Ciao Ivan. Ho trovato per caso questa tua discussione vecchia di un anno proprio perché, quando navigo su internet, sono spesso alla ricerca di novità sul tipo di imbarcazione di cui ci chiedi un parere. Penso infatti di rappresentare abbastanza bene il cliente-tipo di una domanda di mercato che ben pochi, in Italia, si sono degnati di sondare: quella di chi sogna il cosiddetto 'Classico moderno', come giustamente lo chiama lo stesso Lodigiani nel suo sito, ossia un concetto di imbarcazione che riesca a coniugare l'eleganza (e l'oggettiva maggiore marinità) delle forme classiche con tecnologie e materiali di costruzione contemporanei.
All'estero, specie in Nord Europa, questo concetto è decisamente più diffuso: è sufficiente andare su questa pagina di Nauticexpo (
http://www.nauticexpo.it/cat/barche-a-ve...-757.html) per rendersi conto di come l'offerta di buona parte classici moderni, praticamente sconosciuti nel nostro paese, sia di provenienza olandese, inglese o francese.
Forse questo avviene perché nel nostro paese diamo troppo per scontato che il solito schema 'poppa a-fetta-di-salame o aperta + pala-del-timone-senza-skeg + chiglia-zavorrata-lunga-e-stretta + tuga-aggressiva-da-offshore' sia l'unica domanda di mercato possibile a cui dare una risposta. Peccato che a rispondere sempre nello stesso modo siano ormai in troppi e da troppo tempo, considerato il numero di cantieri nati e morti dagli anni 80 ad oggi... e non credo che la crisi di questi ultimi anni abbia aiutato a migliorare la situazione .
Non ho ovviamente la presunzione di dirti che un cantiere italiano che si lanciasse in una produzione come quella da te indicata avrebbe sicuramente successo; tuttavia, da quello che vedo nel mio lavoro (opero in ambito commerciale / marketing) vedo che in un momento di crisi come questo, in qualsiasi settore, ha più possibilità di successo un'impresa che vada alla ricerca di nuovi spazi in cui non c'è concorrenza, rispetto ad un'impresa che si ostini a combattere in un campo di battaglia in cui combattono già in troppi e tutti con le stesse armi.
A mio parere, quindi, la tua idea meriterebbe senz'altro di essere approfondita, a patto che dal punto di vista commerciale rappresenti veramente una novità, non necessariamente (o non solo) con le due barche che hai citato.
Mi spiego meglio. Cantieri che oggi sappiano lavorare il legno in modo eccelso e riescano a realizzare degli stupendi classici moderni ci sono già (nella mia regione, giusto per citarne uno, c'è il cantiere Alto Adriatico di Monfalcone), il problema è che occupano una nicchia di mercato estremamente ristretta e anch'essa già satura, ossia quella degli estimatori non solo delle forme classiche ma anche della lavorazione artigianale e 'di lusso', disponibili a spendere oltre 200.000 Euro per un 32 piedi che, per il modo ultra manuale e ultra personalizzato in cui viene lavorato, non può che arrivare a costare cifre di quel genere.
Quello che manca davvero, a mio parere, è un natante classico-moderno accessibile ai comuni mortali, nella fascia di mercato (oggi disastrata) dei 7-10 metri ma fatto in modo furbo, semplice e seriale (e quindi concorrenziale come prezzo), in modo da rappresentare un'alternativa reale ai soliti Bavaria, Benetau e a tutte le altre decine di marchi che seguono a ruota i soliti schemi progettuali.
Su internet, in particolare nei siti esteri, si possono acquistare diversi progetti di 'classici moderni', da realizzare in compensato marino, ad esempio con la tecnica del cuci-incolla, ed alcuni di questi rappresenterebbero senz'altro la mia barca ideale. Il problema è che vengono al massimo venduti in kit e io, pur essendo il potenziale acquirente tipo, non ho né il tempo né la voglia per costruirmi una barca da solo. La conseguenza è che oggi il possesso di un natante bello, classico e marino, a parte i ricchi amanti del lusso è appannaggio dei soli autocostruttori. Non ho la competenza tecnica per sapere se oggi sarebbe possibile e conveniente, per un cantiere, avviare una produzione seriale di ciò che oggi si acquista in kit + piano di costruzione, ma ti posso senz'altro assicurare che se imbarcazioni del genere fossero acquistabili 'chiavi in mano' ad un prezzo accessibile sarei io il primo a comprarle. Gli spunti per nuovi progetti poi non mancherebbero, sia tra le imbarcazioni tradizionali estere (vedi il Cat Boat americano) sia tra quelle nostrane, come ad esempio la cara vecchia Passera Lussiniana, di cui da anni sto aspettando un cantiere che abbia il coraggio di progettare e costruire in serie una rivisitazione contemporanea adattata alle esigenze del diportista di oggi, facendo una barca oggettivamente BELLA nelle sue forme classiche e marine, ma al tempo stesso pratica, economica e di facile manutenzione. Ma questo per il momento è purtroppo ancora un sogno... Buon Vento e auguri per tutti i tuoi progetti! Ermanno Di Ronco