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Versione completa: Con l'ancora propria in porto
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Grazie Nastro, solo vorrei capire cosa intendi per tonneggiarsi sull'ancora. Forse nel caso in cui serva avanzare un po', recuperando catena? Ciao
Citazione:Messaggio di torcido
Quest'anno sarà la Grecia ionica e più leggo più trovo conferme al fatto che praticamente dappertutto in porto dovrò usare la mia ancora. La cosa mi impensierisce, perché io, marinaio della domenica pomeriggio, ho sempre trovato la 'trappa pronta'.
Qualcuno che ha esperienza mi può dare qualche dritta? P.es. come fare l'avvicinamento al posto barca (tra l'altro: se non ci sono le trappe direi che non ci sono neppure posti barca ben definiti), come e dove gettare l'ancora? E' bene mettere la grippia o serve solo a interferire con i cabbasisi? Le regole sul calumo sono le stesse della rada? E poi la catena va tenuta tesa o no? Vedete che ho un dubbio per ogni maglia di catena...
Se ti può consolare lo feci a Calvì tre anni fa per la prima volta.

Mi ricordo che quando ci dissero di ormeggiare con l'ancora propria io e mia moglie ci guardammo negl'occhi come paralizzati dal terrore.

Dovevamo entrare tra due barche (e mò che faccio, mi dissi dendro di me, verrà fuori un casinoDisapprovazione): sai cosa ti dico? E' stata una delle manovre meglio riuscite (solito posteriore del principianteBig Grin) ma ti garantisco che è più difficile a dirsi che a farsi.

Secondo me, avere delle barche già ormeggiate è un punto a favore perchè riesci a capire più o meno in che punto calare l'ancora ed è fondamentale non avere fretta e non anticipare la retromarcia prima che il ferro tocchi il fondo.

Per il resto, segui i consigli di chi è più esperto ma volevo rassicurati sulla semplicità di manovra.
Grazie a tutti del conforto e dei consigli, rendono meno misterioso l'ignoto. Non ho ancora pianificato per bene la crociera (troppi posti, c'è l'imbarazzo della scelta e non so scegliere!), ma quando passerò da Nidiri una voce ad Andros sarà d'obbligo (anche se credo che comunque, nonostante i vostri consigli, il nostro ormeggio non passerà inosservato)
visto che ci siamo pongo una domanda.

Tutte le volte che mi è capitato non ero mai solo, il più delle volte ero a prua a dare fondo, qualche volta al timone, e lsa manovra è sempre riuscita bene (ma non mi è mai capitato di farlo con vento sostenuto al traverso).

Come si fa la manovra quando si è soli, e quando non si ha un salpancora?

Se dovessi improvvisarla, penso che assicurerei il cavo ad una distanza predefinita, che è grossomodo quella che ci sarà alla fine tra ancora e prua della barca ormeggiata,do fondo e comincio a marcia indietro.

Detto così è semplice, ma solo a pensarlo mi vengono i brividi (se si sbaglia si rimane vincolati alla catena, in mezzo ad un porto, con pochissima capacità di manovra).

Qualcuno ha mai fatto questa manovra e ha qualxche consiglio in proposito?
In Grecia e sempre cosi'. Dopo un paio di volte vedrai che non ti dara' piu' alcun problema. Solo ad integrazione di quanto gia' detto, molte barche, specie piccole e inglesi, tengono a poppa una sacca con ancora e linea di ormeggio, o una rotella con piattina (ankarolina), e vanno all'ormeggio di prua, filando l'ancora. Poi si fermano con il motore, passano le cime a terra e mettono in trazione la linea di poppa. Semplice ed efficace ( bow to e non stern to).
Citazione:eulero ha scritto:
visto che ci siamo pongo una domanda.

Tutte le volte che mi è capitato non ero mai solo, il più delle volte ero a prua a dare fondo, qualche volta al timone, e lsa manovra è sempre riuscita bene (ma non mi è mai capitato di farlo con vento sostenuto al traverso).

Come si fa la manovra quando si è soli, e quando non si ha un salpancora?

Se dovessi improvvisarla, penso che assicurerei il cavo ad una distanza predefinita, che è grossomodo quella che ci sarà alla fine tra ancora e prua della barca ormeggiata,do fondo e comincio a marcia indietro.

Detto così è semplice, ma solo a pensarlo mi vengono i brividi (se si sbaglia si rimane vincolati alla catena, in mezzo ad un porto, con pochissima capacità di manovra).

Qualcuno ha mai fatto questa manovra e ha qualxche consiglio in proposito?
fili da poppa la seconda linea?o la principale che ti sarai predisposto in pozzetto,ed entri 'de visu'.Blush
Io quando mi ritrovo da solo faccio cosí( anche se con il salpaancora):
- cerco di arrivare quando non ci sono barche
- decido dove buttare l'ancora e calcolo quanti metri mi servono di catena
- mi metto sulla verticale e faccio filare tutta la catena
- vado alla ruota e faccio la manovra
- mi appoggio alla banchina e cerco di assicurare le cime
- torno in barca e tiro la catena
- faccio gli aggiustamenti delle cime
- butto giú la passerella e mi faccio una birra alla prima tavernaBig Grin
Poi avendo il salpa con il contacatena decido quanti metri voglio dare e lui va in automatico, grandissima comoditá.
Citazione:mikael ha scritto:
Citazione:eulero ha scritto:
visto che ci siamo pongo una domanda.

Tutte le volte che mi è capitato non ero mai solo, il più delle volte ero a prua a dare fondo, qualche volta al timone, e lsa manovra è sempre riuscita bene (ma non mi è mai capitato di farlo con vento sostenuto al traverso).

Come si fa la manovra quando si è soli, e quando non si ha un salpancora?

Se dovessi improvvisarla, penso che assicurerei il cavo ad una distanza predefinita, che è grossomodo quella che ci sarà alla fine tra ancora e prua della barca ormeggiata,do fondo e comincio a marcia indietro.

Detto così è semplice, ma solo a pensarlo mi vengono i brividi (se si sbaglia si rimane vincolati alla catena, in mezzo ad un porto, con pochissima capacità di manovra).

Qualcuno ha mai fatto questa manovra e ha qualxche consiglio in proposito?
fili da poppa la seconda linea?o la principale che ti sarai predisposto in pozzetto,ed entri 'de visu'.Blush


tu che sei nordico la prua in banchina ce l'hai nel sangue, a me lo si deve ricordare!Big Grin
ottima idea!
Citazione:Messaggio di torcido
Quest'anno sarà la Grecia ionica e più leggo più trovo conferme al fatto che praticamente dappertutto in porto dovrò usare la mia ancora. La cosa mi impensierisce, perché io, marinaio della domenica pomeriggio, ho sempre trovato la 'trappa pronta'.
Qualcuno che ha esperienza mi può dare qualche dritta? P.es. come fare l'avvicinamento al posto barca (tra l'altro: se non ci sono le trappe direi che non ci sono neppure posti barca ben definiti), come e dove gettare l'ancora? E' bene mettere la grippia o serve solo a interferire con i cabbasisi? Le regole sul calumo sono le stesse della rada? E poi la catena va tenuta tesa o no? Vedete che ho un dubbio per ogni maglia di catena...

Vedrai che dopo 7-8 ca77ate madornali cominci a capire cosa dovevi fare...
io mi sento di aggiungere solo questo:
- se non sei sicuro della presa o della posizione dell'ancora, tranquillamente rifai l'ormeggio non temere dei criticoni che stanno in banchina, fallo e rifallo finchè sei tranquillo.
- alla sera prima di andare a letto ritira la scaletta, cazza la catena, tirati un pò fuori, scostati dalla banchina se dovesse arrivare una sventolata improvvisa sei più sicuro di non sbattere in banchina ...
Per Eulero
Non esistono regole molto dipende dalle condizioni meteo dagli spazi di manovra dalla dimensioni della barca e dal peso.

Barche piccole si porta l'ancora in pozzetto, dai fondo fili, agguanti in modo che faccia testa, poi porti la linea a prua fili quanto ti serve per arrivare in banchina manovri come se non fossi all'ancora quando sei arrivato all'ormeggio recuperi e distendi

Vorrei ricordare che anche se hai dato fondo se fili sufficiente linea d'ancora p.e.tuta la catena più una quantità sufficiente di tessile puoi navigare tranquillamente.

Quando feci il corso istruttori al Vmc, per formare il pacchetto con ancora di prua e di poppa arrivavamo a dare fondo con l'ancora di prua una volta fatto testa portavamo la cima sulla barca radice poi andavamo a dare ancora di poppa e bordeggiavamo fino a recuperare quella di prua lasciata sull'altra barca.
In effetti un altro pensiero (ce ne sarebbe anche un terzo, ma ve ne parlerò in un'altra occasione) è quello dell'ingresso di prua, con conseguente linea di ancoraggio da poppa. Pensavo di usare la bruce di rispetto con due grilli a mo' di snodo, cinque metri di catena da otto e tessile (quanto tessile? Bastano 30 metri per ancorare in porto un first 31.7?). Terrei il tutto in una cassetta di plastica da portare in pozzetto alla bisogna. Voi che dite? Come fate?
Citazione:torcido ha scritto:
In effetti un altro pensiero (ce ne sarebbe anche un terzo, ma ve ne parlerò in un'altra occasione) è quello dell'ingresso di prua, con conseguente linea di ancoraggio da poppa. Pensavo di usare la bruce di rispetto con due grilli a mo' di snodo, cinque metri di catena da otto e tessile (quanto tessile? Bastano 30 metri per ancorare in porto un first 31.7?). Terrei il tutto in una cassetta di plastica da portare in pozzetto alla bisogna. Voi che dite? Come fate?

anche di prua ne vedo tanti.
da soli con barche di scarsa manovrabilità è un buon sistema.
specie con tempaccio.
ti ficchi tra due barche di prua e il gioco è fatto.
30 mt di tessile magari con 10 mt di catena bastano e avanzano.
i fondali sono in genere (nei porti) ottimi tenitori di fango.
in sintesi 50 mt di catena a prua
e 30+10 a poppa ti rendono ben preparato a tutte le varianti.
un ulteriore aspetto da considerare, non dei più irrilevanti a mio avviso, l'effetto evolutivo dell'elica


se poniamo c'è ventolone da N e hai un'elica che in retro ti tira a sinistra, voler ancorare e poi andare con la poppa sulla banchina a E significa dare un'ora di spettacolo gratuito prima di decidere di cambiare porto o eventualmente andare di prua Blush










oppure si puo' fare come i caicchi Cool
arrivare gagliardi, dar fondo, piantare l'ancora se poi ci resta anche il musone che importa, poi con l'effetto dell'elica ruotare per infilarsi dentro all'ormeggio dritti dritti di poppa, oh yeah

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Ancora sopravvento con poppa in banchina?? ecco perché m'incavolo sempre quando entro nei porti!! eheh
scherzi a parte... l'ancora si da perpendicolare al molo, salvo in alcuni porti con conformazione particolare, tipo ponza.
Il rischio è che la previsione cambi... patatrac.
Se poi è prevista una perturbazione si può dare col tender una seconda ancora o organizzarsi con delle cime tra le prue e la barca più esterna da volta alla banchina se sporgente o una seconda ancora verso la previsione di vento.
Ovviamente si parla di grossi eventi. Con 20 o 30 nodi la nostra ancora deve lavorare bene... e se non siamo sicuri abbiamo un problema che si risolve dal chandler, non mettendo l'ancora al vento!
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