COme avviene in molte barche degli anni 70 il timone con skeg è abbastanza corto e con una tipica forma trapezoidale.
Di bolina è necessario contrastare la tendenza orziera della barca e ciò richiede uno sforzo notevole da parte del timoniere. Lo stesso succede navigando con mare formato dove bisogna contrastare e antipare le straorze e strapugge sull'onda.
La prima modifica è stata di sostituire la ruota del timone che era di piccolo diametro (80) con una nuova timoneria a biella della Solimar con ruota da 100.
Dato che il risultato non era molto soddisfacente ho deciso di rifare completamente il profilo del timone che adesso è più profondo ma con un minore sviluppo sull'asse orizzontale.
Inoltre, ho tagliato la parte finale dello skeg per poter rendere il timone semicompensato.
Il risultato finale si vede nella foto.
La compensazione è di circa il 12%, forse ho esagerato, dato che adesso il timone è un pò 'sordo', cioé non trasmnette abbastanza quello che succede alla barca.
Il risultato è stato incredibile:
a) il timone è leggerissimo anche di bolina dura e con mare formato.
b) di bolina, l'angolo di barra per contrastare la tendenza orziera si è ridotto drasticamente e la barca è più veloce
A questo punto devo ridurre l'area di compensazione per rendere il timone più reattivo.
per fare il lavoro ho dovuto smontare il timone ed essendo la pala di compensato marino è bastato incollare a strati l'aggiunta (si vede bene nella foto). In seguito ho riprofilato lo skeg.
Aspetto i vostri commenti!
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
se cercavi un po di complimenti...io te li faccio di cuore, il lavoro sembra fatto parecchio bene..professionale direi.
sulla sensibilita persa a favore della morbidezza d' uso ci potremmo scannare per anni e mi odierei..uno cosi bravo con le mani ha per forza pure un cervello raffinato..ti do un po di tempo..poi capirai che e' meglio faticare di piu ed avere un controllo piu diretto del timone.. gia mi sembra di capire che stai prendendo la strada giusta..esagera.. io fo il tifo per te!
Capisco alle portanti, dove quel tipo di progetti non dava grandi sicurezze...
ma non capisco come una barca di quelle forme con skeg possa diventare tanto faticosa di bolina, avrei sentito altri proprietari prima di fare una modifica così pesante, imho il problema era ricercare prima in un problema di centratura della barca.
Complimenti per il lavoro
Qualcuno fa i complimenti ma il livello di dettaglio circa il lavoro si vede poco dalle foto. Penso che modificare un timone dal progetto originale non è una cosa da fare a cuor leggero inoltre che una barca con timone maggiorato cammini di più mi sembra strano, l'equilibrio in navigazione si controlla anche (soprattutto) con la regolazione delle vele.
Ad ogni modo quando si fa una modifica del genere bisogna essere consapevoli che scadono le certificazioni iniziali ed in caso di sinistro l'assicurazione potrebbe non pagare
Nessuna modifica viene fatta a cuor leggero. Nello specifico, oltre alla assistenza di un ingegnere navale, la modifica è stata visionata dal Rina ed inserita nella perizia di valore per l'Assicurazione.
Il tema di discussione che intendo proporre, sempre che ci sia interesse, è la modifica della forma del timone e la relativa compensazione.
Negli anni la forma delle appendici si è evoluta notevolmente ed oggi con i timoni appesi, la compensazione c'é su tutte le barche.
Citazione:Kialoa ha scritto:
Nessuna modifica viene fatta a cuor leggero. Nello specifico, oltre alla assistenza di un ingegnere navale, la modifica è stata visionata dal Rina ed inserita nella perizia di valore per l'Assicurazione.
Il tema di discussione che intendo proporre, sempre che ci sia interesse, è la modifica della forma del timone e la relativa compensazione.
Negli anni la forma delle appendici si è evoluta notevolmente ed oggi con i timoni appesi, la compensazione c'é su tutte le barche.
Non metto in dubbio che oggi si conosca di più quanto regge un timone appeso rispetto al passato dove soltanto proporlo faceva urlare allo scandalo.
Ripeto che per avere un idea del lavoro fatto sarebbero necessarie delle foto più chiare
rispondo da ingegnere navale e non da velista.
modificare un timone con skeg come ha fatto il nostro amico è una scelta che, se da una parte mi lascia perplesso in quanto concordo sul fatto che migliorare la centratura sia meglio che modificare un particolare così importante, dall'altra è una modifica che poco apporta ai carichi meccanici.
da quello che si vede non sembra che sia stata modificata la posizione dell'agugliotto, ma solo tagliata la parte di skeg sottostante che, originalmente, serviva esclusivamente come linea di flusso della pala dal timone.
non capisco il concetto di sordità del timone.
dici due cose in contrapposizione tra loro: da una parte dici che è più morbido di bolina, dall'altra che non trasmette quello che succede alla barca. già hai cambiato la ruota da 80 a 100, con un incremento di coppia al timoniere del 25% (e non è poco), poi hai compensato del 12% il timone. il risultato è che al timoniere arriva il 40% in meno di sforzo ( a spannipedi). e cosa pretendi?
la compensazione riduce il carico idrodinamico a momento torcente sull'asse, mentre la maggiorazione della ruota permette, a parità di sforzo, di trasmettere il 25% in più di coppia al timone. attenzione ai carichi con vento forte, che potrebbero (sic!) causare danni non tanto all'asse quanto ai frenelli, da dimensionare adeguatamente.
un ultimo appunto: ma visto che ti ci sei messo, perchè non sviluppare un profilo ellittico corretto?
Citazione:clavy ha scritto:
Capisco alle portanti, dove quel tipo di progetti non dava grandi sicurezze...
ma non capisco come una barca di quelle forme con skeg possa diventare tanto faticosa di bolina, avrei sentito altri proprietari prima di fare una modifica così pesante, imho il problema era ricercare prima in un problema di centratura della barca.
Complimenti per il lavoro
ne ho provata una con vento fresco e ti assicuro che è faticosa da portare. altro nin zo'
io amo i timoni che mi fanno sentire quello che succede sotto, pochi attriti e non mi importa molto se so faticosi.
di bolina al piano velico ci sono due reazioni in aqua, metterei insieme quella dello scafo e quella della chiglia e mi concentrerei sul timone.
c'e' piu sforzo su un timone quasi diritto o su un timone scontrato?
in entrambi i casi sto timone si deve opporre al momento di rotazione prodotto delle vele, la portanza con cui il timone deve reagire e' decisamente la stessa.. dunque gli sforzi strutturali in condizioni normali non sono diversi.(quando lo allunghi due conti ci stanno!)
in siutuazioni limite come in una straorza il timone piu grande e' piu efficace e puo generare un momento superiore dunque un carico maggiore sugli agugliotti.
se il timone e' piu grande del 12% generera uno sforzo maggiore di quella percentuale? ma.. non e' che una barca piu equilibrata e' meno soggetta a straorze? e poi.. qualcuno ci andrebbe in giro tranquillo con un timone che non puo resistere ad un 12% in piu dello sforzo di progetto?(ce l' avra' sto timone in fase di progetto un po di margine?)
so piu di 10 anni che riduco i rapporti di trasmissione dei timoni della barche con cui navigo e diverse volte ho pure allungato i timoni.. mai compensato!, l' aumento di superficie gia di suo modifica il piano di deriva e rende il timone piu morbido senza perdere sensibilita'
dunque se una critica posso fare riguarda la compensazione e l' aumento di diametro della ruota senza la secondo me dovuta riduzione del rapporto di trasmissione.
Dico anch'io la mia.
Come dice Kialoa, oltre al diametro della ruota, ha cambiato inizialmente tutta la meccanica, e poichè il risultato non gli è parso soddisfacente, suppongo che il rapporto di riduzione sia stato modificato in proporzione ai diametri....
In merito alla compensazione, se il timone è efficiente, il fatto che sia più o meno compensato, su una barca di questo tipo, non incide sulle prestazioni, ma solo sulle sensazioni trasmesse al timoniere: se queste sensazioni sono troppo 'forti' se ne va il piacere di timonare, e forse anche il pilota automatico se ne potrebbe risentire e potrebbe mettersi in sciopero.
L'unico appunto che faccio al lavoro è il disegno della pala, che nella parte profonda del bordo d'uscita manca della 'punta' verso poppa. Il bordo d'uscita 'dovrebbe' essere inclinato (come l'originale) per evitare che l'innesco della cavitazione della parte inferiore della pala possa risalire lungo il bordo d'uscita.
Dato che la pala ora pare risultare troppo compensata, aggiungere la punta potrebbe riequilibrare la situazione.
Ciao
Sono appena tornato da una settimana di navigazione in Corsica con vento e mare formato e, devo dire, sono molto soddisfatto del risultato.
Ecco un pò di risposte:
- la prima modifica studiata con i tecnici della Solimar ha comportato l'installazione di una timoneria a biella, eliminando i frenelli. Il rapporto di riduzione è stato ridotto, ma comunque rimane maggiore che in origine. L'aumento del diametro della ruota ha migliorato anche la posizione del timoniere.
- lo skeg è stato tagliato nella parte finale, senza modificare la posizione degli agugliotti.
- il problema non era la centratura ma la tendenza orziera della barca che deriva dalle variazioni di assetto (ad esempio maggiore sbandamento sotto raffica) e dalla navigazione con mare formato che richiede un continuo lavoro al timone.
Visti i vostri commenti, mi chiedo come mai oggi tutti i timoni sono compensati?
Ecco il disegno di come era prima e dopo
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Su quel tipo di barche la tendenza orziera è dovuta a mancanza di volumi a poppa, non a un efficenza del timone, poi è chiaro che aumentando la pala si migliora, ma a discapito della velocità.
il problema dell'equilibrio di una barca, sono sempre i volumi immersi