Ho sentito che per il mio volvo d2 75 cv è disponibile un kit alternatore aggiuntivo in grado di produrre la 220!
Qualcuno conosce il sistema e quanto costa? Funziona?
Citazione:Messaggio di TestaCuore
Ho sentito che per il mio volvo d2 75 cv è disponibile un kit alternatore aggiuntivo in grado di produrre la 220!
Qualcuno conosce il sistema e quanto costa? Funziona?
mai sentito prima. praticamente un inverter?
no, è un alternatore aggiuntivo disponibile fino a 140A e che, forse, collegandolo ad un inverter, può fornire energia a 220....ma non so come funziona in termini di potenza/kw perchè non ci capisco molto!
Dalla descrizione sembra un normale alternatore, solo in grado di erogare corrente anche al minimo.
Per avere la 220 mi sa che ci vuole ancora l'inverter
anche io credo che ci voglia sempre l'inverter...ma gli inverter si sa che non fanno bene alle batterie...per cui credo che si possa fare una sorta di impianto separato, collegandolo con un inverter alla presa della banchina....come la vedete? un alternatore da 140 che inverter potrebbe reggere?
un alternatore da 140 a 12v ti caccia circa 1600 watt calcolando un rendimento
al 90% di un inverter decente hai circa 1400 watt, vado al volo ma non dovrei sbagliare
di molto... cmq un buon circuito che non ammazzi la batteria e stacca in caso di sottovoltaggio
che in genere negli inverter buoni e' presente e la batteria la salvi, certo la sfrutti al max al
50% con una soglia alta ma eviti problemi alle piastre per scarica eccessiva, se ci carichi molto
anche andare giu' a picco bene bene non gli fa' ma non muore.
Poi le varibili sono....varie...
just my 2c
ppierluigi
L'alternatore in sé eroga corrente alternata che viene poi raddrizzata dal ponte di diodi. Il problema é che la frequenza della sinusoide a monte del ponte di diodi dipenderà dagli RPM del motore e quindi sarà necessario oltre che convertire la tensione a 220V (ottenibile con un trasformatore) regolare la frequenza della sinusoide. Di certo é fattibile come non lo so
Citazione:TestaCuore ha scritto:
anche io credo che ci voglia sempre l'inverter...ma gli inverter si sa che non fanno bene alle batterie...per cui credo che si possa fare una sorta di impianto separato, collegandolo con un inverter alla presa della banchina....come la vedete? un alternatore da 140 che inverter potrebbe reggere?
mi sa che fai confusione fra Ampere e Volt.
L' alternatore addizionale che mostri nel link e' fino a 140A/24V. E' quello di cui e' dotato il mio Volvo (ce ne sono due). Per la 220V AC ci vuole sempre l' inverter.
Non mi risulta che un buon inverter faccia male alle batterie.
Se poi e' vero che danneggia, ho imparato qualcosa e ne faranno le spese i telefonini ed i PC che tutti ci portiamo a bordo...quando siamo scollegati dalla banchina.
allura come ho gia scritto, non e' ne piu' ne meno che utilizzare il normale
alternatore del motore, solo che ne hai uno in piu'...
scud scusa ma della sinusoide me ne importa poco, dopo viene raddrizzata ergo
passando dal ponte e da un circuito 'buffer' condensatore o transistor o quello
che vuoi mi caccia 12 e rotti volt lineari (continui) da li' passiamo per l'inverter
che rialza la tensione e se buono la ricostruisce in onda pura, certo in tutti
questi passaggi c'e' perdita ma visto che sui motori e barche la prevalenza e'
12/24 volt per riottenere una 220v bisogna farlo, un alternatore diretto
esiste ed e' quello che trovi sui gruppi elettrogeni dovresti demoltiplicarlo
per arrivare al numero di giri su cui produce circa 200/250 v che verranno poi
limitati, e' un problema piu' di tensione che di frequenza, pero' poi lo devi
staccare dalla cinghia quando accelleri
)))
per questo se proprio hai bisogno di 220 a wattaggi importanti o usi un buon inverter
e perdendo nei passaggi ti semplifichi la vita o accendi un piccolo generatore
a 220v ... beh ora che vado a casa, saluti
ppierluigi
mantonel, ho fatto la premessa che no ci capisco un'acca di elettricità! Non avevo letto che si trattava di un 24V...ma immagino di sarà anche a12 (adeguato per il mio impianto che è appunto a 12). Quel che volevo sapere io (probabilmente non mi sono espresso bene) è: con un tale alternatore e relativo impianto con inverter da abbinarci, riuscirei in pratica ad avere una sorta di gruppo elettrogeno, no? sto dicendo una bufalata? se ciò che dico no è una bufalata, la mia domanda è: a quale tipo di generatore (come potenza intendo) potremmo assimilare un tale impianto?
Citazione:TestaCuore ha scritto:
mantonel, ho fatto la premessa che no ci capisco un'acca di elettricità! Non avevo letto che si trattava di un 24V...ma immagino di sarà anche a12 (adeguato per il mio impianto che è appunto a 12). Quel che volevo sapere io (probabilmente non mi sono espresso bene) è: con un tale alternatore e relativo impianto con inverter da abbinarci, riuscirei in pratica ad avere una sorta di gruppo elettrogeno, no? sto dicendo una bufalata? se ciò che dico no è una bufalata, la mia domanda è: a quale tipo di generatore (come potenza intendo) potremmo assimilare un tale impianto?
Testacuore, secondo me, tu hai fatto il liceo classico!
E con questo ti sei giocato il corso di fisica e di inglese
Battute a parte, se leggi la brochure, per il tuo Volvo e il tuo impianto esiste la versione 12V 60 A. In pratica hai due alternatori che raddoppiano la carica. Io l' ho installato e funziona bene, ma per la 220 (Volt) serve l' inverter sempre e comunque.
Una alternativa per produrre 220V e' il generatore, che pero' ricarica le batterie molto lentamente (se e' piccolo come il mio).
Ho fatto lo scientifico
purtroppo no riesco a spiegarmi!
io ora ho un alternatore da 115, cosa me ne faccio del 60A? Aumenterei di poco , credo!
Lo so che ci vuole per forza un inverter (che tra l'altro ho già), ma la mia idea era quella di montare un alternatore aggiuntivo e creare una sorta di impianto a parte, con un suo inverter (più potente del 700W che ho ora), in modo da poter ricaricare le batterie tramite la presa banchina 220, che collegherei a tale impianto...mi sono spiegato?
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Ho fatto lo scientifico
purtroppo no riesco a spiegarmi!
io ora ho un alternatore da 115, cosa me ne faccio del 60A? Aumenterei di poco , credo!
Lo so che ci vuole per forza un inverter (che tra l'altro ho già), ma la mia idea era quella di montare un alternatore aggiuntivo e creare una sorta di impianto a parte, con un suo inverter (più potente del 700W che ho ora), in modo da poter ricaricare le batterie tramite la presa banchina 220, che collegherei a tale impianto...mi sono spiegato?
non so che fine abbia fatto il tuo insegnante di fisica, ma qualche cinghiata te la darebbe...
Guarda che 60 A sono una cifra per ricaricare a motore il pacco batterie che adesso hai. Anzi direi che e' necessario adesso che ne hai 3 per i servizi ed una in piu per il bow thruster. Certo un inverter da 700W e' piccolino, non puoi fare funzionare un fornetto, una macchinetta per il caffe' o lo scalda acqua...
Dovrebbe essere almeno 2 KW.
in conclusione, ti consiglio di installare il secondo alternatore.
lo vedi in basso a destra.
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Citazione:TestaCuore ha scritto:
Lo so che ci vuole per forza un inverter (che tra l'altro ho già), ma la mia idea era quella di montare un alternatore aggiuntivo e creare una sorta di impianto a parte, con un suo inverter (più potente del 700W che ho ora), in modo da poter ricaricare le batterie tramite la presa banchina 220, che collegherei a tale impianto...mi sono spiegato?
Ti ci vuole un cavo luuuuuuuungo
Scherzi a parte, se metti un alternatore di potenza per il banco servizi... cosa c'entra il cavo di banchina??
Se sei collegato in banchina hai già la 220, in teoria non te ne faresti nulla manco delle batterie (più o meno circa, a parte tutta la roba che va cmq a 12 volt).
Se invece il collegamento di banchina non ce l'hai (e lì in genere che ci sono i problemi) devi poter ricaricare le batterie (adeguatamente dimensionate e separate tra servizi e motore, cosa buona e giusta che in mica tanti fanno).
A quel punto hai diverse alternative:
alternatore di potenza (cambiando lo standard o aggiungendone un altro) con un suo bel regolatore intelligente (che quelli di serie di derivazione automobilistica sono un po' una ciofeca, tanto spunto ma poca carica prolungata) e ricarichi solo quando fai motore.
gruppo elettrogeno fisso (bello, ingombrante e costoso) o mobile (piccolo, rumoroso e puzzolente) che attacchi quando ti serve ricaricare le batterie al posto del motore e già che è lì ti fornisce anche la 220.
fonti energetiche alternative: solare, eolico, trascinamento, da valutare in base alla zona e al tipo di navigazione, fondamentalmente in mediterraneo una barca che faccia la classica crociera dove si sposta tutti i giorni infilandoci praticamente sempre qualche ora di motore (e qualche notte in banchina) non se ne fa una fava (basta avere un banco servizi adeguato), salvo forse un pannellino o due solari, valutando bene quanto beneficio effettivo ne deriva in una giornata.
Viste ste 3 alternative poi puoi sempre metterci un inverter (possibilmente buono e di potenza decente) con cui trasformare la 12 volt delle batterie servizi in 220 (ovviamente se non sei in banchina).
Poi ci sono elettricisti molto migliori di me che ti potranno spiegare meglio
BV
la carica non e' che piu' ne hai piu' ne metti... l'intensita' di corrente che puoi
somministrare e' C/10 * H con C che indica la capacita' della batteria per le ore (H)
caricabatterie piu' veloci arrivano a C/5 C/3 con statagemmi come gli impulsi e altri
ammennicoli a doppio voltaggio ma piu' di tanto...ergo dalle 3 alle 10 ore con intensita
e voltaggio adatto
immagina un secchio che devi riempire obbligatoriamente
con un mestolo di una certa grandezza... se il tuo problema e' ricaricare le batterie
non serve portare a 220 con l'inverter e poi riabbassare a 12 con il caricabatterie,
attacchi l'alternatore che ha il suo raddrizzatore e il suo regolatore di tensione
direttamente al caricabatterie.
sarebbe da spostare in elettronica e elettricita' ...
pp
Quando parlo di presa banchina mi riferisco al fatto di collegarmi direttamente sulla linea che porta al caricabatterie. attualmente ho già un piccolo gruppo elettrogeno che come tu hai detto fa tanto rumore e puzza ed a malapena riesce a caricare le batterie se ho diverse utenze collegate come ad esempio il dissalatore.
pertanto la mia idea era quella di avere un altro impianto da collegare all occorrenza ed immaginavo che questa soluzione potreste fare al caso mio, collegandola es collegandola all'occorrenza.... ma mi sa tanto che stavo pensando ad una cosa fantascientifica.
Sulla macchina che usiamo per i viaggi in africa abbiamo un alternatore già collegato ad un inverter che ci permette di avere dalla 12/24/220 e con i cavi appositi di saldare ad elettrodo .Il kit comprende un acceleratore a mano per regolare la potenza dell'alternatore in base hai giri motore ...
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Quando parlo di presa banchina mi riferisco al fatto di collegarmi direttamente sulla linea che porta al caricabatterie.
Scusami, ma adesso il tuo cavo di banchina dove va??
Non è che magari (avendo modificato impianto ed aumentato capacità batterie) ti ritrovi un caricabatterie inadeguato (chessò, magari bavaria di serie fornisce un 20 ampere e col tuo impianto attuale ti ci vorrebbe almeno un 80)??
Ma questo cmq non ha nulla a che vedere con alternatori e 220 quando non collegati in banchina.
BV
una possibilità sarenne utilizzare il secondo alternatore collegandolo direttamente all'imverter, quindi senza coinvolgere le batterie ... l'alimentatore volvo ha come caratteristica fondamentale di erogare i 60 ampere indipendentemente dal numero di giri. con un alternatore da 60 ampere collegato ad un inverter decente si ottengono circa 600 Watt ... se non sono sufficenti ci sono alternative sempre volvo che arrivano a 140A a 24 volt. collegando un mostro del genere ad un inverter si mandano avanti due condizionatori casalinghi (3300watt)