ragazzi
una brutta esperienza a lieto fine
oggi durante una regata amichevole sono finito in acqua per il cedimento della fascia sulla draglia, (cucitura cotta).
avevo il giubbetto salvagente che mi ha facilitato il galleggiamento
essendo ovviamente vestito ed appesantito.
ero l'unico, di tutto il gruppo regatante, ad averlo indossato.
mi prendono anche un pò in giro per questa mia abitudine, ma ne vale
la pena, anzi ... la vita.
tutto è bene, ciò che finisce bene!!!
era un autogonfiabile o cosa?
Lapo
è un giubbetto normale, non omologato, ed abbastanza pratico da indossare
come da foto
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Credo che quel giubbetto ti ha salvato la vita.
Lo shock causato dall'acqua fredda il peso dei vestiti bagnati ed il conseguente stato di ansia avrebbero potuto giocare un ruolo rilevante.
credo che anche io, ex-pallanuotista e bagnino, vestito e infreddoliti, nonchè sotto shok, avrei grosse difficoltà a restare con la bocca fuori dall'acqua....
Bravo Gianni, non bisogna lasciarci condizionare dai discorsi, dalle critiche:sono convinto che quel giubbetto, oltre a salvarti da una brutta avventura,sara' anche un buon esempio per molti
[:253]
oltre tutto x chi è costretto a stare alle draglie fa da cuscino ed evita di sembrare dei salami appesi . . Provare x gradire
Citazione:gc-gianni ha scritto:
è un giubbetto normale, non omologato, ed abbastanza pratico da indossare
come da foto
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Bravo ad indossare il giubotto, anche io ne ho presi 2 da Decatlon lo scorso anno, peccato che il colore arancione era finito.
Buongiorno Gianni , ma è successo sabato o domenica ?? con che barca ?? contento che tutto si sia risolto al meglio !!
Maurizio
yesse. per me che vengo dalle derive o giù di lì è normale.
magari in passeggiata su barca grandissima ( tipo la mia ) con le draglie affidabili e una giornata di sole con mare calmo....
complimenti per la scampata paura.
ciao Maurizio
è successo Sabato con il Surprise. purtroppo non la mia.
dopo questa esperienza (diretta) devo racomandare caldamente
a tutti di indossare sempre un giubbetto salvagente, anche se non omologato
più comodo da indossare ma comunque efficiente.
l'imprevisto è imprevedibile e può succedere anche in condizioni
metereologiche tranquille.
inoltre la barca deve avere il salvagente con cima galleggiante
sempre disponibile e la scaletta di risalita a poppa.
sono raccomandazioni che possono sembrare pedanti ma ti assicuro
che in certi momenti ne rimpiangi la mancanza.
Caro Gianni
Grazie dei consigli.
Scaletta a Poppa : Presente
Anulare con Cima : Presente ( anche se devo 'copiare' il sistema che c'è sulla sua Archebault , con contenitore di raccolta cima)
Proprio venerdi scorso ho comprato un autogonfiabile, ed indossato la prima volta Sabato 28 a bordo di Asa Branca.
Decisamente molto molto più comodo degli omologati, non pesa ne infastidisce nelle manovre / spostamenti a bordo.
( Anche se esiste sempre il dubbio ' ma funzionerà in caso di bisogno ? ' )
Buon Vento
Maurizio
Bhe, purtroppo da noi e' prassi comune non usare il giubbo.
A volte, specie sotto spi, voli a 15 nodi...se vai in acqua d'inverno sei quasi finito. Il tempo che la barca ammaini, accenda il motore, si giri e ritorni indietro ...BRRRR... e soprattutto riesca avedere la tua testolina in mezzo ai frangenti.
Trovo molto comodi quelli da deriva che si infilano dalla testa. Sono riserve al galleggiamento ma in regata sono gli unici con cui riesci a muoverti. Hai solo pettorina e schiena. Se pigli una testata non so quanto siano utili. Ma come si dice, meglio di un calcio nelle gengive.
Ho anche l'autogonfiabile. Ma mi rimane sempre il dubbio che non parta. Se si gonfia ve lo sapro' dire se non mi sentite significa che era da cambiare la bomboletta!
Ovviamente perché obbligatori porto sempre i giubbetti regolamentari a bordo ma difficilmente li indosso io o i miei famigliari. Sono consapevole che sia un atteggiamento incosciente ma purtroppo dopo tanti anni non ci è venuta la giusta mentalità per farlo. Sentirsi 'oppressi' dal giubbetto ci fa perdere parte del piacere di stare in barca, ma capisco che è sbagliato. Questa domenica con vento da 20-23 nodi non l'abbiamo indossati. Abbiamo visto una barca rientrare insieme a noi e tutti avevano il giubbetto. In barca ci siamo guardati e nel nostro sguardo c'era comunque la consapevolezza di sentirsi in colpa.
D'altra parte li ho spesso provati in acqua e francamente mi hanno lasciato enormi perplessità. E' chiaro che mi trovavo in costume e d'estate, ma in quelle occasioni mi sono trovato più che altro impacciato e tutt'altro che sicuro. A quei tempi avevo i giubbetti da 100 Nw. Ora ho comprato, sempre perché obbligato, quelli da 150 Nw. Spero che la situazione sia un po' migliorata.
Maurizio
ho sistemato la cima del salvagente come da foto per 2 motivi:
- rapidità di svolgimento
- protezione dai raggi solare che fanno cuocere la cima
altrimenti dopo un pò di tempo si deteriora e diventa fragile
purtroppo tutte queste attenzioni che ho verso gli altri non
c'erano sulla barca sulla quale ero imbarcato, che non aveva ne salvagente ne scaletta a poppa.
risalire in barca con gli abiti bagnati è stato problematico.
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dubbio:
secondo le norme l'altro capo della cima del salvagente và
fissato alla barca: ma così facendo il salvagente se lo porta via la barca
allontanandolo dal naufrago
o nò?
Citazione:gc-gianni ha scritto:
dubbio:
secondo le norme l'altro capo della cima del salvagente và
fissato alla barca: ma così facendo il salvagente se lo porta via la barca
allontanandolo dal naufrago
o nò?
Mi sembra che non va fissato.
Citazione:gc-gianni ha scritto:
dubbio:
secondo le norme l'altro capo della cima del salvagente và
fissato alla barca: ma così facendo il salvagente se lo porta via la barca
allontanandolo dal naufrago
o nò?
Quasi tutti la attaccano alla barca, ma secondo me è una boiata.
Se cammini a 6-7 nodi i 50m di cima, ora che prendi il salvagente, ora che si srotola la cima è finita e ti traini dietro un salvagente con rottura di doverlo recuperare, salvo fare dei passaggi davanti al naufrago nella speranza che agguanti la cima.
A parer mio la miglior soluzione sarebbe quella di attaccare all'altro capo della cima la boa luminosa che ha un bel peso, quindi lanciare la ciambella e poi con un bel lancio la boa.
Comunque, o così o pomì, la miglior cosa è non volare in acqua e la miglior manovra è quella che mette in salvo il naufrago. Per il resto se ne può discutere all'infinito, ma sappiamo bene tutti che in quei casi ci sono altri fattori che condizionano la riuscita della manovra.
@Mc I peggiori incidenti capitano navigando a motore con mare calmo ed autopilota perchè in queste condizioni il livello di guardia è al minimo. Ad un amico, con queste condizioni, capitò di perdere il compagno che finì in acqua mentre lui era sottocoperta. Solo il sesto senso gli fece mettere fuori il naso un attimo. Guardando a poppa vide a circa 1/4 di miglio il cappuccio giallo e riuscì a recuperarlo. Ci fosse stato mare sarebbero stati senz'altro molto più vigili.
Ciao
Citazione:Edolo ha scritto:
[quote]gc-gianni ha scritto:
dubbio:
secondo le norme l'altro capo della cima del salvagente và
fissato alla barca: ma così facendo il salvagente se lo porta via la barca
allontanandolo dal naufrago
o nò?
Quasi tutti la attaccano alla barca, ma secondo me è una boiata.
In effetti, mi sembra che ultimamente si consiglia di tenere la cima assicurata da una parte all' anulare e dall' altro capo alla boetta;
Il tutto in un contenitore o assicurato con un elastico, in modo da poter gettare tutto immediatamente.
Comunque vedo che:
1. quasi nessuno indossa il giubbetto;
2. la cima con l' anulare viene fissata nei modi più disparati, ma tali da non consentire un lancio immediato....
Le regole isaf stabiliscono che la 'lifesling' debba essere convenientemente assicurata all'imbarcazione per consentire all'uomo a mare di afferrare, durante la manovra di circuizione, la cima galleggiante. E' anche vero che le regole isaf danno per scontato che ogni membro dell'ecquipaggio indossi sempre il giubbotto o la cintura. Ovvio che le regole isaf non sono la bibbia però...