Dai non te la prendere, questa volata era solo una battuta, con ben 3 faccette.
Gli amici del forum sanno bene che non mi limito a commentare gli interventi degli altri... lo faccio solo con te.
In realtà sanno tutti che scrivo di mio, anche troppo direi...
Dai che non ce l'ho con te, anzi ho apprezzato molto un tuo probabile cambiamenteo di stile e gli ultimi tuoi interventi li ho letti con interesse.
Citazione:Messaggio di kitegorico
La mia barca (Oceanis 411) ha un genoa a sovrapposizione (140%) ed una randa (completamente steccata) di dimensioni non esagerate.
Ho notato su altre barche di pari misura genoa molto più piccoli ma rande assai più generose.
Probabilmente è una domanda banale ma qualcuno di voi più esperti mi dice vantaggi e svantaggi delle due soluzioni?
A sensazione direi che un grande genoa aiuta in bolina con venti leggeri ... e poi?
il piano velico abbinato alle linee di carena costituisce l'elemento essenziale del progetto. La tua barca e'cosi e puo'dare buone soddisfazioni, specie se le vele sono di buona qualita'e taglio. Un dettaglio questo trascurato da molti armatori. Certo un fiocco a leggera sovrapposizione, come detto (e ridetto) da Einstein - il nostro- ti consentira'di tenere per piu'tempo tutta tela, quindi di sbandare meno e andare piu'veloci e soprattutto di virare velocemente e senza grosse fatiche ai winches. Per le giornate di vento minimo, un genoa al 140 di sostituisce con code 0 e ti fa muovere a vela fino alla velocita'massima di carena con venti ben al di sotto di 10 kn di reale.
PS: Henri sei un grande
genoa 140%,lo avvolgi facilmente se sei sovrainvelato,ma perdi molti gradi di bolina.
Solo una riflessione sulle grandi sovrapposizioni. Quando siamo in crociera chi e' il nostro tailer?
Citazione:Mr. Cinghia ha scritto:
Citazione:Temasek ha scritto:
Mi son trovato parallelo all'acqua, con l'ombellico fuori dalla battagliola, trattenuto per una caviglia dal timoniere.
Da allora, cazzare al centro la boma, con la scotta randa ed accompagnarla sull'altro bordo, filando la scotta in modo controllato.
Bhe, non sempre riesci ad 'accompagnare' un'abbattuta specie quando la fai con vento fresco. Piuttosto che trattenerla fuori tempo che rischi di ribaltarti per il mare e' meglio lasciarla andare e frenarla un attimo prima del fine corsa. E' una gran botta ma e' preferibile.
Certo per abbattere devi scegiere il momento giusto tra una raffica e l'altra o sulla surfata quando il carico e' minore.
Quoto. Anche se una volta così e con circa 20 nodi di reale mi è venuta la borsite... Lo strappo al momento del tentativo di rallentamento a fine corsa non è sempre così dolce...
Dico anche che in genere chi esce dalle derive difficilmente fa a meno del passaggio randa/paranco a mano. Idem in minialtura.
Per i primi, perchè se sei lento a fare le fasi randa_al_centro-passaggio_randa-rilascio_scotta scuffi sicuramente
I secondi perchè in genere escono dalle derive e quindi le piccole rande (seppur più grandi delle derive) non spaventano.
caro Madinina, io invece sostengo la tesi di cinghia, un genoa grosso va bene solo in poche situazioni mentre un fiocco è più flessibile, va bene (quasi) sempre e soprattutto rende di più, soprattutto quando hai vento fresco di prua.
la randa, anche se grossa, è più facile da gestire, soprattutto se si è in pochi.
Il fatto che ormai le nuove barche abbiano il fiocco a 105% e le sartie a murata poi è significativo
Citazione:mania2 ha scritto:
Il fatto che ormai le nuove barche abbiano il fiocco a 105% e le sartie a murata poi è significativo
Il fatto che ormai le nuove barche abbiano le sartie a murata e, necessariamente, il fiocco a 105% e poi è significativo
vale anche questa??
Auguri per il tuo compleanno, per il nuovo anno e per tutto quello che desideri.