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Versione completa: Procedura di calibrazione log
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Cari ADV,
mi piacerebbe sapere come vi regolate per eseguire la procedura di calibrazione della velocità dei vostri strumenti di bordo.
Io ho un sistema NX2 della nexus, ed il manuale suggerisce di percorrere una distanza nota, rilevare il tempo di percorrenza, dedurre la velocità media e modificare di conseguenza il fattore di correzione della velocità.

Tale procedura va ripetuta per due volte invertendo la rotta per compensare l'effetto della corrente, ed andrebbe eseguita in orari di corrente di marea bassa o nulla (in corrispondenza dei picchi di alta o bassa marea), e con mare calmo e poco vento. Inoltre prima di cominciare occorre assicurarsi che il sensore sia pulito e ben lubrificato, e che ruoti senza attriti.

La teoria è abbastanza chiara, ma nella pratica, come vi assicurate di percorrere una distanza nota con sufficiente precisione? GPS? riferimenti a terra e carte?
Inoltre, quale distanza ritenete significativa? nel caso rileviate variazioni di velocità, compensate con il motore o lasciate tutto com'è?

Infine, è possibile calibrare il log per 'confronto' con la SOG indicata dal GPS? se sì, quale sarebbe la procedura corretta da applicare?

Nel mio caso lo scopo della calibrazione non è quello di ottenere una lettura precisa della velocità di per sè, ma quello di ottenere delle letture affidabili per le grandezze derivate (direzione e velocità vento reale, ad esempio).

Scusate per il fuoco di fila di domande...
Vi ringrazio in anticipo se vorrete condividere le vostre esperienze sulla calibrazione degli strumenti di bordo
ciao e grazie
Ugo
Ugo, tarare un log decimo di nodo in più o in meno incide veramente poco sulla precisione di uno strumento.
Personalmente trovo utile fare la tara del log all'interno del porto, ovvio quando esiste un specchio d'acqua abbastanza esteso e privo di onde correnti.
Quando rientro o esco a Riva di Traiano mi metto a velocità costante con la barca e con GPS in vista, quindi sincronizzo la velocità del log con quella del Gps. Operazione che faccio spesso e mi trovo bene e senza troppe complicazioni che avvengono in mare aperto
Citazione:kermit ha scritto:
Ugo, tarare un log decimo di nodo in più o in meno incide veramente poco sulla precisione di uno strumento.
Personalmente trovo utile fare la tara del log all'interno del porto, ovvio quando esiste un specchio d'acqua abbastanza esteso e privo di onde correnti.
Quando rientro o esco a Riva di Traiano mi metto a velocità costante con la barca e con GPS in vista, quindi sincronizzo la velocità del log con quella del Gps. Operazione che faccio spesso e mi trovo bene e senza troppe complicazioni che avvengono in mare aperto

Kermit,
grazie per la 'dritta' di tarare il log all'interno del porto.
Sabato proverò a regolare il tutto mantenendomi lungo la diga foranea, in acque protette.

Nel mio caso osservo una differenza tra SOG e log di circa 1.5 nodi, in qualsiasi condizione di navigazione (vedi foto).

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Lungi da me l'idea di calibrare il solcometro al decimo di nodo, ma con una differenza di questo ordine di grandezza mi viene il dubbio che una revisione del sistema sia necessaria/utile

grazie ancora e ciao
Assolutamente d'accordo! Io ritaro anche con 3 decimi di differenza!!!
Io ho un Raymarine st60; ho letto e riletto il manuale, l'ho settato come dice il manuale.
Per un periodo ho pulito regolarmente l'elichetta del log, cosa che dovrebbe incidere abbastanza.
Ho quindi provato a settarlo varie volte con acqua apparentemente calma, all'interno del porto, ma nulla da fare.
Putualmente gps e log foriniscono due velocità differenti, anche in condizioni di calma piatta
Tecnicamente gliel'ho data su.
Qualcun'altro ha mai avuto problemi del genere con Raymarine?
Citazione:p30t ha scritto:
Io ho un Raymarine st60; ho letto e riletto il manuale, l'ho settato come dice il manuale.
Per un periodo ho pulito regolarmente l'elichetta del log, cosa che dovrebbe incidere abbastanza.
Ho quindi provato a settarlo varie volte con acqua apparentemente calma, all'interno del porto, ma nulla da fare.
Putualmente gps e log foriniscono due velocità differenti, anche in condizioni di calma piatta
Tecnicamente gliel'ho data su.
Qualcun'altro ha mai avuto problemi del genere con Raymarine?
beh, esiste anche la corrente, pure in calma piatta. se una volta segna piu' il log, un'altra il gps, probabilmente e' quello.
Settare il log è fondamentale,per avere misurazioni del vento fedeli..
acqua piatta e assenza di corrente sono requisiti base,poi và considerata anche la posizione del log stesso,tararlo a motore e sperare vada bene anche a vela è un'utopia,deve essere il più vicino,se non proprio in corrispondenza della linea di mezzeria dello scafo,per minimizzare lo scarto fra un bordo e l'altro,e deve essere perfettamente in asse...
Citazione:mikael ha scritto:
Settare il log è fondamentale,per avere misurazioni del vento fedeli..
acqua piatta e assenza di corrente sono requisiti base,poi và considerata anche la posizione del log stesso,tararlo a motore e sperare vada bene anche a vela è un'utopia,deve essere il più vicino,se non proprio in corrispondenza della linea di mezzeria dello scafo,per minimizzare lo scarto fra un bordo e l'altro,e deve essere perfettamente in asse...
Mikael se vuoi una velocità costante devi per forza tararlo a motore ed in acque calme, a me viene benissimo
Io non voglio una velocità costante,ma fedeleSmile
Và fatto a vela,con più misurazioni su ogni bordo,usando lo strumento inserendo lo scarto medio a compensazione(se lo strumento lo permette)
dopo averlo settato con la sog,con le condizioni giuste..imho,naturalmente!
Wink
Io con Raymarine trovo che, se tari per far corrispondere gps e log ad una certa velocità, la taratura non va bene per velocità diverse. In genere cerco la corrispondenza ai 7/7,5 nodi circa in modo che l'informazione del log sia piuttosto veritiera alle velocità abituali di crociera.
Citazione:mikael ha scritto:
Io non voglio una velocità costante,ma fedeleSmile
Và fatto a vela,con più misurazioni su ogni bordo,usando lo strumento inserendo lo scarto medio a compensazione(se lo strumento lo permette)
dopo averlo settato con la sog,con le condizioni giuste..imho,naturalmente!
Wink
Mikael quarda che sia a vela che a motore il mio log segna sempre lo stesso SmileSmileSmile. Il trasduttore si trova a circa 1-1,5 mt dalla prua mentre l'elica dalla parte opposta ed in mezzo c'è pure il bulbo, mai viste differenze tra velocità a motore e a vela
Citazione:GT ha scritto:
Io con Raymarine trovo che, se tari per far corrispondere gps e log ad una certa velocità, la taratura non va bene per velocità diverse. In genere cerco la corrispondenza ai 7/7,5 nodi circa in modo che l'informazione del log sia piuttosto veritiera alle velocità abituali di crociera.
Per chi fa regate la velocità di riferimento è più bassa, diciamo quella della bolina stretta tra i 6 ed i 7 nodi
Ubi Maior!
Wink
io ho un raymarine st70 ed ho fatto così ad intuito e pare che funzioni:
1. mi sono fermato in mezzo al mare in condizione di calma e sono andato alla deriva per capire la corrente dove mi portasse
2. compresa la direzione della corrente, mi sono messo quasi a regime massimo di giri (perchè così l'eventuale l'incidenza della corrente diminuisce in proporzione alla velocità) al traverso della corrente stessa e non appena raggiunta la velocità costante ho effettuato la procedura di taratura associando la velocità GPS del momento con i corrispondenti hrz di frequenza (altri log magari hanno rpocedure diverse).

Premetto che il log mi dava velocità sempre inferiori di almeno 1 nodo e, quindi, secondo me era completamente starato. ora invece mi da delle differenze minime, a volte anche pari a zero.
Citazione:TestaCuore ha scritto:
io ho un raymarine st70 ed ho fatto così ad intuito e pare che funzioni:
1. mi sono fermato in mezzo al mare in condizione di calma e sono andato alla deriva per capire la corrente dove mi portasse
2. compresa la direzione della corrente, mi sono messo quasi a regime massimo di giri (perchè così l'eventuale l'incidenza della corrente diminuisce in proporzione alla velocità) al traverso della corrente stessa e non appena raggiunta la velocità costante ho effettuato la procedura di taratura associando la velocità GPS del momento con i corrispondenti hrz di frequenza (altri log magari hanno rpocedure diverse).

Premetto che il log mi dava velocità sempre inferiori di almeno 1 nodo e, quindi, secondo me era completamente starato. ora invece mi da delle differenze minime, a volte anche pari a zero.
Quasi a regime massimo io sono a circa 9 nodi (al massimo dei giri faccio 9,3 nodi) e con la prua alzata e poppa sprofondata, non mi sembra un buon metodo per tarare il log
Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:GT ha scritto:
Io con Raymarine trovo che, se tari per far corrispondere gps e log ad una certa velocità, la taratura non va bene per velocità diverse. In genere cerco la corrispondenza ai 7/7,5 nodi circa in modo che l'informazione del log sia piuttosto veritiera alle velocità abituali di crociera.
Per chi fa regate la velocità di riferimento è più bassa, diciamo quella della bolina stretta tra i 6 ed i 7 nodi
Ognuno ovviamente ha le sue esigenze, ma resta il fatto che, tarato il log ad una certa velocità, questa taratura salti per altre.
Quoto kermit e GT.
in effetti alcuni costruttori suggeriscono di effettuare la taratura intorno ai 5 nodi (per essere precisi suggeriscono di tarare con almeno 5 nodi di velocità).

Ho recuperato anche un vecchio post di IanSolo, che riporto integralmente, e che fornisce una spiegazione circa la non linearità di risposta del solcometro (il che significa che tarando lo strumento ad una certa velocità potremmo osservare scostamenti a velocità diverse).

Citazione:IanSolo ha scritto:
Ho trovato qualcuno che si e' preso la briga di caratterizzare il comportamento del sensore a palette del LOG in particolare ha eseguito misure sui sensori della serie STxxx della Raymarine, allego qui di seguito il grafico ottenuto :




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Si tratta di misure che l'autore ha eseguito a fronte del deposito di un suo brevetto (US7352171 di S.G.Boucher e F.S.Boericke) inteso a realizzare un dispositivo che, inserito fra il sensore e lo strumento possa correggerne gli errori.
Il grafico vede in ascissa la frequenza delle pulsazioni per produrre l'indicazione di 1 nodo di velocita' e in ordinata la velocita' a cui si e' eseguita la misura.
Gli strumenti della serie ST sono costruiti con calibrazione di 5,5 Hz/nodo che, se lineare, dovrebbe trovarsi a tutte le velocita' e rappresenterebbe una linea retta, invece si vede chiaramente che al di sotto dei 4 nodi inizia un calo di rendimento legato a molti fattori in cui e' certamente preponderante l'attrito, si vede anche che non si raggiunge mai il valore teorico pur avvicinandosi moltissimo.
La AIRMAR che fabbrica i sensori per molte aziende dichiara per i Raymarine 20000 impulsi per miglio che riportati a 1 nodo (1 miglio per ora) danno appunto 20000:3600=5,55 Hz.

A parte la parentesi 'tecnica', desideravo riportare la vostra attenzione sul quesito iniziale, ovvero quali sono gli accorgimenti pratici che adottate per ottenere una buona taratura - specie quando eseguite la procedura che prevede di percorrere una distanza nota.

Al momento faccio tesoro dei consigli di eseguire la taratura ad una velocità prossima a quella di bolina stretta (nel mio caso da 5 a 7 nodi), e di semplificarsi la vita facendo la calibrazione in acque protette.

ciao e grazie a tutti
Smile
Ugo
ma come si fa a capire se nelle acque potette non c'è realmente corrennte? e poi, almneo da me, le acque protette (porti) non sono molto ampie
Io empiricamente prendo due gps che di solito danno una velocità diversa nell'ordine di 0,2-0,3 nodi (più che altro è legata ai diffferenti tempi di aggiornamento degli strumenti dovuta al fatto che uno è a 6 canali e l'altro a 12) e prendo quella per buona.
Resta il fatto che il LOG è uno strumento assai inaffidabile perché alle volte bastano soli 15 gg per far bloccare completamente l'elichetta...
bhè, il logo per me è fondamentale, per avere indicazionin sulla corrente esorpattutto sul vento reale
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