Che ne pensate e sopratutto che notizie fondate avete riguardo alla sicurezza nella lavorazione dei compositi, ed in particolare sulle fibre di carbonio?
Mi riferisco sopratutto a quelle lavorazioni da hobbisti che riguardano il taglio, levigatura, rifilatura etc.
In giro non ho trovato niente, l'unica cosa che ho visto è qualche documento che associa i nano tubi in carbonio con l'amianto (naturalmente in termini di pericolosità per l'uomo).
Fermo restando che qualsiasi cosa che viene fuori dalle lavorazione che ho indicato non fanno bene e che bisogna indossare opportune maschere.
Potrei sbagliarmi, ma i nanotubi in carbonio hanno MOLTO poco a che fare con la fibra di carbonio che commercialmente si trova in giro...
Si è vero, era solo per dire che era l'unica cosa che ho trovato (con la parola carbonio nel mezzo) che fosse veramente nocivo per la nostra salute.
Comunque nel frattempo ho trovato alcune cose:
In questa pagina ne parlano un pò
http://www.osha.gov/dts/osta/otm/otm_iii...i_1.html#6
Anche quì, ma in situazioni estreme:
http://www.netcomposites.com/newspic.asp?3306
e pure su questa pagina:
http://www.hse.gov.uk/research/rrhtm/rr503.htm
In conclusione, sembra che non ci sono rischi gravi (tipo amianto per capirci), naturalmente bisogna trattare con questi materiali con le dovute precauzioni, quindi maschere adatte, aspirapolveri etc. insomma ridurne il più possibile il contatto. La cosa che mi fa stare un pò tranquillo e che leggendo in giro (anche i link sopra) fanno riferimento a studi di circa 20-30 anni fa, in termini scientifici non significa un bel niente ma da una misura di quanto consolidati e maturi sono i dati che oggi abbiamo a disposizione.
Mi piacerebbe sapere quali precauzioni usano realmente i professionisti che lavorano compositi. Se qualcuno sa parli!
Io in verita' sarei preoccupato piu per le resine che per le fibre. Occhiali e maschera con opportuno filtro per HVOC. E guanti.
Citazione:tandu ha scritto:
Mi piacerebbe sapere quali precauzioni usano realmente i professionisti che lavorano compositi. Se qualcuno sa parli!
Tuta che ti sigilla alle caviglie e sui polsi, con cappuccio che copre la testa
Guanti in lattice
Maschera con filtro per particelle volattili e vapori di solventi
Anche l'amianto all'inizio sembrava una soluzione per tutto e non sembrava facesse male, dopo 40 anni in molti non lo possono più dire.
bella domanda....i professionisti cosa usano.I professionsisti usano le tute di Tyvek chiuse tute con cappuccio e filtri e guanti....come dice leonardo.Quelli che stampano....bhe praticamente niente....ossia quasi nessuna protezione...a parte dei guanti.La polvere di vetro comporta il rischio di asbestosi....ossia la malattia dei soffiatori delle vetrerie(non so esattamente come si chiama non lo ricordo)
Dovrebbero lavorare in ambienti aspirati....dovrebbero.
Insomma non usano quasi nulla.
Si protegge di piu' chi fa compositi ed e' professionista.
Purtroppo.
Salve io so per certo che il carbonio all'inizio che si usava nelle automobili di formula uno, leggendo nei vari giornali specializzati davano come rischio, in caso di urto quindi rottura della struttura in carbonio, le micro fibre se venivano a contatto con la pelle del pilota poteva portare il cancro una volta punto da queste fibre, io lavoro con le resine quindi anche con le lane, indosso la mascherina ma anche i guanti e una tuta di quelle acetate bianche per intenderci, i rischi come dice la legge devono essere sempre riportati sull'etichettatura del prodotto, è vero ma non ho quasi mai visto nessuno leggere prima dell'utilizzo.
Come diceva il saggio prevenire è meglio che curare.
Chi mi conosce sa che uso resine quindi credetemi con meno di 10 euro comprate una tuta acetata un paio di guanti per resine o acidi, una mascherina e un paio di occhili da lavoro.
Come dite anche voi, sono del parere che bisogna comunque stare attenti. Quando lavoro fibre di vetro e carbonio uso maschere e guanti e appena posso aspiro tutto. Ma mettiamo caso che il materiale che sto lavorando è simile all'amianto, allora tutte le precauzioni che sto adottando non servono assolutamente a nulla, un pò di schifezza prima o poi la respiri e sappiamo che ne basta poco per avere effetti disastrosi sull'organismo, quindi sostanze di questo tipo non debbono essere lavorate ne da professionisti e ne da hobbisti. In altre parole, una cosa è lavorare un materiale pericoloso che con le dovute accortezze rendono i rischi accettabili un'altra cosa è lavorare una bestia di materiale come l'amianto.
Per quello che ho visto in giro, sembra che le fibre di carbonio e vetro non siano respirabili (comunque poco respirabili), questo ne limita la pericolosità ai tratti iniziali dell'apparato respiratorio ed alla pelle ... forse.
Io la sapevo diversa: il problema delle scocche in carbonio non e' l' eventuale cancro dopo... e' il fatto che i frammenti sono taglienti e se te li trovi dentro ti diverti eccezionalmente poco. Per quanto riguarda le protezioni, direi che ci sia assoluto consenso...
i nano tubi di carbonio son sospetti cancerogeni ma non ci sono nelle fibre di ca normali
i leviganti alle nano tecnologie pare che siano pericolosi (articolo di Focus ago-2011)
per quanto riguarda le vetroresine la pericolosità non è nelle fibre di vetro (anche se le polveri silecee danno asbestosi) ma nello stirene che è sospettato numero uno per le leucemie
lo stirene e' passato cancerogeno in america nel giugno di quest'anno
le nano particelle fanno male tutte se s'inalano perche' sono in dimensioni talmente piccole ed il nostro organismo e' privo di difese
avevo scritto da qualche parte un post su questo pericolo proprio rispetto ai trattamenti lucidanti in matrici sacrificali
gli indurenti delle epossidiche non sono tremendamente tossici, anzi quelli che si usano comunemente sono solo classificati come irritanti ma sono molto allergenici, anzi anche le resine vere e proprie e molti altri componenti e l'allergia puo' essere molto insidiosa visto che poi bastano poche molecole per scatenarla
meglio eccedere in protezioni che non farlo o farlo parzialmente
Bhe io se gioco con l'epoxi vomito...la poli non mi fa nulla.....che dire......
Quando e come entra in gioco lo stirene? cosa occorre fare per non entrarne in contatto? faccio una ricerca rapida con google ...
Citazione:Giorgio ha scritto:
Bhe io se gioco con l'epoxi vomito...la poli non mi fa nulla.....che dire......
giorgio come avrai letto in precedenti 3d l'epossidica e' un prodotto formulato che comprende anche additivi, reolanti, cosolventi, diluenti e miscele di ammine
essendo quasi tutti prodotti molto allergenici provocano non solo la forma piu' comune di dermatite allergica ma anche varie altre manifestazioni allergiche, la tua potrebbe benissimo essere una di queste oppure potrebbe essere una sensibilita' appunto ai componenti aggiunti del formulato
meglio pero' in linea di massima, avere a che fare con una sostanza allergenica che provoca subito una reazione dell'organismo e ti costringe a non venerne in contatto e quindi a proteggerti efficaciemente che invece ad un solvente aromatico dall'odore per alcuni piacevole che provoca il canccro senza dare reazioni immediate
lo stirene o stirolo o vinilbenzene e' il componente delle resine poliestere escluse quelle espressamente vendute come senza stirene ed e' estremamente volatile oltre che essere un aromatico
era da anni che gli addetti ai lavori lo sospettavano oggi e' ufficialmente certificato che e' mutogeno e cancerogeno e con la sua volatilita' non basta certamente una mascera per proteggersi efficaciemente ma occorrerebbe un impianto di abbattimento industriale
la tua ipersensibilita' si manifesta con differenti marche e con differenti prodotti o riguarda una stessa resina?
Citazione:tandu ha scritto:
Quando e come entra in gioco lo stirene? cosa occorre fare per non entrarne in contatto? faccio una ricerca rapida con google ...
non c'e' nulla che tu possa fare in casa per maneggiare con sicurezza una sostanza volatile mutogena e cancerogena per essa e' necessario solo un ciclo chiuso ermetico ed un impianto di abbattimento dello stirene
meglio e molto piu' semplice comperare poliesteri esenti (esenti non a basso contenuto) o epossidiche
Con vari tipi di epoxi da Sp a marche non conosciute.
Citazione:polimeri ha scritto:
Citazione:tandu ha scritto:
Quando e come entra in gioco lo stirene? cosa occorre fare per non entrarne in contatto? faccio una ricerca rapida con google ...
non c'e' nulla che tu possa fare in casa per maneggiare con sicurezza una sostanza volatile mutogena e cancerogena per essa e' necessario solo un ciclo chiuso ermetico ed un impianto di abbattimento dello stirene
meglio e molto piu' semplice comperare poliesteri esenti (esenti non a basso contenuto) o epossidiche
ma lo stirene viene rilasciato dalla poliestere solo in fase di catalizzazione o subito dopo ...oppure a distanza anche di anni...perchè, se così fosse, nella seconda ipotesi, l'odore pungente di resina che si avverte nelle barche nuove, potrebbe essere un segnale d'allarme?...allora meglio le barche vecchie di qualche decina di anni?
Citazione:polimeri ha scritto:
Citazione:Giorgio ha scritto:
Bhe io se gioco con l'epoxi vomito...la poli non mi fa nulla.....che dire......
giorgio come avrai letto in precedenti 3d l'epossidica e' un prodotto formulato che comprende anche additivi, reolanti, cosolventi, diluenti e miscele di ammine
essendo quasi tutti prodotti molto allergenici provocano non solo la forma piu' comune di dermatite allergica ma anche varie altre manifestazioni allergiche, la tua potrebbe benissimo essere una di queste oppure potrebbe essere una sensibilita' appunto ai componenti aggiunti del formulato
meglio pero' in linea di massima, avere a che fare con una sostanza allergenica che provoca subito una reazione dell'organismo e ti costringe a non venerne in contatto e quindi a proteggerti efficaciemente che invece ad un solvente aromatico dall'odore per alcuni piacevole che provoca il canccro senza dare reazioni immediate
lo stirene o stirolo o vinilbenzene e' il componente delle resine poliestere escluse quelle espressamente vendute come senza stirene ed e' estremamente volatile oltre che essere un aromatico
era da anni che gli addetti ai lavori lo sospettavano oggi e' ufficialmente certificato che e' mutogeno e cancerogeno e con la sua volatilita' non basta certamente una mascera per proteggersi efficaciemente ma occorrerebbe un impianto di abbattimento industriale
la tua ipersensibilita' si manifesta con differenti marche e con differenti prodotti o riguarda una stessa resina?
le resine epossidiche leggendo quà e là risultano non solo allergeniche ma anche cancerogene,propretà imputate al bisfenolo A.
risulta?
Mi occupo di sicurezza per lavoro, ma non potrei essere più preciso di quanto sia stato Polimeri.
Posso aggiungere due cosette.
L'amianto è cancerogeno a causa delle sue caratteristiche fisiche ed in particolare per il fatto di essere in fibre e che le dimensioni delle fibre sono così piccole da passare attraverso le protezioni naturali presenti nelle nostre vie respiratorie.
Da tempo tutti i materiali in fibre sono sospettati di avere gli stessi effetti, e più piccole sono le fibre più è probabile che il materiale faccia male, solo che i casi esaminati fino ad ora non hanno permesso di classificare ufficialmente come cancerogeni altri materiali fibrosi.. Non so che dimensioni abbiano le fibre di carbonio, ma una buona mascherina FP3 ben indossata e sostituita spesso (quanto spesso dipende da quante fibre si disperdono nell'aria dell'ambiente in cui siamo: se resino un foglio sporco meno la maschera che se vado a scartavetrare un manufatto). Tuta in tyvek in modo da non portarsi a casa le fibre attaccate ai vestiti.
Riguardo ai solventi presenti nelle resine bisogna leggere l'etichetta (o meglio la scheda di sicurezza) e, anche qui, fare una piccola valutazione della nostra esposizione in quanto la pericolosità è funzione sia delle caratteristiche di pericolo di quello che usiamo, sia della dose di inquinante che assumiamo. Se devo dare una mano di resina per incollare 10 cm quadri di legno posso anche non proteggermi, se devo costruirmi uno scafo sarei un pazzo se non lo facessi.
In generale per un uso hobbystico direi che una maschera a semifacciale con filtri A2 (li riconoscete dalla banda adesiva marrone intorno alla cartuccia del filtro) dovrebbero bastare per la maggior parte degli impieghi. Spesso le cartucce sono combinate, quindi si possono trovare filtri A2P3 o A2P2 validi sia per le polveri che per i composti organici volatili.
Tenete sempre i guanti addosso, meglio in nitrile che in lattice per ridurre il rischio di allergie e state sempre ben attenti a non portare a casa lo sporco del cantiere. Anche un buon paio di occhiali non fa male
Per Andros copio da weikipedia perché non ho tempo di documentarmi meglio:
'Nonostante le evidenze scientifiche, gli enti come lo U.S. Environmental Protection Agency[16], e lo International Agency for Research on Cancer americano[17] non hanno ancora classificato il bisfenolo A come possibile cancerogeno per l'uomo.'
Scusate la fretta