa delle volte?
Citazione:gabdab ha scritto:
Non mi chiedete con cosa impermeabilizzano le ceste di bamboo (coracles) che usano per pescare .
I Coracle originalmente, erano rivestiti con un telo che poi veniva
impermeabilizzato con del catrame.
Nel tuo caso: Armatura in bamboo, con pelle in vetroresina.
Un pò come per le barche in ferrocemento, armatura in tondino di ferro, rivestita con più strati di rete, il tutto sigillata col cemento.
Citazione:Edolo ha scritto:
Citazione:spooky ha scritto:
Qualche tempo fa, alcuni studenti presentarono come tesi di laurea un progetto di scafo in composito di bamboo, credo però che fosse fibra di bamboo.
Non era canapa delle volte?
No no, me lo ricordo bene,
per un po' di tempo ho guardato con cupidigia il fitto canneto che ho ai margini del giardino...
e un po' tipo un wil coyote affamato vedevo sovrapporre alle verdi fronde la forma di un 34 piedi
Citazione:Ho provato a cercarla, ma niente.
Salterà fuori prima o poi,mi pare si possa fare una ricerca avanzata con google su un sito in particolare (amici della vela in questo caso).
Citazione:I Coracle originalmente, erano rivestiti con un telo che poi veniva
impermeabilizzato con del catrame.
Nel tuo caso: Armatura in bamboo, con pelle in vetroresina.
Immagino non ci siano molte alternative , però avevo letto che impermeabilizzavano queste ceste in bamboo con 'dung' (credo sia proprio quella roba lì) animale ..
Anch'io confesso che ho elaborato qualche piano per depredare il canneto del vicino (magari il tuo spooky
..
Però si tratterebbe proprio di un lavoro da 'alienarsi' , taglia ,cuci incolla per intendersi , se a questo aggiungi il 'servizietto' al cavallo da tiro ..
su internet ho trovato la conferma ad una mia idea (cioè non ho inventato niente:8
...utilizzare canne sottili di bamboo o altra pianta, tagliate corte ed unite da resina per creare una sorta di honeycomb o nido d'ape rivestito poi da due pelli di bamboo , legno, o resina creando così un sandwich...chissà se viene leggero!
In effetti Gabriele D'Alì (a proposito: ciao Gabriele) lanciò l'idea dello scafo in bamboo; costruì anche una canoa impermeabilizzandola con del lattice preso da un fonitore di materiali edili, e funzionava, d'altronde in vietnam lo usano da secoli.
Il bamboo è un polimero naturale meraviglioso, durissimo, rigidissimo ed impermeabile, molto più degli altri legni; la difficoltà viene dal fatto che non può essere usato tal quale, ma deve essere fatto a strisciette incollate; se fosse incollato a colla rossa (o comunque marina) il risultato in nautica sarebbe senza paragoni.
D'altronde oggi si iniziano a vedere parecchi parquet in bamboo; provate a camminarci sopra e vi accorgerete di che legno si tratta.
Quando D'Alì parlava del bamboo, questo era una curiosità per orientalisti, al massimo veniva usato per qualche mobiletto da giardino.
Ne parlammo con D'Alì, e di lì (scusate la rima) mi venne l'idea di provare a costruire il primo composito moderno in bamboo; ero ancora giovane e pensavo a costruirmi la mia barca, idea che non ha avuto realizzazione pratica, ma questa è un'altra storia.
Trovai ad un costo irrisorio un rotolo di bamboo (esattamente di quello che veniva usato per i mobiletti da giardino); ne tagliai qualche striscia (diciamo di cm 50 x cm 15); ne incollai tre insieme; sotto vuoto, con un compressore dismesso da frigo fatto funzionare all'inverso (una tecnica ben descritta in internet e proposta una cinquantina di anni orsono); con una epossidica che mi avanzava per casa; il vuoto non durò 24 ore, come avrebbe dovuto, ma solo una decina a causa delle proteste di mia moglie (l'apparato era in cucina e faceva un po' di rumore).
Quello che ne uscì (da un vuoto pessimo ed una epossidica forse non ben miscelata) fu una stecca di composito il cui spessore era 5-7 mm, che non sono riuscito a rompere con la forza delle mani e delle ginocchia; non ho fatto un test vero e proprio, ma direi che ad occhio era più resistente di un compensato di 3 cm che avevo a casa.
Il campione è stato poi regalato a Gabriele, per sua soddisfazione e perché ne continuasse a scrivere.
Questa è la storia delle applicazioni nautiche del bamboo in Italia; allo stato sperimentale, ma chi volesse continuarla sicuramente otterrà un risultato ben al di là delle più ottimistiche previsioni.
Provare per credere.
Ciao Beppe,
molto interessante la storia del composito di bamboo..
Citazione:Trovai ad un costo irrisorio un rotolo di bamboo (esattamente di quello che veniva usato per i mobiletti da giardino); ne tagliai qualche striscia (diciamo di cm 50 x cm 15); ne incollai tre insieme; sotto vuoto, con un compressore
...
Quindi tu hai fatto una specie di busta di plastica ,ci hai messo dentro questo multistrato incollato con epossidica e hai aspirato l'aria (vacuum).
Ma hai usato le 'morse' da falegname per tenerlo insieme o così ..?
Poi ho capito bene multistrato o le hai messe a intreccio -|- ?
Non ho capito poi , le strisce di 50x15 come le fai ?
Devi 'stufare' il bamboo prima , per renderlo piatto ?
[edit]: ..ok scusa ,avevo capito un rotolo di canne di bamboo ..
Citazione:chi volesse continuarla sicuramente otterrà un risultato ben al di là delle più ottimistiche previsioni.
Il problema da noi è sempre il prezzo della materia prima e forse è meglio così .
Infatti se il bamboo mi costa come l'alluminio la scelta del materiale per lo scafo si fa ben difficile ..
Immagino le proteste per il rumore del compressore , situazione tipo 'ditta cinese'..
Per quanto riguarda il lattice ,io lo ho acquistato su ebay per un esperimento , ho letto che si tratta di un materiale che si deteriora al contatto dei raggi UV e l'acqua di mare.
P.S: Come mai non hai realizzato la barca poi ?
il costo di una stuoia di bamboo, vado a memoria, era irrisorio, del tipo mt 1,4 x mt 8 = Lit 20.000. Ora non so.
Per quanto riguarda il sottovuoto, internet è piena di manuali; impossibile sbagliare, non si tratta di costruire la bomba atomica, il sottovuoto lo fanno da decenni gli aereomodellisti; i materiali necessari sono molto poveri; se vuoi iniziare puoi andare a Firenze da
http://www.schaller-compositi.it/ecomm/s...p?mode=HOM
lui vende una epossidica molto raffinata, che a te non serve, ma ti può fornire il resto del materiale, un manualetto e consigli.
ottimo per compiere il primo esperimento.
da lì alla barca occorre passare per due difficoltà, non irrisolvibili:
- dare forma allo scafo, a partire da un rotolo di stuoia;
- individuare un inerte in grado di riempire i vuoti, che nel bamboo sono molti e grandi.
prova, e vedrai che è più facile a fare che a dire.
Ciao Beppe,
sono daccordo con te che non sia una passeggiata fare una barca con un materiale così esotico.
20.000 lire ,che oggi saranno 20 euro non sono pochi se con 130 euro ti porti via una tonnellata di bamboo.
Io partirei dalla canna ,anche perchè non sai se nelle stuoie ci hanno messo qualche resina o vernice.
La canna va :
<ul><li>divisa per il lungo con una specie di coltello a raggiera </li><li>'stufata' per ammorbidirne le fibre </li><li>schiacciata con una qualche pressa </li></ul>
Strisce di bamboo = materia prima.
Qui (tradotto) descrive il processo per fare i surfs con bamboo:
http://translate.google.com/translate?js...heory.html
Shaller compositi lo conosco certo,ma acquisto + sul web.
Per andare da una parte all'altra di Firenze è un viaggio .
ogni esperimento è interessante.
partire dalla canna mi sembra una vera sciocchezza, quando puoi usare una stuoia intrecciata (che non ha nessuna colla), a costi irrisori.
comunque, buon lavoro