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Versione completa: ammainare Genn con vento
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E' già un paio di volte che mi vien voglia di aprire lo stopper che ritiene la mura, come prima mossa prima di ammainare il Gennaker. Solitamente mollo la drizza e richiamo la vela dal punto di scotta, senza mollare la mura, se non quando la vela è già quasi scesa in toto.
Però ora penso che senza il tiro della mura sarebbe tutto ancora più semplice, anche con vento fresco. Dato che la vela si disporrebbe (speriamo) a bandiera, fileggiando ma senza andare in acqua.

Sbaglio?

Il dubbio è: quando apro lo stopper che ritiene la mura, la stessa partirà a gran velocità (data la trazione della vela), con il rischio che se la cima si incattivisce possa fare qualche danno, se non addirittura tirarmi via la sezione di stopper sopra coperta (?).
Mi pare che la trazione che esercita la vela sul punto di mura può superare facilmente i 200 Kg.

Altra soluzione sarebbe 'sparare' il genn dal bompresso... ma occorre uscire dal pozzetto, a meno che non esistano manovre correnti adatte a questo tipo di operazione.

Il mio genn è cira 66mq.
Consigli?
il mio genny ha una sup. di circa 55 mq.
Quando sono da solo la sequenza è questa:
1-poggio,
2-filo a mare la drizza del gennaker,
3-sparo il genny dal bompresso, tramite manovra rinviata in pozzetto,
4-recupero il possibile,
5-apro lo stopper della drizza e recupero il resto
E sventarlo sotto il genova, no?
E poi, se si è da soli, non è più semplice una calza?
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
E sventarlo sotto il genova, no?
E poi, se si è da soli, non è più semplice una calza?
ciao

Per me così è comodissimo ...
Svolgo il genoa, poggio e il gen si sgonfia dietro al genoa.
Allento la mura e inizio a metterlo nella cassa allentando via via la drizza. Da ultimo allento la scotta. Lascio mura e bugna incocciate e la penna in chiaro (drizza a piè d'albero). Così sono pronto se mi serve ancora.
Citazione:Frappettini ha scritto:
3-sparo il genny dal bompresso, tramite manovra rinviata in pozzetto,

Posso avere qualche dettaglio di questa manovra?

Quando spari il genn (con vento forte) dove si dispone?
Non c'è il rischio che vada a incasinarsi/incaramellarsi/incrocettarsi?
Grazie
Citazione:einstein ha scritto:
E sventarlo sotto il genova, no?
E poi, se si è da soli, non è più semplice una calza?
ciao

La calza non mi piace.
Detesto andare a prua (specie con vento) lasciando la barca in mano al pilota automatico, o anche al mio secondo (quando c'è).
Inoltre l'ammainata con calza non è affatto rapida.
Ovviamente parlo di Gennaker piccini... sotto gli 80/90 mq.
Per taglie superiori la calza diventa un ottimo aiuto.
Citazione:kpotassio ha scritto:
Citazione:Frappettini ha scritto:
3-sparo il genny dal bompresso, tramite manovra rinviata in pozzetto,

Posso avere qualche dettaglio di questa manovra?

Quando spari il genn (con vento forte) dove si dispone?
Non c'è il rischio che vada a incasinarsi/incaramellarsi/incrocettarsi?
Grazie
non è niente di speciale, si tratta di un moschettone che si apre anche sotto carico tirando un' anellino; a tale anellino ho legato una scottina che arriva in pozzetto.
La randa copre il genny il quale scende bene; considera che ho un genny leggero, una pelle d' uovo, che uso con max 6 nodi.
Con vento reale fino a 15 nodi mi basta poggiare bene e il gennaker, coperto dalla randa, mi cade in mano agendo solo sulla sua drizza. Non ho la calza e non ne sento il bisogno.
Con vento superiore non lo so in quanto non lo uso: sono solo nelle manovre e la mia barca cammina già a sufficienza con randa e genoa 135%.
Ciao
matteo
Citazione:palve ha scritto:
Allento la mura e inizio a metterlo nella cassa allentando via via la drizza.

ma quando laschi la mura come si comporta la cima? E' proprio quello il mio dubbio... date le forze in gioco temo che possa fare danni, lascandola di botto.
La vela già sgonfia perchè coperta è gestibile e non ci sono grandi forze.
Se non lasco la drizza rapidamente mentre recupero tende a incaramellarsi.
Non per farmi bello ma... ho appena fatto la solitaria Soloavela Caorle-Pirano con gennaker 95mq senza calza,non su bompresso ma su tangone, genoa senza avvolgifiocco e randa con tre mani e PILOTA ROTTO. Smile
Non è che io sia bravo o che... è solo che con un po ragionamento e di organizzazione si può fare tutto.Wink
Citazione:tiger86 ha scritto:
Non per farmi bello ma... ho appena fatto la solitaria Soloavela Caorle-Pirano con gennaker 95mq senza calza,non su bompresso ma su tangone, genoa senza avvolgifiocco e randa con tre mani e PILOTA ROTTO. Smile
Non è che io sia bravo o che... è solo che con un po ragionamento e di organizzazione si può fare tutto.Wink
Azz quanto ti invidio il mio gennaker si è fatto tutte le vacanze in cuccetta al calduccio più comodo di tutti noiDisapprovazioneDisapprovazione
bisogna che mandi mia moglie ad uno dei vostri corsi perchè non si fida del suo tailer 42
Citazione:tiger86 ha scritto:
Non per farmi bello ma... ho appena fatto la solitaria Soloavela Caorle-Pirano con gennaker 95mq senza calza,non su bompresso ma su tangone, genoa senza avvolgifiocco e randa con tre mani e PILOTA ROTTO. Smile
Non è che io sia bravo o che... è solo che con un po ragionamento e di organizzazione si può fare tutto.Wink

Dicci... dicci... questa ammainata di gennY... come si fa?
io preferisco non mollare la mura che ho anch'essa rinviata al pozzetto, ho la tua stessa imbarcazione il f.27.7, in solitario ne ho provato un paio; alla fine anch'io ho tolto la calza per le tue stesse considerazioni. Ora sto mettendo a punto la seguente: poggiare con randa ben aperta; sacco tenuto aperto nel tambuccio con tre moschettoni; dal pozzetto apro lo stopper della drizza e tengo in mano la scotta il più vicino possibile alla bugna, da sotto il boma; rilascio gradatamente la drizza e raccolgo il gen dentro il sacco; la base 'deve' restare tesa per evitare di far andare in acqua il genn, eventualmente bloccando la scotta in prossimità della bugna con un giro nel winch della tuga. ; via via che rilascio la drizza insacco la vela lasciando fuori dal sacco la clew; per ultimo mollo la mura.
Mollando la mura per prima tende ad incaramellarsi nelle crocette che nella nostra barca sono molto lunghe.
Provato sino a 15 nodi circa e funge: importante coordinarsi bene rilascio drizza-insacco vela da sotto il boma
Ho provato anche come dice einstein ad aprire il fiocco per sventare ulteriormente ed è ancora meglio anche perchè fa scivolare meglio e indirizza il genn tenendolo discosto dalle sartie.
b.v.
Grazie Juliska... qualche quesito per capire meglio...

Citazione:juliska ha scritto:

...sacco tenuto aperto nel tambuccio con tre moschettoni; dal pozzetto apro lo stopper della drizza e tengo in mano la scotta il più vicino possibile alla bugna, da sotto il boma;
mmmmm.... con la mano sinistra mantieni la drizza e con la destra la scotta? Io lo trovo piuttosto faticoso, con arietta fresca.
Citazione:rilascio gradatamente la drizza e raccolgo il gen dentro il sacco;
quindi la scotta a questo punto l'hai già puntata sul winch, corretto? Altrimenti dovresti avere tre mani...
Citazione:
la base 'deve' restare tesa per evitare di far andare in acqua il genn, eventualmente bloccando la scotta in prossimità della bugna con un giro nel winch della tuga. ; via via che rilascio la drizza insacco la vela lasciando fuori dal sacco la clew; per ultimo mollo la mura.
OK questo mi è chiaro.
Citazione:Mollando la mura per prima tende ad incaramellarsi nelle crocette che nella nostra barca sono molto lunghe.
Teoricamente se mollo la mura (sparandola o filandola, ma sul filandola mi rimangono dei dubbi nel momento in cui vado ad aprire lo stopper e libero di botto la cima dallo stopper)... dicevo che se mollo la mura al gran lasco il Genny dovrebbe disporsi a bandiera in maniera quasi ordinata e abbastanza lontano dalle crocette, ma forse il casino succede quando lo richiamo in barca, dato che lo stesso Genny sbatocchierebbe parecchio).

Farò un paio di prove con poco vento, magari puntando la mura su un winch di tuga con due giri, per rilasciarla quasi gradualmente invece di mollare tutto di botto aprendo lo stopper.
se molli la mura e la vela è sventata non dovrebbe essere problematico. Inoltre da qualche ho letto che la mura dovrebbe misurare il doppio della lunghezza della barca se rinviata in pozzetto.

saluti
con vento forte, per limitare il rischio che la vela vada in acqua, provate questa:
( gli anglofoni la chiamano 'mail slot drop' che pressapoco significa 'ammainata nella buca delle lettere' )

preparazione:

Prendete la scotta che non lavora e, facendola passare sottovento alle sartie di sottovento, ficcatene un pezzo doppinato nel
'buco' tra base randa e boma.

Mandate a riva il fiocco.

Posizionate la barca su un lasco largo.

ammainata:

Mollate in bando la borosa di mura.

Lasciate solo un giro sul winch di drizza e aprite lo stopper.

Dal pozzetto, cominciate ad alare sulla scotta che passa per la fessura sul boma, quando vi arriva in mano la vela mandatatela sottobordo ( o dentro una sacca aperta e agganciata con dei moschettoni ai lati dell' apertura del tambuccio ).

La drizza dovrebbe scendere lentamente ( attrito sul winch ) se non ce la fà aiutatela.

A metà operazione sboccate anche la scotta di sottovento.

In questo modo la vela viene rientrata tirando un pò verso l'alto e , se ben eseguita, ne la base ne la mura vanno a finire in acqua.

Terminata l'ammainata, con tutta la vela sottobordo, se agganciate tutte le cime ( scotte, mura e drizza ) tra di loro tramite i rispettivi moschettoni potete, alando sulla drizza, fargli fare il percorso inverso e averle pronte per il riarmo.
Citazione:kpotassio ha scritto:
Grazie Juliska... qualche quesito per capire meglio...

Citazione:juliska ha scritto:

...sacco tenuto aperto nel tambuccio con tre moschettoni; dal pozzetto apro lo stopper della drizza e tengo in mano la scotta il più vicino possibile alla bugna, da sotto il boma;
mmmmm.... con la mano sinistra mantieni la drizza e con la destra la scotta? Io lo trovo piuttosto faticoso, con arietta fresca.
Citazione:rilascio gradatamente la drizza e raccolgo il gen dentro il sacco;
quindi la scotta a questo punto l'hai già puntata sul winch, corretto? Altrimenti dovresti avere tre mani...
Citazione:
la base 'deve' restare tesa per evitare di far andare in acqua il genn, eventualmente bloccando la scotta in prossimità della bugna con un giro nel winch della tuga. ; via via che rilascio la drizza insacco la vela lasciando fuori dal sacco la clew; per ultimo mollo la mura.
OK questo mi è chiaro.
Citazione:Mollando la mura per prima tende ad incaramellarsi nelle crocette che nella nostra barca sono molto lunghe.
Teoricamente se mollo la mura (sparandola o filandola, ma sul filandola mi rimangono dei dubbi nel momento in cui vado ad aprire lo stopper e libero di botto la cima dallo stopper)... dicevo che se mollo la mura al gran lasco il Genny dovrebbe disporsi a bandiera in maniera quasi ordinata e abbastanza lontano dalle crocette, ma forse il casino succede quando lo richiamo in barca, dato che lo stesso Genny sbatocchierebbe parecchio).

Farò un paio di prove con poco vento, magari puntando la mura su un winch di tuga con due giri, per rilasciarla quasi gradualmente invece di mollare tutto di botto aprendo lo stopper.
certo con tre braccia sarebbe il massimoSmile, scherzo ovviamente, hai capito bene mura e scotta bloccati per avere la base ben tesa, sventando la vela la scotta ti arriva in mano da sotto il boma: per il momento è il modo più sicuro che ho trovato stando ben ancorato e protetto nel pozzetto per evitare di essere trascinati fuori in caso di raffica improvvisa. Non mi è chiaro invece come afferri dopo che hai mollato a prua: devi sporgerti con il tutto che svolazza, perchè se a quel punto abbassi la drizza finisce tutto in acqua.
Ora leggo con calma il sistema anglofonoSmile!
b.v.
Citazione:shabrumi ha scritto:
con vento forte, per limitare il rischio che la vela vada in acqua, provate questa:
( gli anglofoni la chiamano 'mail slot drop' che pressapoco significa 'ammainata nella buca delle lettere' )

preparazione:

Prendete la scotta che non lavora e, facendola passare sottovento alle sartie di sottovento, ficcatene un pezzo doppinato nel
'buco' tra base randa e boma.

quindi tutto il Genn passerà nel buco tra base randa e boma?
Non ho capito bene cosa intenda shabrumi, ma credo sia quello che faccio io in solitaria, che non è altro che quello che si fa nelle barche piccole, ossia amminare in tambuccio.
Dopo aver issato il fiocco, poggiatina decisa, prendo la scotta e tiro verso il tambuccio restando in pozzetto, appena presa la balumnina con le mani vado giù di drizza accompagnando con le mani la vela dentro il tambuccio, poi con tutta calma mentre la barca è in navigazione metto il gennaker nel sacco liberando il tambuccio. Nelle barche piccole solitamente il sacco è appeso sotto il tambuccio per cui ammaini direttamente nel sacco.

Però se non sei in solitario non serve nulla fare così, almeno che tu non sia appunto su una piccola barca dove come calavela usi il tambuccio. La vela si ammaina sopravento o sottovento basta sventarla.
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