Citazione:Guido C ha scritto:
Perchè il Pardo è fallito? perchè è cresciuto in un momento di soldi facili e ci si è accorti che si poteva guadagnare bene anche lavorando male. Con mia moglie ho acquistato il primo (nome di un vino ligure) dell'adriatico. Ha fatto osmosi in un anno,faceva acqua dai perni della chiglia e il costruttore mi ha mandato un pennello ed un vaso di resina. Mi è stato consegnato con un motore a benzina che aveva l'olio nero, il color verde esterno del motore, sbrecciato, e che non partiva perchè gli elettrodi delle candele si toccavano. Non ho mai avuto la licenza di navigazione perchè era immatricolato come barca da pesca.Ho sempre ritenuto che il motore fosse usato.
Molto strano, sopratutto per chi conosceva bene come era organizzato e come costruiva il cantiere del Pardo, e ha visitato più volte il cantiere.
Puoi darci qualche informazione di più, il vino ligure era lo Sciacchetrà? come si chiamava il modello che hai comprato?In che anno? Motore a benzina? non credo che il cantiere del Pardo abbia mai fornito una barca con motore a benzina. Se è il primo modello in adriatico deve essere un GS 34.
Per inciso lo Sciacchetrà, barca di quasi 8 mt, lo faceva Barberis, altro cantiere, altro livello costruttivo e di attenzione al cliente,
questo si fallito perchè lavorava male.
Insomma se ci spieghi meglio, prima di
tirare conclusioni cosi drastiche.
Citazione:pegaso ha scritto:
Citazione:Guido C ha scritto:
Perchè il Pardo è fallito? perchè è cresciuto in un momento di soldi facili e ci si è accorti che si poteva guadagnare bene anche lavorando male. Con mia moglie ho acquistato il primo (nome di un vino ligure) dell'adriatico. Ha fatto osmosi in un anno,faceva acqua dai perni della chiglia e il costruttore mi ha mandato un pennello ed un vaso di resina. Mi è stato consegnato con un motore a benzina che aveva l'olio nero, il color verde esterno del motore, sbrecciato, e che non partiva perchè gli elettrodi delle candele si toccavano. Non ho mai avuto la licenza di navigazione perchè era immatricolato come barca da pesca.Ho sempre ritenuto che il motore fosse usato.
Molto strano, sopratutto per chi conosceva bene come era organizzato e come costruiva il cantiere del Pardo, e ha visitato più volte il cantiere.
Puoi darci qualche informazione di più, il vino ligure era lo Sciacchetrà? come si chiamava il modello che hai comprato?In che anno? Motore a benzina? non credo che il cantiere del Pardo abbia mai fornito una barca con motore a benzina. Se è il primo modello in adriatico deve essere un GS 34.
Per inciso lo Sciacchetrà, barca di quasi 8 mt, lo faceva Barberis, altro cantiere, altro livello costruttivo e di attenzione al cliente,
questo si fallito perchè lavorava male.
Insomma se ci spieghi meglio, prima di
tirare conclusioni cosi drastiche.
Quoto Pegaso, c'è qualcosa che non mi quadra nel tuo intervento....
Citazione:Giorgio ha scritto:
Il pardo ha avuto almeno due tracolli dovuti ai ritiri.Piazzale pieno di usati....altro che cattiva costruzione.
caro Giorgio permettimi di dissentire....
i tracolli di un'azienda sono spesso dovuti a un mix di cose....
dal 1970 ad oggi la filosofia 'nautica' è cambiata molto, e i cantieri, che erano comunque piccole realtà artigianali, hanno dovuto fare scelte spesso più grandi di loro.
La vera svolta qualitativa, senza mettere muri, si ha tra gli anni 90-95.
Se poi ti riferisci ai tracolli recenti, al piazzale pieno di 50 piedi nuovi, e ovviamente ai tanti usati che il mercato gli ha imposto di ritirare, beh ti assicuro che negli ultimi anni il cantiere del pardo viveva di solo nome. La qualità costruttiva era (è) pressochè allineata ai diretti concorrenti francesi.
Anch'io penso che le più riuscite siano il 34,39 e 45.
Io ho un 42 del 1994: per me è una barca molto ben fatta, dove ovunque si nota una qualità costruttiva 'che non badava a spese'.
Purtroppo ora il mercato vuole altro, e i costruttori si sono semplicemente adeguati....
BV
per pegaso......purtroppo non sono così pratico come te.....ho iniziato ad andare a vela da soli 4 anni e tutto quello che sò è ben poco confronto a Voi....
la mia domanda era solo se dal xxxx il cantiere non è stato più all'altezza del suo nome!
quando passeggio tra le banchine i GS sono sempre tappa di pellegrinaggio
(tutti)
Citazione:baltha ha scritto:
[
caro Giorgio permettimi di dissentire....
i tracolli di un'azienda sono spesso dovuti a un mix di cose....
dal 1970 ad oggi la filosofia 'nautica' è cambiata molto, e i cantieri, che erano comunque piccole realtà artigianali, hanno dovuto fare scelte spesso più grandi di loro.
La vera svolta qualitativa, senza mettere muri, si ha tra gli anni 90-95.
Se poi ti riferisci ai tracolli recenti, al piazzale pieno di 50 piedi nuovi, e ovviamente ai tanti usati che il mercato gli ha imposto di ritirare, beh ti assicuro che negli ultimi anni il cantiere del pardo viveva di solo nome. La qualità costruttiva era (è) pressochè allineata ai diretti concorrenti francesi.
Anch'io penso che le più riuscite siano il 34,39 e 45.
Io ho un 42 del 1994: per me è una barca molto ben fatta, dove ovunque si nota una qualità costruttiva 'che non badava a spese'.
Purtroppo ora il mercato vuole altro, e i costruttori si sono semplicemente adeguati....
BV
Fino a prima di questa crisi, il piazzale era pieno si' ma di barche gia' vendute e l'usato veniva ritirato a prezzi che consentiva loro di smaltirlo velocemente. Poi le emergenze impongono scelte al buio che sono, per chi non ha un certa solidita' finanziaria, mortali....
Citazione:AlessandroKirie ha scritto:
Se ho capito io, Guido intendeva dire di essere passato al 343 DOPO un'esperienza negativa con uno Sciacchetra (primo in adriatico).
Se posso dire, non sono d'accordo con il giudizio dato da Pegaso riguardo al cantiere Barberis.
Ai tempi dello sciacchetra (e più ancora dello Show 29 e 34) il cantiere lavorava benissimo e lo dimostra il numero di barche ancora in giro in ottimo stato.
Magari, a quei tempi le produzioni erano modeste e poco standardizzate per tutti e ci sta che uno dei primi modelli potesse avere magagne.
La crisi è venuta molto dopo ed era dovuta a fattori diversi, come l'aver voluto differenziare l'attività in campi molto distanti fra loro.
Poi,l'apertura del cantiere a Malta. E da lì il declino. Ma sono fatti molto successivi.
Non voglio infierire, ma proprio i 29 e i 34 e il 42 poi, che erano dei bei progetti dal punto di vista velico hanno dimostrato nel tempo che la qualità della costruzione e degli impianti non era eccelsa, anzi... e chi ne ha comprato uno usato molte volte si è trovato a dover spendere dei bei soldi per ristrutturarli.
Niente a che vedere con livelli costruttivi e qualità del Cantiere del Pardo.
Del periodo maltese poi... lasciamo perdere.
Non essere troppo campanilista.
il 40 di paperini e il 34.1 un'altra barca molto veloce e performante specie con le ariette...
Citazione:AlessandroKirie ha scritto:
Citazione:pegaso ha scritto:
Citazione:AlessandroKirie ha scritto:
Se ho capito io, Guido intendeva dire di essere passato al 343 DOPO un'esperienza negativa con uno Sciacchetra (primo in adriatico).
Se posso dire, non sono d'accordo con il giudizio dato da Pegaso riguardo al cantiere Barberis.
Ai tempi dello sciacchetra (e più ancora dello Show 29 e 34) il cantiere lavorava benissimo e lo dimostra il numero di barche ancora in giro in ottimo stato.
Magari, a quei tempi le produzioni erano modeste e poco standardizzate per tutti e ci sta che uno dei primi modelli potesse avere magagne.
La crisi è venuta molto dopo ed era dovuta a fattori diversi, come l'aver voluto differenziare l'attività in campi molto distanti fra loro.
Poi,l'apertura del cantiere a Malta. E da lì il declino. Ma sono fatti molto successivi.
Non voglio infierire, ma proprio i 29 e i 34 e il 42 poi, che erano dei bei progetti dal punto di vista velico hanno dimostrato nel tempo che la qualità della costruzione e degli impianti non era eccelsa, anzi... e chi ne ha comprato uno usato molte volte si è trovato a dover spendere dei bei soldi per ristrutturarli.
Niente a che vedere con livelli costruttivi e qualità del Cantiere del Pardo.
Del periodo maltese poi... lasciamo perdere.
Non essere troppo campanilista.
Sul 42 sono assolutamente d'accordo con te. Ne ho avuto uno in gestione e ne ho cavato soltanto guai. Ma è prodotto a cavallo del fallimento. Tutt'altra cosa rispetto a 29 e 34, molto precedenti.
Il 42 l'ho aggiunto dicendo 'poi' perchè il punto che lo accomuna al 29 e al 34, prodotti molto prima è che era un bel progetto, dal punto di vista velico, come gli altri due, in questo Barberis ci azzeccava, purtroppo era un cantiere artigianale con poco controllo qualità e un debole per fare scelte orientandosi in base al basso costo.
Il 34 sia come prestazioni che come abitabilità interna quando è stato presentato era una barca notevole, superiore al GS 34, poi però col tempo si sono un evidenziati i difetti costruttivi e di allestimento che lo rendono, se non è stato ristrutturato, un acquisto
non molto consigliabile 30 anni dopo, a differenza del GS 34.
Da due anni ho un GS 45' J&V.
Non é niente male ...
Citazione:pescasio ha scritto:
Citazione:baltha ha scritto:
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caro Giorgio permettimi di dissentire....
i tracolli di un'azienda sono spesso dovuti a un mix di cose....
dal 1970 ad oggi la filosofia 'nautica' è cambiata molto, e i cantieri, che erano comunque piccole realtà artigianali, hanno dovuto fare scelte spesso più grandi di loro.
La vera svolta qualitativa, senza mettere muri, si ha tra gli anni 90-95.
Se poi ti riferisci ai tracolli recenti, al piazzale pieno di 50 piedi nuovi, e ovviamente ai tanti usati che il mercato gli ha imposto di ritirare, beh ti assicuro che negli ultimi anni il cantiere del pardo viveva di solo nome. La qualità costruttiva era (è) pressochè allineata ai diretti concorrenti francesi.
Anch'io penso che le più riuscite siano il 34,39 e 45.
Io ho un 42 del 1994: per me è una barca molto ben fatta, dove ovunque si nota una qualità costruttiva 'che non badava a spese'.
Purtroppo ora il mercato vuole altro, e i costruttori si sono semplicemente adeguati....
BV
Fino a prima di questa crisi, il piazzale era pieno si' ma di barche gia' vendute e l'usato veniva ritirato a prezzi che consentiva loro di smaltirlo velocemente. Poi le emergenze impongono scelte al buio che sono, per chi non ha un certa solidita' finanziaria, mortali....
Assolutamente vero, comunque permettimi di sottolineare che per il pardo ha piovuto sul bagnato. Il cantiere era già cotto, e da tempo.
Negli ultimi anni le barche si vendevano da sole, il pardo vendeva solo grazie allo splendido nome che aveva.
Staremo a vedere in mano ai francesi cosa farà..
BV
Citazione:baltha ha scritto:
Citazione:pescasio ha scritto:
Citazione:baltha ha scritto:
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caro Giorgio permettimi di dissentire....
i tracolli di un'azienda sono spesso dovuti a un mix di cose....
dal 1970 ad oggi la filosofia 'nautica' è cambiata molto, e i cantieri, che erano comunque piccole realtà artigianali, hanno dovuto fare scelte spesso più grandi di loro.
La vera svolta qualitativa, senza mettere muri, si ha tra gli anni 90-95.
Se poi ti riferisci ai tracolli recenti, al piazzale pieno di 50 piedi nuovi, e ovviamente ai tanti usati che il mercato gli ha imposto di ritirare, beh ti assicuro che negli ultimi anni il cantiere del pardo viveva di solo nome. La qualità costruttiva era (è) pressochè allineata ai diretti concorrenti francesi.
Anch'io penso che le più riuscite siano il 34,39 e 45.
Io ho un 42 del 1994: per me è una barca molto ben fatta, dove ovunque si nota una qualità costruttiva 'che non badava a spese'.
Purtroppo ora il mercato vuole altro, e i costruttori si sono semplicemente adeguati....
BV
Fino a prima di questa crisi, il piazzale era pieno si' ma di barche gia' vendute e l'usato veniva ritirato a prezzi che consentiva loro di smaltirlo velocemente. Poi le emergenze impongono scelte al buio che sono, per chi non ha un certa solidita' finanziaria, mortali....
Assolutamente vero, comunque permettimi di sottolineare che per il pardo ha piovuto sul bagnato. Il cantiere era già cotto, e da tempo.
Negli ultimi anni le barche si vendevano da sole, il pardo vendeva solo grazie allo splendido nome che aveva.
Staremo a vedere in mano ai francesi cosa farà..BV
Volevi dire ai... TEDESCHI?...
Son barche piene di scocchezze tecniche che fanno girare un po le
, in conpenso hanno una cura dei dettagli estetici che gli altri si sognano, di Gran Soleil brutti ce ne sono pochi, sia fuori che dentro.
da tecnico ci sono cose che mi fanno storcere il naso, ma in fondo sono buone barche e non hanno tanta concorrenza nella fascia di mercato a cui si riferiscono.
la crisi c'è stata perchè quando producevano 150 barche all'anno, hanno fatto investimenti per riuscire a farne 200, ma con la crisi che c'è stata ne hanno vendute solo 60.
il cliente Pardo continua comprare Pardo, anche perchè le alternative costano molto di più, il problema è che il nuovo non lo vende più nessuno oggi.
Il Pardo non falli per quanto ne sò io, Giuliani era molto vicino al fallimento e cedette buona parte delel quote all' IBS che comprato il Pardo, poi acquisto anche la DUfour. Quando adesso la IBS ha venduto il tutto, Giuliani sembra cheabbia tentato di riprendersi il PArdo, ma senza successo.
Credo che i Grand Soleil abbiano passato molti periodi diversi, i periodi nei quali sono stati costruiti bene sono pochi, quelli nei quali sono stati costruiti male, molti.
Guardate il 37 di J&J, paratie incollate con il sigaflex (non tanto per dire era proprio così) losca sotto la linea di gallegiamento, albero armato alla male e peggio. Se poi guardiamo il mitico GS 39, provate a guardarlo di poppa dalla bacnhina, vi accorgerete che è storto, se traguardate la linea del tambuccio vedrete che pende a destra.
Il GS 42, altra barca con le paratie incollate. Il GS 343, tra l'88/89 e il 92 faceva osmosi da nuovo.
Ora mi sembra che siano diventati tutta un altra cosa, la qualità adesso mi sembra proporzionata al nome che aveva una volta.
Citazione:Chiodo ha scritto:
Il
....Credo che i Grand Soleil abbiano passato molti periodi diversi, i periodi nei quali sono stati costruiti bene sono pochi, quelli nei quali sono stati costruiti male, molti.
Guardate il 37 di J&J, paratie incollate con il sigaflex (non tanto per dire era proprio così) losca sotto la linea di gallegiamento, albero armato alla male e peggio. Se poi guardiamo il mitico GS 39, provate a guardarlo di poppa dalla bacnhina, vi accorgerete che è storto, se traguardate la linea del tambuccio vedrete che pende a destra.Il GS 42, altra barca con le paratie incollate. Il GS 343, tra l'88/89 e il 92 faceva osmosi da nuovo.
Ora mi sembra che siano diventati tutta un altra cosa, la qualità adesso mi sembra proporzionata al nome che aveva una volta.
non conosco i motivi e l'esperioenza in base alla quale formuli tali affermazioni, che ovviamente non condivido....
certo è che i due 39 che su cui ho navigato molto sono delle gran barche, e il mio 42 di colla non ne ha....
BV
Citazione:Chiodo ha scritto:
Il Pardo non falli per quanto ne sò io, Giuliani era molto vicino al fallimento e cedette buona parte delel quote all' IBS che comprato il Pardo, poi acquisto anche la DUfour. Quando adesso la IBS ha venduto il tutto, Giuliani sembra cheabbia tentato di riprendersi il PArdo, ma senza successo.
Credo che i Grand Soleil abbiano passato molti periodi diversi, i periodi nei quali sono stati costruiti bene sono pochi, quelli nei quali sono stati costruiti male, molti.
Guardate il 37 di J&J, paratie incollate con il sigaflex (non tanto per dire era proprio così) losca sotto la linea di gallegiamento, albero armato alla male e peggio. Se poi guardiamo il mitico GS 39, provate a guardarlo di poppa dalla bacnhina, vi accorgerete che è storto, se traguardate la linea del tambuccio vedrete che pende a destra.Il GS 42, altra barca con le paratie incollate. Il GS 343, tra l'88/89 e il 92 faceva osmosi da nuovo.
Ora mi sembra che siano diventati tutta un altra cosa, la qualità adesso mi sembra proporzionata al nome che aveva una volta.
Puoi spiegarti meglio, il mio non mi pare presenti questo problema...
Citazione:Chiodo ha scritto:
Il Pardo non falli per quanto ne sò io, Giuliani era molto vicino al fallimento e cedette buona parte delel quote all' IBS che comprato il Pardo, poi acquisto anche la DUfour. Quando adesso la IBS ha venduto il tutto, Giuliani sembra cheabbia tentato di riprendersi il PArdo, ma senza successo.
Credo che i Grand Soleil abbiano passato molti periodi diversi, i periodi nei quali sono stati costruiti bene sono pochi, quelli nei quali sono stati costruiti male, molti.
Guardate il 37 di J&J, paratie incollate con il sigaflex (non tanto per dire era proprio così) losca sotto la linea di gallegiamento, albero armato alla male e peggio. Se poi guardiamo il mitico GS 39, provate a guardarlo di poppa dalla bacnhina, vi accorgerete che è storto, se traguardate la linea del tambuccio vedrete che pende a destra.
Il GS 42, altra barca con le paratie incollate. Il GS 343, tra l'88/89 e il 92 faceva osmosi da nuovo.
Ora mi sembra che siano diventati tutta un altra cosa, la qualità adesso mi sembra proporzionata al nome che aveva una volta.
Bhe diciamo che per quello che servono le paratie potrebbero metterle li' con lo sputo.Non vedo il problema.
Citazione:Chiodo ha scritto:
Il Pardo non falli per quanto ne sò io, Giuliani era molto vicino al fallimento e cedette buona parte delel quote all' IBS che comprato il Pardo, poi acquisto anche la DUfour. Quando adesso la IBS ha venduto il tutto, Giuliani sembra cheabbia tentato di riprendersi il PArdo, ma senza successo.
Credo che i Grand Soleil abbiano passato molti periodi diversi, i periodi nei quali sono stati costruiti bene sono pochi, quelli nei quali sono stati costruiti male, molti.
Guardate il 37 di J&J, paratie incollate con il sigaflex (non tanto per dire era proprio così) losca sotto la linea di gallegiamento, albero armato alla male e peggio. Se poi guardiamo il mitico GS 39, provate a guardarlo di poppa dalla bacnhina, vi accorgerete che è storto, se traguardate la linea del tambuccio vedrete che pende a destra.
Il GS 42, altra barca con le paratie incollate. Il GS 343, tra l'88/89 e il 92 faceva osmosi da nuovo.
Ora mi sembra che siano diventati tutta un altra cosa, la qualità adesso mi sembra proporzionata al nome che aveva una volta.
Secondo me confondi il sicaflex (no sigaflex) con lo spabond, cosa moooolto diversa, molto superiore della fazzolettatura con la vetroresina.
Le paratie le hanno attaccate con lo sputo perche' lo scafo si muove ad ogni onda e quindi la giunzione deve essere elastica. Pur tuttavia ogni tanto si rompono lo stesso o le porte non si chiudono piu'. Ma e' solo un dettaglio da poco.