Citazione:Henri ha scritto:
Ciao non cerco polemica...ma ti chiedo per chiarirmi le idee: se è rigido non curva... ma dici che è flessibile...ti confesso che non capisco come sia fatto l'acciaio armonico.Citazione:dapnia ha scritto:
Basta anche un filo di acciaio armonico, resta rigido, flessibile e non si attorciglia.
Si trova in qualunque ferramenta di vari diametri e in matasse sufficienti a scendere in un albero ben alto.
Più è sottile meglio va.
Scende e non si incastra, se gli fai una stretta asoletta in cima, e lo recuperi da qualunque fessura.
Fatto molte volte, anche nei boma.
Resta il problema di andare sù.
E' un filo di acciaio rigido, in pratica è una corda di pianoforte in bobina e costa una sciocchezza.
C'è in spessori da 0.3 a 1.5 mm. secondo il lavoro si sceglie lo spessore adatto.
E' molto flessibile ma abbandonato a se stesso resta dritto e non prende volte.
Si fa dapprima un'asola molto piccola e ben chiusa sulla testa perchè non si agganci alle cose: si può fare con una pinzetta a becchi tondi facendo girare il capo un paio di volte su se stesso, come una piccola spirale molto assuccata.
Si va su (e qui torniamo daccapo
), si infila nella gola della puleggia, se la puleggia è sotto la testa, si passa nella fessura da cui esce la drizza e si spinge giù.
Come detto, sta dritto, quindi segue il profilo dell’albero e non gira attorno a ciò che c’è dentro.
Quando lo si sente arrivare in fondo, lo si cerca dalla puleggia di uscita (o dalla fessura dove fa capo il guida drizza), e con una pinzetta o un gancio dello stesso filo, lo si fa uscire.
Ci si fissa un testimone che si fa passare, poi al testimone si cuce la nuova drizza e alla via così.
Non si fissa direttamente la drizza all’acciaio, perché la drizza sforza sempre un po’ e non essendo l’acciaio flessibile più di tanto, quando deve uscire dalle gole, scappa giù.
Lo usiamo, a volte per alberi e boma, spesso per far passare i cavi elettrici nelle guaine, anche per sturare i tubi, in certi casi, va bene.