Citazione:sailor13 ha scritto:
i bozzelli non devono più necessariamente essere tra il boma ed il carrello.
Almeno un bozzello, anche se incassato nel boma, credo ci dovrà essere......e deve esserci comunque un bel po' di spazio, perché il problema e' lo stesso che si ha coi mega-bimini e mega spray-hood: con vento forte se cedono (fisiologicamente) la drizza o la balumina e si cazza il cunningham per recuperare la tensione di ghinda, il boma si abbassa e se e' gia' basso, va a strusciare sulle strutture.
Personalmente, a meno che il roll-bar non sia integrato in una dog-house calpestabile che consenta di accedere alla randa senza acrobazie da circo, lo ritengo brutto, scomodo ed inutile.....
Ciao
Il roll bar inteso come cornice rigida di un adeguato spray hood a me piace, quindi ben venga il trasto su di esso.
Peró vorrei aggiungere una considerazione: perché non mettere il trasto a poppavia della timoneria? Come in alcuni modelli con timone a barra. Le lande a murata ben acquartierate e l'arretramento dell'albero lo suggeriscono, vedi first 30.
Poter avere un lungo boma non migliorerebbe la potenza della randa? Certo sarebbero necessarie le volanti, magari non strutturali. Ma é proprio questa manovra in piú (non semplice) a mantenere il trasto a pruavia del timone? Per ragioni di marketing (semplicitá di conduzione) o di effettiva efficienza velica?
Saró condizionato dal mio piccolo cutter aurico d'epoca (1949) col boma che esce un metro dallo specchio di poppa ma vi assicuro che la potenza é fenomenale. Anche di bolina stringe bene, con la trinchetta e il fiocco sul lungo bompresso.
E a proposito di tendenze mi sembra sempre piú evidente il 'ritorno' a questo passato: bompressi, prue verticali, maggiori volumi di carena a prua. Allora perché non anche il boma lungo col trasto a poppa?
Spero di non essere andato OT
Citazione:osef ha scritto:
Il roll bar inteso come cornice rigida di un adeguato spray hood a me piace, quindi ben venga il trasto su di esso.
Peró vorrei aggiungere una considerazione: perché non mettere il trasto a poppavia della timoneria? Come in alcuni modelli con timone a barra. Le lande a murata ben acquartierate e l'arretramento dell'albero lo suggeriscono, vedi first 30.
Poter avere un lungo boma non migliorerebbe la potenza della randa? Certo sarebbero necessarie le volanti, magari non strutturali. Ma é proprio questa manovra in piú (non semplice) a mantenere il trasto a pruavia del timone? Per ragioni di marketing (semplicitá di conduzione) o di effettiva efficienza velica?
Saró condizionato dal mio piccolo cutter aurico d'epoca (1949) col boma che esce un metro dallo specchio di poppa ma vi assicuro che la potenza é fenomenale. Anche di bolina stringe bene, con la trinchetta e il fiocco sul lungo bompresso.
E a proposito di tendenze mi sembra sempre piú evidente il 'ritorno' a questo passato: bompressi, prue verticali, maggiori volumi di carena a prua. Allora perché non anche il boma lungo col trasto a poppa?
Spero di non essere andato OT
Scusami osef, che c'azzeccano le volanti col boma lungo e con la posizione del trasto? Anche sulle tendenze al passato mi sa che non ci siamo (a parte i bompressi).
E poi, stiamo parlando di barche da crociera, quindi anche il tuo riferimento alla posizione del trasto sul First30 mi sembra alquanto fuori luogo, lo ritieni comodo?
ciao
beh, penso che col boma lungo non ci stia il paterazzo, quindi le volanti o nulla.
Per barche da crociera ho sempre sentito parlare di trasto che ostacola il pozzetto, quindi ottimo sul roll bar o, chiedevo, perchè no a poppavia. Intendo poppe aperte col trasto a filo pagliolo. Vorrei capire cosa impedisce questo sviluppo. La comodità di manovra col paterazzo, un'effettiva miglior efficienza o cosa?
Per le tendenze rimango convinto di un sano 'ritorno'.
Anzi se permetti un OT, vorrei chederti cosa pensi del doppio fiocco a prua (trinchetta e fiocco su bompresso). Ho imparato dai tuoi post cos'è l'UPWASH. Pensi che il fiocco possa avvantaggiarsi del fenomeno? Io osservo che di bolina, con una catenaria mostruosa, comunque non rifiuta.
Adesso ho capito cosa volevi dire e penso non prenda piede solo per ragioni pratiche, votate all'easy sailing.
Sul 'ritorno al passato', noto invece uno spostamento sempre più a poppa del baglio max, contrariamente ad un tempo che fu, dove era vistosamente posizionato in avanti (oltre la mezzeria), condizionando i volumi a prua (belli pienotti); anche sugli slanci la differenza rimane evidente.
L'armo a cutter ha sempre avuto anche su di me un gran fascino, ma se parliamo di efficienza nello stringere, molto meglio un solo fiocco e randa.
Non confondere l'effetto upwash con la mancanza di rifiuto sotto abbondante catenaria, in questo caso, quando cazzi scotta, la vela si sposta indietro e sottovento e ti da l'idea di poter stringere maggiormente, in realtà stai scarrocciando alla grande poiché la risultante della spinta sulla vela si è spostata al traverso.
ciao
Citazione:mckewoy ha scritto:
ciao Gianni, nel mio immaginario questa è una barca a vela
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e questo è un motorsailor
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in questo periodo le rande corte mi stanno in odio
buon vento
Dal momento che stiamo parlando di punto scotta sul rollbar, ed io ce l'ho, mi interessa molto l'argomento in particolar modo la tecnica di regolazione della vela, al di là dei giudizi estetici che sono sempre personali, per cui quando tu scrivi
efficienza e sicurezza pensavo che ti riferissi all'oggetto della discussione.
Citazione:Gianni Mandrioli ha scritto:
Dal momento che stiamo parlando di punto scotta sul rollbar, ed io ce l'ho, mi interessa molto l'argomento in particolar modo la tecnica di regolazione della vela, al di là dei giudizi estetici che sono sempre personali, per cui quando tu scrivi efficienza e sicurezza pensavo che ti riferissi all'oggetto della discussione.
hai ragione, troppo sbrigativo. efficienza e sicurezza sono riferiti alla distanza tra boma e trasto. io ce l'ho sulla tuga e mi sembra di avere poco spazio per il paranco.
Citazione:Gianni Mandrioli ha scritto:
Dal momento che stiamo parlando di punto scotta sul rollbar, ed io ce l'ho, mi interessa molto l'argomento in particolar modo la tecnica di regolazione della vela,
Gianni, hai la possibilità di postare qualche foto?
ciao
ecco le foto
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qui il sito dove trovare il piano velico per le diverse configurazioni:
http://www.stadtdesign.com e cercare il disegno madeira 44, quindi la foto del piano velico, che nel mio caso è il primo in alto.
Come si può vedere oltre 6 metri di boma per un'altezza dell'albero di 20 metri sul piano di coperta, quindi grande randa, genoa al 100%, armamento frazionato a 7/8
[color=navy]E qui il ragionamento dell'arretramento dell' albero per consentire un genoa più ampio viene a cadere[color='navy]
Il punto di scotta sulla doghouse è fisso, da qui le discussioni con gli amici, che sostengono di posizionare una rotaia per una più fine regolazione di bolina e perchè no anche con i venti portanti,mentre io sono restio, se il progettista Van der Stadt (mica uno qualunque) l'ha disegnata così una ragione ci deve essere.
Chi ha presente le imbarcazioni di Sciarelli? avete mai visto una rotaia di scotta sulle sue barche?
Non avendo una risposta, ed avendo sempre navigato su barche con trasto randa, aspetto di fare un pò di miglia prima di decidere, a meno che qualcuno non mi convinca prima con la teoria-tecnica.
Una cosa posso dire con certezza a favore del rollbar circa la sicurezza: se il boma dovesse precipitare, precipita sul rollbar e non sulle teste e il boma in caso di strambate passa ben più in alto.
Tranquillizza pure i tuoi amici, non sei messo poi così male; la rotaia nelle andature portanti non serve a nulla, quello che ti ci vuole con quel tipo di armamento è invece un buon vang potente per controllare lo svergolamento. Inoltre la rotaia in questo caso è da sconsigliare, verrebbe curvata alla rovescia; eventualmente, se un domani sentissi la necessità di certe regolazioni di fino, meglio sdoppiare la scotta su due punti laterali e fare una tedeschina rinviata in pozzetto.
ciao
circa la rotaia si era pensato a qualcosa di rettilineo, non curvilineo, altrimenti i carrelli non scorrerebbero a dovere. Con l'Antal se ne era discusso, ho il disegno tra le carte, ma non se ne fece nulla.
Interessante, proprio perchè mi piace avere sempre delle vele ben regolate, il suggerimento del circuito alla tedeschina.
Grazie Claudio
Claudio,
ho preso alla mano lo sdoppiamento alla tedeschina della scotta.
Non trovo schemi o disegni su come realizzarla, ovvero quanto devono distare i due bozzelli fissi sulla doghouse tra di loro? Hai suggerimenti?
Gianni, se ti può essere utile la mia è sdoppiata in questo modo. come ti ho detto mi sembra già troppo vicina.
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Citazione:mckewoy ha scritto:
Gianni, se ti può essere utile la mia è sdoppiata in questo modo. come ti ho detto mi sembra già troppo vicina.
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Grazie Carlo, mi sembra dalla foto che tu non abbia un circuito unico della scotta, ma due scotte una dx ed una sx. Io cerco invece come fare bene una cosa cosi:
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bella Gianni. un solo circuito:
prima il paranco di sn ( bozzello con arricavo e bozzello singolo ) poi il paranco di dritta ( due bozzelli doppi ) e poi in pozzetto.
il paranco sottovento lavora anche da vang se non allarghi troppo. pertanto i due bozzelli sulla tuga lavorano bene se sono alle estremità.
buono studio, Carlo
Citazione:mckewoy ha scritto:
il paranco sottovento lavora anche da vang se non allarghi troppo. pertanto i due bozzelli sulla tuga lavorano bene se sono alle estremità.
buono studio, Carlo
concordo,più esterni sono e più regoli. Allora perchè si vedono i due bozzelli così vicini nella foto che ho allegato?? Perchè, perchè????
Gianni, il sistema che vedi sull'Oceanis 41, che poi è uguale nelle tre versioni, è simile al tuo, solo che distribuisce il carico sul rollbar in due punti anziché in uno.
Secondo me, quei due bozzelli sono predisposti ad uno sdoppiamento di scotta alla tedesca e sono stati posizionati relativamente vicini, perché così, cazzando la scotta di sopravvento, si può anche evitare di intervenire su quella di sottovento.
In pratica, rispetto alla tua regolazione attuale, a randa cazzata, puoi mantenere il boma al centro, e contenere lo spostamento laterale sottovento se vuoi svergolare.
ciao
Quindi se io posiziono i due bozzelli più aperti, dovrei controllare lo svergolamento ancora meglio, anche con una sola scotta? Altrimenti ripenserei il trasto, come già detto, con il problema che mi si riduce lo spazio tra il trasto stesso ed il boma. Come conseguenza i tre bozzelli a randa cazzata non ci stanno...e poi il lavoro si renderebbe più complesso per l'installazione, mentre con la tedeschina è tutto semplificato: due fori in prossimità dei bulloni da stringere, che poi chiuderei con due plafoniere a led, previo rinforzo con striscia di alluminio di 15 mm al di sotto del piatto superiore dello scatolato di alluminio.
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