11-11-2010, 19:12
Se nel gavone la catena è distribuita senza sovrapposizioni ( diventa fondamentale l'issata ), dal pozzetto basta contare il tempo complessivo di azionamento del verricello per avere una buona approssimazione della quantità calata ( la velocità, calando, è praticamente costante-naturalmente bisogna aver prima un'idea di quanto valgono i numeri che contiamo, stando un po' scarsi).
L'azione elastica della catenaria sarà sufficiente per arrivare in posizione o in banchina mantenendo il sufficiente abbrivio e senza il rischio di spedare.
In caso di emergenza ( rischio di beccar qualche cima o gavitello sotto la superficie, che si vedono solo quando sono sulla verticale ) basta mettere in folle e la barca torna in avanti.
E qui voglio vedere quelli che hanno 10/15 metri di catena ed il resto cima!
Issare l'ancora da prua poi è banale, basta fare attenzione ad evitare di appendere la barca sulla catena ma far in modo, timone a mezzo e regolando il recupero, che sia la catenaria stessa a mantenere la barca in abbrivio: recuperare quindi la catena man mano che si avanza evitando di arrivare al tiro diretto, quando si è a picco si ferma il recupero e l'abbrivio ( o, poi, quel po' di moto ondoso, se l'operazione non riesce la prima volta) spederà l'ancora. Forzare è controproducente.
Un po' di motore, eventualmente, solo per compensare la resistenza del vento, se serve.
Naturalmente tutto ciò in condizioni normali e non in banchina con vento sostenuto al traverso.
[ Letto poi, mi sa che ho fatto un pout pourri ( casino, insomma) con un post simile in banchina che parlava di salpare )
L'azione elastica della catenaria sarà sufficiente per arrivare in posizione o in banchina mantenendo il sufficiente abbrivio e senza il rischio di spedare.
In caso di emergenza ( rischio di beccar qualche cima o gavitello sotto la superficie, che si vedono solo quando sono sulla verticale ) basta mettere in folle e la barca torna in avanti.
E qui voglio vedere quelli che hanno 10/15 metri di catena ed il resto cima!
Issare l'ancora da prua poi è banale, basta fare attenzione ad evitare di appendere la barca sulla catena ma far in modo, timone a mezzo e regolando il recupero, che sia la catenaria stessa a mantenere la barca in abbrivio: recuperare quindi la catena man mano che si avanza evitando di arrivare al tiro diretto, quando si è a picco si ferma il recupero e l'abbrivio ( o, poi, quel po' di moto ondoso, se l'operazione non riesce la prima volta) spederà l'ancora. Forzare è controproducente.
Un po' di motore, eventualmente, solo per compensare la resistenza del vento, se serve.
Naturalmente tutto ciò in condizioni normali e non in banchina con vento sostenuto al traverso.
[ Letto poi, mi sa che ho fatto un pout pourri ( casino, insomma) con un post simile in banchina che parlava di salpare )