Citazione:sailor13 ha scritto:
Citazione:Vince_VR ha scritto:
...è più sicuro in caso di disalberamento perchè non ci sono pezzi di albero liberi di vagare all'interno dello scafo.
CHiedo scusa, ma non capisco come si possa dire una cosa del genere. Anche ammettendo che possa succedere (albero che si spezza all' interno della barca) la preoccupazione principale rimane sempre e comunque il danno che possono arrecare allo scafo l'albero e le crocette, non certamente il moncone di 2 metri dentro la barca. ALmeno così ho sempre pensato.
Scusa Sailor,
a parte questa considerazione di cui se ne può discutere, per il resto, sul concetto generale, credo che anche tu sarai d'accordo con quanto enunciato da Vince.
Scusami ma questo tuo commento mi pare un po aggressivo, soprattutto se rivolto a qualcuno di cui conosciamo certamente la competenza.
Questo non significa che tu, fra l'altro bravo prof. sul campo, non possa discutere, ma posto così aggressivamente, sembra quasi ti stia rivolgendo ad un alievo neofita presuntuoso che sparla a caso sul bar del marina.
Non volermene.
Tiger, su tutto il resto sono d'accordo, infatti non ho detto niente in proposito.
Può darsi che letto così il mio intervento possa sembrare duro e non rispettoso nei confronti di Vince, ma non è così. Su questo forum siamo 8000, e se contiamo chi legge senza essere iscritto molti di più. Chi legge non può ogni volta andare ad informarsi sull' autorità o meno di chi ha fatto il commento, il messaggio mio, il tuo o quello di Vince hanno lo stesso peso ed occupano lo stesso spazio di quello di un pincopallino qualunque. D'altro canto, se io scrivo una minchiata su cavi e funi (e nessuno mi corregge) sarà molto più grave, sia per me, che per chi sa cosa faccio e non si accorge dell' errore.
Per questo cerco di fare attenzione che non vengano scritte cose non esatte, o di controbattere su affermazioni avventate, e spero che quando sbaglio io me lo facciate notare.
Non avete idea di quanti si facciano delle idee errate solo perchè l'hanno letto su intenret, senza sapere chi e perchè l'abia scritto.
Detto questo, chiedo scusa a Vince se il mio messaggio era aggressivo od offensivo.
PS: Aggiungo che se un addetto ai lavori si mette in gioco e spende del tempo a leggere e rispondere agli interventi sul forum non è per farsi pubblicità, ma perchè si possa diffondere tra gli utilizzatori ( e magari anche fra molti addetti ai lavori) una sana cultura marinaresca.
PPS: a tal fine, non sarebbe sbagliato che il pincopallino qualunque possa distinguere al volo se chi ha fatto quell'intervento è un fancazzista o magari un velaio, un architetto navale, un rigger o quant'altro. Basterebbe una targhetta sotto l'avatar, come si vedono su molti forum.
Sono d'accordo con Sailor, nel caso di albero passante, il pericolo maggiore è la rottura della tuga se un onda rompe sulla randa come credo sia successo al Parsifal nel Golfo del Leone.
Se si appoggia l'albero in coperta si può prevedere un perno passante che blocchi il profilo dell'albero con la scassa ed eviti che l'albero si metta 'saltellare' in caso di rotture dellle basse.
Io ho visto personalmente un albero di un catamarano appoggiato in coperta che a causa di una testata di un capodoglio era uscito dalla scassa, senza rompere le sartie
Assolutamente nessun maestro, Vince, io sono solo un apprendista.
L'eventualità riportata è talmente rara che mi sembra ininfluente nell'elenco di pregi e difetti dei due tipi di albero. Molto più interessante mi sembra l'osservazione di Giuliano, anche se volendo, basterebbe far poggiare l'albero in chiglia, ma all'interno di una 'manica' o 'camicia' aperta solo verso l'esterno, con portelli stagni da usare solo per alberaggio e regolazione sartie/mast jack.
Sailor, credo che garantire che, a fronte di un disalberamento, una scassa passante stagna in coperta resti tale sia piuttosto complesso e rischioso, per cui si preferisce adottare l'albero poggiato in coperta, e limitarsi a stagnare i passaggi dei cavi della strumentazione.
Sotto la coperta poi, in corrispondenza dell'albero, vengono previste delle paratie strutturali, in carbonio o in vetro con fasci di unidirezionali di spessori significativi, per garantire la distribuzione degli sforzi da compressione in modo adeguato.
Proprio come dice Liberamente, questa non è oceanica, ma ha proprio le caratteristiche descritte
Paratia strutturale in carbonio in unidirezionale, laminato pieno, con fibre orientate secondo gli sforzi, spessore circa 5cm.
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Citazione:sailor13 ha scritto:
Tiger, su tutto il resto sono d'accordo, infatti non ho detto niente in proposito.
Può darsi che letto così il mio intervento possa sembrare duro e non rispettoso nei confronti di Vince, ma non è così. Su questo forum siamo 8000, e se contiamo chi legge senza essere iscritto molti di più. Chi legge non può ogni volta andare ad informarsi sull' autorità o meno di chi ha fatto il commento, il messaggio mio, il tuo o quello di Vince hanno lo stesso peso ed occupano lo stesso spazio di quello di un pincopallino qualunque. D'altro canto, se io scrivo una minchiata su cavi e funi (e nessuno mi corregge) sarà molto più grave, sia per me, che per chi sa cosa faccio e non si accorge dell' errore.
Per questo cerco di fare attenzione che non vengano scritte cose non esatte, o di controbattere su affermazioni avventate, e spero che quando sbaglio io me lo facciate notare.
Non avete idea di quanti si facciano delle idee errate solo perchè l'hanno letto su intenret, senza sapere chi e perchè l'abia scritto.
Detto questo, chiedo scusa a Vince se il mio messaggio era aggressivo od offensivo.
PS: Aggiungo che se un addetto ai lavori si mette in gioco e spende del tempo a leggere e rispondere agli interventi sul forum non è per farsi pubblicità, ma perchè si possa diffondere tra gli utilizzatori ( e magari anche fra molti addetti ai lavori) una sana cultura marinaresca.
PPS: a tal fine, non sarebbe sbagliato che il pincopallino qualunque possa distinguere al volo se chi ha fatto quell'intervento è un fancazzista o magari un velaio, un architetto navale, un rigger o quant'altro. Basterebbe una targhetta sotto l'avatar, come si vedono su molti forum.
Ok, benissimo. Infatti non rispecchiava il tuo normale atteggiamento.
Forse io sono stato troppo critico.
Citazione:LiberaMente ha scritto:
Sailor, credo che garantire che, a fronte di un disalberamento, una scassa passante stagna in coperta resti tale sia piuttosto complesso e rischioso, per cui si preferisce adottare l'albero poggiato in coperta, e limitarsi a stagnare i passaggi dei cavi della strumentazione.
Sotto la coperta poi, in corrispondenza dell'albero, vengono previste delle paratie strutturali, in carbonio o in vetro con fasci di unidirezionali di spessori significativi, per garantire la distribuzione degli sforzi da compressione in modo adeguato.
Più che altro sifonarli.
Oltre al problema disalberamento, è vero che con l'albero poggiato bisogna porre molta più attenzione alla regolazione di sartie, strallo e paterazzo?
L'attenzione deve esse4e stessa, in coperta l'albero deve avere qualche accorgimento in più.
Approfitto del discorso per chiedervi che gioco deve avere e se ne deve avere un albero passante a livello della mastra. L'albero deve fare perno o può/deve avere anche un minimo di spazio per muoversi prua/poppa? Non sò se mi sono capito
masa
Citazione:fisiolaser ha scritto:
Oltre al problema disalberamento, è vero che con l'albero poggiato bisogna porre molta più attenzione alla regolazione di sartie, strallo e paterazzo?
sicuramente devi ricordarti di mettere una drizza a prua quando togli lo strallo...
scherzi a parte, quoto aleufo.
Per tornare in topic, penso che il problema non sia albero in coperta o passsante. Leggevo un resoconto proprio dell' Imoca sulle ultime regate oceaniche disputate, e la quantita di disalberamenti o di ritiri per problemi di albero è molto elevata, ed ipotizzano che tutti gli alberi dell' ultima generazione abbiano ormai oltrepassato il limite di sicurezza. Per chi interessa si trova
QUI
Citazione:aleufo ha scritto:
Masa: bloccato .
E io aggiungo:
trasversalmente: bloccato e basta
longitudinalmente: dove vuoi tu
Ok Paolo, ma quando hai trovato 'dove vuoi tu' :Bloccato
Citazione:PaoloB3 ha scritto:
Citazione:aleufo ha scritto:
Masa: bloccato .
E io aggiungo:
trasversalmente: bloccato e basta
longitudinalmente: dove vuoi tu
Trasversalmente si bloccato ma aggiungo centrato.
La posizione longitudinale sulla mastra data all'albero atraverso i cunei in relazione alla posizione sulla scassa del piede, determina il prebend, ossia l'imbanamento zero dello stesso, quello di base con sartiame e paterazzo a tensione neutra ( che non sta per 'nulla')
Una mastra inclinata in coperta non è come far flettere l'albero attaverso due vincoli a 2 metri di distanza come su un albero passante.
All'epoca facemmo un infinità di questi esperimenti, piedi regolabili realizzati dal pieno con sistemi di inclinazione a vite ecc.. perfino tagliare inclinato il profilo, ma il risultato non è la stessa cosa anzi secondo me può essere pure pericoloso, si creano sollecitazioni spaventose sulla base del profilo che non è libero di muoversi come su un albero passante.
In oltre un albero in coperta deve avere una sezione maggiore o maggior spessore rispetto a uno passante quindi + peso = - velocità.
I benefici però di un albero passante sono solo sulla bolina, quindi agli IMOCA che glie ne frega......e pure ai croceroni
Zanki sostanzialmente può essere vero, ma nel caso di alberi in carbonio, ci sono altre teorie...specie per quel che riguarda peso e prestazioni.
Zankipal Fammi capire, che cosa significa una mastra inclinata? Per me, la mastra, è il foro dove passa l'albero, questi prosegue la corsa e si appoggia sulla scassa, in chiglia. Grazie. Gli alberi sono un'opppppinione.-
Il foro passante si chiama 'collare' di solito...ma forse è un opppppione pure quella
Ale! carbonio o alluminio il calcolo dell'inerzia è sempre quello, cosi come quello della trave con carico di punta incastrata su due punti o vincolata in un punto solo, poi siccome la stratificazione degli alberi in carbonio e la conseguenti caratteristiche meccaniche sono una grossa oppinione così come il sistema di realizzazione, può essere pure che a un 'palo' non si riesca a dare prebanding nemmeno se è passante.
vallo a dire ai TP52 o a gli ACC che è meglio in coperta
....se vogliamo fare della teoria, se invece guardiamo alla pratica, la maggior parte delle barche da crociera con albero passante non hanno nemmeno la possibilità di regolare il piede, o perchè è vincolato da paglioli su misura, o perche davanti c'è la paratia maestra, o perchè la scassa non ha le asole e quindi rimane solo la rottura dell'acqua in sentina, però in alcune invece è possibile, vedi Benetau 40.7 o 36.7 dove c'è un perno con tre posizioni, oppure il Bavaria 42 match che ha una vite senza fine, sui GS c'è un asola di 2 cm (che non basta a portarlo nella posizione giusta), provate a cambiare posizione e poi capite subito di cosa che parlo, un albero con prebanding ha una curvatura omogenea perchè che parte dal piede e molto più bassa perchè l'albero esce dalla barca già curvo e questo senza influenzare la tensione dello strallo di prua che può avere una regolazione ottimale perchè indipendente, se poi a questa curva ottimale non corrisponde una randa tagliata su misura, stiamo parlando di aria fritta