compensato marino di pino 6 euri al metro, Okume (o come diavolo si scrive) 18 euri. La differenza di qualità è così enorme una volta imbevuto di epossidica?
Compensato 'Marino di pino', mai sentito.
Mentre l'Okumè è un cugino del Mogano.
Prova a vedere, se invece non sono 'compensati da esterno' che sopportano un pò d'acqua, ma non di stare sempre in ammollo.
Certo l'epox, ti può bloccare l'infiltrazione dell'umido, ma fai una piccola considerazione, Li prezzo finale dell'opera è per 30% dovuta al materiale e per il rimanente 70% alla manodopera.
Alla fine, non è un grosso risparmio, comprare del materiale meno idoneo all'opera.(Ansi!)
Attenzione !
Il pino essendo molto resinoso, fa fatica ad assorbire la resina !
quello di pino è chiamato anche fenolico...l'okumè secondo i responsabili dei cantieri interpellati lo sconsigliano per gli esterni mentre approvano fino ad un certo punto l'uso del fenolico o compensato di pino e sempre secondo quanto mi è stato detto anche il RINA approva l'okumè per esterni solo se è completamente resinato
ma se il compensato di pino non è per esterno e non tiene bene l'acqua, perché lo chiamano marino?
Citazione:margutte ha scritto:
ma se il compensato di pino non è per esterno e non tiene bene l'acqua, perché lo chiamano marino?
Perchè gli strati sono incollati con colla fenolica e cercano di spacciarlo per marino ma non avrà mai certificazioni
Il pino è un legno che marcisce a contatto con l'umidita l'esatto contrario del teak poi in mezzo ci sono tante altre essenze più o meno durevoli tipo l'okume
Il compensato di pino e' quello che si usa per imballaggi che vanno per mare.Di pessima qualita' quasi a livello cartone.E' incollato con colla fenolica come quasi tutti i compensati seri.Chiaramente come essenza il pino e' poco pregoiate e di difficile lavorazione nel senso che e' pieno di nodi e perde resina.Anche se si tratta di un derullato.Che fa il compensato 'marino' e' la colla....fenolica.... resorcinica e via cosi'.Chiaro che essendo per un uso marino si useranno essenze resistenti all'ambiente marino.Quindi ....okume' della famiglia dei mogani....Mogano....ma l'interno e' sempre okume' e chi vi dice il contarrio lo mandate da me....teak...come prima...e poi tyutte le essenze che uno ama....acero.....frassini....rovere etc etc.Tralasciamo e vorrei fosse chiaro il discorso di quelli omologati Rina.Costruttori in Italia di cm...bellotti alta qualita'....Nord compensati un pelo in basso ma di poco.
Quello di pino e' anche chiamato pitch pine.Poi ci sono i cm di importazione.....vabbe' ma allora non si finisce mai.
Il compensato fenolico e il compensato marino sono due cose totalmente diverse.
Il fenolico è resistente all'acqua perchè appunto incollato con colle fenoliche.
E' di scarsa qualità, solitamente ha una faccia un pò ben fatta e l'altra è piena di nodi.
Viene utilizzato soprattutto per la costruzione di casse per imballaggio che devono sostare anche all'aperto per parecchio tempo.
Il compensato marino è più costoso ed è quello adatto alle costruzioni nautiche.
L'incollaggio è effettuato con colle resistenti all'acqua e gli incollaggi, vengono testati.
Tra i compensati marini, quello di okumè marcato wbp e quindi omologato è quello più a buon mercato.
Poi vi sono quelli di okumè e di mogano certificati dal RINA che hanno una qualità maggiore ed anche un costo maggiore.
Nella scelta dei compensati marini oltre all'essenza è importante considerare il numero di strati di cui è composto il pannello.
Più alto è il numero degli strati, più il compensato è resistente ed ovviamente più è costoso.
Giorgo, mi hai anticipato di un pelo!!!
quello che ti hanno detto è tutto vero. e non hanno parlato di elasticità e robustezza.
fai la prova: taglia due listelli (10x20 cm) di un compensato di mogano di bellotti e di un pinaccio da imballaggio, mettili in acqua fredda e falli bollire 10-20 minuti, poi osserva la differenza.
detto questo, occorre vedere cosa ci devi fare; una volta epossidicizzato e dimensionato, il pino può andare benissimo per cose non a vista e su barche non di pregio;
una volta, da ragazzo o quasi, ho fatto fare al pino uno dei peggiori lavori: la sostituzione di un pagliolo di un glorioso gommone achilles 4.2: il gommone è stato buttato dall'ultimo padrone (perché stingeva i costumi delle signorine, non perchè gli pesassero i 35 anni), il quale ha poi ne ha acquistato uno 'moderno' (che plana cinque minuti dopo di quanto faceva l'achilles, e fa un bel po' di nodi in meno), ma il pagliolo stava come quando l'avevo terminato.
Anche senza bollirlo
cacchiarola non mi aspettavo un essay sui compensati...
in poche parole la differenza grande è l'estetica e la lavorazione. Immagino che i nodi non siano belli da vedere e difficili da affettare con l'alternativo, ma la resistenza non ne risente in modo così importante. per intenderci per fare una scaletta o una passerella, su una barca di gran pregio (perché è la mia) può adattarsi un cm di pino, mentre per parti strutturali come chiglie, murate o parti ben in vista val la pena di spendere qualcosa in più. Corretto?
Mi è sfuggito il passaggio sulle colle fenoliche...ma comunque.
L'omologazione RINA è una sorta di marchio d.o.c. oppure serve solo nel momento in cui uso materiale per produzione da vendere o da 'omologare' come imbarcazioni?
Il numero di strati dipende dallo spessore o a parità di spessore il materiale migliore ha più strati?
altra domanda: nord compensati l'avevo visto, spediscono anche pannelli grandi? Conviene?
in realtà sarebbe un po' più che un metro, sennò non ci pensavo neppure. Devo rifare tutto il quadrato e un paio di terrazze e altre cosucce. Comunque il concetto della schifezza e del risotto l'ho afferrato.
con cosa tagli il cm se non con l'alternativo?
Bhe direi che una circolare....non bindella.....ma siccome non l'hai di sicuro usi un pantografino con le fresette diamantate....e fa dei fili eccellenti.Con 100 euri lo comperi con le frese....prima fai esperienza di taglio e poi provi sulla roba buona.
Citazione:Giorgio ha scritto:
Bhe direi che una circolare....non bindella.....ma siccome non l'hai di sicuro usi un pantografino con le fresette diamantate....e fa dei fili eccellenti.Con 100 euri lo comperi con le frese....prima fai esperienza di taglio e poi provi sulla roba buona.
cos'é?
tra le altre se devo togliere pezzi di legno incollati con l'epossidica o peggio bulloni, cosa faccio. Non l'alternativo?