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Versione completa: pannelli solari - regolatore di carica
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Quanto ho detto e' riferito solo a pannelli per ricarica di accumulatori da 12V nominali (che non sono installati in serie) ed in particolare (lo ho specificato) e' applicabile a prodotti di vecchio tipo (lo ho specificato) che non avevano diodi di blocco ed erano realizzati con una tecnica costruttiva che in assenza di luce dava delle tensioni massime inverse alla giunzione piuttosto basse. Ribadisco cio' che ho detto (che e' coerente con l'osservazione) : i nuovi tipi non hanno alcuno di questi problemi e la mia sintetica spiegazione mirava proprio a spiegare che sono da ritenere ormai infondati timori del tipo espresso (ho chiaramente indicato che i pannelli sono gia' dotati di tali diodi).
NOTA : i diodi di 'bypass' (per bypass si intende tecnicamente il collegamento che, in parallelo, fa fluire la corrente su di se in luogo del circuito sotto protezione) sono previsti per limitare l'effetto d'ombra in caso di pannelli in serie ma, piu' che altro, per evitare di sottoporre uno dei pannelli ad una eccessiva tensione inversa che lo danneggerebbe, i diodi di 'blocco' lavorano in serie ai pannelli per evitare l'inconveniente di cui ho parlato, le attuali tecniche costruttive generano i diodi direttamente a livello di singola cella che, automaticamente, e' protetta.
Citazione:IanSolo ha scritto:
Quanto ho detto e' riferito solo a pannelli per ricarica di accumulatori da 12V nominali (che non sono installati in serie) ed in particolare (lo ho specificato) e' applicabile a prodotti di vecchio tipo (lo ho specificato) che non avevano diodi di blocco ed erano realizzati con una tecnica costruttiva che in assenza di luce dava delle tensioni massime inverse alla giunzione piuttosto basse. Ribadisco cio' che ho detto (che e' coerente con l'osservazione) : i nuovi tipi non hanno alcuno di questi problemi e la mia sintetica spiegazione mirava proprio a spiegare che sono da ritenere ormai infondati timori del tipo espresso (ho chiaramente indicato che i pannelli sono gia' dotati di tali diodi).
NOTA : i diodi di 'bypass' (per bypass si intende tecnicamente il collegamento che, in parallelo, fa fluire la corrente su di se in luogo del circuito sotto protezione) sono previsti per limitare l'effetto d'ombra in caso di pannelli in serie ma, piu' che altro, per evitare di sottoporre uno dei pannelli ad una eccessiva tensione inversa che lo danneggerebbe, i diodi di 'blocco' lavorano in serie ai pannelli per evitare l'inconveniente di cui ho parlato, le attuali tecniche costruttive generano i diodi direttamente a livello di singola cella che, automaticamente, e' protetta.
Iansolo non è così. Non esistono pannelli di nuovo tipo e di vecchio tipo, sono sempre stati costruiti e venduti nello stesso modo ed i diodi di blocco non ci sono mai stati nei pannelli poichè si prevede che siano montati con regolatore di carica dove c'è il diodo di blocco, metterne altri come suggerivi fa solo aumentare le perdite. I diodi di by-pass invece sono sempre stati montati per evitare i problemi citati in caso di collegamento in serie, nel collegamento in parallelo, ripeto, non ci sono problemi di perdite.

Le attuali tecniche costruttive non generano nessun diodo a livello di singola cella e non ci sono protezioni di sorta se non quelle citate (diodi di bypass).

Il termine 'diodi di collegamento' è un termine che in tanti anni di lavoro nel settore fotovoltaico (ho un'azienda dal 1999) non ho mai sentito usare ed in genere i termini usati sono diodo di blocco e diodo di bypass, non ho ancora capito a quale di questi due tu ti riferisca.

Comunque non è importante e credo che per le nozioni utili al diportista si sia detto anche troppo, ciao.
Forse, parlando di nuovo tipo e vecchio tipo, ci riferiamo ad epoche diverse, io mi occupavo di queste cose (semiconduttori) a livello di laboratorio di ricerca gia´dal 1965 che e' un po' piu' lontano del 1999 e, forse, la mia terminologia puo' sembrare strana. Comunque concordo che per il diportista non e' importante e le informazioni fornite sono sufficienti, chissa', pero', che un giorno capiti di incontrarci e condividere le rispettive esperienze (io ho lasciato l'attivita' da alcuni anni).
Citazione:kermit ha scritto:
Per il bianconiglio

L'interruttore sul regolatore solare non si mette e non si spegne la notte, il consumo di un led (ammesso che resti acceso perchè in genere di notte si spegne automaticamente)

ahimè,non è proprio così:alcuni regolatori mantengono un led rosso acceso per indicare che il pannello non carica e, per alimentare tale lucina,assorbono(poco ma lo fanno)dalla batteria.se/come/quando staccare o attaccare il pannello è cosa molto soggettiva:meglio poter scegliere con un interruttore,secondo me


Citazione:
Il voltaggio di un pannello non dipende se è monocristallino o policristallino ma dalla configurazione delle celle in serie/parallelo poi bisogna sapere di che voltaggio si parla Voc,Vmp o Vsc perchè se parlate di voltaggi diversi non vi capirete mai.

Ciao
vero ma snow-sea,mi par di capire,non vuol approfondire i vari voc,vmp,etc. ma capire se il suo regolatore gli da la sicurezza necessaria per evitare di sbruciacchiare il tutto. Risposta, secondo me:glie la da (la sicurezza,ehBig Grin)
ciao
Citazione:ilbianconiglio ha scritto:
Citazione:kermit ha scritto:
Per il bianconiglio

L'interruttore sul regolatore solare non si mette e non si spegne la notte, il consumo di un led (ammesso che resti acceso perchè in genere di notte si spegne automaticamente)

ahimè,non è proprio così:alcuni regolatori mantengono un led rosso acceso per indicare che il pannello non carica e, per alimentare tale lucina,assorbono(poco ma lo fanno)dalla batteria.se/come/quando staccare o attaccare il pannello è cosa molto soggettiva:meglio poter scegliere con un interruttore,secondo me


Citazione:
Il voltaggio di un pannello non dipende se è monocristallino o policristallino ma dalla configurazione delle celle in serie/parallelo poi bisogna sapere di che voltaggio si parla Voc,Vmp o Vsc perchè se parlate di voltaggi diversi non vi capirete mai.

Ciao
vero ma snow-sea,mi par di capire,non vuol approfondire i vari voc,vmp,etc. ma capire se il suo regolatore gli da la sicurezza necessaria per evitare di sbruciacchiare il tutto. Risposta, secondo me:glie la da (la sicurezza,ehBig Grin)
ciao
Un led rosso acceso ha un consumo a volte nemmeno misurabile per quanto basso, ma se metti un interruttore poi devi avere la sveglia con le effemeriti al mattino perchè se ti perdi 10 muinuti di carica quell'energia persa potrebbe rappresentare il consumo di un led rosso per 3 anni; immagino poi quando hai la barca ormeggiata in porto, che fai vai tutte le sere e tutte le mattine a staccare e ad attaccare l'interruttore?

Riguardo ai voltaggi non si bruciacchia nulla i regolatori di carica hanno un ampio voltaggio di tolleranza e se pure si è completamente ignoranti e si sbaglia pannello ci sono anche le protezioni.
Della serie c'è poco da inventare in materia e basta rispettare le istruzioni d'uso di ogni regolatore/pannello ecc
Citazione:IanSolo ha scritto:
Forse, parlando di nuovo tipo e vecchio tipo, ci riferiamo ad epoche diverse, io mi occupavo di queste cose (semiconduttori) a livello di laboratorio di ricerca gia´dal 1965 che e' un po' piu' lontano del 1999 e, forse, la mia terminologia puo' sembrare strana. Comunque concordo che per il diportista non e' importante e le informazioni fornite sono sufficienti, chissa', pero', che un giorno capiti di incontrarci e condividere le rispettive esperienze (io ho lasciato l'attivita' da alcuni anni).
I primi moduli commerciali per uso civile sono stati prodotti negli anni '70. Io ne ho uno a casa che credo sia del 1977 (ha 34 anni ed ancora funziona!!!) e, a parte il processo di metallizzazione delle celle che veniva fatto (almeno a vederlo) con una specie di stagnatura, per il resto la tecnologia è sempre stata la stessa anche sul collegamento dei diodi non è cambiato nulla.
Nel 1965 avrai lavorato su pannelli non commerciali destinati ai primi satelliti artificiali ma la costruzione di questi era e rimane diversa da quelli civili. Se mi dici cosa intendi per diodo di collegamento ci capiamo meglio
Dove hai trovato nei miei scritti le parole 'diodo di collegamento' ? Non lo ho mai usato, ho usato invece la definizione 'diodo di blocco' per intendere la funzione svolta da un diodo posto in serie (che e', appunto, quella di 'bloccare' la corrente inversa).
Forse stiamo, semplicemente dicendo le stesse cose ma in modo diverso e, a causa di una troppo affrettata lettura, e' stato frainteso qualche cosa (un forum non e' il luogo migliore per fare discorsi un po' meno di semplici).
Citazione:IanSolo ha scritto:
Dove hai trovato nei miei scritti le parole 'diodo di collegamento' ? Non lo ho mai usato, ho usato invece la definizione 'diodo di blocco' per intendere la funzione svolta da un diodo posto in serie (che e', appunto, quella di 'bloccare' la corrente inversa).
Forse stiamo, semplicemente dicendo le stesse cose ma in modo diverso e, a causa di una troppo affrettata lettura, e' stato frainteso qualche cosa (un forum non e' il luogo migliore per fare discorsi un po' meno di semplici).
Mi sembrava di averlo letto ma forse mi confondo con diodi di separazione ad ogni modo non diciamo cose molto dissimili a parte qualche precisazione sulle celle e la costruzione dei moduli
Concordo.
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