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Versione completa: Presa di gavitello
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quelli che dice scarabocchio spero che abbiano l'anello superiore rinforzato e solidale col corpo morto
42
i gavitelli sono di due tipi:

quelli che hanno semplice funzione di galleggianti dove l'anello in testa ha la funzione di essere agguantato dal mezzo marinaio ma al quale bisogna poi ormeggiarsi alla linea sottostante (in genere una catena fissata al corpo morto o alla catenaria), la manovra è semplice una volta agguantato con il mezzo marinaio si solleva e si fa passare una cima a doppino al grillo o all'anello collegato con la catena.

Quelli passanti che sono composti da un corpo galleggiante in materiale plastico o di gomma pneumatica all'interno del quale un'asta passante in acciaio termina con un anello in acciaio anch'esso al quale, dopo averlo agguantato passare a doppino la cima di ormeggio.
Chiarito il fatto che la cima non va fatta passare sull'anello superiore rimangono, secondo me, alcune perplessità sulla manovra, specie in caso di vento sostenuto.
Mi capita spesso di vedere veri e propri numeri da circo assistendo alla 'presa di gavitello' fatta quando c'è un po' di vento.
Generalmente si vede la barca ormeggiante arrivare con la prua sul gavitello (come indicato in molti manuali) procedendo contro vento, a quel punto la/le persona a prua fa un cenno al timoniere che mette in folle e qui comincia il circo...
Se le persone a prua sono due (spesso un uomo e una donna) una aggancia il gavitello col mezzo marinaio e l'altra prova a far passare la cima. In presenza di vento però una volta agganciato il gavitello (se ci si riesce al primo tentativo) la prua - con il motore a folle - tende subito ad abbattere e comncia così un impari confronto di tiro alla fune' in cui il poveraccio col mezzo marinaio prova a tirare su il gavitello per permettere l'operzione di passaggio della cima, ma ovviamente non ce la fa. Quando capisce che non vale la pena rischiare le articolazioni il poveraccio decide di rinunciare e prova a recuperare il mezzo marinaio che però, essendo ormai agganciato e 'in trazione', non si sgancerà dal gavitello. Alla fine il malcapitato lascerà la presa col duplice risultato di non aver completato l'ormeggio ed aver perso in mare il mezzo marinaio.
A quel punto le possibilità sono molteplici: in genere si incaponiscono un po' e dopo aver recuperato il mezzo marinaio o aver tirato fuori quello di rispetto se esiste, riprovano la stessa manovra con esito simile.
Spesso finisce che mandano un uomo col tender che aggancia il gavitello,. passa una cima a doppio e poi aspetta che si avvicini la barca a cui passerà direttamente la cima.

Io, navigando spesso da solo, e volendo comunque essere in grado di fare le manovre in autonomia acnhe se accompagnato, ho messo a punto una mia tecnica per la presa di gavitello (dopo essermi stufato di fare pericolose corse pozzetto-prua quando, da solo, approcciavo il gavitello di prua):

mi avvicino al gavitello in retromarcia (poppa al vento) col risultato di rendere più stabile la barca (di poppa il vento 'abbatte' molto più lentamente che di rpua), quando sono in prossimità del gavitello blocco il timone al centro calcolo il momento esatto per arrivare con l'abbivio, metto a folle, faccio un passo e sono sulla spiaggetta da dove con estrema facilità passo una cima (precedentemente fissato per un capo alla bitta) sull'anello superiore del gavitello senza bisogno del mezzo marinaio (un impiccio in meno).
A quel punto sono fermo e posso decidere fra due possibili alternative:
o decido che sto bene ormeggiato di poppa, con la barca che non brandeggia ad ogni raffica ma senza il riparo della cappottina, e allora passo una seconda cima sull'anello giusto e sono a posto
oppure decido di girarmi prua al vento per avere il popzzetto più protetto dalle raffiche, in tal caso procedo come segue:
prendo una cima lunga e la faccio passare nell'anello sotto il gavitello, una capo lo fisso su una delle bitte di prua e l'altro sualla campana del salpancora, avendo cura di far scorre la cima sul lato della barca che decido sarà resterà sopravento durante la manovra (scelgo sempre il lato il lato di sinistra perchè se dovessi aiutarmi col motore durante la manovra, l'effetto evolutivo dell'elica mi aiuterebbe)
Torno in pozzetto, aspetto la raffica giusta, mollo la cima passata sull'anello superiore del gavitello e aiuto col timone la barca a prendere la giusta direzione, a quel punto aspetto che il vento me la giri.
Una volta ormaggiato prua al vento ma con cima lunga, allento la frizione del barbotin e col salpancora recupero quanta cima voglio senza fatica abbittandola poi al termine dell'operazione.
A scriverlo sembra un po' macchinoso, ma è una manovra assolutamente sicura e tranquilla per un solitario.
Ovviamente questa manovra va bene per me e la mia barca e non ho la pretesa di insegnar nulla a nessuno...
Citazione:Coriandolo ha scritto:
....
e qui comincia il circo...
Se le persone a prua sono due (spesso un uomo e una donna) una aggancia il gavitello col mezzo marinaio e l'altra prova a far passare la cima. In presenza di vento però una volta agganciato il gavitello (se ci si riesce al primo tentativo) la prua - con il motore a folle - tende subito ad abbattere e comncia così un impari confronto di tiro alla fune' in cui il poveraccio col mezzo marinaio prova a tirare su il gavitello per permettere l'operzione di passaggio della cima, ma ovviamente non ce la fa. Quando capisce che non vale la pena rischiare le articolazioni il poveraccio decide di rinunciare e prova a recuperare il mezzo marinaio che però, essendo ormai agganciato e 'in trazione', non si sgancerà dal gavitello. Alla fine il malcapitato lascerà la presa col duplice risultato di non aver completato l'ormeggio ed aver perso in mare il mezzo marinaio....

Un film...
M'hai fatto cappottare sulla seggiola!
Big GrinBig GrinBig Grin
Citazione:Coriandolo ha scritto:
Chiarito il fatto che la cima non va fatta passare sull'anello superiore rimangono, secondo me, alcune perplessità sulla manovra, specie in caso di vento sostenuto.
Mi capita spesso di vedere veri e propri numeri da circo assistendo alla 'presa di gavitello' fatta quando c'è un po' di vento.
Generalmente si vede la barca ormeggiante arrivare con la prua sul gavitello (come indicato in molti manuali) procedendo contro vento, a quel punto la/le persona a prua fa un cenno al timoniere che mette in folle e qui comincia il circo...
Se le persone a prua sono due (spesso un uomo e una donna) una aggancia il gavitello col mezzo marinaio e l'altra prova a far passare la cima. In presenza di vento però una volta agganciato il gavitello (se ci si riesce al primo tentativo) la prua - con il motore a folle - tende subito ad abbattere e comncia così un impari confronto di tiro alla fune' in cui il poveraccio col mezzo marinaio prova a tirare su il gavitello per permettere l'operzione di passaggio della cima, ma ovviamente non ce la fa. Quando capisce che non vale la pena rischiare le articolazioni il poveraccio decide di rinunciare e prova a recuperare il mezzo marinaio che però, essendo ormai agganciato e 'in trazione', non si sgancerà dal gavitello. Alla fine il malcapitato lascerà la presa col duplice risultato di non aver completato l'ormeggio ed aver perso in mare il mezzo marinaio.
A quel punto le possibilità sono molteplici: in genere si incaponiscono un po' e dopo aver recuperato il mezzo marinaio o aver tirato fuori quello di rispetto se esiste, riprovano la stessa manovra con esito simile.
Spesso finisce che mandano un uomo col tender che aggancia il gavitello,. passa una cima a doppio e poi aspetta che si avvicini la barca a cui passerà direttamente la cima.

Io, navigando spesso da solo, e volendo comunque essere in grado di fare le manovre in autonomia acnhe se accompagnato, ho messo a punto una mia tecnica per la presa di gavitello (dopo essermi stufato di fare pericolose corse pozzetto-prua quando, da solo, approcciavo il gavitello di prua):

mi avvicino al gavitello in retromarcia (poppa al vento) col risultato di rendere più stabile la barca (di poppa il vento 'abbatte' molto più lentamente che di rpua), quando sono in prossimità del gavitello blocco il timone al centro calcolo il momento esatto per arrivare con l'abbivio, metto a folle, faccio un passo e sono sulla spiaggetta da dove con estrema facilità passo una cima (precedentemente fissato per un capo alla bitta) sull'anello superiore del gavitello senza bisogno del mezzo marinaio (un impiccio in meno).
A quel punto sono fermo e posso decidere fra due possibili alternative:
o decido che sto bene ormeggiato di poppa, con la barca che non brandeggia ad ogni raffica ma senza il riparo della cappottina, e allora passo una seconda cima sull'anello giusto e sono a posto
oppure decido di girarmi prua al vento per avere il popzzetto più protetto dalle raffiche, in tal caso procedo come segue:
prendo una cima lunga e la faccio passare nell'anello sotto il gavitello, una capo lo fisso su una delle bitte di prua e l'altro sualla campana del salpancora, avendo cura di far scorre la cima sul lato della barca che decido sarà resterà sopravento durante la manovra (scelgo sempre il lato il lato di sinistra perchè se dovessi aiutarmi col motore durante la manovra, l'effetto evolutivo dell'elica mi aiuterebbe)
Torno in pozzetto, aspetto la raffica giusta, mollo la cima passata sull'anello superiore del gavitello e aiuto col timone la barca a prendere la giusta direzione, a quel punto aspetto che il vento me la giri.
Una volta ormaggiato prua al vento ma con cima lunga, allento la frizione del barbotin e col salpancora recupero quanta cima voglio senza fatica abbittandola poi al termine dell'operazione.
A scriverlo sembra un po' macchinoso, ma è una manovra assolutamente sicura e tranquilla per un solitario.
Ovviamente questa manovra va bene per me e la mia barca e non ho la pretesa di insegnar nulla a nessuno...
io uguale, risulta facile facile anche con vento sostenuto, e qualcuno a volte da spettatore su altre barche resta deluso perchè non può capottare dalle risate
Ma i gavitelli li trovate in mezzo al mare o in baie protette?
Sembra che stiate narrando dei film di guerra.
Stiamo parlando di presa del gavitello a motore(non a vela)... non mi pare che certi numeri da circo appartengono ad un velista appassionato. Spesso le imprese eroiche si vedono fare a quei charteristi che prendono in mano una barca due volte l'anno.

Devo invece rendervi partecipe che anche io ho comprato quel grosso moschettone da fissare al mezzo marinaio che ormai si trova un po ovunque.
Ci attacchi una cimetta del 10 o anche meno, avvicinata la prua al gavitello sono 2' agganciare il moschettone all'anello superore, poi con tutta calma, spento il motore e messa su la pasta Smile, vai a prua e sostituisci facilmente cima e moschettone con una cima del 14-16 a seconda del DISL a doppino nell'annello inferiore (o alla gassa del calumo).

Attenzione che ogni cima a doppino deve ritornare alla stessa galloccia da cui è partita, altrimenti si mangia per strofinamento sull'annello.
Citazione:Gianni Mandrioli ha scritto:
Citazione:Coriandolo ha scritto:
Chiarito il fatto..
io uguale, risulta facile facile anche con vento sostenuto, e qualcuno a volte da spettatore su altre barche resta deluso perchè non può capottare dalle risate

Io mi sono costruito il moschettone da agganciare al mezzo marinaio.(ora riposa in fondo al gavone poichè in grecia si usa l'ancora)
quando navigavo solo in crozia era un giochino anche dal pozzetto.
fatto un giro per capire com'era strutturato il gavitello
lo puntavo tenendomi leggermente sopravvento.una volta sottomurata,folle e in abbrivio il gavitello scorreva appoggiato delicatamente fino alla poppa.
ed io LI' l'aspettavo.Big Grin
raramente ho fatto divertire gli astanti.42
vabbè..con un 30' è tutto più facile..Wink
Bisogna anche dire che in genere il circo lo fanno i motoscafari, soprattutto quelli di agosto... la peggior specieBig GrinBig Grin

Ho visto un gavitello passante distrutto da due poderose eliche in retromarcia, non chiedetemi delle eliche.
La moglie urlando : Gilberto, non lo vedo più!Blush
eccerto è affondato... Big GrinBig Grin

Ho visto tedescona d'assalto (più o meno 100kg 'in bikini' Smiley39) lanciarsi con la cima tra i denti e raggiungere il gavitello con poderose bracciate, dopo che il marito aveva fallito due tre abbordaggi perdendo anche il mezzo marinaio.

in entrambi i casi, il tutto avveniva senza vento...

i velisti per fortuna riescono a rimanere un tantino riservati Smile

cmq in rada dopo pranzo quando l'equipaggio dorme tranquillo
guardarli è un bel passatempo, spesso ho perfino sperato che qualche gavitello vicino (non troppo) si liberasse.
baia di soline-pasman ,fondo buon tenitore.
motoscafo sui 10 lui figo lei anche..più lei,
a prua con il piedino sul pulsante-down-
attende ordini.
lui scruta un possibile spazio,lo trova e
ci si dirige.
ferma la barca e ordina il down.
nello stesso momento innesta la retromarcia
per dar testa all'ancoraggio.ma la velocità
è un tantino elevata e dopo un buon tratto
ancora non morde.(secondo mè non ha nemmeno toccato il fondo)
si ripete l'operazione uguale uguale.
risultato,l'ancora non prende (e vorrei vedere)
riprovano ancora una volta e big gim decide
che il fondo non è buono e si dirige nell'altro capo
della baia dove ci sono un paio di boe libere.
devo comprare una cinepresa...Big GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig Grin
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