Citazione:einstein ha scritto:
X Sebastian
Il GS343 è un progetto datato a trazione anteriore (come direbbe Albert), con gran genoa e randa contenuta, tutto l'opposto della tendenza attuale, quindi, per non stravolgere gli equilibri, direi che forse la miglior soluzione potrebbe essere un genoa avv. al 130/135% con smagritore.
ciao
condivido ....quel genoa 150 e' esagerato va bene per le ariette ..
quando la barca e' troppo sbandata non da il meglio..
poi con un 130 due giri di rulla non sono ancora tragici...
l'alternativa e' uno strallo autonomo con fiocco con garrocci...
rulli la grande e vai su con garrocci e' un'attimo ...ci ho pensato tante volte...oggi con i tessili in dynema e' piu' semplice...
la vela non e' solo un'opinione ma anche fantasia e gusto della soluzione..
Citazione:ZK ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
Non mi riferivo al fiocco avvolgibile, la cui base naturalmente non può essere in coperta, ma alla soluzione da te proposta: se la vela rientra tra le sartie, come fai a passare dalla bolina stretta, al traverso o in poppa senza spostare la scotta all'esterno delle alte o usare una doppia scotta con tutte le complicazioni del caso?
Penso che per ovviare a questo inconveniente, nel 343, l'unica soluzione potrebbe essere quella di prolungare la rotaia per portare il carrello leggermente oltre la bassa e permettere così alla scotta di aprirsi liberamente; naturalmente l'altezza della bugna dovrà risultare idonea al tipo di vela da realizzare, considerando che il punto di scotta non potrà essere arretrato, per i motivi detti sopra.
pure ripassare una scotta e' un dramma familiare?
e ti credo che hanno cominciato a fare le barche a vela coi tastini! forse e' ora di cominciare a pensare allo sciallino?
Tutto si può fare, ma se parliamo di crociera famigliare (lui e lei con eventuale prole), penso sia preferibile non muoversi dal pozzetto o farlo il meno possibile.
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:ZK ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
Non mi riferivo al fiocco avvolgibile, la cui base naturalmente non può essere in coperta, ma alla soluzione da te proposta: se la vela rientra tra le sartie, come fai a passare dalla bolina stretta, al traverso o in poppa senza spostare la scotta all'esterno delle alte o usare una doppia scotta con tutte le complicazioni del caso?
Penso che per ovviare a questo inconveniente, nel 343, l'unica soluzione potrebbe essere quella di prolungare la rotaia per portare il carrello leggermente oltre la bassa e permettere così alla scotta di aprirsi liberamente; naturalmente l'altezza della bugna dovrà risultare idonea al tipo di vela da realizzare, considerando che il punto di scotta non potrà essere arretrato, per i motivi detti sopra.
pure ripassare una scotta e' un dramma familiare?
e ti credo che hanno cominciato a fare le barche a vela coi tastini! forse e' ora di cominciare a pensare allo sciallino?
Tutto si può fare, ma se parliamo di crociera famigliare (lui e lei con eventuale prole), penso sia preferibile non muoversi dal pozzetto o farlo il meno possibile.
questo e' uno dei problemi veri!
si comprano le barche senza passavanti che sono piu spaziose dentro, si comprano gli accesori per il confort che senno che vacanza e' e poi si soffre per 18 ore il mare in burrasca per non rischiare ad andare a prua!
ma non sara che quei dieci (per esagerare ) minuti a cambiare vela poi significano ridurre di ore la traversata e viverla con gioia invece che con la paura, con la barca che comada lei d' accordo col mare!
io se dovessi andare in mare con questi presupposti me ne starei a casa...c'ho pure l' aria condizionata!
insomma: stralletti, salpa ancore dissalatori forni a microonde e congelatori, pannelli solari e generatori eolici, tv e dvd, tender spaziali e navigatori stellari.. ma due soldi pe una vela e dieci minuti per cambiarla no!
non sara che questo modo di andare facile alla fine si trasforma in una trappola per topi
Conoscete il GS 343? In crociera non si fa solo bolina. La barca è potente e si tiene su tutto, di bolina, fino a 20 nodi di apparente. Di bolina come dite voi va bene anche un 130/140% ma di bolina larga va meglio un 150%. Sono il primo a dire che in barca si va per lavorare e dev'essere un piacere, certo che avere la forza di ZK che ammaina da solo un genoa da 200 mq. con 30 nodi, non è da tutti. La vela è un'oppppinione.
Grazie a tutti per i pareri espressi.
Da precisare che con Sebastian faccio sia crociere sia regatine qua e là.
In crociera, in verità, riesco a trovare equilibri grazie alla randa con 3 mani, il genoa pesantone che arrotolo e la completa assenza di alcun tipo di fretta.
Quando c'è da spingere, però, mi trovo nella configurazione riportata sopra, con randa con una mano sola, e che va bene sino ai 12-15 nodi (dipende anche da chi e quanti sono in falchetta. A pasquavela l'anno scorso eravamo 9 completamente invelati con 25 nodi - infatti saltò lo stopper della drizza). Normalmente, però, il range è 12-15.
Poi devo prendere una mano alla randa dai, 15-18 nodi, e man mano che aumenta porto dietro il carrello delle scotte genoa per sventarlo un po' in alto. Dai 22-25 mi trovo a dover sventare la randa quasi completamente per contenere lo sbandamento e la tendenza violenta all'orza.
Temo che un 130% possa essere ancora troppo potente e arretrato di centro velico se lo armo dai 18 nodi? Anche perché se ho capito il funzionamento dei foam questi rimarrebbero fissi sulla vela, aiutandola quando c'è da rollarla ma penalizzandola quando tutta aperta.
Al contrario la trinchetta, ottima per crociere impegnative, si rivelerebbe troppo poco potente per le esigenze attuali (peraltro le volanti ci sono già, lo stralletto è invece sostituito da due sartie basse avanzate che non sono manovra corrente).
Il rullafiocco ha dei vantaggi e degli svantaggi che tutti conosciamo. In particolare da una parte regala in rating e comodità durante l'issata di spi, dall'altra aumenta la difficoltà dei cambi di vela e toglie qualche cm dalla coperta (non sono così 'tirato' da pensare al peso).
Però levare un genoa e issare un fiocco durante un prepartenza richiede 3 minuti.
Avrei pertanto necessità di una vela abbastanza dedicata e non troppo all round. Da tenere, eventualmente, con randa non terzarolata per supplire alla perdita di superficie a prua. Attualmente la randa è 24 mq il genoa 40 mq.
130%
108%
105%
100%
Spero di aver completato meglio i dati forniti. La barca, ovviamente, non è da regata. Ma noi, come Einstein con il nuovo acquisto (buon divertimento coi nipotini), cerchiamo di ottimizzarla per far sempre meglio, senza adoperare però soluzioni estreme che sarebbero troppo onerose a fronte dei vantaggi resi.
[?][?][?][?]
Chiarito che ti occorre una vela da scegliere prima della partenza di una regata, 18-25 di reale, prenderei un olimpico.
PS così a pelle senza conoscere la barca....
Sebastian, in quella scaletta opzionale togli pure, come giustamente rilevato da ZK, il 108% e il 105%. In definitiva ti resterebbero i due estremi.
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ciao
In pratica, quindi, fiocco olimpico.
Citazione:bullo ha scritto:
Conoscete il GS 343? In crociera non si fa solo bolina. La barca è potente e si tiene su tutto, di bolina, fino a 20 nodi di apparente. Di bolina come dite voi va bene anche un 130/140% ma di bolina larga va meglio un 150%. Sono il primo a dire che in barca si va per lavorare e dev'essere un piacere, certo che avere la forza di ZK che ammaina da solo un genoa da 200 mq. con 30 nodi, non è da tutti. La vela è un'oppppinione.-
bolina larga con 20 nodi e su un 150... con quante mani?
come si ammaina una vela inferita in crociera.
si libera la drizza, si va pura al vento, una persona da prua agevola la scesa della vela con due dita affaldandola con l' altra mano, se c'e' un altra persona da metterci che segue la balumina vi viene un bel lavoro e potete metterla ne sacco cosi!
come non si ammaina una vela in crociera!
non si libera la drizza, si spera che venga su cosi com'e' dopo venti giorni che sta in qualche sacca, si va di bolina larga o al traverso senno non si riesce a liberarsi dalla moglie, si tira giu dalla balumina che la prua e' un postaccio e se vola tutto poggiate decisi cosi siete sicuri che ricasca tutto sul passavanti.
se la drizza si inceppa usate il coltello!
se alla fine la moglie e' ancora viva col coltello la finite, so sicuro che non oppone resistenza!
ma chi l' ha detto che a prua ci deve andare lei?
Se penso a quello che combino da solo quando ammaino il genoa in porto !
Tra tender a prua, sartie, diagonali basse, doppio stralletto di prua....
Alla fine faccio un bel mucchio, mi guardo in giro e al momento giusto furtivamente lo trascino di nascosto sul pontile
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Le due ultime discussioni, (questa e quella sulla bolina dei crocieroni), mi hanno portato ad una riflessione: Quando anni fa acquistai la mi Alpa 27 mi rallegrai della presenza del rollafiocco e del genoa generoso, (140?). Lasciai quindi fermato lungo l'albero lo stralletto in acciaio con cui probabilmente 20 anni prima la barca era uscita dal cantiere, e riposi in soffitta il fiocco con i garrocci. Ho sbagliato tutto? Consideriamo che il ventone con mare formato lo ho sempre evitato. Uscite domenicali e crociere di poche decine di miglia, sempre dopo aver guardato più di un sito meteo. Sono preparato ad essere classificato ' velista della domenica '.Ciao
Citazione:Blu ha scritto:
Se penso a quello che combino da solo quando ammaino il genoa in porto !
Tra tender a prua, sartie, diagonali basse, doppio stralletto di prua....
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ammainare in porto magari col vento al traverso da soli
mi fa gia male la schiena e mi tremano le ginocchia!
ma sei pazzo?
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non lo puoi ammainare prima di rientrare?
pure per isaarle ste vele... le vedo sempre tira su in porto e stanno li a sbatte per minuti 'na passione!
veramente carina la descrizione mi so venuti pure i lacrimoni
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Citazione:Sebàstian ha scritto:
In pratica, quindi, fiocco olimpico.
Io seguo in silenzio, ciò non vuol dire che non sia interessato.
Sperimenta caro gemellino che io ti seguo a ruota
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ZK, parlavo di apparente. Un giorno imparerò ad ammainare un genoa con vento. La vela è un'oppppinione.