tempo fa mi è capitato di dover fare un nodo di bozza per svincolare una corda (non cima, non ero in barca
) , ma ho avuto qualche problema di tenuta, in quanto il nodo scivolava, credo perchè le corde erano dello stesso diametro.
Comunque cercando su internet ho trovato due versioni del nodo:
A)
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B)
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Provandole entrambe, mi convince la A) in quanto la seconda versione mi sembra che non si assucchi nemmeno !
Però l'80% dei siti riporta la versione B).
Voi luminari che dite ?
Per administretors, vi prego di lasciarla qualche giorno in banchina per maggiore visibilità e poi magari spostarla in tecnica, se lo ritenete
Per administretors 2, ho cercato di fare una ricerca dell'argomento sul sito, ma la funzione ricerca avanzata non mi funziona !
Io lo faccio come le versione A e tiro verso il basso...ma ho sempre dei dubbi di tirare dalla parte sbagliata...anche se fino adesso ha sempre funzionato.
...lo uso per assicurare la catena dell'ancora e non fare lavorare il verricello...sbaglio?
Ciao; ottima idea quella di non fare lavorare il verricello, ma perchè non usi un doppio 'mezzo collo' e la notte dormi tranquillo?
Lo faccio da decenni e 'non molla',
Ciao,nino
Citazione:21nino ha scritto:
Ciao; ottima idea quella di non fare lavorare il verricello, ma perchè non usi un doppio 'mezzo collo' e la notte dormi tranquillo?
Lo faccio da decenni e 'non molla',
Ciao,nino
ce la fai a farci vedere un disegno della soluzione?[:253]
Senz'altro 'A'.. i testi sacri menzionano solo questa ipotesi.. [:50]
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Io sarò naif ma per far riposare il verricello faccio passare semplicemente una cima in una maglia della catena...
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Il primo (A) è un parlato doppio, il secondo (B) un Prusik. Il nodi bozza è diverso.
Mi sbaglio?
BV e buon ferragosto a tutti gli AdV!
Citazione:FabriZena ha scritto:
Il primo (A) è un parlato doppio, il secondo (B) un Prusik. Il nodi bozza è diverso.
Mi sbaglio?
BV e buon ferragosto a tutti gli AdV!
per quanto ne so il 'doppio parlato' è il 'nodo di bozza'. Il prusik, che ho visto fare ad amici scalatori, dovrebbe essere 'simmetrico.
Io in genere faccio la versione B, per il semplice fatto che ha lo 'sblocco': dopo ore o gioni di carico, si libera con due dita senza problemi.
Inoltre, se non mi fido, posso aumentare l'aderenza aumentano le prime spire
Il prusik, sempre da internet, è completamente diverso (e simmetrico),
Per Eulero, quando faccio la versione B e metto in tiro, come si vede dalla foto, l'ultima spira tende ad aprirsi !
Io per non far lavorare (male) il vericello direi che un gancio in inox con due stroppi legati alle due gallocce, da far filare via bocche di rancio fin poco sopra il pelo dell' acqua, sia una santa cosa, con l' accortezza di filare poi catena di modo che faccia una discreta 'U' sotto.
Citazione:dionysos ha scritto:
Il prusik, sempre da internet, è completamente diverso (e simmetrico),...
... è su un anello di cima, tira su tutti e due i capi ed ha una spira in più.
A.per una tenuta sicura la cima del nodo deve essere piu' piccola o al massimo dello stesso diametro.
e tiene eh! eeeeeh se tiene.
Sicuramente A. Ovviamente la trazioone va fatta dalla parte dove ci sono le due spire
Ciao
ciao a tutti, mi aggiungo a una discussione datata perchè...
ho rifatto la stessa ricerca su internet e su tutti i manuali a mia disposizione a casa (e sono parecchi !)
mi sembra DI POTER CONCLUDERE CHE:
1) IL NODO B è IL NODO PRUSIK e su questo non ci sono dubbi.
2) Il nodo A è evidentemente una modifica del parlato.
3)ENTRAMBI I NODI FUNZIONANO BENE SOLO SE I DIAMETRI DELLE DUE CIME SONO DIVERSI (la cima tesa è più grande del cordino con cui si risale, ossia con cui si fa il nodo )
4) LA TRAZIONE VA FATTA DALLA PARTE DOVE CI SONO LE 2 SPIRE (= nei disegni, dove il cordino è più lungo )
5) MOLTI SCONSIGLIANO DI FARE PIù DI DUE SPIRE ad entrambi i nodi, in quanto un avvolgimento eccessivo ottiene un risultato opposto al desiderato.
Detto questo,
la maggior parte delle fonti chiamano in nodo A 'nodo di bozza', altri sostengono che il nodo di Bozza sia identico al Prusick.
Molto spesso, ho visto che il nodo A è chiamato anche 'doppio parlato' ma, altrove, per doppio parlato si intende tutt'altro, ossia due parlati uno dopo l'altro.
QUALE FUNZIONA MEGLIO???
Boh!
direi che se gli alpinisiti si arrampicano col Prusick un motivo ci sarà,
per le altre finalità però è tutto da vedere.
Io, per test, ho visto che entrambi i nodi mi sostengono attaccato anche a una sartia che è evidentemente scivolosa!
Spero di aver dato un contributo utile, ma considero la questione ancora aperta, non tanto per i nomi ( ma chissene frega!) quanto per l'efficacia nelle diverse situazioni....
attendo pareri e sperimentazioni!
Citazione:terminoto ha scritto:
Senz'altro 'A'.. i testi sacri menzionano solo questa ipotesi.. [:50]
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Io sarò naif ma per far riposare il verricello faccio passare semplicemente una cima in una maglia della catena...
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ciao,
a me pare che se non blocchi comunque con un qualche nodo la cima alla catena vai incontro ad un'usura enorme dell cima laddove struscia liberamente nella maglia della catena.
Peraltro, con una catena da 8mm la cima non potrebbe essere proprio enorme!
Catena: con quel sistema non impedisci
il rumore e gli strappi. Che la cimetta si
possa logorare non è drammatico, c'è sempre
il verricello. io faccio proprio come Ifabio.
Nodi: bozza o parlato, ho sempre usato il
secondo nome, ma come saprete il linguaggio
marino si riferisce sempre alla funzione più
che alla forma, quindi se ci abbozzo qualcosa...
Il prusik l'ho sempre visto simmetrico e non
come quello, anche perchè vien fatto per lo più
nel doppino o magari con uno sbirro (loop
).
Sulla tenuta non ci sono dubbi, al massimo c'è
qualche centimetro di assestamento, sia su cavi
che su aste,( purchè asciutte
)
mo io mi domando e dico
: se la bozza è una cima che serve all'ormeggio, il nodo di bozza sarà quello che si fa al capo opposto del nodo di galloccia.
magari su una bitta come nel disegno A dell'amico dionysos ( dove se C è il corrente e D è il dormiente dovrebbe essere il contrario ).
allora è giusto che i due capi siano contrapposti
che poi lo stesso nodo si faccia anche su una cima più grande oppure su una catena sarà ancora lo stesso nodo e non un altro anche se, per comodità di esecuzione. il collo finale è al contrario e nella stessa direzione del lungo ( per voi: dormiente ) come da disegno B.
credo
Nessuno dei due è corretto!!!
Le parole bozza, abbozzare o mettersi in bozza hanno/avevano un preciso significato.
La bozza è una sagola/cavo di adeguata dimenzione fissato vicino alle bitte che viene usato per tenere in tenzione il cavo d'ormeggio quando si deve dare volta alle bitte
Quindi per abbozzare un cavo d'ormeggio si danno delle volte sul cavo d'ormeggio e a mano si tiene in tensione la bozza finche non si èdato volta al cavo d'ormeggio. Non si deve quindi prendere l'ultimo mezzo collo.
Il significato di mettersi o lavorare in bozza è spiegato in maniera eccellente nel link:
http://www.scmncamogli.org/oldsite/bozza/nbozza_nar.htm