spesso capita di trovarsi in situazioni in cui il vento a dx gira a dx e a sx gira a sx (tipico davanti ad una gola con vento da terra o in una navigazione lungo costa con un vortice che si avvicina).
esiste uno schema tattico da seguire se non c'e' differenza di pressione/rotazione sui due lati?
comune quando fai corsica sardegna oppure viceversa all'altezza delle bocche di bonifacio lato tirreno. entri di bolina ed esci al giardinetto.
se lo sai non ti sorprende e va benissimo così.
Se ho capito bene la tua domanda, e il vento in realtà non è che ruota, ma si dispone così a causa dell'orografia, allora la tattica migliore è tenersi al centro.
Infatti se andando a destra gira a destra e andando a sinistra gira a sinistra, tu andando verso i lati sarai sempre nello scarso, però quando ti riaccentri il vento è come se riruotasse dalla parte opposta : ti riduce il buono andando verso lo scarso ... quindi non hai il classico beneficio del 'pago lo scarso e mi becco il buono quando viro'...
quindi cerco di restare sul vento medio....
la situazione è diversa e assai piu' intricata se un lato ha piu' vento e quindi lo scarso in angolo viene ripagato da maggior pressione. In tale caso navigare a max VMC non paga perchè mi porta sistematicamente in meno vento mentre accettare lo scarso, almeno un po' piu' in profondità, significa entrare in una zona di maggiore pressione.
In questo caso trovare l'ottimo mi riesce davvero difficile da immaginare...
Citazione:Alpa550 ha scritto:
Se ho capito bene la tua domanda, e il vento in realtà non è che ruota, ma si dispone così a causa dell'orografia, allora la tattica migliore è tenersi al centro.
Infatti se andando a destra gira a destra e andando a sinistra gira a sinistra, tu andando verso i lati sarai sempre nello scarso, però quando ti riaccentri il vento è come se riruotasse dalla parte opposta : ti riduce il buono andando verso lo scarso ... quindi non hai il classico beneficio del 'pago lo scarso e mi becco il buono quando viro'...
E teoricamente: se il vento seguisse l'orografia mantenendo una velocità costante? Non sarebbe meglio stare ai lati in questo caso?
Citazione:Edolo ha scritto:
Citazione:Alpa550 ha scritto:
Se ho capito bene la tua domanda, e il vento in realtà non è che ruota, ma si dispone così a causa dell'orografia, allora la tattica migliore è tenersi al centro.
Infatti se andando a destra gira a destra e andando a sinistra gira a sinistra, tu andando verso i lati sarai sempre nello scarso, però quando ti riaccentri il vento è come se riruotasse dalla parte opposta : ti riduce il buono andando verso lo scarso ... quindi non hai il classico beneficio del 'pago lo scarso e mi becco il buono quando viro'...
E teoricamente: se il vento seguisse l'orografia mantenendo una velocità costante? Non sarebbe meglio stare ai lati in questo caso?
mmm...
no,è questione di angoli,non pressione..
comunque trova il modo di arrivare in LL con uno scarso!
Citazione:mikael ha scritto:
Citazione:Edolo ha scritto:
Citazione:Alpa550 ha scritto:
Se ho capito bene la tua domanda, e il vento in realtà non è che ruota, ma si dispone così a causa dell'orografia, allora la tattica migliore è tenersi al centro.
Infatti se andando a destra gira a destra e andando a sinistra gira a sinistra, tu andando verso i lati sarai sempre nello scarso, però quando ti riaccentri il vento è come se riruotasse dalla parte opposta : ti riduce il buono andando verso lo scarso ... quindi non hai il classico beneficio del 'pago lo scarso e mi becco il buono quando viro'...
E teoricamente: se il vento seguisse l'orografia mantenendo una velocità costante? Non sarebbe meglio stare ai lati in questo caso?
mmm...
no,è questione di angoli,non pressione..
comunque trova il modo di arrivare in LL con uno scarso!
Quoto.
Il prolema sono gl'angoli che andresti a fare: se sto al centro pago sempre scarsi ridotti e buoni altrettanto ridotti, ma mi è anche più facile avvicinarmi alla boa e puntare alla layline solo quando sono vicino alla boa stessa, con meno possibilità di errore. Perciò oltre a fare una salita più neutra rischio menodi allungare il mio percorso.
Ricordo che se rimango dentro le layline qualunque spezzata composta da rotte di bolina stretta ha teoricamente eguale lunghezza per raggiungere la boa (a rallentarmi sono solo le virate). Però poichè qui le layline mi variano molto e mi vengono incontro qualunque lato io vada a fare(a dx il vento va a dx quindi la layline mi viene incontro, a sx idem) quando viro poichè il vento torna invece verso il neutro mi allontana la layline...Diventa difficile rappresentare il campo e quasi sicuramente esco dalle layline , allungando il percorso.
Io per essere tranquillo e certo di fare la salita più sicura ( e neutra) devo cercare di stare nello spazio del campo di regata comune ad entrambi i casi di estrema rotazione del vento , e se provo a immaginarmi i due campi di estremizzazione delle layline causa rotazione del vento, noto che questo spazio comune è proprio nel centro del campo di regata.
Non sose mi sono spiegato
Più sono lontano dal centro più diventa difficile stimare la layline e probabilmente ricado nel caso di allungamento della stradache andrò a fare.
Citazione:ita10267 ha scritto:
quindi cerco di restare sul vento medio....
la situazione è diversa e assai piu' intricata se un lato ha piu' vento e quindi lo scarso in angolo viene ripagato da maggior pressione. In tale caso navigare a max VMC non paga perchè mi porta sistematicamente in meno vento mentre accettare lo scarso, almeno un po' piu' in profondità, significa entrare in una zona di maggiore pressione.
In questo caso trovare l'ottimo mi riesce davvero difficile da immaginare...
Il caso qui diventa più complesso: quanto la differenza di pressione mi ripaga del rischio di allungare la strada? Se riesco a rispondere a questa domanda posso decidere... ma non è così facile.
Ad esempio se faccio anche mezzo nodo in più all'ora, e se il lato di bolina dura circa 15 minuti, la differenza di velocità mi ripagherebbe solo se riesco a non allungare la strada di :
1/2 nodo = 1/2 miglio ora => 0,125 miglia in 15 minuti => circa 230 metri
Però va anche detto che la maggior pressione non la incontro subito, bensì dopo un pò magari con una crescita proporzionale all'allontanamento dal centro, quindi i 230 metri potrebbero dimezzarsi in 115 metri....
Ma io sono sicuro di riuscire a fare tutti questi calcoli in poco tempo? E con certezza ? Io no, quindi corro meno rischi rimanendo al centro.
Ehm....',nodo all'ora'
In questo improbabile caso di bastone con vento a ventaglio e pressione livellata su tutto il campo, strategicamente ha già detto tutto alpa550: qualsiasi percorso si equivale, dunque e' conveniente mantenersi nel canonico triangolo centrale di avvicinamento, in modo da limitare errori di valutazione nella distanza dalle laylines.
Ciò va bene quando si regati da soli o a compenso in una flotta disomogenea.
Infatti, tatticamente, in una situazione di vento a ventaglio in una flotta compatta o comunque nel controllo dell'avversario, la posizione reciproca delle barche ha invece delle implicazioni rilevanti.
Se la linea e' regolare e la flotta parte mure a dritta, tutta la flotta si troverà su un buono progressivo, dunque le barche partite a destra delle altre (dal lato comitato) con la rotazione guadagneranno su quelle alla loro sinistra, e più riusciranno ad avvicinarsi alla layline di sinistra, maggiore sarà la possibilità di mettersele in scia a poppa dopo la virata. Se per qualsiasi motivo si vira prima, le barche che verranno a trovarsi dietro e sopravvento potranno restituire il favore, se invece tenteranno di smarcarsi virando e passandoci a poppa, dovremo virare appena sopravvento e ripetere 'l'operazione' rotazione interna sulle nuove mure.
Il bordeggio va dunque impostato tenendo conto della rotazione nel cercare la copertura sulle altre barche, o nel cercare di disimpegnarsi dalla copertura di altre barche.
In generale, nel contatto ravvicinato si deve tener conto che a causa del buono progressivo, la posizione di avanti sottovento non sarà così matematicamente sicura se non molto ravvicinata, e che il marcamento passivo dovrebbe essere fatto da sopravvento e non da sottovento, e che nella valutazione degli incroci da lontano si dovra' tener conto della rotazione.
Teoria e opppppinioni.....
Ciao
adoro quest'uomo: mi becca sempre in fallo e non evita di spu.tta.narmi.
Una cosa non ho capito: se partono tutte mure a dritta, andando quindi verso il lato sx incontreranno una rotazione verso sinistra... perciò uno scarso progressivo e non un buono. Le barche più a destra risentiranno di uno scarso minore,e perciò nel resto del discorso mi ci ritrovo,compresa la marcatura da sopravvento.
In realtà, ad una lettura un po' troppo superficiale non avevo notato l'incongruenza tra il titolo (suffragato dall'esempio tra parentesi del vento che esce da una gola e si apre a ventaglio) e la frase '
il vento a dx gira a dx e a sx gira a sx....fatto che mi sembra un po' improbabile se siamo sottovento alla gola e vediamo la zona come un campo di regata con la boa di bolina verso la gola a terra (o la strozzatura di un lago):
a sx il vento girerà a dx e a dx il vento girerà a sx....e allora il mio discorso starà in piedi.... altrimenti, alpa550: '
è la tua volta.... '
Ciao
P.S. perdonate l'immondo scarabocchio, ma forse serve a capire....
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