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Versione completa: Collegare impianto fotovoltaico amovibile
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Sto valutando l'acquisto di un piccolo modulo fotovoltaico(30-40W), da utilizzare esclusivamente in crociera mediante un impiantino ausiliario amovibile (batteria da 120 A).

Il mio dubbio è questo:
- posso collegarlo come da soluzione A (cioè direttamente alla presa esterna in pozzetto e raggiungendo la batteria attraverso i circuiti del pannello) oppure devo collegarlo direttamente ai poli della batteria come da soluzione B?


Altro piccolo dubbio
- c'è qualche controindicazione ad avere il regolatore di carica all'esterno (così quando l’impianto non serve porto via tutto senza tenere troppi aggeggi in barca)?

Grazie Smile

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Il mio dubbio è questo:
- posso collegarlo come da soluzione A (cioè direttamente alla presa esterna in pozzetto e raggiungendo la batteria attraverso i circuiti del pannello) oppure devo collegarlo direttamente ai poli della batteria come da soluzione B?
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E' indifferente anche se io avendo installazione fissa preferisco B che mi compensa autoscarica quando le batterie sono scollegate.

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Altro piccolo dubbio
- c'è qualche controindicazione ad avere il regolatore di carica all'esterno (così quando l’impianto non serve porto via tutto senza tenere troppi aggeggi in barca)?
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Se non annega con la pioggia o con gli spruzzi delle onde non ci sono problemi ma e' difficile proteggere cio' che non e' fatto per un impiego in esterno.
Salve
ho fatto anch'io questo collegamento, ma non carica niente
Anzi io ho collegato alla presa che ho al pannello e quindi ho cavi parecchio grossi come se fossi collegato direttamente alla batteria.
Nel tuo caso il regolatore 'leggerebbe' anche la caduta di tensione sul filo.
Il fatto è che un pannello così poco potente in pratica serve solo per compensare l'autoscarica, ma non pretendere di ripristinare la carica delle batterie
Grazie per gli interventi.

Scusa Resolution, ma il problema della caduta di tensione non l'ho capito.
Credo che sia meglio se il regolatore legge un valore inferiore rispetto all'effettiva carica della batteria, così erogherà sempre la massima potenza che, per moduli fotovoltaici così piccoli, non andrà certamente sprecata durante una crociera.

Il mio dubbio nel collegamento alla presa esterna (o alla presa accendisigari del pannello), riguardava un qualche effetto diodo provocato dall'impianto che impedisca alla corrente, fornita dal modulo fotovoltaico, di arrivare alla batteria.

Ma, come dice giustamente Resolution, stiamo parlando di moduli piccoli che, in crociera, è già tanto se suppliscono all'energia assorbita dalla normale strumentazione (pilota automatico, GPS, stazione del vento e Log).
il collegamento fallo direttamente alla batteria con il regolatore di carica del pannello, i cavi li porti fuori con spinotti stagni. Se decidi di portare via il pannello stacchi gli spinotti
Citazione:vento forza10 ha scritto:
Grazie per gli interventi.

Scusa Resolution, ma il problema della caduta di tensione non l'ho capito.
Credo che sia meglio se il regolatore legge un valore inferiore rispetto all'effettiva carica della batteria, così erogherà sempre la massima potenza che, per moduli fotovoltaici così piccoli, non andrà certamente sprecata durante una crociera.

Caro vento, se fosse come dici tu collegheremmo tutti i pannelli da 100 Watt con del doppino telefonico da 0.25 mm² Big GrinBig GrinBig Grin.

Cerco di spiegarti il problema, sperando di non farti ulteriore confusione:

Prima cosa un po di teoria e qualche formula...

La seconda legge di Ohm, dice che la resistenza di un conduttore, è funzione della resistività specifica del materiale di cui è fatto (þ), nonchè delle caratteristiche fisiche del conduttore stesso, ed in particolare è inversamente proporzionale alla sezione (S) e direttamente proporzionale alla sua lunghezza (L).
quindi R = þ × L / S

nel nostro caso, i conduttori sono in Rame, che ha una resistenza specifica pari a 0,0175 ohm × mm² / m

Proviamo a fare il calcolo della resistenza di un filo di rame lungo 5 mt e della sezione di 1 mm²

R = 0,0175 ohm × 5m / 1 mm² => R = 0,0875 ohm


Facciamo ora il calcolo di un filo della stessa lunghezza di 5 metri, ma della sezione di 2,5 mm²

R = 0,0175 ohm × 5m / 2,5 mm² => R = 0,035 ohm

Ti sembra poca la differenza vero?... bene, non è proprio così... perchè tutto dipende dalla corrente che è in gioco.

Ora scomodiamo la prima legge di Ohm, la quale dice che la differenza di potenziale (tensione) ai capi di una resistenza, è direttamente proporzionale alla sua resistenza ed alla corrente che lo attraversa.

V = R × I

inoltre sappiamo anche che la potenza(P)dissipata da quella resistenza è data dal prodotto della differenza di potenziale ai suoi capi (V), con la corrente che la attraversa (I).

P = V × I

Dall'interazione di queste due formule, possiamo ricavare la potenza dissipata dal nostro filo elettrico, in funzione della corrente ipoteticamente fornita dai nostri pannelli, diciamo ad esempio 5A, e della resistenza del conduttore.

P = R × I²

Proviamo a farlo per entrami i conduttori, quello da 1 mm² e quello da 2,5 mm²..

conduttore da 1 mm²: P = 0,0875 ohm × 5² => P = 2,19 Watt

conduttore da 2,5 mm²: P = 0,035 ohm × 5² => P = 0,87 Watt


Questa è la potenza dissipata in calore dai due conduttori, ed è potenza persa ai fini della ricarica delle batterie.

Spero di averti chiarito i dubbi....
domanda idiota: ma si può tranquillamente collegare il pannello alla presa accendisigari tout-court?
Citazione:pippuzzo ha scritto:
domanda idiota: ma si può tranquillamente collegare il pannello alla presa accendisigari tout-court?

certo che puoi, ma solo verificando alcune cose ed a certe condizioni... mi spiego meglio:

[u]Presa accendisigari sottocoperta:[u]
1) che i cavi e la presa siano di adeguata dimensione alla corrente fornita dal pannello.

2) che la presa accendisigari vada direttamente alla batteria in modo da poter caricare anche se stacchiamo lo staccabatteria.



[u]Presa accendisigari in pozzetto:[u]
1) che il regolatore di corrente sia ben protetto dall'acqua, in quanto deve essere collegato all'esterno (al massimo in un gavone)

2) che i cavi e la presa siano di adeguata dimensione alla corrente fornita dal pannello.(va considerato che i cavi sono normalmente ben più lunghi di una presa sottocoperta)

3) che la presa accendisigari vada direttamente alla batteria in modo da poter caricare anche se stacchiamo lo staccabatteria.
Citazione:roxima ha scritto:
Citazione:pippuzzo ha scritto:
domanda idiota: ma si può tranquillamente collegare il pannello alla presa accendisigari tout-court?

certo che puoi, ma solo verificando alcune cose ed a certe condizioni... mi spiego meglio:

[u]Presa accendisigari sottocoperta:[u]
1) che i cavi e la presa siano di adeguata dimensione alla corrente fornita dal pannello.

2) che la presa accendisigari vada direttamente alla batteria in modo da poter caricare anche se stacchiamo lo staccabatteria.



[u]Presa accendisigari in pozzetto:[u]
1) che il regolatore di corrente sia ben protetto dall'acqua, in quanto deve essere collegato all'esterno (al massimo in un gavone)

2) che i cavi e la presa siano di adeguata dimensione alla corrente fornita dal pannello.(va considerato che i cavi sono normalmente ben più lunghi di una presa sottocoperta)

3) che la presa accendisigari vada direttamente alla batteria in modo da poter caricare anche se stacchiamo lo staccabatteria.
finalmente ho capito. grazie mille
Citazione:roxima ha scritto:
Citazione:vento forza10 ha scritto:
Grazie per gli interventi.

Scusa Resolution, ma il problema della caduta di tensione non l'ho capito.
Credo che sia meglio se il regolatore legge un valore inferiore rispetto all'effettiva carica della batteria, così erogherà sempre la massima potenza che, per moduli fotovoltaici così piccoli, non andrà certamente sprecata durante una crociera.

Caro vento, se fosse come dici tu collegheremmo tutti i pannelli da 100 Watt con del doppino telefonico da 0.25 mm² Big GrinBig GrinBig Grin.

Cerco di spiegarti il problema, sperando di non farti ulteriore confusione:

Prima cosa un po di teoria e qualche formula...

La seconda legge di Ohm, dice che la resistenza di un conduttore, è funzione della resistività specifica del materiale di cui è fatto (þ), nonchè delle caratteristiche fisiche del conduttore stesso, ed in particolare è inversamente proporzionale alla sezione (S) e direttamente proporzionale alla sua lunghezza (L).
quindi R = þ × L / S

nel nostro caso, i conduttori sono in Rame, che ha una resistenza specifica pari a 0,0175 ohm × mm² / m

Proviamo a fare il calcolo della resistenza di un filo di rame lungo 5 mt e della sezione di 1 mm²

R = 0,0175 ohm × 5m / 1 mm² => R = 0,0875 ohm


Facciamo ora il calcolo di un filo della stessa lunghezza di 5 metri, ma della sezione di 2,5 mm²

R = 0,0175 ohm × 5m / 2,5 mm² => R = 0,035 ohm

Ti sembra poca la differenza vero?... bene, non è proprio così... perchè tutto dipende dalla corrente che è in gioco.

Ora scomodiamo la prima legge di Ohm, la quale dice che la differenza di potenziale (tensione) ai capi di una resistenza, è direttamente proporzionale alla sua resistenza ed alla corrente che lo attraversa.

V = R × I

inoltre sappiamo anche che la potenza(P)dissipata da quella resistenza è data dal prodotto della differenza di potenziale ai suoi capi (V), con la corrente che la attraversa (I).

P = V × I

Dall'interazione di queste due formule, possiamo ricavare la potenza dissipata dal nostro filo elettrico, in funzione della corrente ipoteticamente fornita dai nostri pannelli, diciamo ad esempio 5A, e della resistenza del conduttore.

P = R × I²

Proviamo a farlo per entrami i conduttori, quello da 1 mm² e quello da 2,5 mm²..

conduttore da 1 mm²: P = 0,0875 ohm × 5² => P = 2,19 Watt

conduttore da 2,5 mm²: P = 0,035 ohm × 5² => P = 0,87 Watt


Questa è la potenza dissipata in calore dai due conduttori, ed è potenza persa ai fini della ricarica delle batterie.

Spero di averti chiarito i dubbi....

Grazie per lo sforzo chiarificatore, ma temo che ci sia stato un fraintendimento Big Grin.
Non nego che ci sia una caduta di tensione provocata dalla lunghezza del cavo e dalla relativa sezione.
Quello che invece non capisco è ciò che affermava Resolution ossia <il regolatore 'leggerebbe' anche la caduta di tensione sul filo>.
Quindi io mi chiedo 'e allora'? Wink
..E allora carichi la batteria ad una tensione piu' bassa di quanto potresti fare.
Poichè parti da un pannello di potenza 'risicata' rischieresti nel caso peggiore (bassa insolazione e batteria abbastanza carica) di non caricare affatto.

Peter


Citazione:vento forza10 ha scritto:
Quello che invece non capisco è ciò che affermava Resolution ossia <il regolatore 'leggerebbe' anche la caduta di tensione sul filo>.
Quindi io mi chiedo 'e allora'? Wink
Citazione:peter_sails ha scritto:
..E allora carichi la batteria ad una tensione piu' bassa di quanto potresti fare.
Poichè parti da un pannello di potenza 'risicata' rischieresti nel caso peggiore (bassa insolazione e batteria abbastanza carica) di non caricare affatto.

Peter

Scusate se in queste cose sono un po' duro di comprendonio, ma temo di continuare a non capire.

Se, per effetto della legge di Ohm, il regolatore “legge” una tensione più bassa di quella che leggerebbe direttamente ai poli della batteria, allora credo che erogherebbe il massimo della potenza disponibile

viceversa

Se il regolatore “legge” la tensione esatta, allora smetterebbe di erogare energia una volta raggiunta la tensione di avvenuta ricarica

ancora

Se per qualche strano effetto che non saprei immaginare, il regolatore “legge” una tensione maggiore di quella effettiva, allora smetterebbe di erogare energia “pensando” che la batteria sia carica quando invece non lo è

in ogni caso

Credo che con le potenze fotovoltaiche di cui stiamo parlando, il regolatore “leggerà” sempre tensioni inferiori a quelle di completa ricarica, poiché quel poco di energia che immetterà nell'impianto sarà immediatamente consumata dalle varie utenze di crociera (pilota automatico, GPS, stazione del vento e Log)

tuttavia

Se si vuole invece sostenere che, per effetto della legge di Ohm, ai poli della batteria arriva una tensione di ricarica più bassa di quella che parte dal regolatore, allora credo che il problema non riguardi il fatto di essermi collegato alla presa in pozzetto (come diceva InaSolo), ma il fatto di non aver usato scavi di sezione e di lunghezza adeguata

Scusate questo intervento stile proclamo, ma vorrei spiegare al meglio possibile quali sono i miei dubbi BlushBlushBlush

In ogni caso grazie a tutti per i chiarimenti Big Grin
Citazione:VentoForza10:

Scusate se in queste cose sono un po' duro di comprendonio, ma temo di continuare a non capire.

Se, per effetto della legge di Ohm, il regolatore “legge” una tensione più bassa di quella che leggerebbe direttamente ai poli della batteria, allora credo che erogherebbe il massimo della potenza disponibile

Anche se ciò accadesse (le cose non stanno proprio così), se i cavi non sono di sezione adeguata (vedi il mio precedente post) questi si mangerebbero una buona fetta della potenza erogata dal regolatore, avendo come effetto una minor carica della batteria.

Citazione:VentoForza10:

viceversa

Se il regolatore “legge” la tensione esatta, allora smetterebbe di erogare energia una volta raggiunta la tensione di avvenuta ricarica

infatti è così che deve funzionare! I cavi devono essere adeguati in modo da sfruttare tutta l'energia fornita dal regolatore. Poi, quando la batteria sarà carica, il regolatore ti fornirà (se ne ha la potenza) l'energia che stai consumando al momento, senza intaccare quella accumulata nella batteria, la quale interverrà solo per fornirti l'eventuale il surplus energetico che stai chiedendo in quell'istante al regolatore.

Citazione:VentoForza10:

in ogni caso

Credo che con le potenze fotovoltaiche di cui stiamo parlando, il regolatore “leggerà” sempre tensioni inferiori a quelle di completa ricarica, poiché quel poco di energia che immetterà nell'impianto sarà immediatamente consumata dalle varie utenze di crociera (pilota automatico, GPS, stazione del vento e Log)

Effettivamente con le potenze che hai intenzione di installare tu, difficilmente riuscirai a ricaricare la batteria quando hai degli utilizzatori accesi, ma questo non è motivo per fare un impianto inadeguato, anzi!, siccome la potenza fornita è già poca, meglio non sprecarne con dei cavi inadeguatamente piccoli, altrimenti non ci alimenti neppure gli strumenti.
Anzi, a tal proposito, tu hai parlato di Pilota, ma con un pannello da 30W temo che tu riesca appena appena a far funzionare quello quando sei in piena insolazione e con il pannello ben orientato.


Citazione:VentoForza10:

tuttavia

Se si vuole invece sostenere che, per effetto della legge di Ohm, ai poli della batteria arriva una tensione di ricarica più bassa di quella che parte dal regolatore, allora credo che il problema non riguardi il fatto di essermi collegato alla presa in pozzetto (come diceva InaSolo), ma il fatto di non aver usato scavi di sezione e di lunghezza adeguata

Qui hai pienamente ragione. Poco conta se usi la presa un pozzetto o no. L'importante è che i cavi che arrivano a tale presa siano di sezione adeguata, tenendo conto anche della loro lunghezza.
Ad ogni modo, suppongo che i cavi che arrivano a tale presa siano da 2,5 mm quadri, quindi sufficenti per un pannello da 30W.
Scusa una domanda, come pensi di fissare il pannello? Alle draglie, o hai un rollbar, pulpito..
Grazie roxima, direi che ora ci siamo Wink

Stout, questo è il secondo problema che devo risolvere Sadsmiley
Per ora ho studiato due soluzioni in grado di ottimizzare l’esposizione senza intralciare le manovre (usando pannelli rigidi policristallini).
Sul pulpito di poppa (battagliola destra) per mezzo di staffa o asta amovibile, ma lo spazio è poco per cui dovrei orientarmi su un pannello intorno ai 25W max.
In alternativa avevo pensato a un piccolo rollbar tra le due battagliole fissato con delle staffe (quindi sempre rimovibile in pochi minuti). In questo caso potrei arrivare anche a 50 W se riuscissi a trovare un pannello lungo e stretto (circa cm 35x120).
In entrambi i casi, purtroppo, i rendering fotografici hanno prodotto risultati abbastanza sconfortanti....Occhio neroOcchio neroOcchio neroOcchio nero
Sto pensando di mettermi anch'io il pannellino ma fisso, ma rispetto gli 8,4 metri della mi barchetta qualsiasi pannello diventa un ombrellone Big Grin. Con un 40W (630x540 cm) devo pensare dove posizionarlo, ed è un problema..
Anche la mia barca è circa della stessa misura, ma per fortuna a me il pannello fisso non serve perché riesco a gestirmi bene con il solo caricabatterie da banchina.

Se però voglio trascorrere una decina di giorni tranquilli e in piena autonomia alle isole Incoronate, bè, temo che dovrei portarmi appresso una impalcatura del genere... ovviamente da rimuovere non appena rientrato dalla crociera Wink
Putroppo non sono più portato per la vita spartana....Smile

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Per i pannelli lunghi e stretti avevo trovato quelli flessibili che hanno le misure di cui parli, ma costano un botto rispetto a quelli rigidi. Mi ero segnato queste misure 620x272 da 18W.
Citazione:stout ha scritto:
Per i pannelli lunghi e stretti avevo trovato quelli flessibili che hanno le misure di cui parli, ma costano un botto rispetto a quelli rigidi. Mi ero segnato queste misure 620x272 da 18W.
Perchè non ne metti due da 20W lateralmente al pulpito di poppa, uno a dx ed uno a sx, sollevabili !
..avevo pensato anche a quello, infatti mi ero preso le dimensioni del 18W proprio per metterne 2.
Ma quando uso il tendalino, mi fa ombra su uno dei due, mettendone uno da 40W alto sopra il tendalino ci sarebbe più esposizione ma avrei appunto un 'ombrellone' che non so come si comporta se prende venti forti..
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