Non fatevi confondere le idee, anche nei 3d citati da Marò si fà un pò di confusione:
Varechina, candeggina sono nomi comuni dell'Ipoclorito di sodio di cui è composta anche l'amuchina.
L'unica differenza è che l'amuchina è molto diluita e costa uno sproposito per il contenuto che ha, poi c'è il marketing, la reclame etc.
Tutto l'ipoclorito è prodotto (in larga parte sottoprodotto fatale) degli impianti cloro soda.
L'uso principale è nella potabilizzazione delle acque, nella disinfezione delle piscine e come disinfettante, sbiancante in genere.
Potete stare sicuri che all'acqua che bevete ne è stata aggiunta.
Dosata corretamente non lascia residui nocivi.
La varechina/candeggina venduta nei negozi è già diluita almeno tre volte rispetto al prodotto industriale (che è già una soluzione del prodotto attivo)
Per l'utilizzo nella disinfezione dei serbatoi di bordo fare attenzione che si tratti di varechina, la più economica possibile, contenente solo iposlorito e non di candeggina dedicata a sbiancare disinfettare il bucato o i sanitari che è addizionata di tensioattivi e di essenze profumate inutili se non dannose per la potabilizzazione dell'acqua e caricata di spese pubblicitarie.
Per la cronaca sono stato responsabile della produzione e poi della commercializzazione del 90% dell'ipoclorito italiano per cui...fidatevi!
Citazione:Mike ha scritto:
Uso l'amuchina allo 0.05% quindi circa 50cc su 100 litriPer risparmiare acqua lavandomi i denti uso un bicchiere come quando facevo campeggio libero e l'acqua era un miraggio
mike credo/spero che metta 50ml e non cc ogni 100 litri (per intendersi il tappo dell'amuchina sono 50 ml)
Acqua Clean a base di sali d'argento.
Pastiglietta d'amuchina da 0,5 gr per 80 litri.
Ma mi serve solo per lavare le mani.
Citazione:RMV2605D ha scritto:
Non fatevi confondere le idee, anche nei 3d citati da Marò si fà un pò di confusione:
...
Intendevo porre fine alla questione con l'indicazione che poi Maxvecc ha dato in modo diretto e molto meno tortuoso.
Coerentemente con la linea di pensiero che afferma che quello che non si conquista con il sudore della propria fronte ( ed ho detto fronte) poi si apprezza.