Diminuisce la loro resistenza a flessione??Conviene rifarle a sigaretta ogni volta o è sufficiente piegarla stando attenti a non ripiegarla sulle stesse pieghe??
quoto la domanda,ogni volta che mi metto giù a piegare mi sorge lo stesso dubbio....
E' pacifico che se le arrotoli soffrono meno !
Se hai posto dove stivarle, arrotolale !
Ho la fortuna di avere a che fare quasi ogni volta che faccio regate con gente che lavora alla doyle e gente che lavora alla north. In articolare le prossime regate minialtura le sto facendo con un professionista della north, che ci ha appena portato un set full carbon fresco e croccante nuovo di pacca. Le vele piccole (platu etc) le arrotolano sempre a sigaretta, piegandoli prima in due lungo il rinforza della stecca (mai sulla tela 'nuda') , le vele più grandi (dai trenta piedi in su) le piegano a fisarmonica, stando attenti a non piegare mai sui medesimi solchi. Sto parlando comunque di vele in materiali esotici. Lo spi invece sempri infilato a cazzo di cane (purchè filato).
Sinceramente da tanti anni non ho mai visto una vela che si sia rotta a causa di una piega ripetuta nello stesso punto.
Le vele che si rompevano sulle pieghe erano le prime vele in carbonio, in cui le fibre impregnate di colla si irrigidivano e si spezzavano.
Posto che oltre una certa dimensione, a meno che non si tratti di una fullbatten con su le stecche, è improponibile tenere le vele arrotolate, anche perchè se il rotolo spostandolo si piega, la vela si sfracella molto più che se fosse stata piegata piatta.
Io preferisco avere la vela piegata sempre nello stesso punto, così da avere poche pieghe ordinate orizzontali, piuttosto che avere uno sfracello generalizzato.
Una cosa comunque fa veramente danni, sia sul dacron temperato che sui laminati: far scorrere una piega ortogonalmente ad una piega già fatta. Non so se mi sono capito
: se la vela è piegata nel sacco lungo, mai piegare e far scorrere il sacco su se stesso, ma se dobbiamo piegarlo, piegare decisamente in un punto, e se non va bene, aprire senza far scorrere, e ripiegare in un altro punto. Oppure arrotolare il sacco per lungo (occhio però di aver tolto le stecche
).
Ciao
Citazione:albert ha scritto:
Io preferisco avere la vela piegata sempre nello stesso punto, così da avere poche pieghe ordinate orizzontali, piuttosto che avere uno sfracello generalizzato.
Ciao
E quello che preferivo anch'io, anche perchè rende molto più semplice l'operazione; poi un giorno l'attuale campione europeo in carica orc, mi cazzio dicendo che stavamo condannando a morte una bella randa
osservazione di un velaio giusto oggi !
'quando non le usi , piegale , si conservano meglio ' o perlo meno lui preferisce così
Citazione:albert ha scritto:
Sinceramente da tanti anni non ho mai visto una vela che si sia rotta a causa di una piega ripetuta nello stesso punto.
Le vele che si rompevano sulle pieghe erano le prime vele in carbonio, in cui le fibre impregnate di colla si irrigidivano e si spezzavano.
Posto che oltre una certa dimensione, a meno che non si tratti di una fullbatten con su le stecche, è improponibile tenere le vele arrotolate, anche perchè se il rotolo spostandolo si piega, la vela si sfracella molto più che se fosse stata piegata piatta.
Io preferisco avere la vela piegata sempre nello stesso punto, così da avere poche pieghe ordinate orizzontali, piuttosto che avere uno sfracello generalizzato.
Una cosa comunque fa veramente danni, sia sul dacron temperato che sui laminati: far scorrere una piega ortogonalmente ad una piega già fatta. Non so se mi sono capito: se la vela è piegata nel sacco lungo, mai piegare e far scorrere il sacco su se stesso, ma se dobbiamo piegarlo, piegare decisamente in un punto, e se non va bene, aprire senza far scorrere, e ripiegare in un altro punto. Oppure arrotolare il sacco per lungo (occhio però di aver tolto le stecche).
Ciao
E pensare che io cercavo sempre di non ripetere le pieghe esistenti facendone di nuove sfalsate... ho capito tutto inutile.
Sul discorso del sacco certamente rigorosamente arrotolato da sempre... le stecche basta averle di gomma
Sono ormai 10 anni che uso la stessa randa (dacron) piegata ogni volta nel suo lazy bag (ovviamente piegata sempre lungo la medesima linea) e lo stesso genova (dacron) arrotolato nel suo avvolgifiocco.
Eppure non si nota alcun segno di usura più evidente nella prima rispetto al secondo.
Insomma i problemi sono altri rispetto alla piegatura
Credo che sia anche importante fare pieghe morbide evitando pieghe troppo secche.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
La seconda, quella sbagliata, la fai solo usando il ferro da stiro
il punto é quanto fa male ad una vela essere piegata sul boma con copriranda e lasciata fuori rispetto ad un bel sigarettone .?? Questo naturalmente in ambito regata
noi le arrotoliamo attorno al tangone
mai avuto problemi con le pieghe sui materiali esotici (kevlar). Per comodità (così non si sfilano le stecche) tra una regata e l'altra la randa si può anche arrotolare ma è fondamentale che le stecche si dispongano lungo la direttrice del cilindro che si ottiene. In caso si dispongano ad elica si rischia di viziarle. Non è semplice riuscirci
Orpa, Albert, ho letto più volte, ma non ho capito la storia del sacco ortogonale alla piega delle stecche... non riesci a dirlo con parole adatte anche a me? Magari a gesti?