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Versione completa: lavori carena
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Per rimediare a svariati danni che la carena ha subito nel corso degli anni (per colpa dei precedenti armatori) e poi riparati in maniera barbara, si rende necessario aprire la barca, separare la coperta dallo scafo, e creare uno strato di vetroresina e lanavetro nella parte interna dell'opera viva (ci sarà un aumento di peso di circa 80 Kg).
Ciò detto, giacché si apre la barca, mi consigliate/suggerite qualche intervento da fare che può tornare utile in futuro?
Io ho suggerito di inserire dei rinforzi per montare eventualmente in futuro altre bitte o altri winches.
C'è qualcos'altro che è il caso di fare ora?
Grazie Smile
ma sei sicuro di voler intreprendere quest' impresa? non è che vai a spendere più del valore della barca?
'Frappettini' ha ragione, controlla bene!!!
Effettivamente ci ho pensato: ma l'errore è stato fatto quando ho comprato questa barca, facendomi fregare da pivello ignorante. 'Spese da inesperienza', le chiamo io! Wink
A questo punto l'unico obiettivo è assicurare alla barca una vita più lunga possibile. Smile
E i conti sono presto fatti: la barca ormai è comprata, e non si può tornare indietro (Pur volendo, dato lo stato generale, a chi e a quanto dovrei venderla? 1000 euro? Ma sono quelli che se ne sono andati tra alaggio, invaso, randa nuova...)
Con questi lavori, considerando alaggio, varo, invaso, trasporto e interventi minori, si spendono 2000 euro. Con la stessa cifra, trovo 1 barca in condizioni migliori? Non credo... Blush
E allora... vada per quest'anno con le spese grosse, e almeno potrò navigare tranquillo e magari andare veloce in qualche regatina locale! Cool
Può essere un discorso ragionevole?
Sotto questo aspetto credo che tu abbia ragione. Cerca di non spendere molto. Punta più sulla sicurezza. BV
Sei sicuro che devi separare l'opera viva dalla morta?E' la prima volta che lo sento.Non sarà che devi separare la coperta dallo scafo?Non so di che barca si tratta,ma mi sembra un lavoro tecnicamente fattibile,ma dopo la farai controllare dal RINA?
Grazie Cauro... Smile ho corretto il mio post.
Insomma, si tratta di andare a lavorare sulla carena, ma dall'interno e non dall'esterno.
Si tratta di un'Alpa 550. Perché farla vedere al RINA? Che cosa sarebbe?Blush
Perdonami Jago ... ma non capisco !!! Blush
Ma, a che serve staccare la coperta dallo scafo se devi intervenire all'interno dell'opera viva ???
Facciamo un pochino di chiarezza :
l'opera viva è la parte dello scafo che rimane immersa, dalla linea di galleggiamento in giù, dalla linea di galleggiamento in sù è opera morta.
Immagino che se ha subito dei danni ... saranno graffi o urti esterni !
Facci capire un pochino meglio, magari posta qualche foto !!!Smile
Allora, provo a spiegarmi meglio, considerando la mia ignoranza da un punto di vista di termini tecnici, e la mia inesperienza per quanto riguarda questi lavori. Blush Purtroppo non ho foto, che altrimenti potrebbero essermi d'aiuto.
Dunque, la carena, nel corso degli anni, ha subito urti e altri danni. Purtroppo, i precedenti armatori, anziché intervenire con delle riparazioni idonee, hanno usato lo stucco per poter coprire alla men peggio i buchi nella parte inferiore dello scafo. Per poterli riparare a regola d'arte, a questo punto è necessario intervenire anche dalla parte interna dell'opera viva. Ecco perché la barca va scoperchiata. In questo modo si dovrebbero riparare tutti i punti critici, e magari rinforzare lo scafo lì dove risulta indebolito.
Sono stato più chiaro? Smile
Si, sei stato più chiaro !
Secondo me tu devi intervenire principalmente dall'esterno, togliere tutto lo stucco, ripulire e rilaminare !
nella compravendita, anche tra privati, c'è una clausola sui vizi occulti, se non ricordo male, che può invalidare il contratto anche a distanza di tempo.
se hai un amico legale consultalo, se poi vuoi scaricarti un contratto 'tipo' credo che sul sito di bolina ce ne sia uno.
Non avendo io le capacità, sta facendo tutto un cantiere.
Io sapevo che, per riparare i buchi su uno scafo, si interviene dall'interno, inserendo 'listelli' di resina a più strati, sovrapponendoli a incrociare, e via via sempre più lunghi, in modo da ottenere una copertura solida. E questo è quello che poi mi ha detto anche il signore che se ne sta occupando.
In aggiunta a ciò, si pensava di fare uno altro strato di resina+vetroresina, per irrobustire lo scafo, deboluccio in alcuni punti.... può andare bene, così?
Io voglio darti un consiglio, ma soprattutto fare una premessa: quando i lavori da effettuare su una barca assumono connotati importanti che rientrano nella idoneità alla navigazione della barca stessa, si tratta di interventi straordinari che richiedono l'approvazione dell'Ente preposto (RINA o altro equiparato e certificato). In altri Paesi come la Germania questo non esiste ma solo perchè la responsabilità viene affidata completamente all'armatore compreso tutto ciò che ne deriva anche in termini di assicurazione e risarcimento per danni provocati a se stessi ed a altre imbarcazioni. Non conoscendo l'entità del tuo intervento, ma supponendo che la superficie interessata sia piuttosto estesa, il suggerimento che ti darei è lo stesso di quello di Cauro. Ma ne vale la pena? Se così fosse, te la sentiresti di considerare affidabile lo scafo sul quale avrai messo le mani? Non ti offendere ma se non hai ravvisato l'importanza dell'esistenza del Rina, non vorrei che ti avventurassi in una strada con troppa superficialità, sia progettuale che operativa. Io non credo sia una cosa molto ben fatta e nonostante le alcune migliaia di euretti che hai già speso. Chiedi consiglio ad un cantiere qualificato per quantificare il danno e il costo di un eventuale intervento 'sicuro'. Però rispetto anche le tue idee WinkWinkWink
Dunque, non sapevo neppure dell'esistenza del RINA! Blush
In ogni caso, dei lavori se ne sta occupando un cantiere...
Grazie di tutti i consigli, sono ben accetti e stimolanti a cercare la migliore soluzione.Big Grin
Per ora, sto valutando se e come far valere la clausola sui vizi occulti!Wink
Fermati!
Se pensi di far causa ( non ne vale la pena ) devi congelare o perlomeno documentare ufficialmente la situazione al momento in cui scopri il vizio occulto, comunicando e dando il tempo alla controparte di controllare quello che stai dicendo.
Altrimentii, se non già da ora, sono cavoli tuoi.
Non so cosa vuoi fare esattamente ma guarda che molto probabilmente stai buttando più soldi di quello che ti costerebbe una nuova. Per ritrovarti poi con un qualcosa che ancor di più non vale quello che che ti è costato.
Con un 5.50 non credo sia soggetto a nessun vincolo o controllo RINA, ma mai dire mai.
Citazione:stevern ha scritto:
Io voglio darti un consiglio, ma soprattutto fare una premessa: quando i lavori da effettuare su una barca assumono connotati importanti che rientrano nella idoneità alla navigazione della barca stessa, si tratta di interventi straordinari che richiedono l'approvazione dell'Ente preposto (RINA o altro equiparato e certificato). In altri Paesi come la Germania questo non esiste ma solo perchè la responsabilità viene affidata completamente all'armatore compreso tutto ciò che ne deriva anche in termini di assicurazione e risarcimento per danni provocati a se stessi ed a altre imbarcazioni. Non conoscendo l'entità del tuo intervento, ma supponendo che la superficie interessata sia piuttosto estesa, il suggerimento che ti darei è lo stesso di quello di Cauro. Ma ne vale la pena? Se così fosse, te la sentiresti di considerare affidabile lo scafo sul quale avrai messo le mani? Non ti offendere ma se non hai ravvisato l'importanza dell'esistenza del Rina, non vorrei che ti avventurassi in una strada con troppa superficialità, sia progettuale che operativa. Io non credo sia una cosa molto ben fatta e nonostante le alcune migliaia di euretti che hai già speso. Chiedi consiglio ad un cantiere qualificato per quantificare il danno e il costo di un eventuale intervento 'sicuro'. Però rispetto anche le tue idee WinkWinkWink

E' un'Alpa 550, forse un Paiardi R18, CINQUE METRI E MEZZO, il RINA cosa dovrebbe verificare e perchè? Ed il risultato di questa verifica, dove verrebbe trascritto?
Scherzavo! Big GrinBig GrinBig Grin
Per quello che vale la barca, non avevo minimamente intenzione di mettere in mezzo azzeccagarbugli vari! Wink
Tornando al topic, devo approfittarne per far fare qualche altro rinforzo/lavoro/predisposizione, approfittando della situazione, o va bene così?
Ho parlato di RINA poichè non era specificato il tipo di barca.Bisognerebbe chiarire la differenza tra buchi e falle.In questo secondo caso si devono mettere le toppe di grandezze a scalare anche dall'esterno,non potendo dall'interno.I cantieri tendono a ingigantire i lavori sia per maggiori introiti ,sia per mettersi al sicuro per il risultato finale.Ma ce ne sono anche altri che fanno tutto in economia,salvo che per l'armatore.
Anche se fai tutto uno strato di resina all' internno, sarà fine e lavorato alla quel che vien, soldi buttati, dovrai scoperchiare perchè non hai accesso, ma mi sembra esagerato, anche perchè poi a richiudere, con un costo di 2000 €. totali, ti viene un lavoro raffazzonato che peggiora invece che migliorare.
Dovresti vedere uno per uno questi urti e ripararli bene con epossidica dall' esterno, o al limite in 1 o 2 punti dove necessario ti crei l' accesso in una piccola parte di coperta.
Ma la barca imbarca acqua, o ha problemi?
A parte che andare dal legale per una barca fa ridere, non credo che possano chiamarsi vizi occulti, magari sono normali stuccature.
Comunque diffida del lavoro che hai descritto, e se lo fai dopo che l' avrai fatto la barca non avrà acquistato in sicurezza, perchè avrai problemi dal rimontaggio della coperta,e ne anche in valore.
Per avere qualche consiglio sul lavoro, dovresti almeno dire perchè lo vuoi fare, quali problemi ha la barca, e qualche foto.

Mario
Citazione:Montecelio ha scritto:
Citazione:stevern ha scritto:
Io voglio darti un consiglio, ma soprattutto fare una premessa: quando i lavori da effettuare su una barca assumono connotati importanti che rientrano nella idoneità alla navigazione della barca stessa, si tratta di interventi straordinari che richiedono l'approvazione dell'Ente preposto (RINA o altro equiparato e certificato). In altri Paesi come la Germania questo non esiste ma solo perchè la responsabilità viene affidata completamente all'armatore compreso tutto ciò che ne deriva anche in termini di assicurazione e risarcimento per danni provocati a se stessi ed a altre imbarcazioni. Non conoscendo l'entità del tuo intervento, ma supponendo che la superficie interessata sia piuttosto estesa, il suggerimento che ti darei è lo stesso di quello di Cauro. Ma ne vale la pena? Se così fosse, te la sentiresti di considerare affidabile lo scafo sul quale avrai messo le mani? Non ti offendere ma se non hai ravvisato l'importanza dell'esistenza del Rina, non vorrei che ti avventurassi in una strada con troppa superficialità, sia progettuale che operativa. Io non credo sia una cosa molto ben fatta e nonostante le alcune migliaia di euretti che hai già speso. Chiedi consiglio ad un cantiere qualificato per quantificare il danno e il costo di un eventuale intervento 'sicuro'. Però rispetto anche le tue idee WinkWinkWink

E' un'Alpa 550, forse un Paiardi R18, CINQUE METRI E MEZZO, il RINA cosa dovrebbe verificare e perchè? Ed il risultato di questa verifica, dove verrebbe trascritto?
Bravo Pino che rimetti la palla al centro, io mi sono trattenuto, di certo al Rina di una barca di 6,5 gli frega poco e niente.

Tornando a jago84 e riguardo ai lavori sono sorpreso che per una riparazione interna si debba scoperchiare una barca, temo che vista la tua scarsa esperienza il cantiere ti stia prendendo per i fondelli.
Per far fare un lavoro del genere ad un cantiere ci sono solo due condizioni:
1 essere Dapnia
2 fidarsi del cantiere

Se ti manca uno dei due requisiti fai il lavoro in economia e impara a farlo da solo
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