I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Come mandate a miglior vita il pesce pescato??
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Citazione:pescasio ha scritto:
Io, invece, metto il pesce od il trancio in una terrina coperto di 50% di zucchero di canna e 50% di sale fino (vari ristoranti usano questo sistema,magari con diverse proporzioni). Lo lascio cosi' in frigorifero per 12 ore e poi gli do una affumicatura leggera dai 7 ai 20 min. La temperatura e' sempre molto bassa. Ho anche la segatura di faggio ma quella speziata mi pare dia qualcosa in piu'. C'e' qualche motivo specifico per non usarla? Io adopero da anni questo sistema ed ho cominciato perche' affumicare il pesce era l'unico modo per portarlo fuori dalla Croazia quando era vietato. Il risultato con dentice, ricciola o tonno e' strepitoso: si tagliano fette sottili a piacere, sale pepe ed un filo d'olio del Garda....

Molto interessante, è una di quelle cose che mi piacerebbe provare a fare, dove trovi le segature adatte? quali essenze?

Scambio pasta madre con segaturaWink
questa dell'affumicatura proprio non la sapevo!!

anche noi sott'olio, bellissimo un alalunga preso poco dopo la partenza da Ustica, in navigazione verso il sud sardegna, bollito,invasettato e sterilizzato prima di arrivare.

ma mi spiegate come fate a non sporcare,visto che in ogni caso per tirare in barca un pesce dai 5 kg in su o si usa il raffio,o in mancanza io gli sparo con il fucile subaqqueo,
oppure????
velando,,,,,
mar adiatico,,,isola di lastovo,,,
mia famiglia vive di pesca....
Citazione:Fabry.gs39 ha scritto:
ma mi spiegate come fate a non sporcare,visto che in ogni caso per tirare in barca un pesce dai 5 kg in su o si usa il raffio,o in mancanza io gli sparo con il fucile subaqqueo,
oppure????

Fino ad una quindicina di chili io uso un 'retone' ( retino grosso). Poi tenendolo per la coda con una goccia di grappa nella branchia si finisce. Occorre essere in due. Uno tiene il pesce e l'altro lo annaffia. Ti assicuro non si versa una goccia di sangue. E nessuna scena da shining.... vedi tondino di ferro nel midollo alla giapponeseDisapprovazione
Si pero' tutti con sta storia dell' alcool nelle branchie, che il pesce non soffre, ma de che' soffre eccome.Cool
Citazione:HAL9001 ha scritto:
Si pero' tutti con sta storia dell' alcool nelle branchie, che il pesce non soffre, ma de che' soffre eccome.Cool
Direi che se possibile è preferibile evitare sofferenze inutili a tutte le creature viventi.

Riporto di seguito un articolo tratto da NewYorkTimes tradotto da Repubblica:

'La Royal Society, un istituto di ricerca indipendente,in una delle sue riviste, la società ha infatti pubblicato il mese scorso gli esiti della ricerca di Lynne Sneddon che per la prima volta avrebbe evidenziato nel cranio dei pesci l´esistenza di recettori del sistema nervoso, in grado di rispondere a 'stimoli dolorosi'.
La dottoressa Sneddon, tuttavia, ha concluso che gli esiti della sua ricerca non l´hanno resa un´oppositrice della pesca tout court: «Direi che pescare non è crudele se si limita al massimo il periodo in cui il pesce avverte il dolore, se lo si tira immediatamente fuori dall´acqua e lo si uccide per poterlo mangiare».'

BV

Umberto
Citazione:Nastro Azzurro ha scritto:
Citazione:pescasio ha scritto:
Io, invece, metto il pesce od il trancio in una terrina coperto di 50% di zucchero di canna e 50% di sale fino (vari ristoranti usano questo sistema,magari con diverse proporzioni). Lo lascio cosi' in frigorifero per 12 ore e poi gli do una affumicatura leggera dai 7 ai 20 min. La temperatura e' sempre molto bassa. Ho anche la segatura di faggio ma quella speziata mi pare dia qualcosa in piu'. C'e' qualche motivo specifico per non usarla? Io adopero da anni questo sistema ed ho cominciato perche' affumicare il pesce era l'unico modo per portarlo fuori dalla Croazia quando era vietato. Il risultato con dentice, ricciola o tonno e' strepitoso: si tagliano fette sottili a piacere, sale pepe ed un filo d'olio del Garda....

Molto interessante, è una di quelle cose che mi piacerebbe provare a fare, dove trovi le segature adatte? quali essenze?

Scambio pasta madre con segaturaWink

Gli affumicatori li vendono i negozi di pesca ben forniti e le segature idem. Con la stessa ricetta che uso io un amico ha affumicato dei filetti di siluro e ce li ha imbanditi senza che lo sapessimo. Erano s q u i s i t i.
I tonni li tiro su con il raffio, poi li lego fuoribordo a poppa per la coda e li sventro immediatamente lasciandoli sgocciolare, poi li metto in un sacco della spazzatura. Poi secchiate di acqua di mare e doccetta di poppa a gogo. Cosi' non ci puzza.
Citazione:Bugliolo ha scritto:
Citazione:HAL9001 ha scritto:
Si pero' tutti con sta storia dell' alcool nelle branchie, che il pesce non soffre, ma de che' soffre eccome.Cool
Direi che se possibile è preferibile evitare sofferenze inutili a tutte le creature viventi.

Riporto di seguito un articolo tratto da NewYorkTimes tradotto da Repubblica:

'La Royal Society, un istituto di ricerca indipendente,in una delle sue riviste, la società ha infatti pubblicato il mese scorso gli esiti della ricerca di Lynne Sneddon che per la prima volta avrebbe evidenziato nel cranio dei pesci l´esistenza di recettori del sistema nervoso, in grado di rispondere a 'stimoli dolorosi'.
La dottoressa Sneddon, tuttavia, ha concluso che gli esiti della sua ricerca non l´hanno resa un´oppositrice della pesca tout court: «Direi che pescare non è crudele se si limita al massimo il periodo in cui il pesce avverte il dolore, se lo si tira immediatamente fuori dall´acqua e lo si uccide per poterlo mangiare».'

BV

Umberto

Bravo esatto, forse mi sono spiegato male, volevo dire che il metodo dell' alcool non e' indolore per niente.Smile Allora: se vogliamo essere cosi' umanitari, un metodo abbastanza 'indolore' e' lo schoc termico, immergere il pesce in acqua e ghiaccio, ma questo puo' andare bene per piccoli pesci, o sulle grandi navi fabbrica che congelano. Infatti fa parte della normativa europea per eliminare sofferenze gratuite agli animali destinati a fini alimentari. Il massimo sarebbe etere etilico, lo narcotizziamo e poi si pratica un incisione dietro la testa si raggiunge il midollo spinale alla base del cervello..e zac Cool. Metodo sbrigativo ma bisogna avere mano ferma, perfetta conoscenza dell' ubicazione e velocita', si introduce un punteruolo o un coltello nella bocca del pesce dal basso verso l' alto, si sfonda il palato e si va a trafiggere il cervello. Ecco questi sono metodi con cui il povero pesce sicuramente se soffre e per pochissimi secondi. In ultimo meglio una bella 'mazzeroccata' sul cranio, che l' alcol etilico sulle branchie. Immaginatevi voi se vi spargono i polmoni di alcool, e poi ditemi se non soffrite Cool
mai pescato nulla piu grande di un paio di chili ( forse perchè non uso ami ed esche per roba grande ) se mi dovesse servire domani ne pescherei un'altro. non sono un problema. una botta in testa e vai col tango.
Citazione:HAL9001 ha scritto:
Citazione:Bugliolo ha scritto:
Citazione:HAL9001 ha scritto:
Si pero' tutti con sta storia dell' alcool nelle branchie, che il pesce non soffre, ma de che' soffre eccome.Cool
Direi che se possibile è preferibile evitare sofferenze inutili a tutte le creature viventi.

Riporto di seguito un articolo tratto da NewYorkTimes tradotto da Repubblica:

'La Royal Society, un istituto di ricerca indipendente,in una delle sue riviste, la società ha infatti pubblicato il mese scorso gli esiti della ricerca di Lynne Sneddon che per la prima volta avrebbe evidenziato nel cranio dei pesci l´esistenza di recettori del sistema nervoso, in grado di rispondere a 'stimoli dolorosi'.
La dottoressa Sneddon, tuttavia, ha concluso che gli esiti della sua ricerca non l´hanno resa un´oppositrice della pesca tout court: «Direi che pescare non è crudele se si limita al massimo il periodo in cui il pesce avverte il dolore, se lo si tira immediatamente fuori dall´acqua e lo si uccide per poterlo mangiare».'

BV

Umberto

Bravo esatto, forse mi sono spiegato male, volevo dire che il metodo dell' alcool non e' indolore per niente.Smile Allora: se vogliamo essere cosi' umanitari, un metodo abbastanza 'indolore' e' lo schoc termico, immergere il pesce in acqua e ghiaccio, ma questo puo' andare bene per piccoli pesci, o sulle grandi navi fabbrica che congelano. Infatti fa parte della normativa europea per eliminare sofferenze gratuite agli animali destinati a fini alimentari. Il massimo sarebbe etere etilico, lo narcotizziamo e poi si pratica un incisione dietro la testa si raggiunge il midollo spinale alla base del cervello..e zac Cool. Metodo sbrigativo ma bisogna avere mano ferma, perfetta conoscenza dell' ubicazione e velocita', si introduce un punteruolo o un coltello nella bocca del pesce dal basso verso l' alto, si sfonda il palato e si va a trafiggere il cervello. Ecco questi sono metodi con cui il povero pesce sicuramente se soffre e per pochissimi secondi. In ultimo meglio una bella 'mazzeroccata' sul cranio, che l' alcol etilico sulle branchie. Immaginatevi voi se vi spargono i polmoni di alcool, e poi ditemi se non soffrite Cool

Probabilmente esistono metodi più rapidi ed indolori, ma con l'alcool, per esperienza, muoiono in massimo pochi secondi. Rispetto a metodi dove il pesce rimane in agonia per ore e con spargimento di sangue non c'è paragone.Smile

BV

Umberto
Confermo. L'alcool e' istantaneo come la rottura dell'osso del collo.
Va be', non voglio continuare, in quella che diventerebbe una polemica inutile, continuate a bruciargli gli alveoli branchiali, e a paralizzarli Cool
Citazione:pescasio ha scritto:
Si infila il dito indice in bocca con il polpastrello rivolto verso il palato, si pone il pollice sopra la testa all'incrocio delle branchie e con l'indice si tira in su e con il pollice si spinge in giu'. Questo e' il sistema dei pescatori per rompere la spina dorsale e provocare la morte immediata.
Questo sistema mi ricorda quanto letto da bambino in un libro di Mario Albertarelli, un famosissimo (tra i pescatori) giornalista e pescatore.
Un anziano a cui Albertarelli qualche volta portava le trote, si raccomandava sempre di uccidere il pesce subito dopo essere stato pescato, appunto con il sistema descritto da pescasio.
L'Albertarelli gli chiese allora il perché di tale preoccupazione e lui rispose: TU MANGERESTI UN AGNELLO MORTO AFFOGATO?.
Non c'entra tanto ma mi piaceva condividere questo ricordo d'infanziaCoolCoolCool
Anch'io ho un ricordo: andando a pesca con un gommone a 30 miglia in una zona che qui chiamano 'la fossa', ci capitò di tirare su (col raffio) una ricciola di 35 chili. Dava delle pinnate che la facevano saltare lungo tutto il gommone (7.5 metri). Anche noi tre saltavamo, se ti becca una pinnata di quelle... Alla fine l'abbiamo bloccato, uno gli ha aperto la branchia e con il coltello gli ha reciso la spina, con dei rumori che se ci penso li sento ancora. Francamente quando la preda è così grossa non è bello, sembra che sei andato ad ammazzare qualcuno. Gli altri due erano pescatori di lungo corso, ma per qualche minuto nessuno ha più parlato.
io gli sparo con un kalashnikov che mi ha regalato mio zio egiziano....
SmileSmileSmile
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