Oggi in banchina sentivo una discussione tra velisti nella quale si discuteva di un incidente capitato ad una barca a vela mi sembra Sabato.
Premetto che nel weekend da queste parti ha dato una bella botta di maestrale (io sono uscito Domenica a Frassanito - Otranto - col mio kite più piccolo con punte che hanno superato i 40 nd.) ed in pochi quì a Taranto hanno messo la prua fuori dal porto.
Tra le poche barche ad uscire questa di cui si parlava che però ad un certo punto è stata soccorsa dalla CP causa rottura del timone.
Probabilmente (si diceva in banchina) il timoniere non avrà tenuto bene il timone che è partito, arrivando a fine corsa e rompendo i frenelli e dunque rendendo inutilizzabile la ruota. Si ipotizzava poi che la pala potesse essere andata ben oltre la sua normale escursione andandosi ad incastrare sull'opera viva col suo spigolo, infatti il timone è rimasto bloccato nonostante l'inserimento della barra di emergenza.
Ora mi chiedo da perfetto profano: è vero che Sabato c'erano condizioni tostarelle, ma davvero il timone può dare forfait in modo così semplice? Tra l'altro, anche se i pareri su questo erano discordi, il timoniere non era uno di 'primo pelo' ...
i timoni si rompono, eccome....è uno degli incidenti più frequenti anche se c.zzo a buon senso dovrebbero farlo robustissimo, visto le conseguenze di una sua rottura.
Come sia successo in questo caso lo lascio dire e supporre ad altri, non avendo elementi....
su come sia successo a me, ad un amico, e a tanti altri.....ho indagato su molti casi, è presto detto....
Si va in andatura larga con mare formato , la barca è molto veloce.....arriva un'onda più grande , o peggio un frangente, vi piglia, la barca parte in surf, e straorza... voi vi aggrappate al timone per domarla,... e qui si crea il mix di forze estreme e che lavorano 'male' : la barca è molto veloce, quindi il timone molto efficente=grande forza portante, la barca è molto sbandata, nello scendere nel cavo dell'onda si corica sul fianco, il timone lavora per farla ruotare, ma oramai non più sottovento, ma verso il 'basso'....a contrastare la rotazione c'e il mare e tutta la forza di galleggiamento.... è un come se prendere la barca posat su un fianco ed alzarla dalla pala del timone facendo perno sulla prua.....un bel tonnellaggio....
e qui che il timone cede anche se non dovrebbe.....tipicamente se non si spezza l'asse, si ritrova il timone ruotato quasi al massimo e l'asse piegato a 45°
se riesco faccio un disegno che forse si capisce meglio....
ciao,mi è successo domenica scorsa..si è spezzata la pala a 17 mn 85' dal porto punta sabbioni con bora forza 5-6,barca ft 5.60,
ci siamo salvati perchè per fortuna c'era il fuoribordo e con quello più un remo come timone
,ricostruendo l'accaduto col costruttore e armatore ing.della barca,è successo che la pala non compensata,oltre a fare da freno,fa un po da deriva.ed è sottoposto a una doppia tensione torcente,ed è facile che si spezzi all'altezza della femminella inferiore
,l'idea è quella di avere un timone di rispetto
Cose che capitano ai timoni senza skeg
Citazione:mhuir ha scritto:
i timoni si rompono, eccome....è uno degli incidenti più frequenti anche se c.zzo a buon senso dovrebbero farlo robustissimo, visto le conseguenze di una sua rottura.
Come sia successo in questo caso lo lascio dire e supporre ad altri, non avendo elementi....
su come sia successo a me, ad un amico, e a tanti altri.....ho indagato su molti casi, è presto detto....
Si va in andatura larga con mare formato , la barca è molto veloce.....arriva un'onda più grande , o peggio un frangente, vi piglia, la barca parte in surf, e straorza... voi vi aggrappate al timone per domarla,... e qui si crea il mix di forze estreme e che lavorano 'male' : la barca è molto veloce, quindi il timone molto efficente=grande forza portante, la barca è molto sbandata, nello scendere nel cavo dell'onda si corica sul fianco, il timone lavora per farla ruotare, ma oramai non più sottovento, ma verso il 'basso'....a contrastare la rotazione c'e il mare e tutta la forza di galleggiamento.... è un come se prendere la barca posat su un fianco ed alzarla dalla pala del timone facendo perno sulla prua.....un bel tonnellaggio....
e qui che il timone cede anche se non dovrebbe.....tipicamente se non si spezza l'asse, si ritrova il timone ruotato quasi al massimo e l'asse piegato a 45°
se riesco faccio un disegno che forse si capisce meglio....
Non ho capito: la rottura nel tuo caso è dipesa dal fatto di essersi aggrappati al timone x evitare la straorza nel cavo dell'onda? Possibile?
E se fosse così allora che si fà? Meglio far traversare la barca?
Confermo, i frenelli (in spectra) della mia hanno ceduto esattamente in questa condizione: nel cavo dell'onda, con una bella aria e durante un lascone, ed io appeso alla ruota per poggiare.. Ora però li ho messi di diametro appena superiore
robgad, attento i frenelli che si rompono potrebbero essere 'sacrificali' e salvarti l'asse
kit.... si proprio così, e la mia barca (sciacchetrà 3° serie) aveva lo skeg, ma costruito ( appiccicato) in modo ignobile, praticamente inutile
ad un caro amico è successa la stessa cosa, Stag 32, senza skeg ma asse diam 65 mm, piegato a 45°, anche loro hanno tentato di recuperare una straorzata in planata su un frangente.....
Citazione:se riesco faccio un disegno che forse si capisce meglio....
ecco
Intanto che aspettiamo il disegno del Kite
...vi propongo questo sito
http://www.well.com/user/pk/PacificCup/E...der-08.htm
é un po' che ci sto pensando, mi piacerebbe fare/comprare in timone di riserva (anche per le regole di regata) ma mi sembra sempre molto complesso l'armarlo, e anche lo stivarlo anche se lo reputo un accessorio utilissimo.
se la barca aveva una timoneria idraulica potrebbe essersi spaccato il pistone. in quel caso anche la barra di emergenza non va. a me è capitato.
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Citazione:AlfredoC ha scritto:
Intanto che aspettiamo il disegno del Kite ...vi propongo questo sito http://www.well.com/user/pk/PacificCup/E...der-08.htm
é un po' che ci sto pensando, mi piacerebbe fare/comprare in timone di riserva (anche per le regole di regata) ma mi sembra sempre molto complesso l'armarlo, e anche lo stivarlo anche se lo reputo un accessorio utilissimo.
interessante!
ma avete tutti rotto il timone??????
basta, non vado più in barca.
Citazione:AlfredoC ha scritto:
é un po' che ci sto pensando, mi piacerebbe fare/comprare in timone di riserva (anche per le regole di regata) ma mi sembra sempre molto complesso l'armarlo, e anche lo stivarlo anche se lo reputo un accessorio utilissimo.
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=59406
Semplice, poco ingombrante, mi da più affidamento della veletta o di un pagliolo da dover raffazzonare non si sa bene come e quando.
L'ho provato con relativamente poca aria e si è comportato dignitosamente, poi se ci vuoi risalire a tutta tela con 20 nodi non so
ma parliamo di emergenze.
Unica 'rottura' ho dovuto smontare la ruota perchè altrimenti cozzava col tangone (che va tenuto abbastanza lungo per avere un braccio di leva decente).
Penso non sia particolarmente difficile autocostruirselo.
BV
ne avevamo già parlato in un altro Thread un'annetto fa (circa), e avevi postato queste foto, dicendo che è un' idea di Bert Genio Mauri, quest'idea mi piace molto, ma devo dire che mi preoccupa il fatto che potrebbe essere di difficile utilizzo nelle lunghe distanze, non che quello fatto di tela sia più comodo, ma sicuramente con tutta quella tela dovrebbe essere più gestibile e forse meno faticoso.
Il mio dubbio sulla gestibilità di un timone d'emergenza e del suo utilizzo non è su 1000 mg che è un' impresa!! ma se sei fuori di 100 mg e per rientrare ti devi sparare 36/48 ore di timone dato che se non timoni non governi e non ti muovi e l'automatico non lo puoi connettere a quell'accrocchio. A scanso di equivoci sto pensando ad una situazione in solo (io) o con famiglia non collaborante o inesperta (ne conosco molte).
Rimarrebbe comunque da risolvere un'altro problema come evidenziato qui sopra: che fare se il timone non si rompe ma si piega o si incastra? ...il primo che risponde lo si taglia lo mando in acqua con onda sotto lo scafo ....se salite su un class 40 o un open 60 e trovate un casco da bici o da speleologo ora sapete a cosa serve
Mi meraviglia la solita impostazione: che fare se si rompe la pala del timone?
La pala del timone NON SI DEVE ROMPERE e se si è rotta bisogna capire qual'è l'errore progettuale che ha causato l'avaria.
Forse tutto dipende da timoni sospesi senza skeg,troppo o poco compensati,razze interne inadeguate,assi sottodimensionati magari di alluminio.
Citazione:caricabasso ha scritto:
Mi meraviglia la solita impostazione: che fare se si rompe la pala del timone?
La pala del timone NON SI DEVE ROMPERE e se si è rotta bisogna capire qual'è l'errore progettuale che ha causato l'avaria.
Forse tutto dipende da timoni sospesi senza skeg,troppo o poco compensati,razze interne inadeguate,assi sottodimensionati magari di alluminio.
Citazione:AlfredoC ha scritto:
Il mio dubbio sulla gestibilità di un timone d'emergenza e del suo utilizzo non è su 1000 mg che è un' impresa!! ma se sei fuori di 100 mg e per rientrare ti devi sparare 36/48 ore di timone dato che se non timoni non governi e non ti muovi e l'automatico non lo puoi connettere a quell'accrocchio.
Hai ragione (nella mia prova molto soft non era di manovrabilità facilissima e cmq non è che ci fai le virate strette :cool
ma stiamo parlando di emergenze (che si spera non capitino mai, ma qualcosa è sempre meglio di nulla).
Un conto è essere assolutamente in balia degli elementi, un altro è avere un minimo di direzionalità, magari solo in poppa, magari con solo un fazzoletto di tela e quasi sicuramente non nella direzione più breve e diretta ma ripeto è sempre meglio di nulla o di credere di mettersi con seghetto e stroppetti ad inventarsi qualcosa al momento.
Con una barca fatta diversamente (spoiler o specchio di poppa chiuso) si potrebbe pensare ad una soluzione fatta diversamente e meno precaria, ma l'intervento da fare sarebbe sicuramente più invasivo (una seconda 'losca' e pala con asse dedicato).
Scarabelli su Orchidea aveva fatto un sistema secondo me molto bello, ma decisamente più ingombrante e complesso.
Oppure basta essere convinti che il timone non si possa rompere mai
BV
molto spesso è la rottura dei frenelli (o di parti di essi) che genera la rottura della pala.
Anche i frenelli dovrebbero essere controllati, smontati, controllati meglio e rimontati abbastanza frequentemente.
Nonostante tutto, il miglior sistema per evitare rotture improvvise è prevenirle...
caricabasso,
quando si è rotto poco importa sapere perchè finchè non ripoti la pelle a casa.....
sarebbe bello poter sapere in anticipo se il timone è stato: ben progettato, realizzato strettamente secondo specifiche, che i vari elementi non habbiano subito 'lavoro a fatica', che non ci siano imperfezioni di fusione nell'asse che innescano rottura a fatica.... e .....chissà quante altre cose
c'è sempre un margine di rischio , si tratta di capire se vale la o no pena di tenerne conto.....