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Versione completa: Scuffia con la deriva, ma perchè?
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Cari amici buonasera. A proposito di scuffia ho sentito parlare di un rimedio per evitare che lo scafo si capovolga di 180 gradi. Con l'albero sott'acqua sarà impossibile, specie se da solo, raddrizzare il tutto. Perfetto, il galleggiante in testa d'albero è un rimedio interessante, ma, dato il prezzo, voglio valutare un espediente più economico, ma per quante ricerche io faccia non esiste sul web nessun suggerimento. Che sarebbe se si usasse un rullo di alaggio di piccole dimensioni o forse meglio un rulletto paracolpi? Avete qualche altra idea? Da tenere presente che si tratta di un Finn, uno scafo pesantuccio.
Si fa come per tutte le derive, soprattutto i singoli come Laser, Finn ed affini: un attimo prima di scuffiare scavalchi la falchetta e metti subito un piede sulla deriva, ce la fai a raddrizzarla senza togliere la seconda gamba dal pozzetto se fai veloce.
L'albero a 180° ci finisce se in fase di raddrizzamento te la prendi comoda, ma non è la morte, una barca come il finn la si raddrizza bene anche se finisce a 180°, l'importante è avere la scotta non strozzata, questo vale per ogni tipologia di scuffia.
Se proprio vuoi mettere un bruttissimo galleggiante in testa d'albero (che su un Finn sta come le routine su una Montain Bike) puoi sempre mettere un anello galleggiante tipo quello che si usa per delimitare la pista di atterraggio derive nelle spiagge..
(16-05-2022 09:03)France WLF Sailing Team Ha scritto: [ -> ]Se proprio vuoi mettere un bruttissimo galleggiante in testa d'albero (che su un Finn sta come le routine su una Montain Bike) puoi sempre mettere un anello galleggiante tipo quello che si usa per delimitare la pista di atterraggio derive nelle spiagge..

La soluzione ideale è un fustino di birra.
Prima di alare la barca lo svuoti con gli amici, lo sigilli e lo fissi in testa d'albero Smiley36
(16-05-2022 09:03)France WLF Sailing Team Ha scritto: [ -> ]Si fa come per tutte le derive, soprattutto i singoli come Laser, Finn ed affini: un attimo prima di scuffiare scavalchi la falchetta e metti subito un piede sulla deriva, ce la fai a raddrizzarla senza togliere la seconda gamba dal pozzetto se fai veloce.

Se scuffi sottovento. Ma se scuffi sopravento... è un po' piu' difficile Big Grin Big Grin Big Grin
sull'Hobie cat, che se si ribalta a 180° è impossibile da raddrizzare da soli, avevo messo un piccolo parabordo legato in testa d'albero, se lo leghi bene perpendicolare all'albero "sembra" quasi fatto apposta.
Mai provato un Finn, ma il Laser a 180° lo raddrizzo facile, sicuro che il Finn sia impossibile da raddrizzare?
Sulle derive da scuola si fa un "two-ply" sulla penna della randa dove si inserisce un triangolone di poliuretano a cellula chiusa.
Non è bellissimo, ma è meno invasivo di un parabordo legato in testa d'albero.
Deriva e scuffia sono sinonimi.... prima uno se ne fa una ragione e prima comincia a divertirsi 99
Scherzi a parte una delle prime manovre da imparare con assoluta sicurezza è scuffiare senza farsi male e raddrizzare la barca sia da 90 che da 180 gradi e risalire in barca.
Tenere sempre a mente che tutte le derive scuffiano e non c'è nulla di male o di disdicevole, molto peggio (incosciente e pericoloso) è mettersi nella condizione di doversi far recuperare.
la mia esperienza di poppa gran lasco è che la barca si stabilizza un pò cazzando il vang a differenza di quello che suggeriva qualcuno...in ogni caso un pò di deriva giù peso sempre pronto alla variazione e scotta in mano
(13-07-2022 14:10)wind e sea Ha scritto: [ -> ]la mia esperienza di poppa gran lasco è che la barca si stabilizza un pò cazzando il vang a differenza di quello che suggeriva qualcuno...in ogni caso un pò di deriva giù peso sempre pronto alla variazione e scotta in mano

Per scuffiare al lasco in deriva bisogna davvero impegnarsi..! Oppure c'è molto vento ed allora il discorso cambia, ma in quel caso vale la regola che una deriva deve essere sempre condotta al massimo delle sue prestazioni, se si gioca alla meno, se si pensa di andare in deriva con il freno a mano tirato si fanno ancor più capriole.
Esempio.. metti una deriva media, un 420, metti un vento medio/forte (15 nodi), con quella deriva e quel vento puoi andare conservativo (fiocco cazzato tipo bolina, randa svergolata, deriva giù tipo bolina) e la barca diventa un puledro imbizzarrito, fuori forma, fuori dal suo range, nervosa.. oppure la puoi mandare a tutto gas (fiocco aperto giusto, randa con vang cazzato, deriva giù per 1/3), peso fuori, pompare sull'onda.. e la barca prende una planata che non finisce più, in planata è stabilissima, il timone super reattivo, una volta trovato l'assetto la conduci con pochi cm. di barra e GODI come un riccio!
(13-07-2022 14:30)France WLF Sailing Team Ha scritto: [ -> ]Per scuffiare al lasco in deriva bisogna davvero impegnarsi..! Oppure c'è molto vento ed allora il discorso cambia, ma in quel caso vale la regola che una deriva deve essere sempre condotta al massimo delle sue prestazioni, se si gioca alla meno, se si pensa di andare in deriva con il freno a mano tirato si fanno ancor più capriole.
Esempio.. metti una deriva media, un 420, metti un vento medio/forte (15 nodi), con quella deriva e quel vento puoi andare conservativo (fiocco cazzato tipo bolina, randa svergolata, deriva giù tipo bolina) e la barca diventa un puledro imbizzarrito, fuori forma, fuori dal suo range, nervosa.. oppure la puoi mandare a tutto gas (fiocco aperto giusto, randa con vang cazzato, deriva giù per 1/3), peso fuori, pompare sull'onda.. e la barca prende una planata che non finisce più, in planata è stabilissima, il timone super reattivo, una volta trovato l'assetto la conduci con pochi cm. di barra e GODI come un riccio!
finora il 420 è la deriva più veloce che ho provato con vento circa 20 knts (più del 470 ) una scheggia con vento forte ed anche abbastanza stabile anche al lasco....ma per esempio il laser lo trovo instabile proprio di poppa gran lasco naturalmente con vento forte
(21-07-2022 12:43)wind e sea Ha scritto: [ -> ]finora il 420 è la deriva più veloce che ho provato con vento circa 20 knts (più del 470 ) una scheggia con vento forte ed anche abbastanza stabile anche al lasco....ma per esempio il laser lo trovo instabile proprio di poppa gran lasco naturalmente con vento forte

Il Laser con vento forte in poppa è pericoloso, ci vogliono dei bei reni, ma al lasco è il mezzo più divertente del mondo. Ho avuto praticamente tutte le derive, dall'Optimist al 49er, la più divertente che ho avuto è stato un Musto Skiff, ma queste derive super invelate vanno bene con un vento fino ai 15 nodi, poi ci vogliono veramente due palle quadrate, soprattutto con onda, mentre un lastrino con 20 nodi ed onda è l'oggetto più divertente del mondo ..perchè è un giocattolo super gestibile, con il tuo peso lo mandi dove vuoi, un colpo di reni e torna su, una pompata messa bene e parte in planata.. che dire, se ti trovi con vento forte prendila al lasco, non in poppa piena con il laser e ti darà soddisfazioni incredibili!
L'anno scorso ho fatto un video sul mio laser, c'erano 15 nodi ed 1mt di onda, non era la giornata più figa dell'anno ma con queste condizioni mi diverto da morì!!!!!
https://www.dropbox.com/s/rppoyilbfwifsa...9.mov?dl=0
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Quest'anno ho surfato con il laser a capo mannu, per intenderci dove vanno i surfisti da onda. Con 20 nodi e 2 metri di onda la bolina è un tormento, ma il lasco a scendere da quei cavalloni che sono velocissimi è uno sballo. Se non raggiungi i 12 nodi non riesci a surfarli perche ti superano loro, ma quando ci riesci e scendi giù in planata con 2 baffi di spruzzi a prua schienando per tenere la barca piatta è uno sballo!! Endorfine a manetta fino al giorno dopo!
Come rapporto divertimento/rischio il laser con onda e vento non teme confronti con nessuno!
Prima di poggiare lasca il vang. Penso che sia la causa principale che ha causato la scuffia. Poi c'é ne saranno sicuramente delle altre peró ti basta trovale quella principale per poi correggerla e capire che cosa sbagli di altro.
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