Citazione:sailor13 ha scritto:
ZK, che cosa è la 'riduzione della catenaria della balumina'? io conosco la catenaria dell'inferitura, intendi quella? e che effetto ha sul carico della scotta?
provo a fare un esempio sulla balumina della randa.
se cazzi la scotta per un certo tratto viene magari anche anche a mano, senza dover usare paranchi o winch. poi mano a mano comincia a diventare dura anche con poco vento.
se alzi gli occhi vedi che la balumina e' curva, se hai il paterazzo vicino lui va su dritto se ci confronti la balumina fa una curva.
per renderla diritta in teoria occorre una forza infinita, e' eguivalente a tirare un filo tra due sedie, se sul filo che sembra diritto ci pigi con un dito nel mezzo ed e' abbastanza robusto vedrai i piedi di una sedia che si alzano. se ci metti sedute una persona per sedia ed una cima tra gli schienali sufficientemente robusta con un dito riesci ad alzare i piedi ad almeno un sedia.(questa e' la forza della catenaria, una leva di braccio infinito)
e' il modo che si usa per cazzare le drizze all' albero quando issando la cima comincia a fare una resistenza che il peso del corpo non vince.
torniamo al nostro ploblema di tensione e di catenaria della balumina.. la definizione del carico dipende da quanto vuoi ridurre la catenaria, se la vuoi azzerare la forza che serve e' infinita, sotto ci stanno infinite soluzioni di intensita minore.
allora potremmo dire che la tensione dipende da cosa ha disegnato il velaio e dalle condizioni al contorno, raddrizzamento, catenaria di progetto e velocita del vento in relazione alla supeficie della vela.
le seconde due sono condizioni necessarie ma e' sempre il raddrizzamento che definisce le tensioni massime ammissibili.
faccio un esempio di carico ulteriore, tiriamo su un bel code0, la tensione con 25 nodi non sara diversa da quella con 15, la barca sara cosi sbandata che la superficie esposta al vento sara una piccola porzione di quella della vela.. non fatelo che fanno i coriandoli..
in generale per quelli che gli da gusto fare i club, io parlo sempre di vento apparente, e' lui che vedono le vele e che io sento sulla pelle, il reale si legge sull' acqua ma serve solo dovendo cambiare rotta a capire cosa si deve tirare giu e cosa su.
dunque chiunque sia il sign marscial voi state usando una formulina che probabilmente serve per fare le marmellate mentre state producendo salsicce, una forza in kg deve essere rappresantata con vettori o scalari che appartengono al sistema di musura usato, io vedo una superficie m^2 * una velocita espressa in nodi (dovrebbe essere espressa in m/s) al quadrato che rappresnta una velocita per una accelerazione e poi c'e un numerino che potreste anche definire adimensionale ma mi spiegate da sta marmellata come ci escono i kg.