Chi sa darmi qualche informazione su questo carrello? Mi chiedevo se bene o male i carrelli randa son tutti uguali o se ci sono diversi modelli e marche con diversi gradi di affidabilità
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boh,oltre che si noti che sia a cursori,e poco agevole nello smontaggio(controdado nei fermi)nn saprei..
ci sono molti modelli,e molte marche,ovvio che ognuno ha bisogno del proprio compromesso
Ho il modello della Harken abbastanza recente, e mi trovo molto bene. BV
Anche io mi trovo molto bene con il mio carrello. Non riesco a capire però di che marca sia ....
è della stessa marca dell'albero!
e perche'hai 2 grilli al punto di penna? Non sarebbe meglio uno solo e lungo?
Citazione:mantonel ha scritto:
e perche'hai 2 grilli al punto di penna? Non sarebbe meglio uno solo e lungo?
da uno come te non me l'aspettavo
un grillo è sulla drizza, l'altro tiene la penna e crea un aggancio per quello della drizza.
se si fa con uno solo devi tutte le volte attaccare anche la penna
sti francesi le studiano tutte per risparmiare
Hai ragione ma non vedi che la sua randa non ha la tavoletta di alluminio sulla stecca? come agganci il carrello doppio della penna alla vela?
Dal titolo avevo capito che si parlava del carrello del trasto della randa ma invece vedo che è una modifica fatta all'inferitura della randa del 411.
Non mi piace affatto, meglio i garrocci originali nella normale inferitura all'albero
Citazione:zankipal ha scritto:
Hai ragione ma non vedi che la sua randa non ha la tavoletta di alluminio sulla stecca? come agganci il carrello doppio della penna alla vela?
e allora suggerisco a Kite, visto lo stato dell'occhiello, di portare la vela dal velaio e far posare una tavoletta all'uso.
Con la drizza cazzata a ferro, con il tessuto in quello stato (sgrat, sgrat..vabbe'...) si rischia di rimanere con la drizza in testa d'albero. Purtroppo mi e'successo in passato.
Citazione:kermit ha scritto:
Dal titolo avevo capito che si parlava del carrello del trasto della randa ma invece vedo che è una modifica fatta all'inferitura della randa del 411.
Non mi piace affatto, meglio i garrocci originali nella normale inferitura all'albero
quella rotaia era un opzional del cantiere, non una modifica.
è un sistema un po grezzo ma funziona, anche i carrelli in plastica vanno benissimo e costano ancora meno, forse sono un po meno robusti.
Citazione:mantonel ha scritto:
Citazione:zankipal ha scritto:
Hai ragione ma non vedi che la sua randa non ha la tavoletta di alluminio sulla stecca? come agganci il carrello doppio della penna alla vela?
e allora suggerisco a Kite, visto lo stato dell'occhiello, di portare la vela dal velaio e far posare una tavoletta all'uso.
Con la drizza cazzata a ferro, con il tessuto in quello stato (sgrat, sgrat..vabbe'...) si rischia di rimanere con la drizza in testa d'albero. Purtroppo mi e'successo in passato.
Michele, da quello che si vede mi sembra che sarebbe da cambiare sia la vela che la drizza, inoltre l'esecuzione del primo garroccio dove sta attaccata la penna a mio parere è sbagliata o perfettibile.
Il grillo di drizza dovrebbe stare su un foro ad hoc fatto più alto e la vela dovrebbe essere bloccata al garroccio con un bullone con testa cava esagonale e dado cieco
Marcello, con il portafogli di Kite possiamo fare cio'che vogliamo, sempre a condizione che Kite sia daccordo.
La foto, peraltro poco chira che ho postato, mostra proprio quello che dici tu.
La staffa bucata, si aggancerebbe ai due carrelli: un foro prende la vela con un perno passabte bloccato da coppiglia.
Il foro superiore nella tavoletta di penna si incoccia con il grillo passante nella piomba della drizza (idealmente in spectra- dyneema prestirata). Se Kite dovesse decidere di rifare la randa, magari si accorge che ogni tanto puo'vincere qualche regata e non essere costretto sempre a pagare la birra a tutti.
E comunque, il rigger e'Zanki.
Citazione:mantonel ha scritto:
Marcello, con il portafogli di Kite possiamo fare cio'che vogliamo, sempre a condizione che Kite sia daccordo.
La foto, peraltro poco chira che ho postato, mostra proprio quello che dici tu.
La staffa bucata, si aggancerebbe ai due carrelli: un foro prende la vela con un perno passabte bloccato da coppiglia.
Il foro superiore nella tavoletta di penna si incoccia con il grillo passante nella piomba della drizza (idealmente in spectra- dyneema prestirata). Se Kite dovesse decidere di rifare la randa, magari si accorge che ogni tanto puo'vincere qualche regata e non essere costretto sempre a pagare la birra a tutti.
E comunque, il rigger e'Zanki.
qui non è questione di rigger o meno
la randa di kite come hai visto non ha la tavoletta, probalilmente la vela è la stessa di serie che può essere montata sia che si ordini la rotaia o i garrocci.
poi sono d'accordo con te, se paga kite, è meglio rifare una randa nuova e montare sia il carrello che la drizza sulla vela.
anzi già che ci sei Kite, faccaimola in laminato di carbonio doppio taffeta
Tra gennaio/febbraio probabilmente farò una bella manutenzione alle vele. Mi sembra di capire che sarebbe consigliabile, quindi, far mettere una tavoletta sulla penna della randa. Non credo sia una cosa particolarmente complicata da far realizzare al velaio. Non mi sono però molto chiari i limiti ed i rischi dell'attuale soluzione ...
Citazione:kermit ha scritto:
Il grillo di drizza dovrebbe stare su un foro ad hoc fatto più alto e la vela dovrebbe essere bloccata al garroccio con un bullone con testa cava esagonale e dado cieco
Se non ho capito male proponi una soluzione tipo quella della randa postata da Mantonel.
Come dicevo prima credo che sia facilmente realizzabile facendo mettere sulla penna della mia randa una bella piastra. La soluzione dovrebbe pure risolvermi un piccolo problema. Ho notato che con la drizza randa cazzata a ferro (carrello a fine corsa), la vela sembra ben cazzata ma superati i 17-18 nodi tra un carrello e l'altro si inizia a perdere un pò di tensione (probabilmente dovuto al fatto che la randa è vecchia ed è in dacron, quindi non rigidissima) ed essendo arrivato il primo carrello a fine corsa non si può cazzare ultriormente la drizza.
Con la piastra posso recuperare quei 5-6 cm per dare ulteriore tensione alla randa prima di arrivare a fine corsa carrello.
La realtà è che ci avevo già pensato ma non avevo ancora parlato con voi (e con il velaio) di questo problema visto che in fondo io con 17-18 nodi inizio a prendere una mano alla randa e quindi il problema della randa poco cazzata, causa carrello a fine corsa, in realtà è relativo.....
Ciao Kitegorico, sul 411 sono anch'io neofita, tuttavia avevo già sperimentato qualche uscita con un altro 411 che montava quello stesso carrello che si vede nella tua foto. Invece la mia barca ha i garrocci che scorrono nella canalina. in verità, nn trovo nessuna differenza. Forse con una full baten fatta di nuovo è probabile che lo apprezzerei, ma come te preferisco la crociera ed è per questo che ho comperato il 411 che va molto bene così!
:PPoi se uno deve cambiare le vele, le drizze. le scotte, la carena il tetto la cantina, le bottiglie l'ancora il carrello e dio sa cos'altro l'imbiancatura di casa le gomme e il portafogli è meglio lasciar perdere, passione...si come la via crucis...Confusione, cinismo, sarcasmo, orgasmo??? si si si molta troppa!