I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Randa nuova - Pieghe nuove
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Scusate ...ma le stecche ve le eravate ricordate?? Big GrinBig Grin
giuro che sto zitto fino a Pasqua.
Citazione:Mr. Cinghia ha scritto:
Scusate ...ma le stecche ve le eravate ricordate?? Big GrinBig Grin

giuro ... non avevo il coraggio di dirlo Big Grin
Citazione:Mr. Cinghia ha scritto:
Scusate ...ma le stecche ve le eravate ricordate?? Big GrinBig Grin

Stai punito Sad

Guarda bene: l'unica parte di vela che sta liscia è quella sotto le stecche, sopra le quali muoiono le pieghe. Questo significa che le stecche ci sono !!
Yes.
la butto là. all'interno della piega della inferitura c'è un sagolino. non è che è rimasto troppo tesato??
oppure è l'ombra delle crocette: non vedo che cimetta ci dovrebbe nella direzione delle pieghe...
Citazione:einstein ha scritto:
Sebastian, si sa che più curvi l'albero e più smagrisci la randa perchè la curva si mangia l'eccesso di tessuto, cioè il grasso; se continui a curvare l'albero, a randa già piatta, cosa si mangia? Quello che vedi è il risultato. Big GrinBig Grin
ciao

Scusate la mia ignoranza, ma se non capisco il 'perchè' faccio fatica a digerire il 'come'Sad
Non ho trovato nessuna spiegazione al perchè curvando l'albero la randa si smagrisce! E' da molto che mi ronza in testa, ma non riesco a non pensare che, curvando l'albero verso poppa, la logica mi dice che la testa d'albero si sposta verso poppa e si abbassa e, quindi, la balumina si lasca e, quindi, si apre svergolando e scaricando la spinta: ma qual'è il meccanismo di appiattimento?
Tu dici che la curva si 'mangia il grasso', ma come fa?
Io ho un 'palo' (Lambrusco)che riesco a curvare con il paterazzo forse di 10 cm in testa, ma all'altezza del boma se si sposta di 2 mm sarà tanto:come fa ad appiattire?
Grazie e vi assicuro che mi metterò dietro ... la lavagna randa con il cappello d'asinoDisapprovazioneDisapprovazioneDisapprovazione
Intanto, se lo trovate, BV
Mario
Citazione:Sebàstian ha scritto:
Alcune precisazioni:
- sono certo che il velaio sapesse perfettamente il modello di barca, ma quest'ultima è ben lontano dall'essere a punto sul rig - colpa nostra, non sua (che è stato messo al corrente e spero che tra domani e sabato possa 'agire'. Klaus è avvisato!;
- la randa mostra queste pieghe sempre, con venti testati sino a 22 nodi (dove ci serviva bella piatta, ma non così 'piegosa');
- l'albero (non ho foto, però) mi sembra abbia una flessione esagerata verso poppa a partire dalla seconda crocetta alla penna, e ciò nonostante la catenaria è impressionante dai 15 nodi in poi;
- il segno bianco sul boma non è la E ma il nastro che fissa la bugna al boma;
- effettivamente le sartie alte sono più tese rispetto alle basse e medie, ma era stato fatto perché si voleva ridurre un po' di catenaria senza (pigrizia:blushSmile dover smontare il rollafiocco per regolare lo strallo - cosa che andrà evidentemente fatta;
- non sono quindi le vele cinesi ad essere fatte meglio, ma è la barca che è regolata male;

Detto questo non riesco a capire come mai, nonostante la randa sia chiaramente piatta, si formino queste pieghe diagonali. Mi sfugge la dinamica, qualcuno sa chiarirmi please?

@Scornaj: Giorgio te lo saluto, ma non gli posso dire 'ti saluta Scornaj!'Smile

Grazie a tutti per le risposte e per gli eventuali ulteriori chiarimenti!
Leonardo io ho idea che avete un albero che è regolato a caz.... Cruciani non fa errori così banali sbagliando un giro d'albero su una barca da regata.
A mio parere avete le sartie basse troppo mollate e, nonostante cazzate di paterazzo per togliere catenaria, di fatto ottenete solo di abbassare la testa d'albero e la catenaria vi aumenta, a forza di cazzare il paterazzo avete incurvato troppo la TA ed il risultato e che la vela è fuori dalla sua curvatura sull'inferitura e la tela fa logicamente quelle pieghe
Citazione:snow-sea ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
Sebastian, si sa che più curvi l'albero e più smagrisci la randa perchè la curva si mangia l'eccesso di tessuto, cioè il grasso; se continui a curvare l'albero, a randa già piatta, cosa si mangia? Quello che vedi è il risultato. Big GrinBig Grin
ciao

Scusate la mia ignoranza, ma se non capisco il 'perchè' faccio fatica a digerire il 'come'Sad
Non ho trovato nessuna spiegazione al perchè curvando l'albero la randa si smagrisce! E' da molto che mi ronza in testa, ma non riesco a non pensare che, curvando l'albero verso poppa, la logica mi dice che la testa d'albero si sposta verso poppa e si abbassa e, quindi, la balumina si lasca e, quindi, si apre svergolando e scaricando la spinta: ma qual'è il meccanismo di appiattimento?
Tu dici che la curva si 'mangia il grasso', ma come fa?
Io ho un 'palo' (Lambrusco)che riesco a curvare con il paterazzo forse di 10 cm in testa, ma all'altezza del boma se si sposta di 2 mm sarà tanto:come fa ad appiattire?
Grazie e vi assicuro che mi metterò dietro ... la lavagna randa con il cappello d'asinoDisapprovazioneDisapprovazioneDisapprovazione
Intanto, se lo trovate, BV
Mario

Questa che vedi in veleria è una randa distesa sul pavimento, quindi piatta, e la curva a sinistra è l'inferitura che corrisponde alla massima curvatura dell'albero. Se raddrizzi quella curva, è ovvio che si creerà un avvallamento (grasso), mentre se vai oltre quella curva si creerà uno stiramento del tessuto. E' vero che uno dei tre vincoli (la penna) si sposta un po' indietro e si abbassa, ma gli altri (mura e base/scotta), rimangono al loro posto.
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ciao
Citazione:Sebàstian ha scritto:
Alcune precisazioni:
- sono certo che il velaio sapesse perfettamente il modello di barca, ma quest'ultima è ben lontano dall'essere a punto sul rig - colpa nostra, non sua (che è stato messo al corrente e spero che tra domani e sabato possa 'agire'. Klaus è avvisato!;
...
Disse uno che poi fece una brutta fine:Wink
Molti nemici, molto onore...
Quindi non te lo dico, lo penso e basta...4242
Ci si incrocia domenica, mon ami Tongue
Snow,
ti consiglio la lettura della guida alle regolazioni per 470 della north sail che trovi sul loro sito. li spiega meglio e con i disegnini quanto sto per dirti.
immagina l'albero come un arco (quello con le frecce) e le sartie sono la corta dell'arco. se 'accorci' o tendi la corda l'arco si flette. dove si flette? nella parte centrale, dove tu impugni l'arco e lo spingi in avanti. (ok, le parti che si piegano sono le estremità, che guardacaso si chiamano flettenti, ma la massima freccia si ha al centro) ora, l'arco è l'albero, le crocette sono il tuo braccio e la corda rappresenta le sarie. immagina di attaccare all'arco un bel pezzo di stoffa, vincolato contemporaneamente all'impugnatura a tutti i flettenti e alla corda. un pezzo di stoffa abbondante, che se fosse una randa sarebbe bella grassa. se tendi l'arco la corda si allontana dall'arco e tende la stoffa che si smagrisce. A ben veder la randa non è attaccata alle sartie (che del resto tirano verso il basso, mica indietro) ma è attaccata al boma, che possiamo considerare un punto fisso. ma la sostanza non cambia, flettendo l'albero la pancia dello stesso si curva e va verso prua, tirandosi dietro la randa, che essendo attaccata per l'angolo di scotta al boma si tira e si smagrisce. contemporaneamente però la testa d'albero come dici tu si sposta un po' verso polla, e quindi si apre la balumina, e la parte alta scarica: risultato: parte bassa magra, parte alta scarica: evviva abbiamo depotenziato la vela!
ora immagina (o prova se vuoi...) di avere una fazzoletto sul tavolo bello steso. poggia i due pollici su due punti quasiasi distanti tra loro 15 cm, e tira il fazzoletto premendo sul tavolo e allontanando i pollici. che succede? si formano delle pieghe da un pollice all'altro, esattamente nella direzione di tiro. se l'albero si tira tanta randa dall'inferitura e se dall'altro lato la base se ne tira altrettanto si formano delle pieghe nella direzione di tiro come nella foto. se fosse stata una deriva avrei detto che il vang era troppo cazzato, perchè sulle derive il vang fa piegare mooolto l'albero. guarda ad esempio questa foto che giustifica il detto comune che la randa del laser stimola la diuresi:
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
sul laser niet sartie, niet paterazzo niente. quindi se vuoi flettere l'albero l'unica è cazzare il vang, tanto. nona caso il vang del laser ha delel demoltipiche 15:1 una roba da 40'. La randa del laser ha l'inferitura/tasca perfettamente dritta: risultato come fletti l'albero ti si formano queste pieghe, certo se poi la vela è vecchia come la mia...(io 136, 174 è un po' più nuova e sono appena accennate. inoltre io cazzo più base degli altri di solito perche sono leggerino e devo togliermi potenza)
tirare il cunny serve a poco o niente, perchè non riduce la tensione tra punto di scotta e inferitura, semplicemente mette in tensione l'inferitura. il cunny ha come effetto a togliere le grizette che la vela ha sull'inferitura da scarica ma che non si propagano a partire dal punto di scotta. del resto, come potrebbe il cunny che tira in verticale lavorare sul punto di scotta che è così lontano e tira in orizzontale?
tripudio!!!!!!!!!!!!!!1 Ho capito!!!!!!!!!!!TongueTongueTongueTongueTongueTongue
Grazie ad einstein per la sintesi scientifica ed a ADL per l'esempio chiarissimo.
La vela NON è un' oppppppppinione!
BV
'ti consiglio la lettura della guida alle regolazioni per 470 della north sail che trovi sul loro sito. li spiega meglio e con i disegnini quanto sto per dirti.
immagina l'albero come un arco (quello con le frecce) e le sartie sono la corta dell'arco. se 'accorci' o tendi la corda l'arco si flette. dove si flette? nella parte centrale, dove tu impugni l'arco e lo spingi in avanti. (ok, le parti che si piegano sono le estremità, che guardacaso si chiamano flettenti, ma la massima freccia si ha al centro) ora, l'arco è l'albero, le crocette sono il tuo braccio e la corda rappresenta le sarie. immagina di attaccare all'arco un bel pezzo di stoffa, vincolato contemporaneamente all'impugnatura a tutti i flettenti e alla corda. un pezzo di stoffa abbondante, che se fosse una randa sarebbe bella grassa. se tendi l'arco la corda si allontana dall'arco e tende la stoffa che si smagrisce. A ben veder la randa non è attaccata alle sartie (che del resto tirano verso il basso, mica indietro) ma è attaccata al boma, che possiamo considerare un punto fisso. ma la sostanza non cambia, flettendo l'albero la pancia dello stesso si curva e va verso prua, tirandosi dietro la randa, che essendo attaccata per l'angolo di scotta al boma si tira e si smagrisce. contemporaneamente però la testa d'albero come dici tu si sposta un po' verso polla, e quindi si apre la balumina, e la parte alta scarica: risultato: parte bassa magra, parte alta scarica: evviva abbiamo depotenziato la vela!
ora immagina (o prova se vuoi...) di avere una fazzoletto sul tavolo bello steso. poggia i due pollici su due punti quasiasi distanti tra loro 15 cm, e tira il fazzoletto premendo sul tavolo e allontanando i pollici. che succede? si formano delle pieghe da un pollice all'altro, esattamente nella direzione di tiro. se l'albero si tira tanta randa dall'inferitura e se dall'altro lato la base se ne tira altrettanto si formano delle pieghe nella direzione di tiro come nella foto. se fosse stata una deriva avrei detto che il vang era troppo cazzato, perchè sulle derive il vang fa piegare mooolto l'albero. guarda ad esempio questa foto che giustifica il detto comune che la randa del laser stimola la diuresi:
sul laser niet sartie, niet paterazzo niente. quindi se vuoi flettere l'albero l'unica è cazzare il vang, tanto. nona caso il vang del laser ha delel demoltipiche 15:1 una roba da 40'. La randa del laser ha l'inferitura/tasca perfettamente dritta: risultato come fletti l'albero ti si formano queste pieghe, certo se poi la vela è vecchia come la mia...(io 136, 174 è un po' più nuova e sono appena accennate. inoltre io cazzo più base degli altri di solito perche sono leggerino e devo togliermi potenza)
tirare il cunny serve a poco o niente, perchè non riduce la tensione tra punto di scotta e inferitura, semplicemente mette in tensione l'inferitura. il cunny ha come effetto a togliere le grizette che la vela ha sull'inferitura da scarica ma che non si propagano a partire dal punto di scotta. del resto, come potrebbe il cunny che tira in verticale lavorare sul punto di scotta che è così lontano e tira in orizzontale?'

mettere nello shacker, agitare e buttare il tutto = poche idee e ben confuse!!
a me sembrava chiaro....Blush
nella progettazione di una randa una parte del grasso viene dalle riprese date nei ferzi, una parte dalla maggiorazione del 'giro d'albero' dato alla vela. naturalmente ogni velaio interpreta la flessione dell'albero a modo suo.
Con l'albero perfettamente diritto il giro d'albero della vela crea una maggiorazione del grasso nel bordo di ingresso della vela. con l'albero flesso il giusto e combaciante allo shape della vela resta il grasso dei ferzi. Flettendolo oltre non è che si va a mangiare grasso, si vanno a creare degli stiramenti nella vela. Con una vela in dacron la si puo stirare e magari togliere un po di pieghe ma con vele Hitech (quella in foto è in membrana)si rischia anche di danneggiare la vela.
Questo vale per tutte le vele, dal Laser in su. OGNIUNO TRAGGA LE SUE CONCLUSIONI
cIAO
Io, personalmente, sono sicuro che la vela è fatta bene. Allora il problema va ricercato nella regolazione dell'albero. se cazzando tutto back ottieni solo di stirare la randa così, allora probabilemnte avete una serie di problemi:


basse ed intermedie troppo lente rispetto alle alte, strallo troppo lento A maggior ragione, se lo strallo è lungo, quando cazzi tutto il patarazzo, la catenaria, invece che diminuire aumenta, perchè la testa dell'albero si 'abbassa'
Fast37: come fai ad esserne così certo, hai in in mano i dati/programmi di generazione della vela??
Da dietro il monitor noi possiamo solo fare delle supposizioni, l'unica certezza è che l'insieme albero/vela non vanno bene
Perchè conosco bene chi l'ha disegnata, ma anche chi l'ha incollata, cucita e rifilata. Poi tutti possono sbagliare, per carità però sarebbe un caso. Dunque, prima proverei a modificare l'albero e le rogolazioni. Tra l'altro, Difficile sbaglaire enormemente su di uno sparcraft Performance, che è un albero abbastanza standard.
Alt.

Noi abbiamo tesato molto le alte per ridurre la catenaria.

Il paterazzo serviva ad alleggerire un po' con 18 nodi, ma ovviamente la catenaria aumentava.

Non ci resta che raddrizzare questo albero e recuperare un giretto di strallo.
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