28-10-2011, 16:26
Dunque, faccio un breve riepilogo e metto insieme tutti i commenti.
Da quanto ho visto, la vela di cui si parla (con qualche variazione tecnica sul tema, ma con lo stesso scopo e modalità d'uso), si chiama drifter, code 0, code 00, G0, screecher (quest'ultima diffusa sui multiscafì). Deve avere grande superficie e deve poter essere cazzata con un piccolo angolo d'attacco, quindi si drizza in T.A. e si mura preferibilmente su bompresso
A parte che per i racer oceanici per i quali nasce, ha un qualche senso su armi frazionati con fiocchetti a bassa sovrapposizione (fino a 105-110%), specie se, a causa di una ampia base delle sartie (nel mio caso lande a murata...) l'utilizzo di un Genoa é impossibile.
Per l'uso di bolina é necessario rendere piccola la catenaria (quanto? 1%, 2% ?), e per far questo si deve ghindare a morte introducendo una enorme tensione sull'inferitura (ordine di grandezza 10 volte il carico aerodinamico).
Questo introduce un carico laterale sul bompresso, che va controventato o dimensionato opportunamente per la pressoflessione, e sulla testa d'albero, che viene 'tirata' in avanti e di lato. Aumenta di pari passo la compressione sull'albero, in parte mitigata con l'uso di drizze parancate, hook e simili.
Mi pare quindi che il primo passo sia capire se l'attrezzatura possa reggere o meno.
Nel mio caso, avendo già un asimmetrico piuttosto grande in testa d'albero ed un diamante fatto per limitare la flessione laterale della parte superiore dell'albero, ho il 'sospetto' di poter montare un code zero da una 30na di mq. Al massimo aggiornerei il paterazzo mettendone uno più potente.
Non volendo rischiare di mettermi l'albero per cappello ho chiesto conferma all'alberaio ed al progettista, senza però aver ricevuto una risposta definitiva. La Veleria ovviamente non si sbilancia.
Veniamo poi alle attrezzature complementari: scartando la calza, sembra che il frullino sia indispensabile (ma ho visto qualche foto con code0 privi di frullo).
Sicuramente occorre una coppia di barbers, sicuramente delle scotte leggerissime ed in materiale tecnologico.
Insomma, la vela fa (forse) il 50% del budget, e resta qualche dubbio sul reale beneficio su un 26 piedi(ricordo che il confronto é con barche dotate di Genoa sovrapposti in regate a compenso tra le boe), mentre é certo un forte peggioramento del rating.
Forse bisognerebbe fermarsi a riflettere e valutare come reale alternativa l'acquisto di vele (fiocco + randa) da regata, magari cominciando dal fiocco.
Lo scopo é quello di divertirsi rimanendo nel mucchio anche con poco vento e ritrovarsi un giocattolo in più per l'estate.
Non ho ancora le idee chiare ma adesso ne so di più...
Grazie e ciao
ugo
Da quanto ho visto, la vela di cui si parla (con qualche variazione tecnica sul tema, ma con lo stesso scopo e modalità d'uso), si chiama drifter, code 0, code 00, G0, screecher (quest'ultima diffusa sui multiscafì). Deve avere grande superficie e deve poter essere cazzata con un piccolo angolo d'attacco, quindi si drizza in T.A. e si mura preferibilmente su bompresso
A parte che per i racer oceanici per i quali nasce, ha un qualche senso su armi frazionati con fiocchetti a bassa sovrapposizione (fino a 105-110%), specie se, a causa di una ampia base delle sartie (nel mio caso lande a murata...) l'utilizzo di un Genoa é impossibile.
Per l'uso di bolina é necessario rendere piccola la catenaria (quanto? 1%, 2% ?), e per far questo si deve ghindare a morte introducendo una enorme tensione sull'inferitura (ordine di grandezza 10 volte il carico aerodinamico).
Questo introduce un carico laterale sul bompresso, che va controventato o dimensionato opportunamente per la pressoflessione, e sulla testa d'albero, che viene 'tirata' in avanti e di lato. Aumenta di pari passo la compressione sull'albero, in parte mitigata con l'uso di drizze parancate, hook e simili.
Mi pare quindi che il primo passo sia capire se l'attrezzatura possa reggere o meno.
Nel mio caso, avendo già un asimmetrico piuttosto grande in testa d'albero ed un diamante fatto per limitare la flessione laterale della parte superiore dell'albero, ho il 'sospetto' di poter montare un code zero da una 30na di mq. Al massimo aggiornerei il paterazzo mettendone uno più potente.
Non volendo rischiare di mettermi l'albero per cappello ho chiesto conferma all'alberaio ed al progettista, senza però aver ricevuto una risposta definitiva. La Veleria ovviamente non si sbilancia.
Veniamo poi alle attrezzature complementari: scartando la calza, sembra che il frullino sia indispensabile (ma ho visto qualche foto con code0 privi di frullo).
Sicuramente occorre una coppia di barbers, sicuramente delle scotte leggerissime ed in materiale tecnologico.
Insomma, la vela fa (forse) il 50% del budget, e resta qualche dubbio sul reale beneficio su un 26 piedi(ricordo che il confronto é con barche dotate di Genoa sovrapposti in regate a compenso tra le boe), mentre é certo un forte peggioramento del rating.
Forse bisognerebbe fermarsi a riflettere e valutare come reale alternativa l'acquisto di vele (fiocco + randa) da regata, magari cominciando dal fiocco.
Lo scopo é quello di divertirsi rimanendo nel mucchio anche con poco vento e ritrovarsi un giocattolo in più per l'estate.
Non ho ancora le idee chiare ma adesso ne so di più...
Grazie e ciao
ugo