11-01-2011, 07:48
Apro una nuova discussione per non allungare troppo quella precedente già piena di immagini :http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=31835.
Come qualcuno ricorderà il mio progetto prevedeva il tentativo di mediare due tipologie che nel mercato sono inconciliabili: sportiva e da crociera. Ho cercato di disegnare e poi costruire una imbarcazione che fosse leggera, con un bordo libero basso e una cabina inesistente in navigazione ma con la possibilità di avere in rada o in spiaggia una 'cabina' seppur spartana, che consentisse un volume con altezza d'uomo in corrispondenza del pozzetto e un'area grande quanto un letto matrimoniale. Con opportuni movimenti di elementi ed aperture è possibile avere un tavolo per pranzare ed un tendalino per avere ombra ed altro che in seguito, se vorrete, spiegherò. Stiamo parlando di campeggio nautico, naturalmente, e quindi non aspettatevi le comodità di un 40'. Di seguito vedrete le foto della costruzione della tuga e del tambuccio fatto durante queste festività e per ultimo l'irrigidimento delle traverse in sandwich di pvc e vetroresina con pelli di carbonio unidirezionale.
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La struttura in legno della tuga poggiata sullo scafo centrale. Il foglio in plastica serve per non sporcare di resina lo scafo già finito.
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La struttura viene rivestita con compensato di okumè di 6mm.
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Si provano i tambucci
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La tuga viene resinata. Verrano date due mani di resina, quindi stucco di resina con microsfere, fondo poliuretanico e due mani di vernice poliuretanica bicomponente con antiskid.
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Un tambuccio ruota, per far estrarre la deriva, l'altro scorre verso poppa dove c'è spazio e non ci sono ostacoli.
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I tambucci chiusi consentiranno di custudire gli effetti personali quando la barca rimarrà in spiaggia senza nessuno a bordo. Le cimette agli angoli hanno la funzione di legare delle cimette che saranno collegate ad una drizza per sollevare la tuga e tendere le pareti in tessuto.
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Chiaramente si tratta di una foto ritoccata per avere una simulazione della cabina. Il 'bipode' che regge le antenne della vela a chela ,quando si è in navigazione, da fermo consente portare su un 'bilancino' che ad una estremità ha un paranchino per sollevare la tuga. Successivamente la stessa viene controventata in tutte le direzioni.
Come qualcuno ricorderà il mio progetto prevedeva il tentativo di mediare due tipologie che nel mercato sono inconciliabili: sportiva e da crociera. Ho cercato di disegnare e poi costruire una imbarcazione che fosse leggera, con un bordo libero basso e una cabina inesistente in navigazione ma con la possibilità di avere in rada o in spiaggia una 'cabina' seppur spartana, che consentisse un volume con altezza d'uomo in corrispondenza del pozzetto e un'area grande quanto un letto matrimoniale. Con opportuni movimenti di elementi ed aperture è possibile avere un tavolo per pranzare ed un tendalino per avere ombra ed altro che in seguito, se vorrete, spiegherò. Stiamo parlando di campeggio nautico, naturalmente, e quindi non aspettatevi le comodità di un 40'. Di seguito vedrete le foto della costruzione della tuga e del tambuccio fatto durante queste festività e per ultimo l'irrigidimento delle traverse in sandwich di pvc e vetroresina con pelli di carbonio unidirezionale.
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La struttura in legno della tuga poggiata sullo scafo centrale. Il foglio in plastica serve per non sporcare di resina lo scafo già finito.
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Si provano i tambucci
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Un tambuccio ruota, per far estrarre la deriva, l'altro scorre verso poppa dove c'è spazio e non ci sono ostacoli.
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I tambucci chiusi consentiranno di custudire gli effetti personali quando la barca rimarrà in spiaggia senza nessuno a bordo. Le cimette agli angoli hanno la funzione di legare delle cimette che saranno collegate ad una drizza per sollevare la tuga e tendere le pareti in tessuto.
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Chiaramente si tratta di una foto ritoccata per avere una simulazione della cabina. Il 'bipode' che regge le antenne della vela a chela ,quando si è in navigazione, da fermo consente portare su un 'bilancino' che ad una estremità ha un paranchino per sollevare la tuga. Successivamente la stessa viene controventata in tutte le direzioni.