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Versione completa: Cantieri e manutenzione
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Sono 16 anni che posseggo la mia barchetta e ho cambiato, per diversi motivi, due porti di 'residenza' e un cospicuo numero di cantieri e di meccanici ai quali, negli anni, ho affidato la manutenzione della mia barca.

La cosa che mi ha sempre molto meravigliato del settore della nautica sono l'innumerevole serie di errori, disattenzioni e a volte anche danni (per fortuna mai nulla di gravissimo) che tutti e dico tutti i cantieri e meccanici a cui mi sono affidato negli anni hanno commesso e causato nella manutenzione della mia barca.
Faccio il libero professionista e sono abituato a un mercato selvaggio che richiede, per sopravvivere, un livello di professionalità sempre altissimo....sennò semplicemente la cruda legge di mercato...ti fa fuori; tradotto il cliente cambia professionista al primo errore.
Se nel mio lavoro avessi commesso anche solo un terzo dei grossolani errori che sono stati commessi nella manutenzione della mia barca sarei certamente stato costretto a cambiare lavoro molto molto tempo fa.
Non voglio e non posso fare nomi ma davvero la mia esperienza personale mi dice che la professionalità nel mondo della piccola nautica da diporto è a un livello bassisimo.
Non solo...non tengo nemmeno più il conto di quante volte, di fronte a un palese errore commesso dal cantiere o dal meccanico di turno(per non parlare anche di danni causati all'imbarcazione) si scateni la reazione anche scocciata e insofferente del resposabile di turno. Di li estenuanti trattative per arrivare a riparare..il danno causato da loro.
Per non parlare poi di quando chiedi un intervento e...semplicemente non viene eseguito. Di li mille telefonate per sollecitare, come se fossi io, che pago, a fare un favore a loro.
(Ricordo di un responsabile di un cantiere a cui chiesi una revisione di un winch...e mi rispose 'quel lavoro li te lo fai poi tè!'). Qui quando arriva un cliente che ti paga per un prestazione professionale si stendono i tappeti rossi...penso a quanto sarei durato nel mio campo se a una richiesta di un cliente avessi risposto...quello te lo fai poi tè...Big Grin


Non so se questo è dovuto al fatto che essendo propietario di una piccola barca sono un cliente dai modesti (per loro) numeri.

So quale potrebbe essere un'obiezione. Fatti tu la manutenzione della tua barca cosi eviti problemi. Sul punto: primo ahimè il tempo, causa lavoro scarseggia irrimediabilmente. Secondo non porrei comunque rimedio ai danni causati dal cantiere e/o meccanico di turno di cui ho detto sopra e che regolarmente si verificano e altrettanto regolarmente causano estenuanti tira e molla per porvi rimedio.
Nel tuo settore evidentemente c'è molta offerta.

Peró ci sono anche cantieri seri e onesti.

BV
Si, vero, nel mio settore c'è moltissima, anzi troppa, offerta e una competizione spietata.

Sinceramente non ho mai incontrato cantieri disonesti (se parliamo della 'rilevanza penale' del termine disonesto).
Parlo proprio della miriade di macroscopici errori, sicuramente frutto di colpa e non di dolo, che ho visto commessi. E anche del 'fastidio' e delle accese discussioni innescate ogni qual volta si fa rilevare l'evidenza di un errore (o ancor più di un danno evidentemente causato dal cantiere).
La cosa che mi stupisce è come sia possibile che in un settore si possa lavorare così.
Se nel mio lavoro commetto un errore macroscopico perdo il cliente, stop. Se un cantiere sbaglia macroscopicamente un intervento o peggio mi danneggia la barca, al mio rilievo sul punto mai una volta sono seguite le scuse (sia mai!) ma sempre il fastidio...e innumerevoli discussioni per porre rimedio all'errore macroscopico.

E quando parlo di errore macroscopico uso non un termine a caso. A mero titolo di esempio...alcuni anni fa un cantiere mi montò la max prop all'incontrario. Mi mettono la barca in acqua, parto..marcia avanti e la barca parte all'indietro... per poco non vado di poppa sul molo di cemento alle mie spalle. E fin qui...errare è umano...
Quanto però faccio rilevare il 'leggero' incoveniente mi rispondo chiaramente scocciati (d'altra parte avevo già pagato il conto..)...'impossibile'. Per non parlare delle miriadi di telefonate per farmi alare la barca per ...far rimettere l'elica...nel verso giusto.
Non mi piace generalizzare ma ultimamente mi sembra di sentire e anche
di provare attraverso le esperienze personali e in vari campi una 'mediocrità' dovuta, secondo me, al fatto che nella maggior parte dei casi (purtroppo) chi lavora lo fa esclusivamente per guadagnare il massimo nel minor tempo possibile.
E di solito se non lavori per passione o almeno con un minimo di professionalità i risultati spesso non raggiungono la sufficienza.
Fortunatamente c'è ancora qualcuno che smentisce la regola.
tu hai perfettamente ragione ma vedi, c'è anche da dire che la media delle riparazioni fatte dalla media dei cantieri incircolazione va benone per la media dei naviganti della domenica e del mese d'agosto.

PEr cui, visto che in nautra tutto tende all'equilibrio, anche nella nautica ci sono i cantierini che sono pressapochisti e tendono a offrire un lavoro mediamente fatto bene o fatto male (bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto).

Poi dipende dal tuo standard qualitativo che sei abituato a offrire (e di conseguenza inconsciamente pretendi che ti sia offerto).

A me han chiesto 1000 euro per fare l'antivegetativa alla mia barca. Io in ditta da me con 200 euro di prodotto e 3 ore di lavoro l'ho fatto e meglio di quelle che ho visto a 1000 euro...
Con me sfondi una porta spalancata 42 Ci sono anche cantieri seri, è vero, ma trovarne no se hai bisogno urgente e come vincere al superenalotto. Ma quello che a me da più fastidio, come dici tu, e la mancanza assoluta di parola, il dover elemosinare un lavoro, il dover mendicare per potergli dare dei soldi, è una cosa che non sopporto più e mii sta facendo maturare lentamente l'idea di vendere la barca visto che non sono in grado di farmi tutto da solo

P.S sto ancora aspettando quel tanghero di tappezziere che mi aveva promesso un tendalino due anni fa Smiley39
Per come la vedo io è la mancanza di concorrenza. Hanno tutti troppo lavoro. E non rischiano, come magari tu, che qualcuno gli vada a fare concorrenza sotto casa, perche il cantiere presuppone lo sbocco a mare, concessioni demaniale, opere di ingegneria.... Io dopo tre anni di angherie in Sardegna ho preso la barchetta e me la sono portata a casa, dove la curero' come dico io. Ma ovvio che non tutti possono fare cosi, e al cantiere uno in meno, non cambia nulla. I porti a secco ci vorrebbero, ma non parliamo di concessioni demaniali ai privati che scoppia il putiferio... Big GrinBig GrinBig Grin
Probabilmente il punto è quello. La mancanza di concorrenza.

Probabilmente il lavoro è sovrabbondante rispetto al numero dei cantieri esistenti e quindi molti cantieri si possono tranquillamente permettere il lusso di lavorare superficialmente (o decisamente male) e di trattare a pesci in faccia il cliente che paga. Al massimo sarà un cliente in meno, a fronte di un mercato comunque ricchissimo (per loro) di lavoro.

Un atteggiamente simile comunque l'ho riscontrato anche in molti meccanici, quando li chiami per richiedere un intervento (che ovviamente, poi, paghi salatissimo) dall'altra parte senti molto spesso un'aria di sufficienza incredibile. Generalmente la prima risposta è 'non so micca se ho tempo'...e lì inizia una sorta di delirante corteggiamento nel quale tu che paghi devi tentare di convincere il meccanico di turno a 'concedere' una visita al tuo motore....
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