I Forum di Amici della Vela

Versione completa: ALBATROS 32/36
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Salve a tutti,vogliamo chiedervi cosa ne pensate delle due barche a vela ALBATROS 32/36 della BCA DEMCO
Potete vedere le due barche nei piani al seguente sito: http://www.bcademco.it
Siamo un cantierino che si occupa di costruzioni in legno con varie tecniche e volevamo iniziare la costruzione di una o dell' altra per commercializzarla visto che abbiamo i due piani.
Ne abbiamo parlato con Lodigiani (titolare della BCA) visto che lui attualmente naviga con un bel 36 e ci sembrava una bella idea...
A tutti voi velisti, cosa ne dite? Potrebbero essere due barche interessanti?
Siate sinceri e diteci la vostra, anche le critiche sono ben accette!
Io ritengo che siano delle barche molto interessanti e, se ben costruite, superiori ad un'odierna imbarcazione in vetroresina.
Lo dico a ragion veduta, anche dopo aver letto il libro 'La barca da viaggio' sempre di Lodigiani, che descrive la filosofia costruttiva e le scelte progettuali che hanno portato a quel tipo di imbarcazione.

Immagino però che tu sappia già di cosa parlo, e sei interessato più che altro a sondare il mercato.

Puoi prendere ad esempio la barca progettata da Foschi per il cantiere Eurosailer, costruita con la medesima tecnologia costruttiva e un pò più retrò nell'aspetto. Ebbene di quella barca mi risulta che non ne sia stata venduta neanche una ed il cantiere pare che abbia chiuso.

Pensandoci mi viene in mente anche che c'è un cantiere a Cesenatico che ha già realizzato lo scafo del 36 e non mi pare che l'abbia venduto.

In sintesi ti dico che io la comprerei, magari con qualche modifica estetica, ma soprattutto perchè è ben fatta, e perchè è di legno.

In bocca al lupo!

fabrizio
Ti aggiorno, noi siamo vicino a Rimini quindi conosciamo Foschi che tra l' altro non è affatto chiuso... sono proprio loro che hanno costruito l'Albatros 36!
In breve, ti dico solo che l' idiota ( un certo Marangoni o qualcosa di simile)che l' ha fatta costruire, non l' ha voluta pagare e quindi è rimasta ferma con i lavori!
Credo siano ancora in causa per questo.
Poi lo ha chiesto anche a noi ma per fortuna Lodigiani ci ha avvisati in tempo e glie lo abbiamo messo nel...
Cmq grazie per la risposta
Saluti
Citazione:Ivanb ha scritto:
Ti aggiorno, noi siamo vicino a Rimini quindi conosciamo Foschi che tra l' altro non è affatto chiuso... sono proprio loro che hanno costruito l'Albatros 36!
In breve, ti dico solo che l' idiota ( un certo Marangoni o qualcosa di simile)che l' ha fatta costruire, non l' ha voluta pagare e quindi è rimasta ferma con i lavori!
Credo siano ancora in causa per questo.
Poi lo ha chiesto anche a noi ma per fortuna Lodigiani ci ha avvisati in tempo e glie lo abbiamo messo nel...
Cmq grazie per la risposta
Saluti


scusami ma probabilmente non mi sono espresso bene:

c'era un cantiere a viareggio l'Eurosailer che ha realizzato una imbarcazione progettata da Rodolfo Foschi, quello che scrive su Bolina, simile come tipologia costruttiva (strip palnking + modellato) all'albatros;

c'è un cantiere a cesenatico che si chiama Foschi e [u]non ho detto che a chiuso[u], che ha realizzato lo scafo dell'albatros.

giusto per chiarire e lunga vita al cantiere di cesenaticoWink

il tuo cantiere invece dov'è?
Ah scusami allora non avevo capito bene... Chiedo venia!
Cmq noi siamo un po' più nell' entroterra di Rimini a circa 20 km dal mare.
Ci sono passato proprio oggi pomeriggio davanti al C. Foschi per andare in Darsena e ti conferma che ancora è vivo e vegeto.
Ciao
Ivan
E' difficile dare un giudizio sincero sui progetti di Lodigiani conoscendolo. Purtroppo quello che vuoi tu è un giudizio sul mercato che sentendo i giudizi di chi è andato a Genova sembra in coma profondo. Ma scusa in genere il cantiere non costruisce su ordine del cliente? Come mai volete anticipare l'attività in un mercato di gente che dopo una settimana che ha messo in acqua la barca chiede modifiche tipo spiaggetta di poppa o bompresso?
Quante ore sono necessarie per completare la realizzazione?
La nostra infatti è solo un' idea, non ho mica detto che cominciamo tra poco.
Semplicemente volevamo sapere cosa ne pensa un po' la gente delle costruzioni in legno, (soprattutto quelle della BCA) visto che stanno ritornando di moda per ovvie ragioni.
TRa l'altro so che a Genova c' era anche un bel motor yacht costruito interamente in lamellare, proprio come 30/40 anni fa, quindi questo è il risultato che il legno può ancora dire la sua...
Tutto qua... non è che vogliamo anticipare una costruzione così laboriosa e costosa per cercare il venditore, non sia mai, non stiamo parlando di una barca in vtr!!!
Saluti
Ivan.
Ciao Ivan. Ho trovato per caso questa tua discussione vecchia di un anno proprio perché, quando navigo su internet, sono spesso alla ricerca di novità sul tipo di imbarcazione di cui ci chiedi un parere. Penso infatti di rappresentare abbastanza bene il cliente-tipo di una domanda di mercato che ben pochi, in Italia, si sono degnati di sondare: quella di chi sogna il cosiddetto 'Classico moderno', come giustamente lo chiama lo stesso Lodigiani nel suo sito, ossia un concetto di imbarcazione che riesca a coniugare l'eleganza (e l'oggettiva maggiore marinità) delle forme classiche con tecnologie e materiali di costruzione contemporanei.
All'estero, specie in Nord Europa, questo concetto è decisamente più diffuso: è sufficiente andare su questa pagina di Nauticexpo (http://www.nauticexpo.it/cat/barche-a-ve...-757.html) per rendersi conto di come l'offerta di buona parte classici moderni, praticamente sconosciuti nel nostro paese, sia di provenienza olandese, inglese o francese.
Forse questo avviene perché nel nostro paese diamo troppo per scontato che il solito schema 'poppa a-fetta-di-salame o aperta + pala-del-timone-senza-skeg + chiglia-zavorrata-lunga-e-stretta + tuga-aggressiva-da-offshore' sia l'unica domanda di mercato possibile a cui dare una risposta. Peccato che a rispondere sempre nello stesso modo siano ormai in troppi e da troppo tempo, considerato il numero di cantieri nati e morti dagli anni 80 ad oggi... e non credo che la crisi di questi ultimi anni abbia aiutato a migliorare la situazione .
Non ho ovviamente la presunzione di dirti che un cantiere italiano che si lanciasse in una produzione come quella da te indicata avrebbe sicuramente successo; tuttavia, da quello che vedo nel mio lavoro (opero in ambito commerciale / marketing) vedo che in un momento di crisi come questo, in qualsiasi settore, ha più possibilità di successo un'impresa che vada alla ricerca di nuovi spazi in cui non c'è concorrenza, rispetto ad un'impresa che si ostini a combattere in un campo di battaglia in cui combattono già in troppi e tutti con le stesse armi.
A mio parere, quindi, la tua idea meriterebbe senz'altro di essere approfondita, a patto che dal punto di vista commerciale rappresenti veramente una novità, non necessariamente (o non solo) con le due barche che hai citato.
Mi spiego meglio. Cantieri che oggi sappiano lavorare il legno in modo eccelso e riescano a realizzare degli stupendi classici moderni ci sono già (nella mia regione, giusto per citarne uno, c'è il cantiere Alto Adriatico di Monfalcone), il problema è che occupano una nicchia di mercato estremamente ristretta e anch'essa già satura, ossia quella degli estimatori non solo delle forme classiche ma anche della lavorazione artigianale e 'di lusso', disponibili a spendere oltre 200.000 Euro per un 32 piedi che, per il modo ultra manuale e ultra personalizzato in cui viene lavorato, non può che arrivare a costare cifre di quel genere.
Quello che manca davvero, a mio parere, è un natante classico-moderno accessibile ai comuni mortali, nella fascia di mercato (oggi disastrata) dei 7-10 metri ma fatto in modo furbo, semplice e seriale (e quindi concorrenziale come prezzo), in modo da rappresentare un'alternativa reale ai soliti Bavaria, Benetau e a tutte le altre decine di marchi che seguono a ruota i soliti schemi progettuali.
Su internet, in particolare nei siti esteri, si possono acquistare diversi progetti di 'classici moderni', da realizzare in compensato marino, ad esempio con la tecnica del cuci-incolla, ed alcuni di questi rappresenterebbero senz'altro la mia barca ideale. Il problema è che vengono al massimo venduti in kit e io, pur essendo il potenziale acquirente tipo, non ho né il tempo né la voglia per costruirmi una barca da solo. La conseguenza è che oggi il possesso di un natante bello, classico e marino, a parte i ricchi amanti del lusso è appannaggio dei soli autocostruttori. Non ho la competenza tecnica per sapere se oggi sarebbe possibile e conveniente, per un cantiere, avviare una produzione seriale di ciò che oggi si acquista in kit + piano di costruzione, ma ti posso senz'altro assicurare che se imbarcazioni del genere fossero acquistabili 'chiavi in mano' ad un prezzo accessibile sarei io il primo a comprarle. Gli spunti per nuovi progetti poi non mancherebbero, sia tra le imbarcazioni tradizionali estere (vedi il Cat Boat americano) sia tra quelle nostrane, come ad esempio la cara vecchia Passera Lussiniana, di cui da anni sto aspettando un cantiere che abbia il coraggio di progettare e costruire in serie una rivisitazione contemporanea adattata alle esigenze del diportista di oggi, facendo una barca oggettivamente BELLA nelle sue forme classiche e marine, ma al tempo stesso pratica, economica e di facile manutenzione. Ma questo per il momento è purtroppo ancora un sogno... Buon Vento e auguri per tutti i tuoi progetti! Ermanno Di Ronco
Qualcuno sa quanti albatros 36, oltre a quello del progettista, ne sono stati fatti?
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