Con qualche giorno di ritardo dovuto al fatto che non avendo sottomano il prodotto di cui si parla ho dovuto trovare il tempo di dare un'occhiata negli scaffali di un paio di supermercati sento il dovere di fare qualche osservazione giusto per non creare confusioni su sostanze che possono avere un loro grado di pericolosita' se non correttamente impiegate pur se liberamente poste in commercio.
Confesso che non sono riuscito a trovare esattamente il prodotto ma solo alcune versioni prodotte dalla stessa casa con nome commerciale simile che i commessi mi dicono essere cio' che oggi lo ha sostituito, fra queste il piu' vicino e' denominato 'Idraulico Gel' ed e' specificamente destinato allo stesso scopo, di questi, fra l'altro, non sono neppure disponibili in rete le schede di sicurezza da cui si potrebbe dedurre con certezza la composizione e il tipo di pericolosita'.
Tutti questi prodotti, cosi' come tutti quelli della concorrenza destinati allo stesso scopo (liberare tubazioni di scarico da ingorghi o depositi ostruenti di origine prevalentemente organica), risultano di composizione simile e hanno come agenti principali Soda Caustica a discretamente elevata concentrazione e sodio ipoclosito (candeggina) oltre a sostanze attivanti, odorizzanti e coloranti non citate (come la legge consente in questo caso).
La Soda Caustica a temperatura elevata (ottenuta versando acqua bollente) scioglie i grassi per 'saponificazione' e disgrega gli agglomerati da questi trattenuti, e' inoltre (quando concentrata) attiva nei confronti dei depositi calcarei trasformando il sale di calcio in sale di sodio molto piu' solubile.
Nella foto allegata si vede l'etichetta di uno di questi prodotti (il piu' simile) con l'indicazione del contenuto e modo d'uso a conferma di quanto detto.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Non mi risulta pertanto (ma se avete riferimenti certi vi saro' grato per la correzione) che vi sia traccia di acido cloridrico (HCl commercialmente noto come acido muriatico) nei prodotti 'sgorganti' in ossequio pure a quanto da chimico (quale sono) ho appreso e avuto esperienza di constatare e cio' in quanto visto il materiale con cui sono realizzate le tubazioni di scarico non e' opportuno agire a lungo con acidi forti.
Acido cloridrico compare, invece, in molti prodotti 'anticalcare' utilizzati in quantita' minori e per tempi piu' brevi anche se, piu' recentemente, si tende a preferirgli altri acidi fra cui sta emergendo l'acido solfammico per tante ragioni qui non rilevanti fatta salva quella che cito qui di seguito.
Da chimico sconsiglio vivamente di riscaldare (anche solo aggiungendo acqua calda) una soluzione di acido cloridrico per la ragione che questo essendo un gas sciolto in acqua si libererebbe in parte nell'aria con conseguenze come minimo sgradevoli e spesso pericolose (e' proprio per la descrizione di un'operazione di questo tipo associata all'idea di eseguirla su di un prodotto contenente questo acido che ho inserito questo commento) e per analoga ragione sconsiglio di farne miscela (anche a freddo) con candeggina.
Tornando all'argomento originale concordo con Stevern che il tubo che ha bonificato sia un prodotto di pregio e che valga un tentativo di recupero, se non troppo dispendioso in denaro e fatica, l'obiezione sull'operazione e il suggerimento di usare altri prodotti deriva non gia' dall'efficacia di quello proposto (che e' dimostrabilissima) ma sul problema che un prodotto di quel tipo puo' contenere (ma sempre da chimico dico che certamente contiene) additivi non citati utili allo svolgimento della sua funzione ma forse non tanto salubri : ricordiamo che e' destinato all'uso negli scarichi da cui non ci si aspetta ne' sterilita' ne' atossicita' mentre un detergente destinato ai tessuti deve prevedere che, ad esempio, un tovagliolo (che noi portiamo alla bocca) sia sicuro il piu' possibile.