si può anche 'estremizzare' il concetto: con vento oscillante ci si ritrova sul target solo in corrispondenza delle virate/strambate...per il resto quanto allontanarsi dal target dipende solo dalla polare.
Ragazzi troppa teoria che non ha riscontro pratico. Certamente dal punto di vista geometrico funziona, ma nella pratica esistono troppe variabili e a poggiare c'è sempre tempo.
Una per tutte: sei sicuro che nell'esempio dello schemino il vento torni a dx prima che tu arrivi alla boa? Se non lo fa o se per caso salta ancora a sx ti rendi conto quanta acqua hai perso alla boa...
Avvicinarsi al vento è sempre la cosa più istintiva, più sicura e meno rischiosa...
@tiger: con questa teoria tu vai a virare su ogni scarso che ti allontana dal vento? penso di no. riconoscere i pattern del vento distingue di solito le prime 5 barche di una flotta dal resto. E parlo sempre di monotipi non 'taroccati'. Poi è chiaro che ci sono molti altri fattori....ma a parità di questi, sono i piccoli dettagli che fanno la differenza di mezza lunghezza che ti consente di forzare un incrocio o sfilare dietro al tuo competitor.
Immagino che questo l'abbiate già letto:
http://www.sailtutor.it/upload/file/wally_rel100.pdf
ma forse non tutti....
Dell'articolo puntualizzerei alcune cose:
I grafici dimostrativi pongono sempre l'origine, dunque la barca, sottovento alla boa rispetto al vento medio, per valutare la vmc.....se la si sposta nel campo, valutazioni e calcoli sono un po' più complessi.
Nei grafici dove vengono paragonate le rotte delle due barche, una in vmg ed una in wally, provate a far virare un paio di volte quella in vmg sugli scarsi e vedrete dove arriverà...
Effettivamente in alcuni casi il sistema può dare dei vantaggi tattici rispetto ad un avversario o alla flotta, ma non è su ciò che stiamo discutendo....
Apprezzo moltissimo il commento finale in cui un 'teoricamente' pone degli interrogativi sull'applicazione pratica della tecnica....
Credo che il sistema si possa applicare in circostanze molto particolari (a Freemantle ??) quando per motivi tattici o di tipologia di barca non si possa virare o strambare ad ogni scarso rispetto al vento medio, anche se ritengo che psicologicamente
sia più facile navigare alti e lenti che poggiare sui buoni....
Ciao
@albert
su uno shift persistente preferisco correre sullo scarso mille volte basso e veloce...de gustibus
poi concordo, tra la teoria e la pratica...
sailtutor: non ho avuto il tempo di leggerlo tutto, ma mi è caduto l'occhio sulla pag 6, sbaglio o c'è un errore? Le barche devono fare la stessa strada. La somma della spezzata che farà la blu corrispode esattamente alla retta che farà la gialla.
Citazione:ita10267 ha scritto:
@albert
su uno shift persistente preferisco correre sullo scarso mille volte basso e veloce...de gustibus
poi concordo, tra la teoria e la pratica...
Allora, riepilogando, nella ns. flotta:
Shabrumi col metodo Wally:
Il sistema Wally ci dice: non seguite il target standard durante le oscillazioni del vento, ma state piu’ puggiati del target quando siete sul buono e invece orzate di piu’ del TWA target quando siete sullo scarso
Io e tiger con la vmg (e la VT), ovvero massimo guadagno al vento, qualsiasi cosa succeda....
ita 10267 invece col metodo Yllaw:
su uno shift persistente (hai cambiato un po' discorso
) preferisco correre sullo scarso mille volte basso e veloce
....il mondo è bello perchè è vario
Ciao
infatti la mia ultima affermazione non c'entrava nulla con il wally
Scusate ma non riesco più a seguirvi quindi ora sto per dire una castroneria e non me ne vogliate.
A di là dei vari metodi di cui ho capito l'essenza ma non molto di più.
Se io una volta che la barca giuria mi dà i gradi della boa fisso un punto sul gps a 500 miglia come diceva Albert per la direzione del vento, ma usando i gradi della boa, a quel punto la vmg che mi dà lo strumento la posso tenere in considerazione per capire qual'è il miglior angolo/velocità da tenere? ovviamente con l'ausilio del buon senso di non trovarmi dalla parte opposta.
Citazione:albert ha scritto:
Citazione:ita10267 ha scritto:
@albert
su uno shift persistente preferisco correre sullo scarso mille volte basso e veloce...de gustibus
poi concordo, tra la teoria e la pratica...
Allora, riepilogando, nella ns. flotta:
Shabrumi col metodo Wally:
Il sistema Wally ci dice: non seguite il target standard durante le oscillazioni del vento, ma state piu’ puggiati del target quando siete sul buono e invece orzate di piu’ del TWA target quando siete sullo scarso
Io e tiger con la vmg (e la VT), ovvero massimo guadagno al vento, qualsiasi cosa succeda....
ita 10267 invece col metodo Yllaw:
su uno shift persistente (hai cambiato un po' discorso) preferisco correre sullo scarso mille volte basso e veloce
....il mondo è bello perchè è vario
Ciao
Giusto una puntualizzazione:
Il sistema wally dice: In presenza di un vento oscillante stabilizzato con direzione del vento medio corrispondente alla direzione della boa al momento della partenza:
1. Entrate in fase con l' oscillazione virando opportunamente su ogni buono navigando su un angolo più poggiato rispetto alla VT standard ( tale angolo sostanzialmente corrisponde alla VMC rispetto alla direzione di provenienza media del vento )
2. Nel caso che, per ragioni tattiche o altri impedimenti, siete costretti a rimanere su uno scarso navigate più orzati rispetto alla VT standard ( anche in questo caso tale angolo corrisponde alla VMC rispetto alla direzione di provenienza media del vento).
che poi tutto questo funzioni.. ai posteri l'ardua sentenza!
Io vieterei gli strumenti in regata, lascerei al massimo la bussola e forse il log.
arrivo un pò tardi, ho letto quasi tutto rapidamente, aggiungerei che la velocità di targhet (di bolina e poppa) ha un utilizzo fondamentale in alcuni momenti della regata e precisamente dopo la virata o la strambata. E' il valore che il timoniere insieme al tailer deve ritrovare al più presto variando rotta e regolazione delle vele per ritrovare la corretta andatura della barca. In questi momenti è molto utile avere un solo parametro da controllare.
E poi salvo le dovute eccezzioni, si dovrebbe sempre camminare sul targhet.
Le polari hanno un uso più generale ma nelle regate a bastone alla fine servono solo due numerelli (per ogni intensità di vento), i targhet appunto.
Un'ultima notazione, quando sto sullo scarso, preferisco andare pieno e veloce, in modo da raggiungere quanto prima la zona dove virare e mettermi sul buono, ma in questo caso ognuno ha la sua personale teoria....