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Versione completa: Rottura drizza
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Scusate ma ogni tanto bisognerebbe leggere il testo della discussione...non mi pare che ne abbia tanta voglia!!!WinkSmileBig Grin
Citazione:Messaggio di rivaru
Ieri mentre issavo il Genoa mi si e' rotta la drizza, ed e rimarta per una buona parte nell'albero. Per ora sto usando quella del Gennaker ma come posso fare per inserirla nuovamente devo per forza salire sull'albero?
Citazione:Henri ha scritto:
Scusate ma ogni tanto bisognerebbe leggere il testo della discussione...non mi pare che ne abbia tanta voglia!!!WinkSmileBig Grin
Citazione:Messaggio di rivaru
Ieri mentre issavo il Genoa mi si e' rotta la drizza, ed e rimarta per una buona parte nell'albero. Per ora sto usando quella del Gennaker ma come posso fare per inserirla nuovamente devo per forza salire sull'albero?


La risposta è sì. Cool

Però, poco dopo c'è un: ''Se dovessi decidere di salire in testa d'albero come faccio?''
E questa è una domanda ben diversa: la domanda che ha suscitato consigli alla prudenza.

[:256]
Inoltre mancherebbe la seconda drizza di sicurezza, visto che è quella che va sostituita.
Motivo in più per mandarci qualcun altro in TA Big Grin
Ricordo che l'amico Sailor13 consigliava di usare come testimone un pezzo di catena di bicicletta, ha il giusto peso e flessibilità, quindi riuscirebbe a 'sgusciare' agevolmente in caso di interno-albero 'affollato' di drizze e cavi elettrici.

aloha
oppure vai a comprare una ventina di dadi da 5mm e li blocchi con un nodo alla fine del messaggero Wink
Io uso un piombo ad oliva da 70 gr e lenza da 80.
Ciao, avendolo a disposizione, anche un cavo inox 133 fili da 4 mm scende molto bene e si inserisce da qualsiasi puleggia.WinkBig Grin
Basta anche un filo di acciaio armonico, resta rigido, flessibile e non si attorciglia.
Si trova in qualunque ferramenta di vari diametri e in matasse sufficienti a scendere in un albero ben alto.
Più è sottile meglio va.
Scende e non si incastra, se gli fai una stretta asoletta in cima, e lo recuperi da qualunque fessura.
Fatto molte volte, anche nei boma.
Resta il problema di andare sù.
Ciao non cerco polemica...ma ti chiedo per chiarirmi le idee: se è rigido non curva... ma dici che è flessibile...ti confesso che non capisco come sia fatto l'acciaio armonico.WinkSmileBig Grin
Citazione:dapnia ha scritto:
Basta anche un filo di acciaio armonico, resta rigido, flessibile e non si attorciglia.
Si trova in qualunque ferramenta di vari diametri e in matasse sufficienti a scendere in un albero ben alto.
Più è sottile meglio va.
Scende e non si incastra, se gli fai una stretta asoletta in cima, e lo recuperi da qualunque fessura.
Fatto molte volte, anche nei boma.
Resta il problema di andare sù.
Per andare su gli propongo DW-MPH...pagine in italiano.Wink
Citazione:Henri ha scritto:
Ciao non cerco polemica...ma ti chiedo per chiarirmi le idee: se è rigido non curva... ma dici che è flessibile...ti confesso che non capisco come sia fatto l'acciaio armonico.WinkSmileBig Grin
Citazione:dapnia ha scritto:
Basta anche un filo di acciaio armonico, resta rigido, flessibile e non si attorciglia.
Si trova in qualunque ferramenta di vari diametri e in matasse sufficienti a scendere in un albero ben alto.
Più è sottile meglio va.
Scende e non si incastra, se gli fai una stretta asoletta in cima, e lo recuperi da qualunque fessura.
Fatto molte volte, anche nei boma.
Resta il problema di andare sù.
Citazione:Henri ha scritto:
Ciao non cerco polemica...ma ti chiedo per chiarirmi le idee: se è rigido non curva... ma dici che è flessibile...ti confesso che non capisco come sia fatto l'acciaio armonico.WinkSmileBig Grin
Citazione:dapnia ha scritto:
Basta anche un filo di acciaio armonico, resta rigido, flessibile e non si attorciglia.
Si trova in qualunque ferramenta di vari diametri e in matasse sufficienti a scendere in un albero ben alto.
Più è sottile meglio va.
Scende e non si incastra, se gli fai una stretta asoletta in cima, e lo recuperi da qualunque fessura.
Fatto molte volte, anche nei boma.
Resta il problema di andare sù.

E' un filo di acciaio rigido, in pratica è una corda di pianoforte in bobina e costa una sciocchezza.
C'è in spessori da 0.3 a 1.5 mm. secondo il lavoro si sceglie lo spessore adatto.
E' molto flessibile ma abbandonato a se stesso resta dritto e non prende volte.
Si fa dapprima un'asola molto piccola e ben chiusa sulla testa perchè non si agganci alle cose: si può fare con una pinzetta a becchi tondi facendo girare il capo un paio di volte su se stesso, come una piccola spirale molto assuccata.
Si va su (e qui torniamo daccapo Big Grin ), si infila nella gola della puleggia, se la puleggia è sotto la testa, si passa nella fessura da cui esce la drizza e si spinge giù.
Come detto, sta dritto, quindi segue il profilo dell’albero e non gira attorno a ciò che c’è dentro.
Quando lo si sente arrivare in fondo, lo si cerca dalla puleggia di uscita (o dalla fessura dove fa capo il guida drizza), e con una pinzetta o un gancio dello stesso filo, lo si fa uscire.
Ci si fissa un testimone che si fa passare, poi al testimone si cuce la nuova drizza e alla via così.
Non si fissa direttamente la drizza all’acciaio, perché la drizza sforza sempre un po’ e non essendo l’acciaio flessibile più di tanto, quando deve uscire dalle gole, scappa giù.
Lo usiamo, a volte per alberi e boma, spesso per far passare i cavi elettrici nelle guaine, anche per sturare i tubi, in certi casi, va bene.
Grazie per i chiarimenti...molto utiliWinkBig Grin
Citazione:dapnia ha scritto:
Citazione:Henri ha scritto:
Ciao non cerco polemica...ma ti chiedo per chiarirmi le idee: se è rigido non curva... ma dici che è flessibile...ti confesso che non capisco come sia fatto l'acciaio armonico.WinkSmileBig Grin
Citazione:dapnia ha scritto:
Basta anche un filo di acciaio armonico, resta rigido, flessibile e non si attorciglia.
Si trova in qualunque ferramenta di vari diametri e in matasse sufficienti a scendere in un albero ben alto.
Più è sottile meglio va.
Scende e non si incastra, se gli fai una stretta asoletta in cima, e lo recuperi da qualunque fessura.
Fatto molte volte, anche nei boma.
Resta il problema di andare sù.

E' un filo di acciaio rigido, in pratica è una corda di pianoforte in bobina e costa una sciocchezza.
C'è in spessori da 0.3 a 1.5 mm. secondo il lavoro si sceglie lo spessore adatto.
E' molto flessibile ma abbandonato a se stesso resta dritto e non prende volte.
Si fa dapprima un'asola molto piccola e ben chiusa sulla testa perchè non si agganci alle cose: si può fare con una pinzetta a becchi tondi facendo girare il capo un paio di volte su se stesso, come una piccola spirale molto assuccata.
Si va su (e qui torniamo daccapo Big Grin ), si infila nella gola della puleggia, se la puleggia è sotto la testa, si passa nella fessura da cui esce la drizza e si spinge giù.
Come detto, sta dritto, quindi segue il profilo dell’albero e non gira attorno a ciò che c’è dentro.
Quando lo si sente arrivare in fondo, lo si cerca dalla puleggia di uscita (o dalla fessura dove fa capo il guida drizza), e con una pinzetta o un gancio dello stesso filo, lo si fa uscire.
Ci si fissa un testimone che si fa passare, poi al testimone si cuce la nuova drizza e alla via così.
Non si fissa direttamente la drizza all’acciaio, perché la drizza sforza sempre un po’ e non essendo l’acciaio flessibile più di tanto, quando deve uscire dalle gole, scappa giù.
Lo usiamo, a volte per alberi e boma, spesso per far passare i cavi elettrici nelle guaine, anche per sturare i tubi, in certi casi, va bene.
Citazione:dapnia ha scritto:
La fate troppo facile: siamo tutti finocchi col buco degli altri.Big Grin.

Se, se, se: troppi se, così è facile anche rischiare la pelle.
Magari è la prima volta che va sù e si accinge ad un lavoro che richiede mano ferma, delicatezza ed un tempo notevole. E lui è appeso lassù a dondolare con i suoi dubbi.

Fallo fare da qualcuno del mestiere (si spera competente), non rischi tu, ti chiarisce il notivo della rottura e magari ti spiega anche qualche altra cosa.
Spendi, ma impari.
La prossima volta, che hai visto e sai, vai tu.

Se mai lo fai, mai impari, non è sufficiente guardare o ascoltare gli altri.

Non è una cosa da fine del mondo, non richiede attrezzature speciali o competenze professionali (meccanica, elettronica o altro), solo un pò di manualità e buon senso.

Come farlo in sicurezza lo hanno già detto gli altri, è un lavoro che deve imparare a farsi lui.

Anche perchè credimi Mauro, la soddisfazione a fine lavoro non ha eguali e ti sentirai in grado di fare anche altri lavori che mai avresti pensato di fare di persona.

Solo così si impara, magari meglio se lo fai insieme ad un amico (non un rigger) più pratico in lavori manuali ma non lasciar fare tutto a lui, mi raccomando, eh? Smile.
Citazione:ibanez ha scritto:
...Solo così si impara, magari meglio se lo fai insieme ad un amico (non un rigger) ...
sicuramente meglio non farlo insieme al rigger che magari da tempo ti diceva che dovevi cambiare le drizze.
Poi, per non saper nè leggere nè scrivere, visto che ti si è già rotta una drizza, sarà il caso di far controllare da qualcuno un pò più esperto (come il vino per l'oste anche per l'armatore le drizze sono tutte buone) ed eventualmente sostituire le drizze, prima di salirci su in testa.
Sailor mi ha battuto sul tempo....meno male che e' intervenuto....ma che consigli sparate a uno che non controlla le drizze.....e gli consigliate di andare su con il primo che capita????ragazzi mano al portafoglio e cercate di non farvi male......ma sopratutto nessun consiglio pericoloso come quelli che avete dato.Ma secondo voi uno che chiede se deve salire su....ma che domande fa.meglio che chiami si un rigger altro che storie.ma robb de matt
Citazione:Giorgio ha scritto:
Sailor mi ha battuto sul tempo....meno male che e' intervenuto....ma che consigli sparate a uno che non controlla le drizze.....e gli consigliate di andare su con il primo che capita????ragazzi mano al portafoglio e cercate di non farvi male......ma sopratutto nessun consiglio pericoloso come quelli che avete dato.Ma secondo voi uno che chiede se deve salire su....ma che domande fa.meglio che chiami si un rigger altro che storie.ma robb de matt

Come non quotarti!!!
ragazzi, ma voi che lo sapete fare, come avete imparato?

Probabilmente come me, che alla prima occasione sono andato su, ho sistemato tutto per poi godermi ogni bolina con un sorriso sule labbra che diceva 'you're a set up genius, sir!'

Io personalmente vado in barca anche per queste cose e sono le cose che mi hanno fatto crescere come uomo e come velista.

Il piacere di navigare sulla Mia barca, la barca della quale ho personalmente stretto ogni vite e perchè no, ripassato ogni drizza, non ha prezzo.

Altrimenti mi prendo un charter due settimane l'anno, mi conviene sicuramente, no?

In barca bisogna saper fare un pò di tutto, specie i lavori che non richiedono attrezzature da specialisti o conoscenze approfondite di meccanica/elettronica, mi è stato insegnato così fin da ragazzino e mi è tornato utile per tutta la vita.

E poi ripeto, voi e i famosi 'rigger', come avete imparato? Non mi risulta ci sia una scuola, no?

Se sei delle mie parti chiamami, che la sistemiamo insieme in mezz'ora. Ciao
Nessuno e' nato imparato.ma magari andando e rubacchiando si e' imparato.Non di sicuro facendo domande strane che destano perplessita'.Ecco perche' forse e' meglio che lo fa con il rigger o....con uno come te che le conosce.leggendo tra le righe si capiscono due o ci prende per i fondelli.....oppure non ha conoscenza della materia.Non puoi pensare di andare in TA chiedendo come si fa.Io addirittura per non far fatica per andare in TA uso l'ascensore.E le drizze si controllano e periodicamente si cambiano....ecco anche questo si impara rubacchiando.Big Grin
Citazione:ibanez ha scritto:
ragazzi, ma voi che lo sapete fare, come avete imparato?

Probabilmente come me, che alla prima occasione sono andato su, ho sistemato tutto per poi godermi ogni bolina con un sorriso sule labbra che diceva 'you're a set up genius, sir!'

Io personalmente vado in barca anche per queste cose e sono le cose che mi hanno fatto crescere come uomo e come velista.

Il piacere di navigare sulla Mia barca, la barca della quale ho personalmente stretto ogni vite e perchè no, ripassato ogni drizza, non ha prezzo.

Altrimenti mi prendo un charter due settimane l'anno, mi conviene sicuramente, no?

In barca bisogna saper fare un pò di tutto, specie i lavori che non richiedono attrezzature da specialisti o conoscenze approfondite di meccanica/elettronica, mi è stato insegnato così fin da ragazzino e mi è tornato utile per tutta la vita.

E poi ripeto, voi e i famosi 'rigger', come avete imparato? Non mi risulta ci sia una scuola, no?

Se sei delle mie parti chiamami, che la sistemiamo insieme in mezz'ora. Ciao
intanto, non tutti apprendono allo stesso modo. Inoltre, non tutti hanno la stessa manualità, c'è chi è abilissimo e chi ha due mani sinistre. Chi cura la propria barca personalmente, e chi non sa neanche dove sono gli attrezzi. Dare dei consigli che per alcuni possono essere avventati non è proprio il caso. Meglio che la prima volta impari direttamente da chi è più pratico, sarà lui in seguito a decidere se ne ha la capacità e la voglia.
Citazione:sailor13 ha scritto:
intanto, non tutti apprendono allo stesso modo. Inoltre, non tutti hanno la stessa manualità, c'è chi è abilissimo e chi ha due mani sinistre. Chi cura la propria barca personalmente, e chi non sa neanche dove sono gli attrezzi. Dare dei consigli che per alcuni possono essere avventati non è proprio il caso. Meglio che la prima volta impari direttamente da chi è più pratico, sarà lui in seguito a decidere se ne ha la capacità e la voglia.

...distillato di saggezza...
Cool
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