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Versione completa: Ecco il nuovo farr 40
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Citazione:Messaggio di easy221
http://www.farrdesign.com/FYS/724_Farr_400/gallery.html

TongueBig Grin

ma uno cosa se ne fa di ste barche leggerissime superinvelate che appena ci sono 15 nodi si stravaccano anche con 14 persone in falchetta???Big Grin
Citazione:lupo planante ha scritto:
Citazione:Messaggio di easy221
http://www.farrdesign.com/FYS/724_Farr_400/gallery.html

TongueBig Grin

ma uno cosa se ne fa di ste barche leggerissime superinvelate che appena ci sono 15 nodi si stravaccano anche con 14 persone in falchetta???Big Grin
le regate! Big Grin
a me piace sopratutto il fatto di poter tirare su il bulbo di un metro!Tongue
Ma io credevo che gli scafi fossero stampati in pezzo unico non in due pezzi!!
ed in che modo li uniscono???



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Mhhhh non mi piace l'idea che sia in due pezzi....
BV
Guarda che è lo stampo diviso in due pezzi, lo scafo è intero; si adopera questo sistema in presenza di rientranze per poterlo sgusciare.
Ci sarà qualche piccola sbavatura sulla giunzione, ma è una fesseria.
ciao
No Einstein,

è una tecnica costruttiva molto utilizzata dallo Studio Farr, lo scafo è fatto in due metà simmetriche che vengono incollate longitudinalmente lungo il piano di chiglia. Questo tipo di stampaggio inoltre, come giustamente dici, consente di realizzare un bordino interno su cui poggiare ed incollare il piano di coperta.
Citazione:edanade ha scritto:
Ma io credevo che gli scafi fossero stampati in pezzo unico non in due pezzi!!
ed in che modo li uniscono???

I due semi scafi vengono laminati separatamente, e nella zona centrale, lungo l'asse longitudinale le pelli sono sistemate a scalare, ovvero, minimizzando molto il concetto, lo spessore della vetroresina diminuisce gradualmente dall'esterno verso l'interno del semiscafo. Successivamente i due semi stampi/scafi vengono accoppiati e viene ripresa la resinatura con la disposizione delle fibre per portare allo spessore finale lo strato di vetroresina. Vengono realizzati (sempre in materiale composito) i longheroni longitudinali e quelli trasversali che rendono lo scafo indeformabile.

Praticamente viene fuori una cosa tipo questa:
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Bella barca non essendo larga dovrebbe andare bene anche con le nostre ariette. Quello che mi l'ascia perplesso è l'armo. Sarà perchè ho disalberato più di una volta, ma un paio di volanti , volantine, e uno stralletto io c'è lo metterei. Gli alberi sono un'oppppppinione.-
Citazione:crismarco ha scritto:

.... lo scafo è fatto in due metà simmetriche che vengono incollate longitudinalmente lungo il piano di chiglia.

Non sono molto convintoWink che una barca tiratella e soprattutto fatta in infusione come questa venga realizzata in due metà separate, procedimento utilizzato correntemente invece per motivi di praticità quando si stratificano a mano barche commerciali di serie.

Tra l'altro, ciò che si vede nei due semistampi non è una fase della stratifica, ma è solo la prima verifica del posizionamento del core, che in questo caso, per uniformare i pesi di tutti gli esemplari viene tagliato a controllo numerico. Ciò si deduce anche dal fatto che sotto ci siano dei fogli di polietilene a protezione della superficie dello stampo.

Oppppinione Wink??

Ciao
Citazione:albert ha scritto:
Citazione:crismarco ha scritto:

.... lo scafo è fatto in due metà simmetriche che vengono incollate longitudinalmente lungo il piano di chiglia.

Non sono molto convintoWink che una barca tiratella e soprattutto fatta in infusione come questa venga realizzata in due metà separate, procedimento utilizzato correntemente invece per motivi di praticità quando si stratificano a mano barche commerciali di serie.

Tra l'altro, ciò che si vede nei due semistampi non è una fase della stratifica, ma è solo la prima verifica del posizionamento del core, che in questo caso, per uniformare i pesi di tutti gli esemplari viene tagliato a controllo numerico. Ciò si deduce anche dal fatto che sotto ci siano dei fogli di polietilene a protezione della superficie dello stampo.

Oppppinione Wink??

Ciao
Mi spiace Albert ma dalle info che si trovano in rete sembra che invece abbia ragione crismarco....
BV
Citazione:edanade ha scritto:

Mi spiace Albert ma dalle info che si trovano in rete sembra che invece abbia ragione crismarco....
BV

Non deve dispiacerti, ritengo non sia mai tardi per aggiornarsi ed imparare qualcosa che non si sa Big Grin.

La mia oppppinione derivava dal fatto che non ho mai visto fare le carene in infusione (questo è il tipo di costruzione dichiarato) in pezzi per poi assemblarli successivamente, necessariamente con una diversa tecnica (sotto vuoto ?) con tutti i problemi connessi. Tutto si può fare, ma non mi pare vantaggioso da nessun punto di vista.

Può essere dunque che non conosca gli ultimi sviluppi della materia.

A questo proposito, non mi dispiacerebbe se tu o crismarco postaste il link a queste informazioni costruttive, che io non sono riuscito a trovare nel sito ufficiale ( sarò forse cecato ?? ).

Ciao
Mi dispice Albert ma non ti saprei indicare un link dove trovare maggiori informazioni. La mia poca competenza deriva dal fatto che ho visto laminare una carena in questo modo, la foto che ho postato l'ho scattata io SmileSmile.
Come già detto la tecnica della realizzazione dei due semiscafi e piuttosto utilizzata dallo Studio Farr già da diversi anni (10/15). Il Mumm 36, il Mumm 30 e forse anche il Farr 40 (di questo non ne sono sicuro, potrei aver scritto una baggianata) sono realizzati in due metà giuntate con il metodo che ho descritto sopra in maniera molto semplificata. Purtroppo ho solo fotografie del prima (gli stampi disassemblati) e del dopo (lo scafo già giuntato dentro gli stampi), i cantieri e soprattutto i progettisti sono molto 'gelosi' delle loro tecniche non consentono troppe fotografie.
Potrebbe darci maggiori spiegazioni Aleufo che ha un rapporto 'preferenziale' con i cantieri ed i proggettisti.
ALBERT SEMBRA STRANO ANCHE A ME....MA COME DICI NONSI FINISCE MAI....
A me non sembra così tanto strano, da quello che mi hanno detto, il problema dell'infusione è che in chiglia si deposita tutta le resina e in falchetta, si fà fatica a bagnare la stuoia.
i vantaggi possono essere che la superfice da 'infusionare' Big Grin è più piccola e più controllabile e poi la chiglia deve cmq essere laminata in pieno.
é vero che la fibra non è continua ma le strutture interne aiutano a tenere insieme i gusci.
Scusate, non mi ero accorto che la discussione si era spostata sulle tecnica di infusione, sulla quale non posso metter parola,la mia scarsa competenza non me lo permette, quindi non insisto su come possa essere costruto il Farr 400.
Posso solo confermare che la giunzione dei due semiscafi, (sicuramente laminati sotto vuoto), non è così assurda come possa sembrare.
Poi se voleste spiegare ed approfondire sull'infusione vi leggeri volentieri.
per i più curiosi un dettaglio della giunzione di 2 semi scafi
lungo la linea di mezzeria



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il moro di venezia era fatto in due metà unite in senso longitudinale, per evitare la giunzione scafo-coperta. pare che abbia funzionato...Big Grin42
Forse non mi sono spiegato: sono a conoscenza di come si giuntano longitudinalmente i semiscafi.

Quello che non capisco è quali siano i vantaggi di stampare dei pezzi in infusione, per poi doverli giuntare 'pesantemente' con una tecnica diversa.

Un motivo potrebbe essere quello citato da zankipal......ma se non si è in grado di controllare l'infusione a questi livelli, per queste barche meglio passare a tecniche costruttive diverse (prepreg ?).

Ricordo che il processo di infusione richiede una specifica attrezzatura che va rinnovata ad ogni stampata ed il vantaggio, a fronte del costo della preparazione e dell'attrezzatura stessa, è l'uniformità della distribuzione della resina, la stesura contemporanea di pelli e di core asciutti, e dunque la mancanza di contatto diretto degli operatori e dell'ambiente con resine e solventi; credo che gran parte di questi vantaggi con il frazionamento degli stampi ed il successivo assemblaggio con tecniche più 'tradizionali' andrebbero annullati....

Ciao
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