:)tutte le barche dovrebbero avere una life line da prua a poppa, da ispezionare regolarmente, cui attaccare la cintura di sicurezza che si dovrebbe avere a bordo per ognuni membro dell'equipaggio, con una cima di sezione tale da reggere allo strappo dei vostri...e passa KG. La lunghezza della cima è oggetto di discussioni varie, personalmente la preferisco piuttosto corta..
Le vele le regoli con una torcia elettrica. L'apparente lo vedi sul Windex, luce di fonda, o sulle bandiere alzate sulle crocette, purchè di colore scuro. Un'occhio al windex uno al solcometro, perchè se la barca è grande non senti le accellerzioni, ogni tanto guardi la bussola per vedere se sei in rotta, il vento potrebbe cambiare. La bolina non può essere come di giorno,i fili non li vedi, devi sentire la barca, avere più sensibilità, farla camminare di bolina piena. Se tieni la torcia sempre accesa non vedi più davanti alla prua, più spegni le luci e più vedi, i cazzoni che sono sotto coperta appena la luce non serve più, devono spegnerla. Di poppa lo spi deve avere le balumine di colore scuro, per vedere quando fa l'orecchio, bianco non si vede niente. In conclusione devi avere più sensibilità. La navigazione non ha nessun problema in quanto avrai il GPS plotter. Navigando in Tirreno le navi sono poche i pescherecci pure, in bocca al lupo. La vela è un'opppppinione.
programmare molto meticolosamente e con maggior prudenza del solito, l'uscita o la crociera con verifica preliminare delle luci di via, luce bussola, organizzazione di turni di guardia se necessario, una buona conoscenza dei fari e fanali che si incontreranno gia prima di partire,ci si muove in barca preferibilmente con la cintura allacciata alla life line , si fa carteggio con maggiore meticolosità anche se c'è gps, si assicura con la cintura chi è di guardia in pozzetto , essere in grado di di interpretare le caratteristiche dei fari con o senza il cronometro(eclissi,luci scintillanti, lampi, luce rossa, ...), vestiti in modo da affrontare il freddo,buona musica, una buona bottiglia di.... , ..., ...[:253]
Tutto condivisibile: io navigo moltissimo di notte e mi piace molto.
Due sole considerazioni aggiuntive.
1. Il pilota a vento (vero o elettronico settato a wind), funziona benissimo anche al buio e ti risparmia continue regolazioni.
2. Il cognac, in piccole dosi, è meraviglioso durante i turni di guardia notturna (ricordate il cordiale delle razioni K?). Attenzione a non esagerare !!!!
Condivido tutti i consigli fin qui espressi anche se alcuni mi sembrano un pò troppo prudenti(perchè prendere una mano di terzaroli con poco vento?). Navigare di notte, se il tempo è stabile, è molto bello sicuramente si vedono le navi o i pescherecci che incrociano la ns. rotta molto prima che di giorno , basta stare in pozzetto senza addormentarsi. Sicuramente è più sicuro navigare al largo che sottocosta, non per la presenza di di scogli, isolette o bassifondi, per questi basta un normalissimo plotter ed una attenta programmazione della rotta, ma per la presnza di una infinità di gavitelli (bottiglie di plastica, palloni, taniche tec.)la maggior parte senza aste ne bandiere, ai quali sono 'appesi' i palamiti.
Alcuni pescatori mi dicono che anche se ci andiamo sopra con la barca questi, e le lenze appese, si sopstano di lato senza impigliasi nelle appendici della barca. Cosa ne pensate? Può essere vero?
Citazione:Chimera ha scritto:
Condivido tutti i consigli fin qui espressi anche se alcuni mi sembrano un pò troppo prudenti(perchè prendere una mano di terzaroli con poco vento?). Navigare di notte, se il tempo è stabile, è molto bello sicuramente si vedono le navi o i pescherecci che incrociano la ns. rotta molto prima che di giorno , basta stare in pozzetto senza addormentarsi. Sicuramente è più sicuro navigare al largo che sottocosta, non per la presenza di di scogli, isolette o bassifondi, per questi basta un normalissimo plotter ed una attenta programmazione della rotta, ma per la presnza di una infinità di gavitelli (bottiglie di plastica, palloni, taniche tec.)la maggior parte senza aste ne bandiere, ai quali sono 'appesi' i palamiti.
Alcuni pescatori mi dicono che anche se ci andiamo sopra con la barca questi, e le lenze appese, si sopstano di lato senza impigliasi nelle appendici della barca. Cosa ne pensate? Può essere vero?
non ne sarei troppo sicuro
se sei tangente alla corrente non ci giurerei.
Il problema, appunto, è vedere la corrente di notte. Le mie navigazioni notturne le faccio sempre in estate quando attraverso il Tirreno per andare e tornare dalla Sardegna o dalle Pontine, (quest'anno per quattro volte), cerco sempre di programmare la trav ersata in modo di atterrare alla luce del giorno (o dell'alba) su coste che conosco di meno e che so essere molto 'pescose'. Non so se altri ci hanno fatto caso, ma lungo le coste della Sardegna, (ma nache della Corsica), quasi tutti i gavitelli dei palamiti sono sprovvisti di bandiere di segnalazione a differenza di quello che succede sulle coste toscane, ma tutto ciò è regolare oppure nò. In altre parole esiste una normativa precisa in materia?, Se prendiamo una lenza con l'elica e si procurano danni alla barca di chi è la responsabilità?
Citazione:jago84 ha scritto:
Scusate, che vuol dire 'stare legati'?
un moschettone al giubbotto e uno alla barca, così se sei sotto acqua e ti devi slegare, ti puoi staccare in ogni situazione; se, come facevo io, fai passare la cintura con un bocca di lupo nell'anello (i due moschettoni appesi), sei sott'acqua e hai bisogno di sganciarti, non riesci a raggiungiunge per un motivo qualsiasi il moschettone agganciato chissà dove, sei morto...!
@ andros e ixaco: chiarissimi!
Così, se sono solo e cado dalla barca, la barca non va via da sola....
tutto giusto quello letto qui sopra.
Aggiungo solo 2 personalissimi consigli, maturati nelle notti di regata alla Giraglia a vela e in vari trasferimenti:
- utilissime quelle torce che si mettono sulla fronte, tipo 'minatore'. Costano 5 euro e le trovi dapperttutto. Normalmente hanno più regolazioni, così se hai bisogno solo di un pò di luce per vedere l'ora o per cercare la bottiglia di rhum in pozzetto
, non accechi nessuno...
- massima attenzione a traghetti, bettoline, porta-cointainer e simili. Che siano veloci e grossi lo sappiamo tutti, ma di notte, vedi le loro luci lontanissime, non ci presti attenzione e dopo 2 minuti sono molto molto più vicini...ma molto!
Aggiungo solo che è bene coprirsi già dal tramonto, perché freddo e umidità sono cattive compagne. Calze, stivali e bevande calde, che aiutano a stare svegli (come anche sgranocchiare qualcosa). E ordine nei turni (equilibrati, né tutta la notte né un'ora soltanto) a coppie, anche se è molto bello restare in pozzetto a chiacchierare. Che voglia mi hai messo!
Ho fatto proprio la mia prima notturna a vela nella notte tra venerdì e sabato scorsi partendo da Genova su un 44 piedi.
Esperienza fantastica.
Bolina larga, vento sui 10 nodi, saliti a 20 dopo un paio d'ore.
La presenza di 2/4 di luna forniva una luce ampiamente sufficiente a vedere tutto quello che c'era da tenere d'occhio.
Nonostante io non abbia una grande esperienza non ho trovato particolari difficoltà.
io faccio un'altra piccola cosa.
Considera che, come molti, navigo con la mia famiglia e/o con qualche amico che non è detto sia un esperto navigatore...anzi...
Quando la barca e la rotta sono stabili ( se decidi di navigare in notturna le condizioni meteo saranno certamente chiare e sicure ), inserisco il pilota automatico, in modo che anche un neofita potrà essere di guardia in quanto dovrà semplicemente guardarsi intorno e controllare la bussola. E poi non sono (e non lascio) mai nessuno da solo in pozzetto. Anche quando è il mio turno di riposo rimango a dormire in pozzetto dentro un sacco a pelo. Mi sento più sicuro e pronto ad intervenire e solo perchè sono lì anche gli altri si sentono più sicuri.
Anch'io ho preferito non lasciare mai il pozzetto con una persona sola.
Io sulla panca di destra e mia moglie su quella di sinistra. Non ci siamo dati turni precisi ma alla fine io dormivo lei vegliava, lei dormiva e io stavo sveglio, programmando l'atterraggio alle 7 - 7,30.
Alle tre ci siamo fatti spaghetti aglio e olio.
Se si preferisce terzarolare credo che non sia conveniente notturnare con una vela colorata ... giusto?
Citazione:irruenza ha scritto:
- massima attenzione a traghetti, bettoline, porta-cointainer e simili. Che siano veloci e grossi lo sappiamo tutti, ma di notte, vedi le loro luci lontanissime, non ci presti attenzione e dopo 2 minuti sono molto molto più vicini...ma molto!
condivido assolutamente è l'aspetto che più mi preoccupa. le luci si vedono bene, capisci quindi la dimensione della nave e la direzione ma, io almeno, non riesco a capire la velocità di avvicinamento e quindi l'effettiva distanza. ogni tanto incontri traghetti o navi da crociera illuminate a giorno e non riesci neppure a scorgere le luci di via.
Citazione:nour ha scritto:
Citazione:irruenza ha scritto:
- massima attenzione a traghetti, bettoline, porta-cointainer e simili. Che siano veloci e grossi lo sappiamo tutti, ma di notte, vedi le loro luci lontanissime, non ci presti attenzione e dopo 2 minuti sono molto molto più vicini...ma molto!
condivido assolutamente è l'aspetto che più mi preoccupa. le luci si vedono bene, capisci quindi la dimensione della nave e la direzione ma, io almeno, non riesco a capire la velocità di avvicinamento e quindi l'effettiva distanza. ogni tanto incontri traghetti o navi da crociera illuminate a giorno e non riesci neppure a scorgere le luci di via.
quando vedi delle luci ( parlo di altura e non sottocosta) maglio starne lontani, non sempre si riesce a capire cosa sono , dove vanno ecc. l'unico modo è fare dei rilevamenti e andare nella direzione opposta, di sicuro cosi' non si fanno danni ...
Navigare di notte...
Esperienza bellissima. Tra i ricordi più belli l'attraversamento del golfo di Taranto nell'aprile 2005 quando ho trsferito la mia barca da Fano a Riposto. Niente luna ma cielo terso e stellato.I delfini ci hanno accompagnato per tutta la notte e la loro scia fosforescente era qualcosa di spettacolare. Indescrivibile poi la notte successiva quando verso le 3, a poche miglia dalla Sicilia ci ha investiti l'odore di zagara di milioni di piante d'agrumi del retroterra di Riposto. Gli amici Fanesi che mi accompagnavano erano letteralmente stupefatti ed incantati! Di notte sono 'svegli' tutti gli altri sensi che normalmente di giorno 'dormono'!
Questa estate, ancora senza luna, trasferimento da Marzamemi a Malta per la Malta/Siracusa. Tanti pescherecci, navi cisterna, portacontainer. Almeno in due in pozzetto. Ogni tanto la scia di un meteorite che si disintegra al contatto dell'atmosfera. Tu che ti senti piccolo piccolo, alzi gli occhi al cielo stellato e ti rendi conto della maestosità e bellezza del creato. Da Malta a Siracusa in regata, la giornata è andata via nell'attraversamento del canale, poco vento. Isola delle correnti, vento 1 - 2 nodi. La flotta si raggruppa, dal VHF la voce di Angy che chiede il nome dei sette nani, qualcuno racconta barzellette, si ingaggiano duelli con le altre barche, si bordeggia al buio, flash di torce che illuminano le vele, il windex. Il fanale in testa d'albero non si deve accendere e nessuno lo accende, non per nulla si chiama di fonda e noi abbiamo abbrivio. Spendiamo tutta la notte per percorrere una diecina di miglia e poi l'alba..
Ed ancora, 10 o 11 agosto da Riposto a Siracusa, l'lba mi coglie a Capo S.Croce (estremo Nord del golfo di Augusta). Mi giro verso poppa e, spettacolo ineguagliabile, il sole che colora di rosa la cima dell'Etna, le luci di Catania che salgono dal mare lungo i pendii e le colline fondendosi in un tuttuno con le luci di tutti gli altri paesini pedemontani, Sarà perchè in mare fa comunque freddo, ho la cerata, i pantaloni lunghi, il cappuccio ed i guanti, ma un nodo alla gola mi assale ed un brivido mi corre lungo la schiena..
W la vela
Urca.. perdonatemi, sono andato fuori tema. Comunque a vela di notte:
Fanali di via, no luci in coperta, no in testa d'albero (fonda) o a metà (navigazione a motore).
Strumentazione accesa, inutile sottolinearlo
Torce (almeno un paio, una di scorta, pile di ricambio) per illuminare di quanto in quanto le vele, il windex, le manovre.
Almeno in tre a bordo, sempre due in pozzetto, entrambi svegli a controllare orizzonte (altre imbarcazioni) e mare (galleggianti delle reti, relitti ecc) e, almeno per me, solo con buone condizioni meteomarine, si va in mare per divertimento e che tale resti, che non si trasformi in tragedia.
Per l'atterraggio o si conoscono i porti o si entra di giorno.
Buon vento a tutti
Ottimo barracuda 62, ma ottimi anche gli altri...ognuno con le sue esperienze...la prima notte è 'dramma'! La seconda hai già imparato, non sottovalutarti...per conto mio (pratico ambienti difficili)luci! All'occorrenza forti! Occhio ai cargo fantasma!E tutti gli occhi impegnabili, impegnati a cercare i lumini delle spadare...(anche se vietate, si riproducono come conigli), e scegli bene i luoghi dove puoi permetterti la vela...fatti un po' di volte lo Stretto di Messina di notte e mi darai ragione..per il resto segui barracuda62 ed in c...alla balena!
Sempre legati, torcia, vhf, telefonino che non si sa mai prenda, fischietto per l'equipaggio, faro, coltello, cibo nutriente e gratificante.