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Versione completa: giri motore
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mi è capitato che settimana scorsa rientrando controcorrente a Chioggia, ho impiegato un tempo infinito, il motore anche al max non prendeva giri,quando sono finalmente arrivato all'attracco ho provato,in folle e il motore saliva normalmente a 2500 giri
ho pensato si potesse trattare del filtro gasolio
Chiedo un vostro contributo e parere
Grazie
la corrente in uscita a Chioggia arriva facilmente a 4 nodi, per entrare ci vuole comunque una vita ...

com'è la carena ? e l'elica ?

se sono appena sporche la tua barca non prenderà mai i giri, soprattutto controcorrente.

in queste immagini, la carena del mio Pierrot a Chioggia nel 2007, ai primi di aprile, prima e dopo fatta carena

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puoi ben capire che con un'elica così sporca non si va da nessuna parte ..

saluti, Luciano
Entrando e uscendo da Chioggia è molto facile prendere ....qualcosa... con l'elica; si va da cespi enormi di alghe, nella migliore delle ipotesi, a spezzoni di retina di plastica che vengono usate negli impianti di miticoltura. Quest'anno a me è successo per ben tre volte, e me la sono cavata sia perché si trattava di alghe, sia grazie all'elica a pale abbattibili. Ma due anni fa, entrando con una corrente fortissima che usciva, il motore ha perso giri tanto da non consentirmi di avanzare di un metro. Per fortuna, dopo un quarto d'ora di agonia, un amico che passava mi ha dato un tiro...
per Elf: ciao Raffaello, come stai ?

sono l'(ex) proprietario di ANGELA, il Pierrot che era vicino a te al Mosella

come va 'PALACINKA' ?

io adesso sono a Porto Levante, ho appena finito di sistemare una nuova barca (ANGELA è a Venezia con un nuovo armatore)

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ciao, Luciano
[quote]lucianodb ha scritto:
la corrente in uscita a Chioggia arriva facilmente a 4 nodi, per entrare ci vuole comunque una vita ...

com'è la carena ? e l'elica ?

se sono appena sporche la tua barca non prenderà mai i giri,[u] soprattutto controcorrente[u].



L' idea che il motore risenta della corrente è un errore, già altre volte rimarcato. Le prestazioni rispetto al suolo certo che cambiano in presenza di corrente, ma le anomalie nei comportamenti del motore (tipo che a favore di corrente va fuorigiri mentre controcorrente i giri non li prende, o ha un consumo orario superiore, o scalda di più) sono autosuggestioni prive di fondamento.

Fare amicizia con i sistemi inerziali, o galileiani, ci libera da un sacco di idee sbagliate che appesantiscono la analisi della realtà, e ci restituisce la stessa realtà molto più coerente e comprensibile.
Vedere anche http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=60282
per Stefano Di:

hai ragione, quel 'soprattutto controcorrente' mi è scappato alla tastiera (la dinamica dei fluidi è una cosa seria). Volevo semplicemente sottolineare le difficoltà ad entrare a Chioggia controcorrente (ma qualche volta l'ho fatto anche a vela, bordesando bordesando).

grazie, ciao, Luciano
Citazione:lucianodb ha scritto:
per Elf: ciao Raffaello, come stai ?

sono l'(ex) proprietario di ANGELA, il Pierrot che era vicino a te al Mosella

come va 'PALACINKA' ?

io adesso sono a Porto Levante, ho appena finito di sistemare una nuova barca (ANGELA è a Venezia con un nuovo armatore)

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ciao, Luciano

Palacinka sta bene e anche quest'anno si è fatta il suo mese e 1/2 in Croazia. Il buon vecchio Ruggerini tiene botta splendidamente e penso di non cambiare nulla....soprattutto (per non andare O.T) l'elica a pale abbattibili.
Buon vento a te!
Ciao lucianodb.

Scusa la secchezza del mio precedente intervento, che era un intervento comunque sulla palla.

Devo fare ancora un commento, stavolta a quanto hai detto in seguito:
E' vero che 'la dinamica dei fluidi è una cosa seria', come tu dici, ma è anche una cosa ben diversa dalla relatività classica, o Galileiana. La relatività è una cosa ben più semplice e basilare, presente continuamente nella nostra vita e nel nostro andare in barca, ma spessissimo misconosciuta.
Per questo dico che bisognerebbe farci amicizia, che è più che studiare e capire, ed il modo migliore secondo me per farlo è cominciare a leggere l' esperimento ideale del 'gran navilio', della nave.
E' un brano che per apprezzarlo meglio andrebbe contestualizzato. Con quanto scriveva, Galileo si giocava la libertà e la vita; tant'è vero che, non appena indebolitesi le potentissime protezioni di cui godeva, venne processato, costretto ad abiurare ('... con cuor sincero e fede non finta abiuro, maledico e detesto li suddetti errori et heresie...', e cruciali tra questi errori ed eresie, c' erano proprio l' esperienza della nave e la relatività), e condannato a quello che oggi chiameremmo ergastolo agli arresti domiciliari. Capiamo quindi bene l' elegante minuzia, che resta potentemente efficace anche oggi, con la quale egli si preoccupava di anticipare ogni possibile dubbio del lettore. http://www.scientic.fauser.edu/luce/testi/esp_nave.htm

La relatività, oltre che per uscire e rientrare a Chioggia, è basilare nella strategia di regata in presenza di corrente, e fino a non moltissimo tempo fa era misconosciuta anche a livelli alti. Ad esempio nel '74 (un po' di tempo fa, ma eravamo già nell' Età Moderna) l' allenatore della Nazionale a un mondiale FD faceva in proposito considerazioni assurde. Ma sono certo che anche oggi, a bordo di tante barche in regata con corrente, reale o presunta, si continuino a fare considerazioni assurde.

La nobiltà dell' argomento, la sua elegante semplicità e la sua importanza, ne giustificano la difesa da mistificazioni.

Cordialità.
Complimenti a Stefano Di per la citazione.
Saluti.

Absolut
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