scusate,ma a parte le discussioni dei massimi sistemi, mi potreste spiegare il meccanismo per cui è pericoloso (sovradistensione,EGA)?
se ho capito bene anche con una dotazione regolare da sub c'è questo rischio a 5/6 metri?
grazie
Citazione:gourmet ha scritto:
E questa era la mia moto... ci ho fatto solo 8 volte il giro d'Italia...
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Grande Gourmet !!! Condivido al 100%.
... e complimenti per la bellissima Bonneville !!! (almeno credo)
Buon vento
Absolut
La sovradistensione polmonare funziona così:
- dalla bombola, tramite i due stadi di riduzione della pressione, respiri aria alla pressione ambiente di dove sei;
- se sei a -5 m. di profondità la pressione ambiente è 1,5 ATA (atmosfere assolute: 1 a livello del mare e +1 ogni 10 m. di profondità); (nota che in percentuale i volumi cambiano di + nei primi 10 mt. d'acqua)
- se trattieni nei polmoni aria a 1,5 ATA mentre risali avviene un'espansione della stessa a causa della differenza tra pressione esterna e interna al corpo pari ad un +50% (es. 3 litri diventano 4,5);
- il tessuto polmonare è poco elastico e si rompe a livello degli alveoli;
- da tali lacerazioni passa aria direttamente dentro ai capillari;
- le bolle d'aria vengono pompate dal cuore nel circolo arterioso e fanno danni irreparabili (cervello, ecc.).
Per evitare ciò:
- mai respirare sott'acqua utilizzando tutta la riserva inspiratoria ma mantenere un volume inspiratorio normale;
- per non trattenere aria durante cambi di quota, respirare dall'erogatore senza pause inspiratorie ma in modo lento, controllato e continuo;
- se per un qualche accidente (es. finisce l'aria) devi risalire senza poter respirare dall'erogatore, durante la risalita soffiare continuamente aria fuori dalla bocca !!!!!
Aggiungo, per chi ne fosse interessato, una semplice spiegazione della sincope ipossica (apnea).
Come varia la pressione sott'acqua:
- 1 ATA (circa 1 Kg. x cm2) a livello del mare (livello 0);
- + 1 ATA ogni -10 mt. di profondità sott'acqua (es. a -10 mt = 2 ATA);
Cosa c'è nei polmoni dell'apneista:
- aria composta dal 78% da azoto (N), dal 21% da ossigeno (O2), dallo 0,4 % da anidride carbonica (CO2) e da gas rari residualmente;
Come avviene la respirazione:
- il nostro corpo utilizza l'ossigeno che diminuisce e produce anidride carbonica che aumenta (nel tempo);
- azoto e gas rari non partecipano alla respirazione (sono quindi considerati inerti);
- lo stimolo a respirare dipende dall'aumentare dell'anidride carbonica nei polmoni e non dal diminuire dell'ossigeno;
- se la pressione parziale dell'ossigeno va al di sotto di un valore di soglia minimo NON AVVIENE PIU' lo scambio con il sangue;
Allora proviamo a verificare cosa succede al protrarsi dell'apnea in profondità (es. -10 mt):
- l'aria nei pomoni assume un valore pressorio di 2 ATA per vari fenomeni (elasticità toracica, blood shift, ecc.);
- a 2 ATA avremo 0,42 ATA di O2 e 0,8 ATA di CO2;
- rimanendo per del tempo a tale quota consumeremo O2 e aumenteremo CO2;
- poniamo di consumare 0,30 ATA di O2 (ne rimarrebbero 0,12 ATA)
- in risaltita l'aria dei polmoni passa dal valore pressorio di 2 ATA a quello di 1 ATA;
- la pressione parziale dell'ossigeno si dimezza e i nostri 0,12 ATA diventano 0,06 ATA;
- lo scambio non avviene più e mancando l'ossigeno al cervello si va in sincope (si sviene) e dato che si è in acqua ci si annega (entra acqua nell' apparato respiratorio);
- la sincope avviene quasi in superficie e quasi sempre è preceduta da scatti delle gambe dovuti a mancato controllo dei muscoli da parte del cervello.
Per evitare ciò:
- non utilizzare l'iperventilazione per preparare l'apnea;
- non rimanere sul fondo per tempi che non ci sono 'comodi';
- non fare grossi sforzi (si consuma molto di più);
- FARE APNEA SOLO CON UN COMPAGNO CHE CI CONTROLLA IN SUPERFICIE in grado di recuperarci e di non farci annegare
@ PALVE ...tutto perfetto, impossibile non quotarti... ma è proprio necessario spingersi sempre ai limiti...??? è così difficile sapersi accontentare di ciò che il nostro fisico ci concede...??? per età... per allenamento... per salute... per mille altri motivi...
Io penso che, una volta imparata la tecnica, uno deve ponderare le immersioni senza voler strafare... senza voler sempre cercare il record... poi se uno se la va a cercare... allora non esitono corsi o patenti che lo possano salvare...
@ smariani61
ESATTO...!!! è una splendida TRIUMPH Bonneville del '63 esemplare più unico che raro...
fino al '62 le Bonnie avevano il motore col cambio separato (pre unit)
nel '63 è nata la prima serie col cambio in blocco (serie Unit)e con l'impianto elettrico a 6V.
nel '64 l'hanno fatta con l'impianto elettrico a 12V.
Qui puoi vedere altre foto:
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=44992
è sempre un piacere parlare di moto...
Concordo circa l'approccio 'tranquillo' però anche 'consapevole' ;-)
Alcuni incidenti (non la sincope) come l'EGA purtroppo accadono anche se si è tranquilli ma si fanno errori dovuti a impreparazione.
Se finisce l'aria nel bombolino è istintivo fare come in apnea la risalita ed è un grosso errore.
Se poi, in virtù di una certa insicurezza sott'acqua, uno respira a pieni polmoni per avere una maggiore scorta... ecco che succede il patatrac !!!
Di moto non me ne intendo ma ha il fascino delle cose di una volta: bell'oggetto !!!
Ripesco - in tutti i sensi, direi... - questo argomento per dare un piccolo contributo da esperto di nuoto
Prima di provare qualcosa in mare - come il bombolino - fatelo in piscina, con qualcuno che vi assiste e se non volete fare un corso, facendovi dare almeno qualche dritta.
Usare il bombolino per una cima nell'elica o per dare un'occhiata alla carena non penso sia rischioso, ma deve esserci sempre qualcuno che guarda e sa cosa state facendo sotto: nelle cime ci si impiglia anche non volendo
Per quanto riguarda l'àncora: per me, il bombolino serve per passare una grippia (anche se avremmo già dovuto farlo..) per poi provare a spedare l'àncora da sopra. Provate a spostare di pochi centimetri l'àncora con la catena in tensione, anche se il fondo è sabbioso: serve uno sforzo esagerato e questo aumenta i rischi. Se con la grippia l'àncora non si libera, è meglio lasciarla lì, tanto abbiamo quella di rispetto, giusto?...
Per quanto riguarda il brevetto del francese che respira col tubo... L'ho visto fare solo a Robin Hood quando si tuffa dal castello nel cartone della Disney... Per farvi un'idea: andate in piscina con la maschera e il tubo, nuotate un po', fino a farvi venire un po' di fiatone: l'aria che passa dal tubo non basta più. Immaginate la stessa cosa a qualche metro di profondità, con un tubo più lungo dove di aria ne arriva meno: dopo due o tre boccate, ti respiri l'anidride carbonica che butti fuori.... lasciamo perdere