I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Dadi prigionieri della chiglia
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Salve a tutti,

avrei bisogno di un consiglio, ho comprato una barca a vela Westwind 35 in vetro resina costruita da Nauta a Barcellona nel 1979 è ho inziato un lugo restauro. Recentemente mi sono messo a pulire la sentina che sta molto sporca è ho visto che i dati che fissano i prigionieri sono molto ossidati e su consiglio di un mio amico con molta esperienza mi ha suggerito di pulire uno per vedere come sta. con un martellino è spazzolla ho tolto l'ossido più grossa fino ad arrivare al dado.
La chiglia è fissata da sei dadi.

La sentina deve essere ridipenta perchè il colore protettivo è saltato.

Vi allego le foto che ho fatto

Sono preoccupato un pò percome mi pare il problema è sto valutando come procedere.

Il problema che vivo a Fuerteventura (la barca si trova li) dove le possibilità sono limitati non essendoci cantieri e secondo la mia opinione difficile repirire mano d'opera buona.

Grazie per ogni consiglio per come affrontare il problema o se per una barca di questa età questi problemi sono riccorenti e prima o poi bisogna reagire per non avere problemi gravi in mare

La barca fino ad oggi in navigazione non ha prentato gioco della chiglia







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Quando la barca è stata messa in secco, non ha presentato crepe o ruggine attorno la chiglia
scusate non so tutti i termini in italiano non essendoci nato e ci ho vissuto poco, per chiglia volevo dire la deriva, la quale è in ghisa
In genere vale una teoria spicciola che per 3/4mm di ruggine se ne va via 1. I dadi non sono bellimi, ma quello pulito sembra accettabile. Non sarebbe male cambiarli, ma per far cioò devi essere in un posto dove puoi eventualmente staccare la pinna, che sembra incollata con resina. E' un lavoretto delicato.

Il gelcoat è talmente screpolato che va via e va tolto tutto, poi puoi ridipingere la sentina; i prigionieri puoi lasciarli a vista a trattarli con primer per metallo, ma in poco tempo, se entra acqua arriverà un po' di ruggine.
Il vecchio gelcoat se viene via a raschietto o scalpello è meglio, un lavoro più pulito del flesssibile o della rotorbitale, anche perchè impolveri la barca non poco. Se è ben ancorato (il gelcoat), carteggiandolo, si può rivestire sempre con del gelcoat, a volte questo 'nuovo' tira sul vecchio sollevandolo. Fai una piccola prova.
grazie del consiglio, secondo te si può cambiare un dado in acqua? senza che si rischia nulla, lo potrei svitare e metterci una placca sotto o una rondella con un nuovo dado, se il prigioniero non è danneggiato potrebbe essere una soluzione!! Lo potrei fare anche in secco visto che ho il travelift in porto.

Se cambio i dadi di che acciao li devo mettere inox o ?

Grazie del consiglio

ciao

Mirco
chiarmente facendo la prova su uno!
Cambiare i dadi con la barca in acqua.......non so......io non lo farei mai.....ma qui se ne sentono di tutti i colori.
Citazione:mircosurf ha scritto:
grazie del consiglio, secondo te si può cambiare un dado in acqua? senza che si rischia nulla, lo potrei svitare e metterci una placca sotto o una rondella con un nuovo dado, se il prigioniero non è danneggiato potrebbe essere una soluzione!! Lo potrei fare anche in secco visto che ho il travelift in porto.

Se cambio i dadi di che acciao li devo mettere inox o ?

Grazie del consiglio

ciao

Mirco
Direi proprio di no. rischi che la chiglia si stacchi anche di poco dallo scafo, mi è successo con l'Arpege e poi ho dovuto aspettare di ritirarla a secco; dopo un po di tempo, con le vibrazioni impresse dalle sventolate la chiglia si è riassestata e ho potuto stringere i bulloni. Meglio dadi inox anche se i perni mi sembrano in acciaio normale.
[quote]Messaggio di mircosurf
Salve a tutti,

avrei bisogno di un consiglio, ho comprato una barca a vela Westwind 35 in vetro resina costruita da Nauta a Barcellona nel 1979 è ho inziato un lugo restauro. Recentemente mi sono messo a pulire la sentina che sta molto sporca è ho visto che i dati che fissano i prigionieri sono molto ossidati e su consiglio di un mio amico con molta esperienza mi ha suggerito di pulire uno per vedere come sta. con un martellino è spazzolla ho tolto l'ossido più grossa fino ad arrivare al dado.
La chiglia è fissata da sei dadi.

La sentina deve essere ridipenta perchè il colore protettivo è saltato.

Vi allego le foto che ho fatto

Sono preoccupato un pò percome mi pare il problema è sto valutando come procedere.

Il problema che vivo a Fuerteventura (la barca si trova li) dove le possibilità sono limitati non essendoci cantieri e secondo la mia opinione difficile repirire mano d'opera buona.

Grazie per ogni consiglio per come affrontare il problema o se per una barca di questa età questi problemi sono riccorenti e prima o poi bisogna reagire per non avere problemi gravi in mare

La barca fino ad oggi in navigazione non ha prentato gioco della chiglia

Caro amico, ti dò il mio personale parere.
Premesso che i perni e dadi in acciaio (Hierro) e non Inox,sono più sicuri e resistenti che quelli in Inox, anche se hanno il grande handicap di ossidare,e quindi nel tempo riducendosi di spessore spezzarsi!!!(Dio non voglia)! Io per sicurezza e per poter scorrazzare ta le isole (Le conosco per navigazioni fatte e bonariamente ti invidio)!dopo aver zeppato (apuntado) la chiglia a terra, proverei a rimuovere i dadi uno per uno, aiutandoti con olio, per verificare lo stato del gambo dei perni,la filettatura e sopratutto le condizioni degli stessi dove attraversano lo scafo,visto che hai anche delle terre che scaricano sui perni.
Devi essere consapevole che:
1) ti si potrebbero bene che ti vada, mollare i perni dalla chiglia, (normalmente se fatti a regola d'arte hanno filettature contrarie,ovvero la porzione che entra nella chiglia quando tu sviti il dado stringe) ma ne ho viste anche con i perni a filettatura continua!.
In questo caso,potresti cambiare i perni completamente,e montarli (ovviamente con siggillante) in modo da prevedere il doppio dado!!! da serrare a riscontro del primo,sempre più sicuro!!!
2)Ti si spezza tutto!!!
In questo caso, significa che hai fatto bene a metterci le mani, e che i perni erano da cambiare!!. Certo, il lavoro si fà più rognoso (peludo)!! però sei obbligato a sbulbare.
Fai una gabbia con tavole e materiale grezzo al bulbo, come se lo dovessi imballare in una gabbia, poi, mollati tutti i perni tagliata la sigillatura o/e resinatura fai alzarela barca per separare la chiglia.
Fai una sagoma di compensato da 6mm della base della chiglia e poi dei fori, e successivamente ti cerchi un tornitore (Tornero) che ti prepari i perni più lunghi, doppio dado ricorda!! e te li monta sullachiglia.
Vai, abbondante sika 292(giunto da 10mm)che deve uscire bene dall'unione e che serrerai solamente dopo almeno 2 giorni (la barca deve essere zeppata alta,in modo che il peso della stessa non faccia sputare e uscire tutto il siggillante dal giunto)!!
3)Nella migliore delle ipotesi, molli i dadi, vengono via, pulisci bene i perni, la filettatura con una spazzola in metallo morbida, li lubrifichi e sostituisci i dadi con i nuovi da fissare con frenafiletti medio.
Il gelcoat intorno fregatene,lo carteggi bene e lo ridai a pennello, !!!
P.S. Vai tranquillo che tutto è fattibile e se non riesci fai un fischio che vengo io!!!Ah Ah Ah
Buon Lavoro!
Se tochi i perni, fallo con barca in secco. Poi segui le linee guida di Luca Falegname, con un paio di annotazioni:
i bulloni potrebbero smontarsi opure no, prova con una chiave a tubo ed una leva di 2metri.
Il sikaflex potrebbe non andare bene per la tua barca che ha la deriva incollata con resina. Per cui quando e se la sfili, si staccaranno delle fibre (mat), e sarà da ripristinare la base. Poi il sika su metallo ha bisogno di primer. Il numero giusto te lo dice http://www.sika.com/.
Se lo rimonti con la resina epossidica, augura buona fortuna a chi lo smonterà tra 20 anni.
ricordati che la canapa indiana sui filetti dei perni resta la cosa migliore e tra il foro e il perno in genere c'è 1mm per lato di tolleranza. I bulloni vanno tirati al 70% del carico elastico, ma non è una regola fissa.
Il lavoro richiede cura e attenzione.
Bhe meno male che qualcuno condivide il mio suggerimento di non farlo con barca in acqua....42
grazie per tutte le risposte, sto valutando e vado organizzare pian piano il lavoro, per ora sto pillendo i ati per vedre come sta tutto e poi inivo delle foto
aspetto anche un mio amico per gennaio cosi almeno in due si fa prima visto la mia scarsa esperienza in questo tipo di lavoro
un altra domanda dali un convertitore di ruggine pulire il tutto e poi un pittura antiossido, potrebbe essere una soluzione temperanea chiaramente poi il lavoro andrà fatto comunque, per la sentina mi sto organizzando con uno smalto di ineternational per sentine
Micro surf,
Usa Fosfatante per rimuovere la ruggine!!
Non usare il convertitore, ti si fa una pasta che faticherai a rimuovere!!!
Gennaio eccolo, se hai aspettato tanti anni due mesi che sono???
Lava bene con fosfatante mixato con acqua,(non so a che percentuale si trova giù), ti mangia tutta la ruggine!!!poi con spazzola metallica e poi se la barca è in secco ungi con pasta verde da idraulico e tira.
A gennaio, in due minuti molli e operi con il tuo amico!!!
Ciao!!
E se dopo che ha fatto cosi' gli si rompe la sigillatura e se ne accorge quando la mette in acqua?
la barca è in aqcua attualmente, cosa intendi con la sigillatura?

io i dadi li vorrei solo svitare a secco in acqua li polisco con il Fosfatante che ho è li do un paio di mani sul perono e dado di antiruccine da cancelli, poi a Gennaio la barca la tiro fuori e faccio la prova di svitarne uno, per vedere come vengono via e come stanno i perni.... poi si valuta come ha scritto Luca il fallegame

Ora mi dippingo anche la sentina visto che mi diverto rifare le cose del passato

Grazie sempre a tutti ora vi metto le foto dopo aver pulito i dadi con il fosfatante
antiruggine....
[flash]http://www.youtube.com/v/H3kfmZRs3As[/flash]
Citazione:mircosurf ha scritto:
la barca è in aqcua attualmente, cosa intendi con la sigillatura?

io i dadi li vorrei solo svitare a secco in acqua li polisco con il Fosfatante che ho è li do un paio di mani sul perono e dado di antiruccine da cancelli, poi a Gennaio la barca la tiro fuori e faccio la prova di svitarne uno, per vedere come vengono via e come stanno i perni.... poi si valuta come ha scritto Luca il fallegame

Ora mi dippingo anche la sentina visto che mi diverto rifare le cose del passato

Grazie sempre a tutti ora vi metto le foto dopo aver pulito i dadi con il fosfatante

Intanto mi pare corretto che tu lo faccia conb la barca in secco...quello che intendo dire e' che i buchi dove passano i prigionieri che arrivano dal bulbo come ben ti ha spiegato Zerbinati sono di sicuro ben piu' larghi del perno stesso....quindi se il materiale che ce' li dentro quando sviti si rompe.....succede che ti trovi un'infiltrazione di acqua in barca.La sigillatura la intendo in questo senso....poi sai qui ne sento di tutti i colori quindi....Smile
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