I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Cutter Chriss - 1962
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Pagine: 1 2
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .

Buongiorno a tutti! Sono nuovo del forum, ma vorrei condividere con voi la mia ultima esperienza nautica...
Lo scorso anno ho acquistato dal cantiere nautico di Grado questa barca a vela Cutter Chriss del '62 e ne ho iniziato i lavori di restauro; purtroppo ho solo poche informazioni relative alla progettazione e costruzione della barca (per ragioni private, il precedente proprietario non mi ha fornito la documentazione storica), ma nel cantiere Crosera di Portegrandi che frequento abitualmente per i lavori, diversi amici e passanti mi hanno chiesto se è una Sciarelli...
Vorrei chiedere il vostro parere, visto che al momento ogni ricerca storica si è rivelata infruttuosa.
Spero di sentire cosa ne pensate, anche relativamente alle qualità della barca...
A presto!

Luciano
Azzardo a dire che non mi sembra una barca Sciarrelli.
E' vero, poco si vede da quest'unica foto, ma a.... naso, dal taglio della poppa, alle linee un po' troppo piene, non mi sembra un suo progetto.
Daltronde spesso la gente (i passanti appunto, come dici tu) abbina qualsiasi barca dalle linee classiche al nome Sciarrelli. All'epoca (1962) Sciarrelli avrebbe avuto 28 anni, potrebbe essere uno suo progetto giovanile....
Ti consiglio invece di orientarti verso la produzione del cantiere Chriss Craft potresti trovare una bella sorpresa.
Ciao.
ciao sono anch'io a Portegrandi ed ho visto la tua barca
non so aiutarti: Cesare ha qualche idea?
Non è una barca di Sciarrelli, proprio all'inizio degli anni 60 Sciarrelli disegnava la sua prima barca, si chiamava Anfitrite e allora aveva vinto tante regate, facendo conoscere per la prima volta il nome di Sciarrelli.
Questa della foto è altra cosa, con timone esterno applicato sulla poppa
(manca nella foto) pienotta e di linee tradizionali per il 1962.
Non ho però la più pallida idea di chi possa essere il progettista o il cantiere.
Guarda che in corrispondenza dell'attacco delle sartie sembra che lo sforzo di trazione abbia un pò mosso verso l'altro il fasciame, controlla la struttura all'interno e se necessario rinforzala.
Buon lavoro.
Ricorda alcuni progetti coevi di Buchanan,soprattutto la poppa,ma vallo a sapere.
Si, è vero, fra l'altro in quel periodo in Alto adriatico Alan Buchanana ha collaborato con il cantiere Apollonio e sono state prodotte varie barche a sua firma.
Una delle più belle, secondo me, è Crivizza, un 11,5 mt gemella di una che giaceva un pò malmesso a Roma e che avevo visitato un paio di anni fà.
Poi c'è un altra più o meno delle stesse misure che è stata restaurata di recente ed era in vendita un anno fà, non mi ricordo il nome.
La barca in foto mi sembra un pò più grossolana di un vero Buchanan, ma magari può essere.
Vi allego alcune foto di un 32' ( più grande) di concetto simile e pari anni.

Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .

Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .

Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .

Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Buonasera a tutti!! Grazie per i vostri preziosi consigli, approfondirò senz'altro la produzione di Chriss Craft e Buchanan...spero di trovare qualche notizia positiva!
In cabina ho trovato una targhetta sulla quale c'è scritto che la barca è stata costruita nel cantiere Kantrida di Fiume nel 1962 ma dalle ricerche che ho fatto finora, anche presso la capitaneria di porto di Trieste, nulla di nuovo è emerso.

@ Giuseppe: Cesare mi ha aiutato moralmente! e con la sua esperienza, sopratutto da quando ho iniziato i 'lunghi' lavori di restauro!!

@ Pegaso: ti ringrazio per il tuo impegno nel consigliarmi!!! ho molte foto della barca, se può interessarti posso mandartele...

Vi terrò aggiornati, se avete novità non esitate a contattarmi!
Citazione:pegaso ha scritto:
Non è una barca di Sciarrelli, proprio all'inizio degli anni 60 Sciarrelli disegnava la sua prima barca, si chiamava Anfitrite e allora aveva vinto tante regate, facendo conoscere per la prima volta il nome di Sciarrelli.
Questa della foto è altra cosa, con timone esterno applicato sulla poppa
(manca nella foto) pienotta e di linee tradizionali per il 1962.
Non ho però la più pallida idea di chi possa essere il progettista o il cantiere.
Guarda che in corrispondenza dell'attacco delle sartie sembra che lo sforzo di trazione abbia un pò mosso verso l'altro il fasciame, controlla la struttura all'interno e se necessario rinforzala.
Buon lavoro.

...a proposito delle sartie...

Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .


Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
in bocca al lupo per il lavoro
ogni tanto vado in cantiere da Gilberto e guardo la tua barca
capiterà di incrociarci prima o poi
SMANIOTTO LUCIANO CUTER CHRISS FASCIAME INCROCIATO?

Cari amici della vela ho conpletato la sostituzione delle tavole deteriorate dello scafo,credetemi un lavoraccio ma meno complesso di avere rinforzato ben 80 ordinate in mogano lamellare e sagomate. I curiosi e sapientoni che girano in cantiere mi suggeriscono di fare sopra il tavolato di carenatura il fasciame incrociato da 3 millimetri. Gli stessi suggeriscono che se non lo faccio quando la metterò in acqua fessureranno buona parte delle giunture. Sarebbe seccante ripitturarla subito dopo avere completato il restauro. Se avete voglia di suggerirmi qualcosa siete ben accettati...
BUON VENTO!!!!!

Luciano
Ciao Luciano, gran bella barca, e gran bel lavoro quello che stai facendo...io posso comprendere in pieno quello che stai facendo.
Ho infatti una barca diciamo simile alla tua ad esempio il bulbo è identico, ed è molto simile la stellatura della chiglia mentre cambiano poppa e timone. Mi piacerebbe sapere che tipo di restauro stai facendo anche se dalle poche foto che hai inserito qualcosa si evince. Riguardo al discorso comenti posso dirti con certezza che se il legno ha raggiunto il grado di umidità intorno al 12-15% puoi stare sicuro che una volta terminato il restauro ed effettuato il varo non si apriranno assolutamente se non dopo un lungo periodo a secco. Ma per poterne parlare bisognerebbe che io sapessi che tipo appunto di lavoro stai facendo, se stai rinvergando il fasciame, se stai usando stoppa bituminosa (restauro filologico) oppure se stai usando l'epoxy e quindi cotonina a posto della stoppa...e sappi subito che qui ed altrove troverai due scuole di pensiero nettamente 'distinte' ed agguerrite.
Personalmente (da buon bastian contrario) ho sempre usato le tecnologie e materiali più moderni per le mie barche in legno, e mi sono trovato sempre bene nel senso che non mi ritrovo poi ad ogni paio di anni a dover rifare i comenti, ma chiaramente non voglio influenzarti nelle tue scelte anche perchè da quello che vedo sei già a buon punto (si fa per direSmile) dei lavori.
Comunque se vuoi scambiare idee ed opinioni sono disponibilissimo per forum per mail o per telefono a discuterne con piacere con te Wink
Un paio di foto del mio cutter (ora sloop) prima e dopo la cura.
La mia barca è stata costruita da un famoso maetro d'ascia Istriano tal Nicolò Depangher ed è fuori tutto un 30'
Bob.


Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .


Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Citazione:Novecento ha scritto:
Ciao Luciano, gran bella barca, e gran bel lavoro quello che stai facendo...io posso comprendere in pieno quello che stai facendo.
Ho infatti una barca diciamo simile alla tua ad esempio il bulbo è identico, ed è molto simile la stellatura della chiglia mentre cambiano poppa e timone. Mi piacerebbe sapere che tipo di restauro stai facendo anche se dalle poche foto che hai inserito qualcosa si evince. Riguardo al discorso comenti posso dirti con certezza che se il legno ha raggiunto il grado di umidità intorno al 12-15% puoi stare sicuro che una volta terminato il restauro ed effettuato il varo non si apriranno assolutamente se non dopo un lungo periodo a secco. Ma per poterne parlare bisognerebbe che io sapessi che tipo appunto di lavoro stai facendo, se stai rinvergando il fasciame, se stai usando stoppa bituminosa (restauro filologico) oppure se stai usando l'epoxy e quindi cotonina a posto della stoppa...e sappi subito che qui ed altrove troverai due scuole di pensiero nettamente 'distinte' ed agguerrite.
Personalmente (da buon bastian contrario) ho sempre usato le tecnologie e materiali più moderni per le mie barche in legno, e mi sono trovato sempre bene nel senso che non mi ritrovo poi ad ogni paio di anni a dover rifare i comenti, ma chiaramente non voglio influenzarti nelle tue scelte anche perchè da quello che vedo sei già a buon punto (si fa per direSmile) dei lavori.
Comunque se vuoi scambiare idee ed opinioni sono disponibilissimo per forum per mail o per telefono a discuterne con piacere con te Wink
Un paio di foto del mio cutter (ora sloop) prima e dopo la cura.
La mia barca è stata costruita da un famoso maetro d'ascia Istriano tal Nicolò Depangher ed è fuori tutto un 30'
Bob.


Carissimo amico leggo che hai una eccellente esperienza di barche d'epoca e come dici tu soluzioni ce ne sono abbastanza Purtroppo nel mio caso (ti faro vedere i particolari con le foto )il fasciame in mogano di CRISS è stato incollato, poi nel suo primo restauro (fatto da menefreghisti e cialtroni neanche degni di mettere mani sulle nostre creature )sono state fresate le giunture e stuccate con della resina eposillica,ecco perche ho timore che dopo un periodo che sara in acqua si fessurino.Mi piacerebbe finire le fiancate in vernice trasparente ma con il fasciame vecchio e nuovo ci sarà troppa diversita di fondo,mettendo il fasciame incrociato avrei il terzo strato longitudinale alla barca e ti lascio immaginare con tre mani di resina eposillica di fondo e otto o dieci mani di 910 poliuretanica (sempre tutto trasparente )come verrà .Ti ringrazio del Depangher grande maestro d'ascia e piu avanti mi prenderò un weekend a Fiume per vedere se posso risalire al lontano 1962.Se mi dai la email ti mando delle foto.Grazie e BUON VENTO Smile
Ciao Luciano, innanzitutto tutto una precisazione, non sono assolutamente una persona con eccellente esperienza di barche d'epoca se mai sono un eccellente appassionato di barche in legno e come non esserlo di barche d'epoca rappresentando esse per me la vera storia del mare. Detto questo ti posso parlare di come la vedo io...se non ho capito male i precedenti proprietari della tua barca hanno fresato i comenti del fasciame incollato con resina riempiendo poi di resina stessa i comenti, e qui sicuramente hanno 'toppato', i comenti non possono essere stuccati senza essere opportunamente calafatati, siamo mica dei carrozzieri d'autoSmiley39 mi spiego: la tecnica che conosco io, e ripeto su questo ci sono due scuole di pensiero, la prima che probabilmente è la più giusta consiste nel restauro così detto filologico e cioè che tutta l'imbarcazione va trattata con gli stessi sistemi con cui è stata costruita in origine, e cioè calafatura con stoppa bitumosa e stucchi fatti con materiali dell'epoca che credo obiettivamente di non conoscere, forse qualche polvere di 'biacca', minio insomma in parole povere una sostanza pseudo catramosa che andava a chiudere il comento, che poi una volta messa la barca in acqua il legno gonfiava ed andava a chiudere completamente lo spazio tra tavola e tavola impedendo il passaggio dell'acqua, anzi addirittura per i gozzi da pesca in legno molti maestri d'ascia usavano riempire completamente la barca di acqua per qualche giorno affinchè il legno gonfiasse come sopra scritto.
Poi c'è l'altro sistema quello che uso io da un po' di anni che comprende un tipo di lavorazione diversa e cioè in due parole togliere completamente tutte le vecchie vernici, svuotare tutti i comenti accuratamente e lasciare asciugare completamente il legno assicurandosi con apposito strumento che l'umidità sia arrivata a valori intorno al 12-15% (come contemplato sui registri navali) Una volta fatto questo va fatta la calafatura senza più usare la vecchia stoppa bituminosa ma della cotonina (cotone intrecciato di varie misure a seconda la grandezza del comento) quindi si imbeve con più passate il comento di resina epossidica in modo che si saturino tutte le fibre del legno per capillarità poi si introduce la cotonina con forza e si continua a saturare quest'ultima con più passate di resina ed in ultimo si rasano i comenti con resina additivata di microfribe naturali che dovrebbero avere le stesse caratteristiche del legno (elasticità e durezza)poi carteggiare il tutto e fare altre passate di resina bagnato su bagnato, ed ancora due mani di primer epossidico e antivegetativa su opera viva e vernice su opera morta. Diverso è se si vogliono lasciare i legni a vista in quel caso non si più fare la calafatura con la cotonina perchè sarebbe antiestetica bensì la rinvergatura che altro non è che inserire tra i comenti delle fascie di legno tronco coniche (forzandole) della stessa essenza del fasciame sempre con l'uso della resina e poi spianare il tutto continuando con almeno tre mani di resina e 12-15 mani di apposito flatting sull'opera morta.
Quindi tornando alla tua barca, se come ho capito io i comenti sono stati fresati e poi stuccati con resina (senza magari assicurarsi del grado di umidità del legnoOcchio nero)li ci sono delle buone possibilità che si aprano i comenti sopratutto dell'opera morta quindi la cosa più giusta sarebbe di riaprire nuovamente i comenti e poi scegliere tra il restauro filologico o diversamente.
Ho fuso non so cosa altro dirti, comunque sul nostro bel forum ci sono [u]sicuramente[u] degli ADV molto più competenti di me che potranno ribattere quanto da me scritto (te lo avevo già anticipato Big Grin) in ogni caso la mia mail è :
bobespo@libero.it
Buon lavoro con l'augurio di poterti augurare presto buon vento.
Bob.
La tuga a doppia altezza mi fa pensare ad una barca francese. Ho notato che spesso hanno questa caratteristica. Se non vedo male dalle foto hai sostituito quasi tutta l'opera morta. Per lasciare a vista le fiancate è necessario che i comenti non siano finiti con additivo o stucco bianco. Sopratutto serve che tu abbia abbastanza pazienza per tutti quei esperti che ti chiederanno perchè l'hai lasciata a legno o addirittura sentenzieranno che non si fa.
Bella barca e bel lavoro stai facendo. L'armerai a Cutter? Era aurico? L'albero è in legno? In che condizioni è l'attrezzatura di coperta? Che essenza hanno usato per la struttura?

PS per quelli che consigliano di mettere un ulteriore fasciame incrociato e coloro che dicono una volta in acqua potrebbe fessurare sia attaverso i vecchi comenti che quelli nuovi consiglia di ripresentarsi per il varo: gli potrai offerire un giro gratis ... di chiglia!
Citazione:smaniotto ha scritto:
Carissimo amico ... Mi piacerebbe finire le fiancate in vernice trasparente ma con il fasciame vecchio e nuovo ci sarà troppa diversita di fondo,mettendo il fasciame incrociato avrei il terzo strato longitudinale alla barca e ti lascio immaginare con tre mani di resina eposillica di fondo e otto o dieci mani di 910 poliuretanica (sempre tutto trasparente )come verrà .
Perchè parli di terzo stato? La barca non è fasciata a corsi? E' fasciame sovrapposto?
Carissimo amico della vela(RURIK)ti ringrazio dei consigli voglio soddisfare le tue curiosita il restauro di Criss è iniziato con albero,boma e timone,che ho dovuto rifare del tutto nuovo in mogano essendo massicio ho dovuto rinforzarlo con delle barre in fibra di carbonio che hanno sostituito le vecchie barre in acciaio completandolo con la verniciatura in fondo eposillico e finitura polioretanico.Del boma e albero di 12,80mt ho recuperato tutto il suo armamento originale e verniciati con 3 mani di resina eposillica e 13 di polioretanica .La coperta comprese tuga alta e bassa in teak ho dovuto demolirle perche non recuperabili bensi fossero in mogano e rovere.In pratica della barca e rimasto solo il guscio come vedrai dalle foto.A presto con dei nuovi aggiornamenti BUON VENTO A TUTTI

Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .


Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .


Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .


Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .


Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .


Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .


Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Mi inchino davanti a tanta passione!!! Perche solo di questo si puo' trattare ,seguiro' con molto interesse gli aggiornamenti in c.... alla balena e buon lavoro OTTO.424242
Amici cari della vela leggo che a qualche appassionato del legno vecchio fa molto piacere seguire il restauro di CHRISS la mia barca d'epoca.Vengo ad aggiornarvi con alcune foto dei miei lavori.Ho completato la sostituzione del tavolato di fasciame e ho iniziato il consolidamento interno con dei materiali di riempimento in eposidico naturalmente dopo aver levato tutti i rinforzi in ferro che tengono legata la deriva allo scafo.Dopo averli mandati in sabbiatura e zincatura provvederò a riposarli con delle nuove viti in acciaio.Devo rinforzare alcune ordinate perchè non sono affidabili in particolare quelle dove si attaccano le sartie dell albero e lo farò con delle microfibre di carbonio. Fatto questo andrò a completare tutto il guscio interno con una mano di resina eposidica e due di pittura grigio chiara polioretanica.Alla prossima BUON VENTO.
chiedo scusa per le foto ma non riesco a scaricarle. Provvederò, abbiate pazienza, non ho tanta confidenza con il pc e devo appellarmi alle mie figlie! BUON VENTO!!
Citazione:smaniotto ha scritto:
chiedo scusa per le foto ma non riesco a scaricarle. Provvederò, abbiate pazienza, non ho tanta confidenza con il pc e devo appellarmi alle mie figlie! BUON VENTO!!
Se ti puo consolare non e' solo un tuo problema anchio mo associo sob! sob!SadsmileySadsmileySadsmiley comunque attendiamo con interesse.
Pagine: 1 2
URL di riferimento
  • I Forum di Amici della Vela: https://forum.amicidellavela.it/index.php
  • :