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Versione completa: consiglio drizze-materiali
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Quando scrivo non mi spiego bene o qualcuno di voi si distrae un pò con altre faccende.. il concetto che volevo esplicitare è che spesso si cambiano le drizze con sezioni minori, ma non si riflette sul fatto che cosi facendo sicuramente diminuisce in kg il massimo carico dello stopper e o si sfila la drizza se questa è di diametro minimo per il range dello stopper o si rompe qualcosa quando la tenuta non manca ma si supera il carico di lavoro dello stopper,vedi la testimonianza di Sebastian che si è reso conto dopo di avere in barca un stopper XAS ok per barche fino a 8-9 metri in linea di massima.Ciao
Quelli c'erano...
Sono in attesa che esploda anche lo XAS della drizza genoa, che è il doppio della randa (facendo le dovute corna).

Credo, cmq, che il vecchio stopper sia zompato causa vecchiaia.
1 - Ma voi tenete le drizze fisse sullo stopper?
2 - continuo a pensare che state approcciando il problema in modo sbagliato. La progettazione ed il dimensionamento delle manovre correnti e dell'attrezzatura di coperta dovrebbe esser fatto con un minimo di raziocinio, ma ormai da diversi anni i cantieri consegnano barche ricche di optional crocieristici, ma decisamente ridicole dal punto di vista dell' utilizzo velico. Se poi qualcuno ci va a vela in condizioni normali (30 nodi per un velista non dovrebbero essere un dramma) l'attrezzatura salta.
Citazione:sailor13 ha scritto:
1 - Ma voi tenete le drizze fisse sullo stopper?

Se mi mettono 45 manovre con un solo winch, temo di non poterci lasciare sempre la drizza ....dunque stopper e drizza devono essere dimensionate per reggere il carico in autonomia.

Citazione:2 - continuo a pensare che state approcciando il problema in modo sbagliato. La progettazione ed il dimensionamento delle manovre correnti e dell'attrezzatura di coperta dovrebbe esser fatto con un minimo di raziocinio, ma ormai da diversi anni i cantieri consegnano barche ricche di optional crocieristici, ma decisamente ridicole dal punto di vista dell' utilizzo velico. Se poi qualcuno ci va a vela in condizioni normali (30 nodi per un velista non dovrebbero essere un dramma) l'attrezzatura salta.

Dato che è ormai provato che quelli che escono dal porto con 30 nodi, o quelli che si trovano fuori che vanno a vela sono meno del 5 % di coloro che si comprano le roulottes del mare.....i cantieri si assumono dunque allegramente il rischio di attrezzare sottodimensionando alla grande, dato che le lamentele sono alquanto ridotte ed eventualmente costa meno sostituire qualche pezzo che montarli adeguati a tutta la serie....

Il rischio dimensionando correttamente, con tutto ciò che comporta (anche e soprattutto il costo) è opposto, ovvero è quello di sentirsi dire: 'che genoa avvolgibile pesante mi hai fatto.....ma a cosa mi serve, io navigo sempre con 10 nodi di aria, a 15 rientro in porto oppure vado a motore....'DisapprovazioneDisapprovazioneDisapprovazione

Ciao
Citazione:albert ha scritto:
Citazione:sailor13 ha scritto:
1 - Ma voi tenete le drizze fisse sullo stopper?

Se mi mettono 45 manovre con un solo winch, temo di non poterci lasciare sempre la drizza ....dunque stopper e drizza devono essere dimensionate per reggere il carico in autonomia.

Citazione:2 - continuo a pensare che state approcciando il problema in modo sbagliato. La progettazione ed il dimensionamento delle manovre correnti e dell'attrezzatura di coperta dovrebbe esser fatto con un minimo di raziocinio, ma ormai da diversi anni i cantieri consegnano barche ricche di optional crocieristici, ma decisamente ridicole dal punto di vista dell' utilizzo velico. Se poi qualcuno ci va a vela in condizioni normali (30 nodi per un velista non dovrebbero essere un dramma) l'attrezzatura salta.

Dato che è ormai provato che quelli che escono dal porto con 30 nodi, o quelli che si trovano fuori che vanno a vela sono meno del 5 % di coloro che si comprano le roulottes del mare.....i cantieri si assumono dunque allegramente il rischio di attrezzare sottodimensionando alla grande, dato che le lamentele sono alquanto ridotte ed eventualmente costa meno sostituire qualche pezzo che montarli adeguati a tutta la serie....

Il rischio dimensionando correttamente, con tutto ciò che comporta (anche e soprattutto il costo) è opposto, ovvero è quello di sentirsi dire: 'che genoa avvolgibile pesante mi hai fatto.....ma a cosa mi serve, io navigo sempre con 10 nodi di aria, a 15 rientro in porto oppure vado a motore....'DisapprovazioneDisapprovazioneDisapprovazione

Ciao
Albert fa sempre piacere un tuo intervento.
Per il punto 1, è solo una domanda sul metodo adottato, credo sia ovvio che in certi momenti la prevalenza vada ad altre manovre, ma è giusto che si sappia che drizza e stopper camperebbero di più se in bolina con vento forte le tenessi sul winch invece che sullo stopper. Questo comunque non toglie che entrambi devono tenere il carico previsto dal progettista.
Per il secondo punto, volevo solo far riflettere che se cambi vele e drizze standard e le metti High Tech, sarebbe giusto rivedere anche bozzelli e stopper.
Nel settore automobilistico lo stesso modello di auto viene venduto con motorizzazioni ed allestimenti differenti, perchè non fare lo stesso per le barche? Versine base, gran crociera e regata/crociera?
Citazione:sailor13 ha scritto:
Per il punto 1, è solo una domanda sul metodo adottato, credo sia ovvio che in certi momenti la prevalenza vada ad altre manovre, ma è giusto che si sappia che drizza e stopper camperebbero di più se in bolina con vento forte le tenessi sul winch invece che sullo stopper.

Ad esempio, nelle barche da crociera grossine, dove il trasto randa finisce per questioni di ingombro a mezza tuga, è diventato normale piazzare la scotta randa in uno dei due winches in tuga..... di solito quello cui fa capo anche la drizza del genoa.....perciò con vento forte o regoli la randa (con uno sempre in piedi in mezzo alle Palla 8:8Smile o tieni la drizza del genoa sul winch.

Ciao
Drizze sullo stopper per comodità. Peraltro avrei anche un winch all'albero con annessa galloccia...

Comunque sia ciò che ha detto Sailor è assolutamente corretto. Sottodimensionamento... Ahimé, quando provai (stessa regata in cui zompò lo stopper) a cazzare la drizza che si era ovviamente mollata ci fu un 'crock'
inquietante alla base del winch.

In pratica si scoprì che soltanto 5 rondelle tenevano tutto lo sforzo. Resinato e piastrato correttamente ad oggi tutto regge le burrasche (o almeno così mi piace pensare).

Secondo me, comunque, c'è una grande discrasia tra i materiali tessili e il resto. Mi spiego. Ad oggi potrei mettere ovunque, volendo, un buon dyneema da 4-5 mm, ma gli stopper ed i bozzelli fatti per quei diametri non sarebbero adeguati.
Citazione:albert ha scritto:
Citazione:sailor13 ha scritto:
Per il punto 1, è solo una domanda sul metodo adottato, credo sia ovvio che in certi momenti la prevalenza vada ad altre manovre, ma è giusto che si sappia che drizza e stopper camperebbero di più se in bolina con vento forte le tenessi sul winch invece che sullo stopper.

Ad esempio, nelle barche da crociera grossine, dove il trasto randa finisce per questioni di ingombro a mezza tuga, è diventato normale piazzare la scotta randa in uno dei due winches in tuga..... di solito quello cui fa capo anche la drizza del genoa.....perciò con vento forte o regoli la randa (con uno sempre in piedi in mezzo alle Palla 8:8Smile o tieni la drizza del genoa sul winch.

Ciao
Veramente pensavo alla scotta dello spi sul winch della tuga, questo tipo di sistema per la scotta della randa non è adatto per un utilizzo da regata, oppure si tiene perché c'è un compenso sul rating?
Citazione:sailor13 ha scritto:
Veramente pensavo alla scotta dello spi sul winch della tuga, questo tipo di sistema per la scotta della randa non è adatto per un utilizzo da regata, oppure si tiene perché c'è un compenso sul rating?

Sul winch della tuga ormai ci va tutto, escluse le scotte del genoa.....ma spesso ormai ci arriva anche la scotta dell'autovirante.

No, non c'è nessun abbuono per le attrezzature di coperta 'sfigate' ....ma qui non stiamo parlando di 'barche da regata', bensì di 'barche che fanno le regate' pur essendo nate ed essendo state progettate per altri scopi: in questi anni infatti ha preso piede la categoria 'gran crociera' in cui si iscrivono molte barche concepite appunto per la crociera, e di solito sono queste che, tirate nella sezione vele e cime, poi cedono per uso improprio e gravoso delle attrezzature.
E se sei talmente sfigato da avere una barca con il fiocco autovirante e la randa con rotaia sulla tuga, cosa fai?Big GrinBig GrinBig Grin
Ciao ti posso chiedere il diametro cime in uso per la drizza randa e genoa sullo stopper XAS. Occhio sulla drizza genoa di solito il carico è maggiore che sulla drizza randa.'Quelli c'erano' a cosa ti riferisci?
Citazione:Sebàstian ha scritto:
Quelli c'erano...
Sono in attesa che esploda anche lo XAS della drizza genoa, che è il doppio della randa (facendo le dovute corna).

Credo, cmq, che il vecchio stopper sia zompato causa vecchiaia.
Intendo che quelli erano gli stopper che ho trovato all'acquisto, e li ho lasciati sinché hanno retto.

Il diametro delle due drizze è 10 mm.
Citazione:sailor13 ha scritto:
E se sei talmente sfigato da avere una barca con il fiocco autovirante e la randa con rotaia sulla tuga, cosa fai?Big GrinBig GrinBig Grin

Quando 'succede' una scotta è a destra e l'altra a sinistra WinkWink.

Se devi regolare qualcos'altro, chiudi gli stopper, fai quello che devi fare, poi rimetti le scotte dove stavano e riapri gli stopper.....sperando che nel frattempo tu non abbia avuto bisogno di lascare le vele 4242...

Non è così raro il winch alla 'falsa tedesca', anzi, la cosa viene usualmente venduta come un vantaggio, poichè con un solo winch elettrico sulla tuga puoi issare la randa e successivamente regolarne anche la scotta.
Citazione:albert ha scritto:
Citazione:sailor13 ha scritto:
E se sei talmente sfigato da avere una barca con il fiocco autovirante e la randa con rotaia sulla tuga, cosa fai?Big GrinBig GrinBig Grin

Quando 'succede' una scotta è a destra e l'altra a sinistra WinkWink.

Se devi regolare qualcos'altro, chiudi gli stopper, fai quello che devi fare, poi rimetti le scotte dove stavano e riapri gli stopper.....sperando che nel frattempo tu non abbia avuto bisogno di lascare le vele 4242...

Non è così raro il winch alla 'falsa tedesca', anzi, la cosa viene usualmente venduta come un vantaggio, poichè con un solo winch elettrico sulla tuga puoi issare la randa e successivamente regolarne anche la scotta.
...pensavo ai primari, te li porti a casa sul comodino come abat-jour?Big GrinBig GrinBig Grin (scusatemi, chiudo l'Off-TOpic)
Ok ecco un esempio di quello che vorrei esprimere:il tuo stopper è sicuramenteun XAS 6-12 se sostituisci la drizza in questo caso da 10 con una da 12 aumenterai il carico di tenuta della cima sullo stopper avrai il massimo 575kg in questo momento invece ne hai 490kg se cambi modello vai sul XTS 8-14 con il diametro 10 ne avrai 790kg come noti una bella differenza.Ciao
Citazione:Sebàstian ha scritto:
Intendo che quelli erano gli stopper che ho trovato all'acquisto, e li ho lasciati sinché hanno retto.

Il diametro delle due drizze è 10 mm.
Ciao Sailor una domanda sorge spontanea: ci sarà una formula che ci indica il carico trasmesso da una cima ad una stopper?
Citazione:Henri ha scritto:
Ok ecco un esempio di quello che vorrei esprimere:il tuo stopper è sicuramenteun XAS 6-12 se sostituisci la drizza in questo caso da 10 con una da 12 aumenterai il carico di tenuta della cima sullo stopper avrai il massimo 575kg in questo momento invece ne hai 490kg se cambi modello vai sul XTS 8-14 con il diametro 10 ne avrai 790kg come noti una bella differenza.Ciao
Citazione:Sebàstian ha scritto:
Intendo che quelli erano gli stopper che ho trovato all'acquisto, e li ho lasciati sinché hanno retto.

Il diametro delle due drizze è 10 mm.
Henri, scusami ma nel tuo ragionamento c'è qualcosa che non mi torna.
Facciamo finta di avere drizza randa e drizza genoa, con lo stesso modello di stopper (XAS 6-12), e di caricarle entrambe a 575 kg con il winch. chiudo lo stopper e tolgo la cima dal winch. Mi spieghi secondo te cosa succede? dove vanno a finire gli 85 kg in meno della drizza da 10mm?
Citazione:Henri ha scritto:
Ciao Sailor una domanda sorge spontanea: ci sarà una formula che ci indica il carico trasmesso da una cima ad una stopper?
per quanto ne sappia, non c'è bisogno di una formula. Se sulla cima ci sono 1000 kg e non slitta, ci sono 1000 kg anche sullo stopper.
Scusa ma mi sa che parliamo di cose diverse con il winch tu metti in forza la drizza ma la tenuta dello stopper lavora in senso opposto sara la forza del vento l'andatura diversa a tirare la drizza verso il basso e lo stopper ad opporsi..che ne pensi?
per quando riguarda la formula a me interessava sapere se esiste una formula di carico per la tensione di una drizza per quantificare appunto il carico sullo stopper!!
Citazione:Henri ha scritto:
Scusa ma mi sa che parliamo di cose diverse con il winch tu metti in forza la drizza ma la tenuta dello stopper lavora in senso opposto sara la forza del vento l'andatura diversa a tirare la drizza verso il basso e lo stopper ad opporsi..che ne pensi?
per quando riguarda la formula a me interessava sapere se esiste una formula di carico per la tensione di una drizza per quantificare appunto il carico sullo stopper!!
Benissimo, allora riformulo la domanda: metti a segno randa e genoa e il vento soffiando sulle vele genera un carico sulle drizze di 575 kg. Che cosa succede alla drizza da 10 e a quella da 12?
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