07-07-2011, 19:06
Un paio di settimane fa sono incappato nella prima scuffia con il mio Vaurien in vetroresina (del quale non conosco il produttore, ma risalente credo agli anni 70/80).
Siamo riusciti a rimetterlo dritto dopo pochi minuti, ma qualcosa non andava: la linea di galleggiamento era arrivata all'altezza delle falchette!
Ogni tentativo di svuotarlo con il secchio era inutile per via delle onde che lo riempivano di nuovo; dopo un oretta e tre raddrizzamenti ulteriori, un salvifico gommone della protezione civile ci ha rimorchiato a riva. A quel punto solo la prua della barca (capovolta) usciva dall'acqua grazie alla quantità di bottiglie di plastica vuote che il precedente proprietario aveva infilato nei gavoni. Lo scafo si era completamente riempito d'acqua e ci sono voluti parecchi minuti per svuotarlo completamente.
Dopo l'avventura, ispezionando i gavoni abbiamo trovato due salsicciotti di pvc (sgonfi) che abbiamo subito provveduto a rigonfiare. Si tratta dei classici salsicciotti da alaggio.
A questo punto però mi sorge un dubbio: dato che i salsicciotti non arrivano neanche a metà barca (c'è una 'strettoia' nel vano), anche gonfi non so se riuscirebbero a tenere le falchette fuori dall'acqua in caso di scuffia, specie la parte poppiera. Forse il problema sta nel fatto che l'acqua non dovrebbe proprio entrare nello scafo? Qualcuno del forum che conosce il vaurien sa dirmi come funziona esattamente la cosa? Quel poco che ho trovato su internet non affronta il tema, ma ho trovato delle foto con dei vaurien (vintage) che hanno del materiale galleggiante assicurato in pozzetto, subito sotto le sedute. Dal vero però non l'ho visto usare da nessuno.
Anche se il vaurien non è una barca facile da scuffiare il problema purtroppo è abbastanza serio: al di la di perdere la barca, potrei trovarmi a mollo e lontano da riva proprio il giorno in cui porto in barca il mio nipotino...
Sapreste darmi qualche dritta?
ciao e buon vento,
LL
Siamo riusciti a rimetterlo dritto dopo pochi minuti, ma qualcosa non andava: la linea di galleggiamento era arrivata all'altezza delle falchette!
Ogni tentativo di svuotarlo con il secchio era inutile per via delle onde che lo riempivano di nuovo; dopo un oretta e tre raddrizzamenti ulteriori, un salvifico gommone della protezione civile ci ha rimorchiato a riva. A quel punto solo la prua della barca (capovolta) usciva dall'acqua grazie alla quantità di bottiglie di plastica vuote che il precedente proprietario aveva infilato nei gavoni. Lo scafo si era completamente riempito d'acqua e ci sono voluti parecchi minuti per svuotarlo completamente.
Dopo l'avventura, ispezionando i gavoni abbiamo trovato due salsicciotti di pvc (sgonfi) che abbiamo subito provveduto a rigonfiare. Si tratta dei classici salsicciotti da alaggio.
A questo punto però mi sorge un dubbio: dato che i salsicciotti non arrivano neanche a metà barca (c'è una 'strettoia' nel vano), anche gonfi non so se riuscirebbero a tenere le falchette fuori dall'acqua in caso di scuffia, specie la parte poppiera. Forse il problema sta nel fatto che l'acqua non dovrebbe proprio entrare nello scafo? Qualcuno del forum che conosce il vaurien sa dirmi come funziona esattamente la cosa? Quel poco che ho trovato su internet non affronta il tema, ma ho trovato delle foto con dei vaurien (vintage) che hanno del materiale galleggiante assicurato in pozzetto, subito sotto le sedute. Dal vero però non l'ho visto usare da nessuno.
Anche se il vaurien non è una barca facile da scuffiare il problema purtroppo è abbastanza serio: al di la di perdere la barca, potrei trovarmi a mollo e lontano da riva proprio il giorno in cui porto in barca il mio nipotino...
Sapreste darmi qualche dritta?
ciao e buon vento,
LL