Non essendomi mai trovato a confrontarmi con venti superiori ai 22-25 nodi (e comunque anche quelle poche volte solo per brevi tratti) mi chiedevo fino a che intensità di vento un plasticone con genoa rollato riesce a tenere un angolo di bolina che possa essere considerato tale. Non sò se si possa fare un discorso generalizzato.
Per esempio il mio 411 necessita già prima dei 20 nodi di una mano alla randa e una rollata al genoa diciamo del 20%. Se si dovesse arrivare a 30-35 penso dovrei prendere alla randa la seconda mano e rollare il genoa sino al primo pallino (rimanere cioè solo col 30% di vela).
In quelle condizioni si riesce a bolinare? Oppure è meglio chiudere il genoa e cercare di andare di randa e motore?
A quale intensità di vento credete che non ci sia più nulla da fare e convenga sperare solo di avere molta acqua sottovento?
Tralascio il fatto che sono ancora un diportista della domenica e se non mi sono trovato in condizioni toste è perchè ogni giorno consulto 4-5 siti meteo (anche se non devo uscire) ed quindi se esco so sempre in che condizioni lo faccio ma..... se dovesse capitare...
con 30-35 kn sei gia'a 2 mani alla randa e 2 al genoa. La capacita'di rimontare il vento dipende anche dallo stato del mare. Poiche'la velocita' si riduce parecchio e'evidente che in quelle condizioni lo subisci molto, tanto vale accendere il motore e procedere con un po'di randa. DIverso e'il discorso con un bel fiocchetto o una trinchetta, sempre con mare formato, riesci a risalire al vento di 40-50 gradi.
Aggiungo a quanto dice Mantonel che dipende da quanto devi fare, in quelle condizioni. Magari la prua riesci a tenerla, ma a che velocita' e con quale sbandamento? io ammetto che gia' a 20-25 nodi in acque non ridossate risalgo con randa e motore. E solo se devo durarla al massimo qualche ora, senno' si torna indietro.
Ovviamente dipende anche dall'equipaggio (a casa mia soffrono un po' il mal di mare...)
Scusa mantonel, con tutto il rispetto, ma 40, 50 gradi al vento con mare formato non sono un po' pochini? Mi sembra un'ottima performance di barca.
Forse intendevi vento apparente, anche se in quelle condizione la velocità immagino sia bassa quindi non una grande differenza tra reale e apparente.
Ammesso che si decida di avanzare e il vento rinforza, di conseguenza le onde, cosa succede, cambiando idea, a cambiare rotta verso la poggia, per scappare. Per alcuni momenti ci si trova di traverso alle onde.
Mi son sempre chiesto quamdo sia il momento per farlo.
50 gradi sul reale con fiocco rollato sono un buon angolo che si riesce a fare con un fiocco di buon taglio e ridotto nei limiti di un Foarm luft foam luff.
Non posso generalizzare, ma nel mio caso fino a 25 nodi di reale con foarm luft bolino discretamente.
Fino a 30 se riduco ancora il fiocco oltre il limite dato dal taglio, perdo progressivamente forma della vela e angolo di rotta, ma meno di un genoa senza foam l.
Sopra i 30 se devo tirare bordi di bolina ho già rollato il fiocco, e con randa a riva vado di motore ...
Con un grande genoa, senza particolare taglio e accorgimenti, appena rolli già sui 20 nodi di reale fai da subito un bel pallone e tenere 60° è già un'impresa.
http://forum.amicidellavela.ithttp://www.amicidellavela.it/uploads/avatars/gamble/2008930221052_Polari%2031.7%20.pdf
le polari isaf arrivano solo a 20 nodi per motivi tecnici, in genere non si fanno regate a bastone oltre 25 e nelle costiere si usa un sistema di compenso diverso.
le polari isaf sono quanto di meglio come dato reale anche se presuppongono barca tirata al massimo vele buone e bla bla.
il 31,7 che e' un ranocchio di bolina stringe 37 gradi con 20 nodi e assenza di onda.
i 37 gradi riguardano la miglior vmg, in corciera 4 o 5 gradi impiccando la barca per ridurre lo sbandamento si possono fare!
ci sono barche che i 30 gradi li fanno con venti superiori ai 30 nodi,(gia un buon 40 ci arriva facile) dipende dal tipo di chiglia e dall' onda, il modo motore + randa anche se appare il piu semplice e' un massacro, la randa che sbatte si distrugge in pochi minuti e produce una resistenza vermante alta all' avanzamento nei secondi in cui non porta, gia togliendola si migliora di molto, se si usa un fiocco (il genova rullato non serve a molto) si perdono forse 10 gradi (ma tanto il mare in prua frena e basta )si ha piu accelerazione superata la cresta dell' onda e se si e' veloci la chiglia riesce a portare e sul reale saltano fuori delle gran belle prue anche con 40 nodi (continuo a parlare del 31)
con 40 nodi contro e onda molte barche a vela solo a motore si fermano, magari fanno 2 nodi, sono 5 ore per fare 10 miglia!
Sui crocieroni un bel motore e tre pale sull'elica sono il minimo sindacale
Se poi uno vuole anche andare a vela è meglio dotarsi di un bel fiocco tagliato alto da armare alla bisogna prima di uscire in mare aperto (prima di mollare l'ancora o gli ormeggi).
La mia ha vele rollabili e spanciate. Mi è capitato (a poche miglia dal porto) di dover risalire 35 nodi con raffiche fino 40 e più, con un fazzoletto a prua e un triangolino di randa, e non conveniva andare oltre i 60 di apparente perchè la barca si fermava e scarrocciava troppo.
L'ultimo miglio ho dovuto chiudere tutto il genoa e accendere santo Volvo.
In un caso, con famiglia e bambini a bordo, mi son fatto 20 miglia contro un bel mare e vento sui 25/30.
Non c'era alternativa: un quarto di randa fuori ben tesa (per modo di dire perchè sotto raffica comunque il tessuto cedeva) 2000 giri di motore, bordi su bordi fino a casa.
Siamo arrivati che avevamo le facce bianche di sale. Devo dire che i bambini hanno trovato il tutto 'divertente'.
evviva abbiamo ZK ma dove sei finito
[:138][:29][:29][:3]???
Kite tu hai un 411 e quindi ti posso rispondere con cognizione di causa. Con venti di 25-30 nodi anche con genoa rollato (non ti so dire quanto perchè lo rollo ad occhio ed a sensazione) ed una mano di randa risali il vento con 30 gradi di apparente ed una velocità di circa 7 nodi, ti sconsiglio di ridurre troppo perchè per navigare agevolmente sulle onde devi essere molto potente. Ccomunque non ti preoccupare più di tanto perchè con il 411 sbandi poco e non straorzi (abbiamo il bulbo assai arretrato).
Ovvio che se non hai una persona in gamba alla randa comincia a pensare ad una seconda mano di terzaroli.
Quello che dico puoi farlo con vele dal taglio perfetto e giusta grammatura, con le vele originali scordatelo, inoltre tutta l'attrezzatura deve essere in perfette condizioni e ben regolata. La maggior parte degli armatori dei crocieroni non ha l'attrezzatura adeguata a navigare sopra i 25 nodi di vento.
L'uso del motore con i mezzi che ho è una scelta estrema per arrivare il più in fretta possibile a un ridosso, quando non riesco a bolinare come si deve e i tempi si allungherebbero di molto con ammutinamento famigliare.
Ho un due pale abbattibili e contro vento e mare sono praticamente fermo. L'unica soluzione è far portare la randa e fare bordi che son migliori in termini di vmg rispetto a solo vela con un genoa rollato a metà.
Le volte che riesco a prevenire e a partire direttamente con l'olimpico è tutta un'altra musica !
In ogni caso, con buon fiocco di taglio e materiale adeguato, con foarm luft foam luff, si riesce a bolinare discretamente anche con 30-35 nodi. In questi casi spesso la differenza la fa la voglia di arrivare dell'equipaggio e il tempo a disposizione per farlo.
Io sono del idea che tutte ma tutte le barche vanno piu o meno bene se hanno le vele adatte per la situazione in cui si trovano, per bolinare bene con piu di 20 nodi ed onda come vela di prua trovo meravigliosi gli yankee dal 2 al 4 specialmente quelli di Hood.
con la mia, bavaria 45 cruiser, fino a 20 nodi sono tutto invelato e navigo a 40 gradi di reale (al limite) a 7/8 nodi, pronto ad orzare sotto raffica per far raddrizzare la barca. Ad andature verso i 50/60 gradi, invece, sono prponto a mollare la randa sotto raffica.
Dopo i 20 prendo una mano fino a 25 nodi e la seconda mano oltre fino a 30.
Ovviamente, le vele le tengo sempre appiattite al massimo, eprchè in passato mi è capitato di terzarolare non cazzando bene le borose e la barca sbandava eccessivamente.
Poi dopo preferisco chiudere il genova (a meno che non debba fuggire di poppa; in tal caso ammaino la randa e lascio solo il genova) ed andare anche un po' di motore.
Ho comprato la storm bag, ma ancora non l'ho usata se non per fare una prova con poco vento! secondo me funzionerà bene perchè è molto pratica da montare (meno da ripiegare, cosa che si può fare solo una volta aterra e perdendoci un bel po' di tempo).
Citazione:osef ha scritto:
Scusa mantonel, con tutto il rispetto, ma 40, 50 gradi al vento con mare formato non sono un po' pochini? Mi sembra un'ottima performance di barca.
Forse intendevi vento apparente, anche se in quelle condizione la velocità immagino sia bassa quindi non una grande differenza tra reale e apparente.
Ammesso che si decida di avanzare e il vento rinforza, di conseguenza le onde, cosa succede, cambiando idea, a cambiare rotta verso la poggia, per scappare. Per alcuni momenti ci si trova di traverso alle onde.
Mi son sempre chiesto quamdo sia il momento per farlo.
Mi riferisco sempre all'apparente. Quello che ho detto non e'frutto delle polari ma dell'esperienza poca che ho. La domanda era verso i 35 kn che sono gia'una bella sberla. a 20-25 kn, e'ancora una bella giornata gagliarda.
con 35 nodi stringere una bolina di 40° apparenti è un successone.
secondo me è meglio, qunado si è arrivati al limite, togliere tutta la randa e tenere un po di fiocco, la resa del fiocco avvolto dipende molto dalle condizioni e taglio della vela e da come si è stati attenti ad avvolgerla.
Qui nel golfo di Trieste e' abbastanza facile trovare i 30-35 nodi di bora. Pero' essendoci poco fetch, l' onda non e' molto alta. In queste condizioni si riesce e chiudere bene la bolina direi proprio attorno ai 40 apparenti (come dice Zankipal). Volendo si riuscirebbe anche a stringere di piu', cosa consigliabile se ti senti un po' soprainvelato per evitare di sbandare troppo o straorzare.
BV
Io direi che a motore e randa con 35 nodi in prua è assolutamente da evitare. La barca prenderebbe delle spanciate violentissime, specie con un 'plasticone' che di solito ha una carena piatta e larga a prua. Presupponendo che si debba affrontare la bolina assolutamente (cosa da evitare con più di 25 nodi), per stare in sicurezza bisognrebbe avere una barca attrezzata a dovere. Io la vedo così:
2 mani alla randa
trinchetta su strallo dedicato
Volante cazzata per controventare il secondo strallo.
Dunque, se si vuole navigare seriamente, io vedo bene una barca in testa d'albero con due stralli (tipo cigale).
Tornando al plasticone, bolina non troppo stretta, due mani ed un pezzetto di fiocco e tanto lavoro sul timone. Una sofferenza però.
p.s. Motore spento, che a barca sbandata è meglio così...
Trovo fondamentale anche sui croceroni, avere uno strallo di trinchetta ( con relativa vela). Ne faccio un problema di sicurezza, avere la barca che bolina sempre è vera sicurezza.Sopra i 25 nodi il genova rollato è un sacco di patate.
Ho una barca particolarmente boliniera ma con 2 mani di terzaroli e trinchetta ho bolinato 40 gradi ( apparenti) anche oltre 40 nodi.A tutta randa e trinchetta si bolina che è un piacere con 25 nodi di vento, la barca sbanda poco, morbida al timone.
Una trinchetta costa poco, si arma in un attimo e risolve moltissimi problemi.E' strano che moltii armatori spendono un sacco di soldi per accessori spesso di dubbio uso, e non abbiano una trinchetta a bordo.
avevo storpiato il termine foam luff, ora ho corretto..
Citazione:bistag ha scritto:
evviva abbiamo ZK ma dove sei finito[:138][:29][:29][:3]???
modo ot on per 4 righe!
m'hai preso per uno che lo porta la corrente?
dove sei stato sarebbe piu corretto!
ma non ero a cena da te pochi giorni fa?
ciao bista... mi fa sempre piacere... te la faresti una lunga a aprile?
modo ot off
modo zk on
qualcuno ha scritto tienla sbandata non ridurre troppo, falla camminare?
nel caso ha tutta la mai approvazione!
Vedo in diversi interventi che si dice di lavorare sull'angolo di bolina stretto per evitare di sbandare troppo, concordo ma con un'avvertenza che ci sia la consapevolezza che nel far portare e stallare la vela frequentemente s'incorre in un lavoro gravoso dello strallo di prua che continuamente prende strattoni e si rilascia.
Tutto questo non fa bene alle imbiombature del cavo e anche alle giunzioni della canalina del rollafiocco.
Io sostengo che la velatura deve essere proporzionata al vento e che la vela deve portare continuamente solo con la randa si puù lavorare di scotta ma per starci delle ore nel ventone bisogna avere una balumina molto robusta.
Riguardo allo strallo di trinchetta molto spesso non è facile montarlo sui moderni crocieroni, se è montato con un semplice golfare sulla tuga scordatevi di usarlo in sicurezza