12-05-2011, 22:50
finalmente ho trovato il link. E'un po' conciso ma il concetto di best VMC vs best VMG e' abbastanza ben spiegato
http://www.ockam.com/ocku1.htm
http://www.ockam.com/ocku1.htm
Citazione:ita10267 ha scritto:Piano... spiegati meglio.
per chiarire...
esistono barche che per ampie variazioni di TWA presentano variazioni di VMG molto contenute. Concordo che il target sia unico ma, alle volte, navigare di poco sotto il target per ottenere immensi vantaggi di posizione può pagare.
Se regatiamo in compenso questo è meno visibile e interessante, ma in monotipo prendere una posizione migliore spesso è assai piu' vantaggioso che viaggiare a 0.05nodi in piu' di VMG.
Ricordo poi che il concetto di VMG e' rigorosamente valido solo se il vento è allineato con la direzione delle boe, altrimenti entra in gioco la VMC e la forma della polare diventa estremamente importante.
Ritornando nostro discorso, chi fa regate in monotipo con un minimo di cognizione sa benissimo che una orzatina (di poppa) sui buoni, paga in VMC facendoti avvicinare piu' velocemente alla boa rispetto a navigare sempre a max VMG. E' una tecnica consolidata che prende il nome di 'Wallying' e , polari alla mano, è la dimostrazione che il concetto di VMG puo' essere pericoloso....
Citazione:ita10267 ha scritto:
per chiarire...
esistono barche che per ampie variazioni di TWA presentano variazioni di VMG molto contenute. Concordo che il target sia unico ma, alle volte, navigare di poco sotto il target per ottenere immensi vantaggi di posizione può pagare.
Se regatiamo in compenso questo è meno visibile e interessante, ma in monotipo prendere una posizione migliore spesso è assai piu' vantaggioso che viaggiare a 0.05nodi in piu' di VMG.
Ricordo poi che il concetto di VMG e' rigorosamente valido solo se il vento è allineato con la direzione delle boe, altrimenti entra in gioco la VMC e la forma della polare diventa estremamente importante.
Ritornando nostro discorso, chi fa regate in monotipo con un minimo di cognizione sa benissimo che una orzatina (di poppa) sui buoni, paga in VMC facendoti avvicinare piu' velocemente alla boa rispetto a navigare sempre a max VMG. E' una tecnica consolidata che prende il nome di 'Wallying' e , polari alla mano, è la dimostrazione che il concetto di VMG puo' essere pericoloso....
Citazione:fast37 ha scritto:
Un secondo, cerchiamo di capirci, in poppa, se c'è un buono il vento ruota verso poppa, quindi orzo ed ok, ci siamo, ristabilisco il giusto angolo. però pure qui, dipende dal monotipo. un Melges 24 si porta in maniera diametralmente opposta rispetto ad un B25
Citazione:bullo ha scritto:
La scotta dello spi passata in varea del boma, se il bordo è lungo.
Citazione: Poggio quando il vento diminuisce, l'apparente mi vieme in prua e orzo quando aumenta.
Citazione: Se c'è poco vento uso il braccio anzichè la scotta, data volta
Citazione:tiger86 ha scritto:
Guarda... basta anche solo gurdare una qualsiasi polare e vedere i target.
Citazione:ita10267 ha scritto:Non so che polari tu abbia, con quei parametri a me risulta una differenza di oltre un nodo, tutt'altro che trascurabile direi.
appunto, di che barche parliamo?
un first 36.7 con 10nodi ha una polare abbastanza piatta per TWA da 150 a 170, ovvero VMG praticamente uguale
Citazione:ibanez ha scritto:Ragazzi scusate anche io ho capito poco del ragionamento di bullo e vorrei la precisazione a cosa si intende 'passare la scotta nella varea del boma'; forse voleva dire nella varea del tangone.
Uff, pare che io e bullo potriamo la barca in modo diametralmente opposto, chi mi dà delucidazioni su dove sbaglio?
Citazione:bullo ha scritto:
La scotta dello spi passata in varea del boma, se il bordo è lungo.
[?] mai fatto o visto fare, come funziona? non si rischia di cazzare automaticamente troppo la randa?
Citazione: Poggio quando il vento diminuisce, l'apparente mi vieme in prua e orzo quando aumenta.
Io faccio il contrario...
Citazione: Se c'è poco vento uso il braccio anzichè la scotta, data volta
Lo facevo sul 420 (dove la scotta non era comunque inchiodata ma sempre in mano) ma su cabinati cruiser/racer le volte che ho provato a farlo non mi è sembrato funzionale date le maggiori inerzie del sistema e quindi non lo faccio più, sbaglio anche qui?
Citazione:Francopoggia ha scritto:
Ragazzi scusate anche io ho capito poco del ragionamento di bullo e vorrei la precisazione a cosa si intende 'passare la scotta nella varea del boma'; forse voleva dire nella varea del tangone.
Altrimenti come si fà e a cosa serve passare la scotta dello spi nella varea del boma?
Saluti
Franco
Citazione:bullo ha scritto:
In varea del boma si fa mettendo una pastecca. I Neozelandesi nella coppa america, in America, lo facevano sistematicamente, non c'erano i gennaker di adesso. Il boma della randa deve essere fisso, che non possa muoversi cazzando la scotta. Aprendo lo spi l'aria circola meglio. Ammettendo che il vento abbia sempre la stessa direzione quando diminuisce l'apparente viene più in prua e puoi poggiare e rimanere più basso. Non come fanni quasi tutti che tengono una prua costante e cazzano e lascano continuamente. E' come se di bolina tenessi una prua costante e lascassi e cazzassi continuamemte le scotta del genoa, di bolina quando ti da buono o aumenta il vento puoi orzare e guadagnare al vento. Parlo sempre di vento debole inferiore ai 10 nodi. Se l'orecchio è troppo grande e devi cazzare la scotta di un metro con il braccio devi lascare solo 50 cm. e la manovra diventa più veloce ed efficace. I campioni vanno sempre con il tangone un pò più inquadrato degli altri e raramente chiudono lo spi e tengono l'angolo di mura un pò più basso dell'angolo di scotta, rispetto al piano della coperta e fanno respirare lo spi. Famoso detto ' E' meglio poggiare quando gli altri orzano ed è meglio orzare quando gli altri orzano'. Fate come volete la vela è un'oppppppinione.-
Citazione:tiger86 ha scritto:Certo Albert, ma è l'amico Bullo che esprime un'opppinione che non ci azzecca, infatti lo scrivevo.
Guarda... basta anche solo gurdare una qualsiasi polare e vedere i target.
Quando il vento è forte la migliore vmg si ottiene con andature più larghe rispetto a quando il vento è debole per cui si deve inevitabilmente procedere più stretti, più orzati.
Che poi al calo di vento, fintanto che la velocità per inerzia viene conservata l'apparente ruota verso prua, e ti costringe a cazzare scotta, questo è un discorso un attimino diverso, ma non c'entra.
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:ita10267 ha scritto:Non so che polari tu abbia, con quei parametri a me risulta una differenza di oltre un nodo, tutt'altro che trascurabile direi.
appunto, di che barche parliamo?
un first 36.7 con 10nodi ha una polare abbastanza piatta per TWA da 150 a 170, ovvero VMG praticamente uguale
Forse ti riferisci a polari di barche con intensità di vento più sostenuto, non certo fino a 10 nodi.
ciao
Citazione:luciano sanna ha scritto:Certo la vela moderna è cambiata e sono finiti i tempi di Dennis Conner, quando in barca doveva regnare il silenzio.
Non vorrei andare controtendenza al fatto di parlarsi in regata, ma, almeno per ciò che riguarda l'equipaggio fisso col quale regato da due anni e che come tutti è composto da persone che hanno avuto diversi sviluppi e percorsi velici, noi ci si parla molto.
Abbiamo un continuo scambio di informazioni su pressione, angolo del vento, la raffica che io magari vedo che arriva, i prossimi incroci, valutare il lato appena percorso, osservare quell'X o lo Swan cosa combina, prepararsi per un africana o un'ammainata sopravvento ecc. ecc.
La figura del timoniere/padrone assoluto e tutti in religioso silenzio secondo me sta sfatando: lo scambio di informazioni vicendevoli (si parla di cose pertinenti alla regata e non di stupidaggini) da parte di tutti componenti, per noi è stato un fattore vincente; primo fra tutti se a qualcuno non è chiara la sequenza di una manovra combinata da 3 o 4 persone lo si dice a chi magari è libero e non impegnato in quel momento, e questo è solo un esmpio. Una volta si doveva stare zitti, guai a chiedere un qualcosa e poi si davano uova a non finire... che palle!!!