I Forum di Amici della Vela

Ciao a tutti,
mi è arrivato un tuff luff usato di un E37 compreso di strallo. Adesso lo vorrei sostituire al mio avvolgifiocco Furlex 200 senza disalberare (ho cercato sulla ricerca avanzata ma mi si blocca il computer).
Ho letto le istruzioni per lo smontaggio del furlex e penso di riuscire a combinare dalla parte della mura, ma per l' attacco sull' albero che devo fare?
Pensavo di lascare tutto il paterazzo, non toccare le sartie, mettere in forza due drizze (spi) al posto dello strallo murandole sulla mura del genoa e poi salire con il bansigo per smontare l' attacco che poi avrei mainato usando la drizza genoa. E' sicuro e corretto secondo voi?
Inoltre, si possono sconnettare gli estrusi di alluminio del furlex senza sfilarli dallo strallo per poterli immagazzinare o devo per forza trovare un posto dove mettere tutto l' avvolgifiocco (strallo, estrusi, tamburo, etc.) per lungo?
Grazie per l' attenzione e BV

Si. Di massima la procedura è questa. Dovreste essere in due, occhio a quando cali l' estruso del rollafiocco a non piegarlo eccessivamente.Il tutto prua in banchina, ovviamente....al caso dovrai mollare un po' anche le alte.
Se trovi un posto per rimessare lo strallo per lungo è tutto più facile quando lo rimonterai, ma ogni tanto disconnettere i segmenti non fa male per verificare lo stato delle viti (ossidazione)e delle giunzioni.

nel Furlex non c'è nessuna vite nelle giunzioni, per smontarlo a pezzi devi aprire uno Sta-lock, che poi non è detto che tu riesca a rimontare se deciderai di rimontare l'avvolgifiocco, quindi meglio se trovi un posto dove metterlo tutto intero.

per la procedura va bene quella che hai descritto.

premessa: non l'ho mai fatto!

però secondo me se non molli le alte non puoi scollegare/riattaccare vecchio e nuovo strallo, perchè negli armi acquartierati
le alte lavorano proprio su quello.

OK.
Grazie mille a tutti, ora mi sento piu' tranquillo a salire con il bansigo.
BV

Citazione:marbr ha scritto:
premessa: non l'ho mai fatto!

però secondo me se non molli le alte non puoi scollegare/riattaccare vecchio e nuovo strallo, perchè negli armi acquartierati
le alte lavorano proprio su quello.

procedura piu' corretta (se ben ricordo).

Cazzare bene il paterzzo.
Mollare due giri di alte e due di basse.
Mollare il paterazzo.
Cazzare le due drizze di prua.
Salire con la drizza randa e l'alto attaccato alla cintura( che ti servira' a calare l'estruso una volta mollato).
Molla l'estruso dall'albero e attaccaci l'alto che hai in cinutra.
Fai mollare la base dell'estuso.
Cala tutto facendo molta attenzione a non piegare nulla (occhio quando scapoli il pulpito).
Aggancia il tuff alla base e issa il tuff stesso con l'alto.
Aggancia il tuff in testa ( e nastra bene con agglomerante).
Scendi dall'albero.
Punta il tuff.
Molla le due drizze.
Cazza il paterazzo.
Ricazza le alte e le basse di due giri.
Molla il paterazzo.
Regola il TUFF.

Buon lavoro mi pare di non aver dimenticato nulla!

Ti dico come faccio io:
- mollo tutto il paterazzo
- attacco una o due drizze spi alle bitte di prua facendogli un 8 attorno (in modo da far lavorare tutta la base dell'attacco), se metti le drizze sulla mura della vela poi ti danno fastidio perchè interferiscono con il tamburo dell'avvolgifiocco e ti mettono in tiro ancor di più lo strallo.
- cazzo le drizze spi a ferro, alternandole fino a che non ce la faccio più, al winch i kg sono tanti ma se vai a controllare sulla bitta la drizza è cazzata un terzo che sul winch.
- verifico che ci sia abbastanza catenaria per staccare l'avvolgifiocco dal basso, se così non fosse, tiro due bestemmie e allento le alte di 10 giri e torno a cazzare le drizze spi.
- stacco l'avvolgifiocco dal basso e lo porto all'esterno della barca dal lato della banchina, oppure verso prua, dipende dall'ormeggio, ma sempre fuori dal pulpito e draglie, e lo lego che non se ne vada in giro.
- salgo in testa, mi faccio mandare su la drizza genova dall'amico' e lego con un parlato alla base del terminale dello strallo inox, non del profilo di alluminio.
- apro la cupiglia intanto che il perno è fermo dal peso dello strallo.
- mi faccio mettere in tiro la drizza genova fino a che il perno gira senza fatica, quindi stacco lo strallo.
- scendo dall'albero, vado alla drizza genova mentre 'l'amico' prende il tamburo dell'avvolgifiocco e lo accompagna lungo la banchina, io filo la drizza con garbo fino a che il tamburo e a terra, in questa fase non bisogna far fare pieghe eccessive la profilo, se c'è bisogno è meglio scavallate lo strallo dalle sartie, come si fa con le drizze.
- nello stesso modo attacco il tuff-luff e lo isso in testa, anzi 10 cm meno della testa, che poi me lo tiro su di peso per attaccarlo tanto è leggero.
- vado in testa, attacco il tuff-luff, scendo e l'attacco di sotto.
- regolo lo strallo come da tabella di bordo, e se le ho mollate, ricazzo le alte, due giri alla volta per parte mi raccomando.

ci ho messo più a scriverlo che a farlo

Il Furlex è il più semplice che esista per fare sto lavoro, non soffre nemmeno grossi imbandi, ma non si può smontare a pezzi, che comunque non è un operazione consigliabile per nessun avvolgifiocco, oltre al tempo per rimontarlo si incappa di sicuro in grani o viti bloccare e dopo incominciano i guai.

Lo strallo con l'avvolgifiocco può essere lasciato in un cantiere, lungo qualche banchina di circoli che lo permettono, oppure dipende dal caso, alcuni lo legano pure appeso sotto ai pontili galleggianti .

la procedura di Zanki mi sembra più precisa. Aggiungerei che bisogna verificare che non sia in forza l'amantiglio del boma, nel caso mollare anche scotta randa, vang, o l'amantiglio.
Non farei un parlato per assicurare l'avvolgifiocco, ma un nodo di bozza (eventualmente un prusik o marchand per gli alpinisti).
Non starei a scendere e risalire, ma è meglio farsi mandare su lo strallo cavo, agganciarlo e solo dopo scendere.
NON USARE i moschettoni delle drizze per andare su o per tirare avanti l'albero.
Ed infine fate attenzione a dove riponete l'avvolgifiocco, se all'interno di un cantiere o rimessaggio è preferibile che sia sollevato da terra (se volete ritrovarlo intero).

Citazione:sailor13 ha scritto:

..Ed infine fate attenzione a dove riponete l'avvolgifiocco, se all'interno di un cantiere o rimessaggio è preferibile che sia sollevato da terra (se volete ritrovarlo intero).

..Se sta in un cantiere andatevelo a guardare spesso...per non trovarvelo ricoperto da residui di antivegetativa che all' alluminio proprio bene non fa...

Citazione:sailor13 ha scritto:
la procedura di Zanki mi sembra più precisa.

Eccheprecisino!!! Io aggiungerei.
Mentre sali evita di toglierti le caccole dal naso che se ti scivolano giu' rischi di rigare il gel coat della barca!

Bravo Zanki, guarda che scherzo!

Pero' pero'...una cazzatina al back prima di smollare e tirare le sartie a freddo io la darei. Sei d'accordo?

Citazione:italpa ha scritto:
[quote]sailor13 ha scritto:
..Se sta in un cantiere andatevelo a guardare spesso...per non trovarvelo ricoperto da residui di antivegetativa

O per ritrovarvelo e basta!
Magari se possibile, smontate l'avvolgitore della base e lasciate solo gli estrusi.

Siete fantastici.
BV[:259][:255]

Citazione:Mr. Cinghia ha scritto:

Citazione:sailor13 ha scritto:
la procedura di Zanki mi sembra più precisa.

Eccheprecisino!!! Io aggiungerei.
Mentre sali evita di toglierti le caccole dal naso che se ti scivolano giu' rischi di rigare il gel coat della barca!

Bravo Zanki, guarda che scherzo!

Pero' pero'...una cazzatina al back prima di smollare e tirare le sartie a freddo io la darei. Sei d'accordo?

dipende dalla barca, io spero sempre di evitare di mollare le alte, poi alcune volte c'è pure il mast jack