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Versione completa: batterie che bollono
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ciao Vesna
e' successo anche a me'

ero in porto e sono stato avvisato di notte dall' allarme GAS che avevo da poco istallato.
era andata in corto la batteria del motore



eloisa
a causa del ripartitore di tensione guasto ho avuto lo stesso problema ; una batteria che bolliva con pericoli annessi e connessi.
a dir la verità avrei dovuto accorgermene prima in quanto già da un po' la batteria mangiava acqua ...
ho sottovalutato la cosa e ho rischiato grosso ...
Da quanto si legge faccio proprio bene a non lasciare mai inserito il caricabatterie la notte e quando sono assente ! (e a considerare rischioso che lo faccia il mio vicino di banchina)
Citazione:IanSolo ha scritto:
Da quanto si legge faccio proprio bene a non lasciare mai inserito il caricabatterie la notte e quando sono assente ! (e a considerare rischioso che lo faccia il mio vicino di banchina)

Qualche anno fa nel mio porto un motoscafo e' saltato in aria (con conseguente incendio) caricando le batterie.
Personalmente mi e' capitato solo una volta in tanti anni, del resto quando sei in banchina ci si collega alla 220V per far funzionare tutto cio' che occorre senza troppi problemi (non la lascio collegata quando non sono a bordo per lunghi periodi, ma se devo andare a fare kambusa o una passeggiata la lascio collegata di solito ...), se ci fosse un dispositivo che al raggiungimento di una temperatura limite delle batterie fa scattare una protezione che scollega il caricabatterie o la 220V o piu' semplicemente che accende un cicalino e una spia lampeggiante, potrebbe essere una cosa utile, poi se costasse anche poco sarebbe ancora meglio Cool
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se ci fosse un dispositivo che al raggiungimento di una temperatura limite delle batterie fa scattare una protezione che scollega il caricabatterie o la 220V o piu' semplicemente che accende un cicalino e una spia lampeggiante, potrebbe essere una cosa utile, poi se costasse anche poco sarebbe ancora meglio
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Esiste, e' un 'sensore di temperatura bimetallico normalmente aperto' e lo si trova da quasi tutti i rivenditori di materiale elettronico, e' disponibile per varie temperature a partire da circa 50 gradi fino a 150.
Si usa come interruttore per attivare un cicalino (o uno stereo a tutto volume se si preferisce), suggerisco una temperatura di 80 gradi (piu' bassa di quella di ebollizione ma piu' alta di quella media del vano motore) va montato aderente all'oggetto da tenere sotto controllo, costa una cretinata.
Citazione:IanSolo ha scritto:
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se ci fosse un dispositivo che al raggiungimento di una temperatura limite delle batterie fa scattare una protezione che scollega il caricabatterie o la 220V o piu' semplicemente che accende un cicalino e una spia lampeggiante, potrebbe essere una cosa utile, poi se costasse anche poco sarebbe ancora meglio
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Esiste, e' un 'sensore di temperatura bimetallico normalmente aperto' e lo si trova da quasi tutti i rivenditori di materiale elettronico, e' disponibile per varie temperature a partire da circa 50 gradi fino a 150.
Si usa come interruttore per attivare un cicalino (o uno stereo a tutto volume se si preferisce), suggerisco una temperatura di 80 gradi (piu' bassa di quella di ebollizione ma piu' alta di quella media del vano motore) va montato aderente all'oggetto da tenere sotto controllo, costa una cretinata.
Io avendo motorizzazione fb ho le batterie in un gavone tecnico, quindi potrei tararlo ad una temperatura piu' bassa onde prevenire l'ebollizione delle batterie (due), 70° potrebbe andare?

Mi puoi dare qualche riferimento di piu' sull'oggetto da andare ad acquistare da un distributore di materiale elettrico?

Soprattutto questo termostato (e' un termostato giusto?) va poi collegato a cosa e come per far interrompere la corrente 220V al caricabatterie? e magari far partire anche un allarme acustico tipo un cicalino?

Un circuito gia' pronto da installare credo non esista.
Non conosco la marca ho il dispositivo montato all'interno di un gavone ,vicino al cicalino di allarme per l'acqua e per l'olio a me suona anche con il voltaggio basso delle batterie.Penso che sia in vendita nei negozi di elettronica o anche in quelli di modellismo aereonautico.Se interessa posso immergermi nel gavone prossimamente.Ha lo svanntaggio che se la tensione delle batterie è bassa inizia il bip e non smette se non accendo il motore.
Si, e' un termostato (quello di cui parlo io), e' disponibile in varie forme (e aspetti) e' per questo che ne ho messo la descrizione (fra virgolette), e' un coso fatto come questi (uno dei tanti) :
http://it.rs-online.com/web/search/searc...imetallico

La versione che ho indicato e' adatta per attivare un allarme acustico o luce, per interrompere un servizio serve invece il tipo 'normalmente chiuso' ma io non mi fiderei a portare la corrente di rete (il 220V per intenderci) in zona batterie, e' opportuno li' lavorare a bassa tensione (e bassa corrente) e disinserire il servizio (carìcabatterie) tramite un relay posto in luogo piu' opportuno ma il circuito si complica un poco.

NOTA : l'indicazione NO (oppure N/O oppure NA o, ancora N/A) vicino al codice o alla descrizione sta per 'normalmente aperto' cosi' come l'indicazione NC (oppure N/C) vicino al codice o alla descrizione sta per 'normalmente chiuso'.
Questi oggetti si usano come se fossero dei normalissimi interruttori che in una versione (NO) chiude il circuito quando si supera la temperatura e nell'altra versione (NC) lo apre, non c'e' nessuna uteriore complicazione.
Ok IanSolo, grazie per la dritta ora mi rimane il problema di chi mi realizza il circuito che ho in mente ovvero:

Ingresso 220V > Carica batterie a tre uscite > batteria Servizi + batteria Motori

Quindi io avrei bisogno di due termostati (uno per batteria) + un comando automatco che al raggiungimento delle temperatura limite di una delle due batterie interrompa la corrente 220V in ingresso a monte del CB.

Da chi me lo faccio realizzare ? .... l'elettricita' non e' il mio pane quotidiano Cool
Citazione:rinaldo.mo ha scritto:
staccare le batterie a motore acceso è il modo più semplice e veloce per bruciare il regolatore di tensione!!!! (equivale a spegnere il quadro a motore acceso, credo che nessuno lo consigli!!!)
in ogni caso, se stacchi l'alternatore hai ancora tutta la corrente delle batterie per la strumentazione e i servizi, ti manca solo la ricarica.
Spegnere il quadro con un diesel non comporta nulla e non mi risulta che si bruci il regolatore di tensione, comunque si trattava di scegliere il male minore
cambia il regolatore di tensione.Il tuo è andato
Citazione:gigiskipper ha scritto:
cambia il regolatore di tensione.Il tuo è andato
Se la batteria è andata in corto per altre ragioni (mancanza d'acqua ecc) il regolatore di tensione non c'entra nulla
L'elettrauto ha fatto le cose giuste.Se anche stacchi il positivo dall'ATR bruci i finali e qualcos'altro....ma sempre meglio che avere le batterie che sobbolonno e producono una miscela che con scintilla fa boooom.Per cui non credo tu sia preparato ad un intervento serio e non so quanti altri.E' andata bene.
I gas più degni di nota che solitamente si sviluppano negli accumulatori sono quattro.
Due sono idrogeno (inodoro) e ossigeno (inodoro), che sono pericolosi quando, sviluppandosi insieme (uno dal negativo e l'altro dal positivo) formano una miscela detonante, ma è un caso abbastanza raro che la concentrazione sia tale da creare un reale pericolo.
Un'altra emissione gassosa è composta da vapori di acido solforico, molto irritanti per la respirazione se solo in lieve concentrazione, ed è questo l'odore che si sente durante la ricarica (ricorda quello delle aule di chimica scolastiche, ed è il medesimo odore, molto più lievemente avvertibile, del sale da cucina).
Il peggio avviene quando si sviluppa l'altro gas, e cioè quando anche solo una piccola quantità di acqua salata entra in contatto con il liquido elettrolita delle batterie, perché allora si sviluppa cloro, decisamente mortale anche in piccole concentrazioni.
Questo è un grave pericolo quando si imbarca molta acqua.
Infatti era la cosa più temuta dai sommergibilisti.

Per curiosità:
http://www.grupsom.com/Libri/Somoderni/C...ioneiD.htm
Vesna dice che la puzza era insopportabile, classico di una batteria che va in corto, con la solfatazione si crea un cono che crescendo crea un contatto col l'elemento.
Anchio penso come altri che non poteva essere idrogeno.
Forse le batterie erano vecchiotte 5-7 anni.
Una batteria che scalda per davvero (carcassa e cavi) crea una puzza/fumo che impregna tutto e per un anno entrando in barca senti il fastidio.
Batterie AGM e questi problemi te li togli.
secondo me non è facile proteggersi dalle esalazioni dovute ad un difetto della batteria
le cause che possono innescare questa problematica sono molteplici e già citate

credo comunque che una delle cause più frequenti, e non mi sembra che sia stata menzionata, sia dovuta alla mancata ricarica dell'accumulatore
se la batteria non si carica la sua tensione non sale e, di conseguenza, la corrente di carica resta alta; in questo caso la normale reazione in cui si liberano ossigeno ed idrogeno perdura nel tempo, questi gas fuoriescono dalla batteria la quale riscaldandosi fa evaporare anche l'acido innescando poi il disagio

in questa fase non so se la temperatura della batteria raggiunga valori elevati al punto da essere discriminata rispetto a quella prodotta, per esmpio, dal motore o da una calura estiva (dove sono alloggiate normalmente le batterie ?)

penso che sarebbe più mirato uno strumento intelligente che rilevi l'entità della corrente di ricarica rapportata nel tempo, ammesso che già non esista
Ti posso garantire per esperienza vissuta che la batteria raggiunge una temperatura pericolosa, scotta al tatto, il gavone tecnico era pieno di fumo non denso ma irrespirabile, una volta tolta la corrente 220V al caricabetterie scollegarla dai cavi mi ha fatto temere (dopo!) di aver corso un rischio inutile di esplosione della stessa qualora avessi causato inavvertitamente una scintilla andando a girare i dadi dei morsetti con le chiavi inglesi, ma ho temuto che potesse incendiarsi ed avendo molta benzina a bordo non ci ho pensato un attimo a toglierla dal gavone. Sul pontile ha continuato a fumare per almeno un ora !
Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:gigiskipper ha scritto:
cambia il regolatore di tensione.Il tuo è andato
Se la batteria è andata in corto per altre ragioni (mancanza d'acqua ecc) il regolatore di tensione non c'entra nulla
concordo
mi è capitato che andassero in corto su un mezzo d'opera , ma era successo perchè con le vibrazioni (in barca non ce nè) 2 piastre solforizzate andarono in contatto
Citazione:vesna ha scritto:
Se staccavo le batterie,forse non avevo più energia elettrica per la strumentazione e le luci e non so se mi si spegneva anche il motore visto che ho una valvola elettrica sul circuito della nafta.

Normalmente le elettrovalvole sono utilizzate per spegnere il motore togliendogli carbirante. Tali valvole, bloccano il carburante quando le alimenti, quindi se anche tu per una qualsiasi ragione dovessi levare la batteria, il motore rimane acceso. In quel caso, per spegnerlo devi agire manualmente sull'apposita leva solitamente posizionata vicino alla pompa del gasolio.
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