17-10-2010, 00:03
Citazione:Montecelio ha scritto:
Ma vi pare pensabile che uno che fa una domanda simile sia in grado di fare da solo una cosa del genere?
...e consigliandosi per telefono???....boh!!!
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Citazione:Montecelio ha scritto:
Ma vi pare pensabile che uno che fa una domanda simile sia in grado di fare da solo una cosa del genere?
Citazione:Montecelio ha scritto:
Ma vi pare pensabile che uno che fa una domanda simile sia in grado di fare da solo una cosa del genere?
Citazione:Messaggio di danielesaba.sed
ciao devo installare asse elica ,astuccio,e supporti motore nel mio scafo in vetroresina...da dove inizio?si accettano consigli....grazie
Citazione:Messaggio di danielesaba.sedDal posizionare il motore. Con ciò farai il basamento, con attenzione verso l'inclinazione giusta per installare la 'sua' elica e, in base a tutto ciò, farai il foro per l'astuccio; che è l'ultimo passaggio, l'ultima cosa.
ciao devo installare asse elica ,astuccio,e supporti motore nel mio scafo in vetroresina...da dove inizio?si accettano consigli....grazie
Citazione:Rurik ha scritto:
Si parla di questo e...
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Citazione:Montecelio ha scritto:
Ma vi pare pensabile che uno che fa una domanda simile sia in grado di fare da solo una cosa del genere?
Citazione:dapnia ha scritto:
Tanto perché tu non perda il coraggio e la voglia, forse una mano te la si potrebbe dare avendo dei disegni della struttura della barca, ma vederla sarebbe il massimo.
Dovendo procedere da bricoleur e con molto coraggio, si potrebbe fare così.
Stabilito che tipo di linea d'asse vuoi realizzare, le operazioni seguenti sono grosso modo queste.
Col motore in mano si fa un simulacro per avere i riferimenti degli attacchi (maneggiare il motore non è come maneggiare un simulacro), poi si prendono i riferimenti dell'inclinazione dell'asse in funzione del diametro dell'elica e della lunghezza dell'asse, riferita al punto di lavoro dell'elica sullo scafo e rispettando le distanze canoniche tra elica e scafo per non avere rumori, vibrazioni ed usure strane.
Primo passo si fa il basamento motore eseguito secondo i punti di contatto forniti dal simulacro e da tutte le misure ricavate dalle operazioni precedenti.
Poi si monta il motore e l'invertitore per avere una prima traccia dell'inclinazione.
A seguire il foro nello scafo, che deve essere un pò lasco in modo da poter correggere gli angoli.
Si monta il tutto in configurazione rigida, si chiude il foro bloccando l'astuccio, ad astuccio bloccato si smonta tutto e si riparte da capo dall'allineamento dei silent bloc, per finire col montaggio dell'elica.
Ad un certo punto di tutto il processo va inserito il reggispinta, ma questo non si può né dire né stabilire alla carlona perché è una cosina abbastanza delicata.
Se alla fine di tutto ed acceso il motore, la barca cammina e non se ne va il motore da solo, vuol dire che ti è ndata bene.
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Citazione:danielesaba.sed ha scritto:
..e' una scialuppa di mt 8.30 per 3.00,andava in coppia a traino con un' altra a motore,percio' devo fare tutta l' installazione completa.dite che e' meglio se acquisto il motore prima di tutto eh ..?
Citazione:dapnia ha scritto:
Tanto perché tu non perda il coraggio e la voglia, forse una mano te la si potrebbe dare avendo dei disegni della struttura della barca, ma vederla sarebbe il massimo.
Dovendo procedere da bricoleur e con molto coraggio, si potrebbe fare così.
Stabilito che tipo di linea d'asse vuoi realizzare, le operazioni seguenti sono grosso modo queste.
Col motore in mano si fa un simulacro per avere i riferimenti degli attacchi (maneggiare il motore non è come maneggiare un simulacro), poi si prendono i riferimenti dell'inclinazione dell'asse in funzione del diametro dell'elica e della lunghezza dell'asse, riferita al punto di lavoro dell'elica sullo scafo e rispettando le distanze canoniche tra elica e scafo per non avere rumori, vibrazioni ed usure strane.
Primo passo si fa il basamento motore eseguito secondo i punti di contatto forniti dal simulacro e da tutte le misure ricavate dalle operazioni precedenti.
Poi si monta il motore e l'invertitore per avere una prima traccia dell'inclinazione.
A seguire il foro nello scafo, che deve essere un pò lasco in modo da poter correggere gli angoli.
Si monta il tutto in configurazione rigida, si chiude il foro bloccando l'astuccio, ad astuccio bloccato si smonta tutto e si riparte da capo dall'allineamento dei silent bloc, per finire col montaggio dell'elica.
Ad un certo punto di tutto il processo va inserito il reggispinta, ma questo non si può né dire né stabilire alla carlona perché è una cosina abbastanza delicata.
Se alla fine di tutto ed acceso il motore, la barca cammina e non se ne va il motore da solo, vuol dire che ti è ndata bene.
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Citazione:rema ha scritto:
se parli di una scialuppa ex di salvataggio,a volte la difficoltà di installare una linea d'asse risiede nella mancanza nel progetto originale di spessori adeguati.Mi spiego,se sono architetto navale e progetto una scialuppa che in una delle sue varie versioni deve avere un passaggio per l'elica,fosse anche azionata da una propulsione manuale (a manovella) allora tutto o.k.,gli spessori ci sono ed il problema è solo di forarli (solo...si fa per dire)se invece la scialuppa è nata come modello senza propulsione verifica con attenzione.
Personalmente penso che in tutti e due i casi potresti pensare a montare un sail drive,questo lo dico perchè tu devi comunque resinare i supporti del motore e allora potresti agire così:
1)monto,eventualmente dopo rinforzo in vtr della zona di passaggio,il sail drive.
2)a piede montato,con una dima di legno che mi sono costruito prima,controllo dove vanno montati i supporti del motore.
3)resino i supporti e monto il motore.
Lavoro lungo ma tecnicamente moolto più facile che realizzare il passaggio per l'astuccio e soprattutto avere un allineamento ottimale.
Aggiungo che,siccome non mi sembra che abbia soldi da buttare,probabilmente per una serie di otivi economici il motore non sarà privo di vibrazioni,un altro punto per il sail drive.
Mi permetto di aggiungere una cosa,quando vivevo in Liguria di scialuppe di salvataggio riadattate per diporto ne ho visto qualcuna,il problema comune è che ballavano tutte da morire,l'architetto di cui sopra le aveva progettato con l'esigenza primaria di contenere il massimo numero di persone in sicurezza assoluta e non rompere più di tanto come ingombro esterno,di caratteristiche di navigazione proprio non se ne parla.
Tutti i proprietari le amavano alla follia, di questo fenomeno ne sappiamo tutti qualcosa....,ma le uniche accettabili erano quelle in cui era stata montata una controchiglia zavorrata.
Spero di essere stato utile,buon vento e buon lavoro.